Roberto ha scritto:Non avere interessi, non coltivare passioni, non apprezzare null' altro che le cose che si assorbiscono senza fatica, in modo supino. Un problema comune a tanti giovani di oggi, che passano il tempo senza fare nulla ed hanno come aspirazione grandi fratelli, amici defilippi o telefonini supersonici che gli permettono di chattare senza tregua. Vedere il vuoto nelle aspirazioni, l' annullarsi culturalmente e tu genitore, nonstante sforzi titanici, non riesci a cambiare nulla.
Capisco benissimo Roberto perchè in fondo anche per le mie figlie delle volte, ed in certi periodi persino spesso, è così. La cosa che maggiormente mi fa impazzire è l'instupidirsi per ore di fronte a pessima televisione.
Io sono riuscito a far balenare il fatto che nella vita ci possono essere
passioni, poi la quotidianità e soprattutto le compagnie di solito remano nell'altro senso... nel far nulla, nel trascinarsi, nel
non vivere.
Vedo, soprattutto per la mia grande, il dramma di non poter fare ciò che le piace con i suoi amici che sono nella totalità dei casi dei tipi da divano, fidanzato compreso che pur essendo un caro e simpatico ragazzo, anche impegnato nel suo lavoro, è per il resto pigrissimo.
Lei vorrebbe fare di più, a volte propone anche delle cose (andiamo a dormire sul Grignone, andiamo a provare a scalare in una falesia, andiamo al San Primo con gli sci... ma non è abbastanza leader e determinata da portare al successo i suoi progetti.
Quando andavo al liceo era un po' così anche per me e non sono mai riuscito a coinvolgere i miei amici nelle mie storie...
Finito il liceo... li ho in pratica abbandonati... avevo capito con certezza che i miei interessi erano altrove e che dovevo e potevo nuotare da solo e focalizzarmi su ciò che davvero mi interessava.
E' più o meno a quell'età che ci si afferma come individui e non ci si fa più condizionare nelle proprie scelte dal
branco.
Io propongo... e basta. Loro sanno che saranno sempre la mia compagnia di elezione... che saranno sempre la prima scelta (loro e la loro mamma) e che rinuncerei ad una via a Wenden per fare una salita alla San Paolo con la piccola... ma che facciano quello che vogliono... e capisco che ci sono molte altre cose.
La piccola ad esempio suona la tromba e la suona in una banda Jazz: ne sono strafelice e ancora di più mia moglie che è musicista!
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.