Il primo tiro...

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Gigi64 » mer giu 11, 2008 14:46 pm

Uppo questa discussione per alcuni spunti che ho avuto recentemente (anche se ripeterò magari quanto già detto).

Inanzi tutto, il primo tiro... ho appurato sempre di più che sono come un diesel! :D Nel senso che mentre vedo gente che fa un tiro di riscaldamento e poi si butta sui tiri impegnativi, per me è meglio farne un po più di 1 o 2, magari 4 o 5, su gradi gestibili, possibilmente in progressione, e poi sembra che veramente la paura scompaia quasi del tutto e posso buttarmi anche su gradi sul mio limite o appena sopra. Se lo faccio prima scalo male, o perchè ho ancora troppa paura o perchè non ho ancora i movimenti fluidi, la lettura della roccia non è ancora ottimale, ecc, ecc...
A volte questi elementi sono collegati (ad esempio quando si ha un po troppa paura si è anche meno fluidi, meno concentrati), altre volte no...

Una cosa di sicuro l'ho appurata, che se mi butto subito su di un tiro che non riesco a capire, troppo difficile, magari anche violento (in rapporto alle mie capacità ovviamente), e insisto troppo, la giornata è praticamente rovinata! Mi braso fisicamente, perdo forza sia nelle dita che nei muscoli in generale, perdo capacità di concentrazione e di leggere la roccia, fiducia, e tutto questo non fa altro che aumentare la paura, come in circolo vizioso.
Il fatto di fare dei tiri del genere da secondo è ininfluente ai fini di quanto ho scritto.

Sino ad ora non c'è stata una volta che iniziando così non sia venuta fuori una pessima giornata, viceversa i risultati migliori li ho avuti soltanto quando mi sono scaldato gradatamente.

Per questo evito di andare in falesie dove i gradi partono dal mio limite in su e non ho la possibilità di scaldarmi su gradi più bassi.
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Messaggioda adrianovskj » mer giu 11, 2008 19:49 pm

Certo, ma se la pioggia ci fa scalare soltanto i tiri strapiombanti della falesia...

A me e capitato una volta de tirare uno spit al primo tiro de una via al paretone di arnad (da secondo). Appena arrivato a prima ora del mattino dopo un po di tempo senza scalare seriamente non ero in grado di farlo pulito, due o tre tiri piu tardi salivo propio tranquillo, rilassato e anche godendo come un matto delle difficoltà. Verso la fine della via li ho chiesto al primo di cordata di darmi il cambio... ( certo che le difficoltà erano calate un po ma mi trovavo benissimo)
Try again.
Fail again.
Fail better.
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Re: Il primo tiro...

Messaggioda darkos » mer giu 11, 2008 21:33 pm

Gigi64 ha scritto:
Mah, io anche se arrampico da poco faccio sport sin da quando ero un ragazzino, l'esperienza militare a contatto con gli amerigani mi ha dato un input molto consistente in questo senso, e adesso non sono più un ragazzino da un pezzo :D, ho fatto arti marziali con un po di pugilato e di full contact per anni, corro tutt'ora con percorsi sempre sopra i 15 km (qualche mese fa stavo sopra i 20), fatti soprattutto in mezzo ai boschi di notte con una piccola lampada frontale, ho dei miei standard di efficienza fisica là dell'arrampicata, che è un a cosa che mi diverte molto ma non è l'unica cosa che mi piace fare, tra questi standard ci sono il non scendere sotto alla capacità di fare 10 km di corsa a 5' x km senza sentirli (vuol dire poterli fare a velocità superiori o fare percorsi ben più lunghi), poter fare alcuni km di nuoto, avere una capacità di combattimento di base a mani nude su tutte le distanze, con armi "non esotiche", perciò armi bianche, in primis coltelli, o con bastoni o similari (cosa che si può reperire facilmente) e conoscenza almeno di base di armi da fuoco, più capacità di muovermi sia in ambienti urbani che in mezzo alla natura avendo la capacità di orientarmi sia di giorno che di notte indifferentemente e su terreni (semi)sconosciuti, come diceva un mio vecchio istruttore "non sai mai cosa ti può capitare nella vita"! ;)
Comunque, a parte questo, una volta facevo anche pesi, li ho abbandonati per l'arrampicata (e in parte la corsa e la MTB) perdendo circa 10 kg di massa muscolare, però settimanalmente mi faccio non meno di 200 flessioni sulle braccia, almeno 300 addominali, cosa che mi sono abituato a fare molto quando facevo arti marziali (prova a prendere un pugno o un calcio nello stomaco con gli addominali flaccidi!), e, come insegnavano gli antichi greci, sono dei muscoli che aiutano in tutte le attività sportive, e non solo, più qualche cosa a corpo libero, comprese un po di trazioni, o con un paio di manubri giusto giusto per la spalle...


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Re: Il primo tiro...

Messaggioda Gigi64 » mer giu 11, 2008 21:53 pm

darkos ha scritto:
Gigi64 ha scritto:
Mah, io anche se arrampico da poco faccio sport sin da quando ero un ragazzino, l'esperienza militare a contatto con gli amerigani mi ha dato un input molto consistente in questo senso, e adesso non sono più un ragazzino da un pezzo :D, ho fatto arti marziali con un po di pugilato e di full contact per anni, corro tutt'ora con percorsi sempre sopra i 15 km (qualche mese fa stavo sopra i 20), fatti soprattutto in mezzo ai boschi di notte con una piccola lampada frontale, ho dei miei standard di efficienza fisica là dell'arrampicata, che è un a cosa che mi diverte molto ma non è l'unica cosa che mi piace fare, tra questi standard ci sono il non scendere sotto alla capacità di fare 10 km di corsa a 5' x km senza sentirli (vuol dire poterli fare a velocità superiori o fare percorsi ben più lunghi), poter fare alcuni km di nuoto, avere una capacità di combattimento di base a mani nude su tutte le distanze, con armi "non esotiche", perciò armi bianche, in primis coltelli, o con bastoni o similari (cosa che si può reperire facilmente) e conoscenza almeno di base di armi da fuoco, più capacità di muovermi sia in ambienti urbani che in mezzo alla natura avendo la capacità di orientarmi sia di giorno che di notte indifferentemente e su terreni (semi)sconosciuti, come diceva un mio vecchio istruttore "non sai mai cosa ti può capitare nella vita"! ;)
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Re: Il primo tiro...

Messaggioda darkos » mer giu 11, 2008 22:39 pm

Gigi64 ha scritto:
darkos ha scritto:
Gigi64 ha scritto:
Mah, io anche se arrampico da poco faccio sport sin da quando ero un ragazzino, l'esperienza militare a contatto con gli amerigani mi ha dato un input molto consistente in questo senso, e adesso non sono più un ragazzino da un pezzo :D, ho fatto arti marziali con un po di pugilato e di full contact per anni, corro tutt'ora con percorsi sempre sopra i 15 km (qualche mese fa stavo sopra i 20), fatti soprattutto in mezzo ai boschi di notte con una piccola lampada frontale, ho dei miei standard di efficienza fisica là dell'arrampicata, che è un a cosa che mi diverte molto ma non è l'unica cosa che mi piace fare, tra questi standard ci sono il non scendere sotto alla capacità di fare 10 km di corsa a 5' x km senza sentirli (vuol dire poterli fare a velocità superiori o fare percorsi ben più lunghi), poter fare alcuni km di nuoto, avere una capacità di combattimento di base a mani nude su tutte le distanze, con armi "non esotiche", perciò armi bianche, in primis coltelli, o con bastoni o similari (cosa che si può reperire facilmente) e conoscenza almeno di base di armi da fuoco, più capacità di muovermi sia in ambienti urbani che in mezzo alla natura avendo la capacità di orientarmi sia di giorno che di notte indifferentemente e su terreni (semi)sconosciuti, come diceva un mio vecchio istruttore "non sai mai cosa ti può capitare nella vita"! ;)
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Re: Il primo tiro...

Messaggioda lavaleria°__° » mer giu 11, 2008 22:50 pm

giorgiolx ha scritto:
m.m78 ha scritto:Se parli invece dell'alcol, come ho già avuto modo di dire. Io non sono astemio come tutti i lombardi...io sono veneto.



:smt060 :smt060

eheheh
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Messaggioda Fabius » mer giu 11, 2008 22:50 pm

Parliamo di vie lunghe, che di falesia ho poca esperienza.
Capita di trovare 'duro' il primo tiro, sia perché lo è davvero in rapporto alle nostre capacità ma anche proprio perché è il primo, quindi non si è ancora 'caldi'.
E qui entra in gioco l'approccio 'positivo':
se il tiro è davvero duro, magari il più duro della via, io penso che 'ok ho fatto fatica ma il più è fatto'
se viceversa è un tiro normale, allineato come difficoltà al resto della via, provo a dirmi 'beh ho fatto fatica ma probabilmente è solo perchè è l'inizio'

e ... avanti con il resto della via !

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Messaggioda Dreamtime » mer giu 11, 2008 22:51 pm

luigi dal re ha scritto:scusa Giorgio ma il discorso sullo stretching fa ridere...cosa centra il grado che uno fa con la scioltezza,io che scalo sul 6c ho bisogno di scaldarmi e allungarmi quanto se non più di chi fa il 7c,in quanto costui è un atleta mentre come dici tu io sono una pippa che scala si e no una volta alla settimana,e non centra niente il fatto che io tirerò appigli più grandi e farò movimenti meno "acrobatici,per il mio corpo sono estremi quanto un 7c per Manolo...


Da freddo se fai stretching troppo intensamente ti puoi strappare eccome. Basta farlo con criterio. Lo stratching prima di scalare ti rammolla :D un po' le gambe ma in percentuale sulla prestazione conterà sì e no lo 0.5 periodico. Se invece lo stretcing lo fai costantemente una mezzora al giorno, allora il discorso cambia..può fare la differenza in un passaggio di placca.
Ma comunque la gente che conosco da 8a arriva e parte senza nessun stratcing di sorta, lo straccing è da checche ahahaha :lol:
Tu vedi delle cose e chiedi: perchè? Ma io sogno di cose che non ci sono mai state e forse non ci saranno mai, e dico: perchè no? -WOLFGANG GULLICH
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Messaggioda DZs » gio giu 12, 2008 8:30 am

Solitamente in falesia arrivo abbioccato dai bagordi della sera prima, scelgo un tiro al limite, mi fiondo su, mi strappo, mi scanno, impreco, maledico tutto e tutti, mi lamento della condizione fisica, dell'aderenza, della chiodatura, della roccia, dei bioritmi, piango, mi faccio calare e poi rimango incazzato come un ape tutto il giorno!

Oh Yessssssssssssss!
Happiness, no more be sad, happiness....I'm glad.
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Messaggioda Gigi64 » gio giu 12, 2008 11:23 am

adrianovskj ha scritto:Certo, ma se la pioggia ci fa scalare soltanto i tiri strapiombanti della falesia...

A me e capitato una volta de tirare uno spit al primo tiro de una via al paretone di arnad (da secondo). Appena arrivato a prima ora del mattino dopo un po di tempo senza scalare seriamente non ero in grado di farlo pulito, due o tre tiri piu tardi salivo propio tranquillo, rilassato e anche godendo come un matto delle difficoltà. Verso la fine della via li ho chiesto al primo di cordata di darmi il cambio... ( certo che le difficoltà erano calate un po ma mi trovavo benissimo)


Un riferimento a quanto ho scritto riguarda proprio la situazione di domenica che sai anche tu. Diciamo che sinceramente, visto il grado attribuito, non pensavo di avere quella difficoltà su quel grado (parlo del primo tiro che abbiamo fatto). Come sai mi ha scombinato anche il resto della giornata, ed è stata un'ulteriore riprova del fatto che iniziando da qualcosa di troppo difficoltoso mi brucia tutto il resto della giornata...
Per assurdo, prevedendo che trovavo così quel tiro, avrei fatto il 6a (che come sai adesso è qualcosa in più) sulla sinistra della grotta. Anche se di grado più alto rispetto all'altro, lo conoscevo e l'ho salito altre volte, non mi avrebbe scombinato come invece mi ha scombinato l'altro tiro. Capisci cosa intendo?

Comunque è anche per questo motivo che anche se piove evito di andare ad arrampicare in posti molto strapiombanti con gradi che partono già alti... (già alti per me)
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Re: Il primo tiro...

Messaggioda Gigi64 » gio giu 12, 2008 11:25 am

darkos ha scritto:
Gigi64 ha scritto:
darkos ha scritto:
Gigi64 ha scritto:
Mah, io anche se arrampico da poco faccio sport sin da quando ero un ragazzino, l'esperienza militare a contatto con gli amerigani mi ha dato un input molto consistente in questo senso, e adesso non sono più un ragazzino da un pezzo :D, ho fatto arti marziali con un po di pugilato e di full contact per anni, corro tutt'ora con percorsi sempre sopra i 15 km (qualche mese fa stavo sopra i 20), fatti soprattutto in mezzo ai boschi di notte con una piccola lampada frontale, ho dei miei standard di efficienza fisica là dell'arrampicata, che è un a cosa che mi diverte molto ma non è l'unica cosa che mi piace fare, tra questi standard ci sono il non scendere sotto alla capacità di fare 10 km di corsa a 5' x km senza sentirli (vuol dire poterli fare a velocità superiori o fare percorsi ben più lunghi), poter fare alcuni km di nuoto, avere una capacità di combattimento di base a mani nude su tutte le distanze, con armi "non esotiche", perciò armi bianche, in primis coltelli, o con bastoni o similari (cosa che si può reperire facilmente) e conoscenza almeno di base di armi da fuoco, più capacità di muovermi sia in ambienti urbani che in mezzo alla natura avendo la capacità di orientarmi sia di giorno che di notte indifferentemente e su terreni (semi)sconosciuti, come diceva un mio vecchio istruttore "non sai mai cosa ti può capitare nella vita"! ;)
Comunque, a parte questo, una volta facevo anche pesi, li ho abbandonati per l'arrampicata (e in parte la corsa e la MTB) perdendo circa 10 kg di massa muscolare, però settimanalmente mi faccio non meno di 200 flessioni sulle braccia, almeno 300 addominali, cosa che mi sono abituato a fare molto quando facevo arti marziali (prova a prendere un pugno o un calcio nello stomaco con gli addominali flaccidi!), e, come insegnavano gli antichi greci, sono dei muscoli che aiutano in tutte le attività sportive, e non solo, più qualche cosa a corpo libero, comprese un po di trazioni, o con un paio di manubri giusto giusto per la spalle...


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Messaggioda Gigi64 » gio giu 12, 2008 11:30 am

Dreamtime ha scritto:
luigi dal re ha scritto:scusa Giorgio ma il discorso sullo stretching fa ridere...cosa centra il grado che uno fa con la scioltezza,io che scalo sul 6c ho bisogno di scaldarmi e allungarmi quanto se non più di chi fa il 7c,in quanto costui è un atleta mentre come dici tu io sono una pippa che scala si e no una volta alla settimana,e non centra niente il fatto che io tirerò appigli più grandi e farò movimenti meno "acrobatici,per il mio corpo sono estremi quanto un 7c per Manolo...


Da freddo se fai stretching troppo intensamente ti puoi strappare eccome. Basta farlo con criterio. Lo stratching prima di scalare ti rammolla :D un po' le gambe ma in percentuale sulla prestazione conterà sì e no lo 0.5 periodico. Se invece lo stretcing lo fai costantemente una mezzora al giorno, allora il discorso cambia..può fare la differenza in un passaggio di placca.
Ma comunque la gente che conosco da 8a arriva e parte senza nessun stratcing di sorta, lo straccing è da checche ahahaha :lol:


Però Dreamtime, a parte l'ironia finale dell'intervento :D fare stretching nel modo giusto e costantemente ti evita veramente tanti problemi! ;)

Io ne faccio tanto, anche negli altri sport, e devo dire che gli effetti (positivi) li senti e li vedi.
Per lo specifico dell'arrampicata, da quando seguo alcuni consigli trovati su "Un movimento di troppo" (un libro sulla medicina sportiva applicata all'arrampicata), ho molti meno problemi muscolari o alle dita. In questo caso parlo anche di allenamento a secco...
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