Ho letto un po' questo topic e vorrei riportare la mia esperienza. Ho arrampicato in palestre come il rock dome di Parma, ho visitato palestre in Polonia, Olanda, Germania ed ho arrampicato tanto nelle palestre inglesi. Una cosa che mi vien da dire e' che i discorsi sullo scarto roccia/plastica sono estremamente relativi. Tutti questi discorsi, a mio avviso, non possono essere generalizzati e devono tenere conto soprattutto della qualita' della palestra e del tracciatore.
Anni di tradizione e di una meteorologia miserabile (

Al contrario quasi tutte le palestre che ho visto altrove lo scarto aumenta considerevolmente sia perche' i tracciatori non sono eccellenti (fa eccezione forse Parma), sia perche' la qualita' delle palestre e' quella che e', e non bisogna biasimare nessuno se ci sono pochi mezzi a disposizione.
Ad esempio nella palestra qua in Grecia lo scarto roccia/plastica non si puo' neanche stimare, perche' il tracciatore, pur non provando le vie, piazza delle scalette di prese di cui fondamentalmente cambia solo le loro dimensioni e la distanza reciproca. E' quasi un puro "ciapa e tira"!
Sinceramente per me a volte puo' essere divertente, e la palestra, se buona, puo' anche allenare l'arrampicata su tipi di morfologia della roccia assenti nelle falesie locali, paradossalmente, dunque, puo' rendere anche migliori, ma arrivo ad un certo punto in cui la plastica inizia a farmi schifo. Per un po' accetto il sacrificio per non rimanere dei mesi senza fare attivita' fisica (in inverno), ma son consapevole che tutta la plastica di questo mondo non puo' sostituire la magia, l'interazione ed il gioco con un singolo pezzo di roccia!
Ciao

Lorenzo