il.bruno ha scritto: E sono tutte elucubrazioni soggettive e relative. Quando vai in montagna c'è la roccia e ci sei tu che ci devi salire sopra. La via non esiste, è una successione di conformazioni di alcune zone della roccia, della montagna, sulle quali si è soliti salire. La "sfida" quando "fa una via" è con la montagna in quella "zona" lì, mica con le protezioni che ci sono.
La scelta è: salgo sulla montagna con ciò che essa mi offre, quindi usando protezioni mobili (chiodi normali compresi, che si tolgono), oppure la modifico perchè ho voglia di salire da quella placca lì, che altrimenti è improteggibile?
Se opto per la seconda, introduco una soggettività ed un relativismo che distrugge. E' improteggibile? Non andarci. Se metto 100 spit è una scala, se ne metto 1 l'obbligatorio è difficile. Se ne metto 2? 3? ... 98? 99? E perchè il ripetitore non può integrare? Ma [b]chi è l'apritore per decidere cos'è etico fare su quella linea?[/b] Ma chi gliel'ha chiesto?!? Io se voglio metto un nut ogni 20 cm e non mi sento meno etico di nessuno. Sono io e lo so di essermi protetto come un bambino impaurito. Mica faccio la via per sentirmi etico davanti agli altri. E se aggiungo un chiodo e magari lo tiro... ognuno fa quel che vuole, basta che non rovina le cose agli altri. Se il chiodo me lo porto via (sperando che esca) che cosa vi interessa?
Se metto spit non ho rispetto 1) per la roccia 2) per i ripetitori (per non parlare se mi sovrappongo a vecchie vie altrui...). E' un'appropriazione indebita di una serie di cm quadrati di territorio di tutti.
E poi anche questa cosa che uno deve andare a ripetere quel tipo di vie per capire se è giusto farle o no. Oltre al fatto che puzza da 1 km di spocchia che io sono figo e forte, quindi ho più diritto di parlare di te che sei una sega quindi stai zitto, ditemi perchè non è uguale a prendere come criterio il giudizio di uno che costruisce impianti di risalita per dire se è giusto o meno riempire le montagne di funivie.
Vorrei rispondere alla domanda in rosso.
Alpinismo=conquista dell' inutile (rebuffat): siamo già in una dimensione totalmente soggettiva e il giocatore sceglie le regole. Se io voglio giocare al gioco dell' oca metto le regole del gioco dell' oca, se voglio giocare a monopoli metto le regole del monopoli. Girerei la domanda: chi esiste oltre all' apritore, che abbia il diritto di dettare delle regole? Il termine "etica" applicato all' alpinismo mi sembra pomposo e retorico e totalmente fuori luogo.
Quanto all' "appropriazione indebita" di un pezzo di roccia che apparteneva a tutti, perpetrata attraverso uno spit, prova a toglierlo e poi mi racconti cosa se ne fanno "tutti" di quel pezzo di roccia.
infine, chi ha mai fatto la coda su una via di Larcher? Qualcuno ha fatto la coda su una via di Larcher? Valbelluna, Zappa, avete mai fatto la coda su una via di Larcher? Io invece sulle classiche la coda l' ho fatta e come! e questo dovrebbe far riflettere su cosa è più facile e comodo e su dove vanno i "topi" che escono dai corsi cai, le sale boulder etc etc
Fokozzone