da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 16:39 pm
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 16:41 pm
E se ci sono tre passi?
da gug » mer gen 25, 2006 19:00 pm
Mago del gelato ha scritto:Allo stesso modo se la scala UIAA valuta i singoli passaggi, non può esistere un tiro valutato complessivamente di VI.
da pietrodp » mer gen 25, 2006 19:17 pm
da Maurizio » mer gen 25, 2006 19:38 pm
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 19:40 pm
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 19:43 pm
da Roberto » mer gen 25, 2006 20:11 pm
A me, Gug, Pietrodp, Donatello, Trivi... mica c'hai salutato, peròMago del gelato ha scritto:Ah, ciao Maurizio, benvenuto
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 20:35 pm
da Roberto » mer gen 25, 2006 21:41 pm
ScherzoMago del gelato ha scritto:Roberto non intendere male, mi fa piacere discutere con tutti (specie con chi scrive con cuore e testa, come tutti quelli che hai citato, te incluso), ma il parere di Maurizio in questo topic mi sembrava particolarmente richiesto.
Scusa se ti sei sentito offeso
da Maurizio » mer gen 25, 2006 21:57 pm
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 22:03 pm
da Roberto » mer gen 25, 2006 22:05 pm
Io le uso contemporaneamente, do il grado in scala UIAA e, tra parentesi, quello francese. Sinceramente non mi sono mai posto il problema e non mi faccio tanti crucci su queste cose, che spesso restano discussioni un po accademiche.Maurizio ha scritto:...
ah, ciao Roberto:lol:, perchè non dici se secondo te le due scale debbano esprimere la stessa cosa o cose diverse?
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 22:14 pm
da Donatello » mer gen 25, 2006 22:23 pm
Mago del gelato ha scritto:Anche se non sono Roberto dico la mia:
La scala UIAA puo essere usata, ma mettiamoci d'accordo! Se deve quantificare unicamente la difficoltà di un passaggio, così sia punto e basta, che non si senta più parlare di "tiri di sesto".
Stessa cosa per la scala francese: deve quantificare l'impegno globale di un tiro? Niente più "passaggi di 6b" (a meno che non si utilizzi la scala FB).
Comunque non penso ci sia grande dimestichezza con i gradi UIAA per quanto riguarda i singoli passaggi, io so cos'è un tiro di 5c come impegno, ma la difficoltà di un passaggio di VI non la saprei quantificare, e così penso sia per molti. In montagna ho salito dei "tiri di V e VI", ragionando con mentalità grado francese, per me erano dei 5b/c
da gug » mer gen 25, 2006 22:27 pm
Mago del gelato ha scritto:Anche se non sono Roberto dico la mia:
La scala UIAA puo essere usata, ma mettiamoci d'accordo! Se deve quantificare unicamente la difficoltà di un passaggio, così sia punto e basta, che non si senta più parlare di "tiri di sesto".
Stessa cosa per la scala francese: deve quantificare l'impegno globale di un tiro? Niente più "passaggi di 6b" (a meno che non si utilizzi la scala FB).
Comunque non penso ci sia grande dimestichezza con i gradi UIAA per quanto riguarda i singoli passaggi, io so cos'è un tiro di 5c come impegno, ma la difficoltà di un passaggio di VI non la saprei quantificare, e così penso sia per molti. In montagna ho salito dei "tiri di V e VI", ragionando con mentalità grado francese, per me erano dei 5b/c
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 22:40 pm
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 22:49 pm
do il grado in scala UIAA e, tra parentesi, quello francese
da Mago del gelato » mer gen 25, 2006 22:57 pm
Bravo!
Anche tu dopo tre pagine ci sei arrivato subito!
da gug » gio gen 26, 2006 10:00 am
Maurizio ha scritto:Ciao, rispondo per quanto ne so io a Gug.
io credo che si debba partire dal presupposto che scala UIAA e francese sono due lingue diverse per esprimere lo stesso concetto. Detto questo ogni zona (perchè non ha senso ragionare solo sulle Dolomiti, come siete abituati a fare voi) ha degli usi e consuetudini applicati alle scale, che ne stravolgono il significato. Se andate in Turchia, ad esempio, valutano i tiri di continuità in falesia con la scala UIAA. In Tirolo presuppongo ne facciano un uso ancora diverso, nelle Alpi occidentali un altro ancora.
Sono dunque d'accordo con l'analisi storica che fai, Gug, ma non sulle conclusioni. Non si può auspicare che la scala UIAA debba essere usata per i passaggi e quella francese per il tiro. Secondo me ne nascerebbe un confusione incredibile. Gradare i passaggi ha ancora una sua utilità nell'arrampicata mista, ma con gli anni (e l'introduzione del concetto boulder e, all'opposto, della nozione di continuità) è diventato un non senso. La tendenza deve essere per forza nella gradazione complessiva del tiro, o al massimo a "tratti".
ciao
maurizio
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