SCOTT ha scritto:Etica:(ci provo)
Parlare di etica all'oggi è sempre piu complicato, il motivo è che ogni discorso che si fa è soggetto a critiche...
...in più l'argomento è talmente vasto che c'è da perdersi...
C'è
l'etica dell'apritore, che decidendo lo stile con cui aprire fa una scelta che lo condiziona, in pratica
si "autolimita"...
...c'è chi rispetta un'etica ferrea sentendosi in divieto di scalare se non in arrampicata libera e con un limitato uso di mezzi di assicurazione...(Mariacher con la sua "Tempi Moderni" in Marmolada ne è un'esempio)
...altri si concedono qualcosa in più, passaggi di artifi dove la libera risulta impossibile badando bene però a mantenere l'ingaggio altissimo e il numero di protezioni ridotte al minimo indispensabile ... concedendosi in taluni casi anche lo spit o il chido a pressione la dove non ci sono altre possibilita di protezione e la sicurezza sarebbe totalmente compromessa... (Per restare in Marmolada un'esempio è Koller col Pesce o con Fram)
...poi c'è chi opta per un'etca più sportiva (ma non per questo meno ingaggiata) e apre utilizzando sistematicamente spit ... generalmente il risultato sono vie di difficoltà molto elevata e con protezioni lontane o lontanissime dove raramente si possono aggiungere "protezioni veloci" ...
salire queste vie richiede principalmente il livello tecnico, ma non è certo da sottovalutare l'ingaggio psicologico, chi arrampica sa quanto la difficoltà aumenti in modo esponenziale all'allontanarsi della protezione, uno spit quando è 8 - 10 metri sotto i piedi non fa eccezione... (Sempre sulla Sud un'esempio ... Larcher con la "Larcher - Vigiani")
Qual'è la migliore? ...io non saprei dire...forse la più pura? ...difficile giudicare ... io me ne guardo bene.
Però l'
etica può essere
riferita anche ad un sito o ad una parete...
...come in Valle Orco ... o in Marmolada, appunto... dove è l'etica del posto stesso che imporrebbe aperture di un certo tipo...
...in altri siti le vie "trad" convivono con le vie "spit" (vedi ad es. Valle del Sarca) senza alcun problema...
Io penso che la cosa più importante sia "conoscere" per evitare di far danni e stupidaggini rovinando o alterando il lavoro di altri ... altrettanto importante rispettare le "regole" del posto e l'etica del primo salitore...
...in parole povere usare un pò di "buon senso".
Più in generale un buon riferimento etico potrebbe essere il famoso "by fear means"... :-k
La parola agli addetti ai lavori...
(tutte banalità? --- ok è vero --- avanti un'altro)

Scott.