GRAN BELL'ESEMPIO DI COERENZA !

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Fokozzone » mer ago 03, 2005 15:57 pm

Siloga66 ha scritto:Ma sto Larcher nol podrìa spitàr la sò Val de le Sarche senza venir a romper i maroni coi sò spit en Dolomiti? Me piaserìa metter en cavo de fèr (ferrata) sui spit de doi vie sue: quela sula sud-ovest dela Marmolada e su quela dela Cima della Madonna nelle Pale che za solo el nome me fa girar i cosidetti come le ventole: via gancetto felice. Ecco, anca mi voi far tuto quel che me pàr, e el me sogno l'è trasformar gancetto felice in una bellissima ferrata. Se trovo i schèi ve assicuro che el fago. Tanto ormai, ferro piu ferro meno............gancetto felice.........mavafff..............

Cos' hanno le dolomiti, una certificazione CEE di area protetta? Solo chiodi di merda in roccia di merda per arrampicatori che non devono chiedere mai? Maddai, se le dolomiti parlassero, sarebbero in fila a chiedere a Larcher di aprire una via sulle loro pareti.

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Messaggioda valbelluna » mer ago 03, 2005 16:26 pm

Fokozzone ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Ma sto Larcher nol podrìa spitàr la sò Val de le Sarche senza venir a romper i maroni coi sò spit en Dolomiti? Me piaserìa metter en cavo de fèr (ferrata) sui spit de doi vie sue: quela sula sud-ovest dela Marmolada e su quela dela Cima della Madonna nelle Pale che za solo el nome me fa girar i cosidetti come le ventole: via gancetto felice. Ecco, anca mi voi far tuto quel che me pàr, e el me sogno l'è trasformar gancetto felice in una bellissima ferrata. Se trovo i schèi ve assicuro che el fago. Tanto ormai, ferro piu ferro meno............gancetto felice.........mavafff..............

Cos' hanno le dolomiti, una certificazione CEE di area protetta? Solo chiodi di merda in roccia di merda per arrampicatori che non devono chiedere mai? Maddai, se le dolomiti parlassero, sarebbero in fila a chiedere a Larcher di aprire una via sulle loro pareti.

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Ciò, ma quante monade spari?
Ma perché non riservi le cariolate di monade che stai sparando a raffica per i tuoi postacci della domenica?
Cosa cavolo ne sai della storia alpinistica di un monumento quale la Nord della Cima della Madonna?
Hai ripetuto la Messner o la Zonta o le altre vie della Nord? Hai ripetuto lo spigolo Kahn, Black Wall o la via dei Piazaroi per capire il senso di quelle salite? Sono vie che hanno un importanza e un fascino solo perché sono senza spit, non c?è molto da dire.
In dolomiti ci sono aree dove può essere anche storicamente corretto piantare spit , altre nelle quali non lo è! e fra queste c?e quella Nord! Come non è corretto bucare sulla sud della Marmolada, in Vallaccia, in San Lucano, sul Burel e via dicendo.
L?hai nemmeno mai vista quella parete? Ci sei mai andato sotto?
Spegni il pc o blocca i tasti che scrivi solo monate
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Messaggioda New Age » mer ago 03, 2005 16:58 pm

orietta ha scritto:
New Age ha scritto:Incominciano ad esserci troppe ferrate in giro... Spero che la finiscano...
Se la gente non riesce a salire cambi itinerario è pieno di rifugi dove si arriva agevolmente a piedi per ingozzarsi di polente !

New Age ha scritto:Un'altra bella falesia è sopra il rifugio Arp in Valle d'Ayas. ...Se non volete camminare per 1h15 chiamate il rifugio e fatevi venire a prendere i gestori sono molto gentili in più il mangiare da favola !
Le vie si trovano a 5/10min. dal rif. ad una altezza di 2500 mt.
Dal 4 al 6b+ per quanto riguarda i monotiri e le vie a più tiri ( parte dx )
Dal 6a al 7b e (progetti) per quanto riguarda i monotiri sul capottone
( parte sx ). Tutte le vie sono chiodate con fix inox Raumer da 10 mm.
Le vie sono chiodate sportive
su una roccia fantastica !


Toglimi una curiosità, perchè certe "ferrate" vanno bene e altre no?


Le ferrate sono delle file di scalini o scale di ferro lunghe o corte che siano , ponti tibetani , catene, corde fisse ecc...
Le vie che ho descritto nell'altro indice del forum non sono ferrate ma ben si vie di arrampicata sportiva dove più che l'uso delle mani e dei piedi non c'è anche perchè tirare i rinvii non riesci a mono che non sei alto sui 2.50/3 mt. circa quindi c'è una bella differenza tra una ferrata e una via di arramopicata o no ?
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 03, 2005 17:07 pm

valbelluna ha scritto:Ciò, ma quante monade spari?
Ma perché non riservi le cariolate di monade che stai sparando a raffica per i tuoi postacci della domenica?
Cosa cavolo ne sai della storia alpinistica di un monumento quale la Nord della Cima della Madonna?
Hai ripetuto la Messner o la Zonta o le altre vie della Nord? Hai ripetuto lo spigolo Kahn, Black Wall o la via dei Piazaroi per capire il senso di quelle salite? Sono vie che hanno un importanza e un fascino solo perché sono senza spit, non c?è molto da dire.
In dolomiti ci sono aree dove può essere anche storicamente corretto piantare spit , altre nelle quali non lo è! e fra queste c?e quella Nord! Come non è corretto bucare sulla sud della Marmolada, in Vallaccia, in San Lucano, sul Burel e via dicendo.
L?hai nemmeno mai vista quella parete? Ci sei mai andato sotto?
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Sono d'accordo. :D
so che non ve ne frega niente ma è la prima volta che son d'accordo con il Bellunese matto e volevo rendervi partecipi. :D
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Messaggioda gug » mer ago 03, 2005 17:41 pm

valbelluna ha scritto:
Fokozzone ha scritto:
Siloga66 ha scritto:Ma sto Larcher nol podrìa spitàr la sò Val de le Sarche senza venir a romper i maroni coi sò spit en Dolomiti? Me piaserìa metter en cavo de fèr (ferrata) sui spit de doi vie sue: quela sula sud-ovest dela Marmolada e su quela dela Cima della Madonna nelle Pale che za solo el nome me fa girar i cosidetti come le ventole: via gancetto felice. Ecco, anca mi voi far tuto quel che me pàr, e el me sogno l'è trasformar gancetto felice in una bellissima ferrata. Se trovo i schèi ve assicuro che el fago. Tanto ormai, ferro piu ferro meno............gancetto felice.........mavafff..............

Cos' hanno le dolomiti, una certificazione CEE di area protetta? Solo chiodi di merda in roccia di merda per arrampicatori che non devono chiedere mai? Maddai, se le dolomiti parlassero, sarebbero in fila a chiedere a Larcher di aprire una via sulle loro pareti.

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Ciò, ma quante monade spari?
Ma perché non riservi le cariolate di monade che stai sparando a raffica per i tuoi postacci della domenica?
Cosa cavolo ne sai della storia alpinistica di un monumento quale la Nord della Cima della Madonna?
Hai ripetuto la Messner o la Zonta o le altre vie della Nord? Hai ripetuto lo spigolo Kahn, Black Wall o la via dei Piazaroi per capire il senso di quelle salite? Sono vie che hanno un importanza e un fascino solo perché sono senza spit, non c?è molto da dire.
In dolomiti ci sono aree dove può essere anche storicamente corretto piantare spit , altre nelle quali non lo è! e fra queste c?e quella Nord! Come non è corretto bucare sulla sud della Marmolada, in Vallaccia, in San Lucano, sul Burel e via dicendo.
L?hai nemmeno mai vista quella parete? Ci sei mai andato sotto?
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Io dico che Larcher ha un'etica rigorosa e si impone delle regole ferree nelle sue aperture che rendono le sue vie una evoluzione in Alpinismo.
Prova ne è il fatto che Manolo (non certo uno che chiodava fitto), dopo aver partecipato ad una apertura con Larcher ne ha adottato lo stile in una sua recente realizzazione (Cani morti).
C'è una bella differenza fra la Larcher-Vigiani e le vie plaisir.
In sostanza sono d'accordo con Fokozzone.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda tnl » mer ago 03, 2005 17:43 pm

[quote="Siloga66"]Ma sto Larcher nol podrìa spitàr la sò Val de le Sarche senza venir a romper i maroni coi sò spit en Dolomiti? Me piaserìa metter en cavo de fèr (ferrata) sui spit de doi vie sue: quela sula sud-ovest dela Marmolada e su quela dela Cima della Madonna nelle Pale che za solo el nome me fa girar i cosidetti come le ventole: via gancetto felice. Ecco, anca mi voi far tuto quel che me pàr, e el me sogno l'è trasformar gancetto felice in una bellissima ferrata. Se trovo i schèi ve assicuro che el fago. Tanto ormai, ferro piu ferro meno............gancetto felice.........mavafff..............[/quote]

forse i problemi della Marmolada e delle Dolomiti in genere sono altri
http://www.ladige.it/
ma forse i locali non li vogliono vedere !! + facile dar contro al foresto
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Messaggioda zappa » mer ago 03, 2005 18:08 pm

New Age ha scritto:Le ferrate sono delle file di scalini o scale di ferro lunghe o corte che siano , ponti tibetani , catene, corde fisse ecc...
Le vie che ho descritto nell'altro indice del forum non sono ferrate ma ben si vie di arrampicata sportiva dove più che l'uso delle mani e dei piedi non c'è anche perchè tirare i rinvii non riesci a mono che non sei alto sui 2.50/3 mt. circa quindi c'è una bella differenza tra una ferrata e una via di arramopicata o no ?
By By Baby.

Ciao sapienza, volevo sapere che cosa è per te una funivia, visto che c'è il cavo ma non riesci a prenderlo con le mani, oppure se quando usi il cavo di una ferrata solo come assicurazione stai arrampicando free solo su una via o ancora se stai appeso come un pollo su un rinvio e moschettoni quello successivo con il vigliacco sei su una ferrata??????
gug ha scritto:Io dico che Larcher ha un'etica rigorosa e si impone delle regole ferree nelle sue aperture che rendono le sue vie una evoluzione in Alpinismo.
Prova ne è il fatto che Manolo (non certo uno che chiodava fitto), dopo aver partecipato ad una apertura con Larcher ne ha adottato lo stile in una sua recente realizzazione (Cani morti).

Premesso che in apertura ognuno fa quel c***o che vuole, nel rispetto di chi è passato prima, la rigorosa etica di Larcher da te incensata è data solo dalla sua padronanza del grado: se il primo pinciagalline che invece dell'8a fa il 4c va su con il trapano su una pala di III°, si appende ai ganci ogni metro e fora, non è etico come Larcher? Manolo ha adottato lo stile perchè oggi conviene, perchè è più comodo e facile aprire in quello stile perchè l'unica altra maniera di aprire e che parlino di te sarebbe farlo su gradi alti e trad (vedi anglosassoni - hard grit portato sulle pareti). Quella è evoluzione dell'alpinismo, Larcher è evoluzione dell'arrampicata in montagna, le vie Plaisir, le attrezzature selvagge e le 'messe in sicurezza' sono malattie infettive portate da e per la massa di topi usciti da sale boulder, falesie, corsi cai e uffici guide.
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Messaggioda orietta » mer ago 03, 2005 19:15 pm

New Age ha scritto:Le ferrate sono delle file di scalini o scale di ferro lunghe o corte che siano , ponti tibetani , catene, corde fisse ecc...
Le vie che ho descritto nell'altro indice del forum non sono ferrate ma ben si vie di arrampicata sportiva dove più che l'uso delle mani e dei piedi non c'è anche perchè tirare i rinvii non riesci a mono che non sei alto sui 2.50/3 mt. circa quindi c'è una bella differenza tra una ferrata e una via di arramopicata o no ?

Grazie della spiegazione, sai, io non sono molto ferrata in materia :wink: .
Però avevo capito che quelle che dici tu sono ferrate molto difficili, visto che conviene evitare di fare un'ora e un quarto di sentiero per risparmiare le forze...

OT: Ciao Chicco
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Messaggioda quilodicoequilonego » gio ago 04, 2005 7:57 am

Spittate pure quanto vi pare qua. In dolomiti le vie spittate sono destinate a sparire, rompetevi pure le palle a bucare, per niente.
A spaccare via tutto ci vuole molto meno :P
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda zappa » gio ago 04, 2005 8:24 am

orietta ha scritto:Però avevo capito che quelle che dici tu sono ferrate molto difficili, visto che conviene evitare di fare un'ora e un quarto di sentiero per risparmiare le forze...


Non ho capito?
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio ago 04, 2005 9:09 am

gug ha scritto:Io dico che Larcher ha un'etica rigorosa e si impone delle regole ferree nelle sue aperture che rendono le sue vie una evoluzione in Alpinismo.
Prova ne è il fatto che Manolo (non certo uno che chiodava fitto), dopo aver partecipato ad una apertura con Larcher ne ha adottato lo stile in una sua recente realizzazione (Cani morti).
C'è una bella differenza fra la Larcher-Vigiani e le vie plaisir.
In sostanza sono d'accordo con Fokozzone.


niente da dire sullo stile di apertura. Larcher è un grande e fortissimo scalatore. Punto. E tanto di cappello per la sua attività e abilità.
Pero' ci sono pareti che tradizionalmente sarebbe meglio evitare per l'apertura di itinerari a spit. E su questo sono d'accordissimo con il Valbe. Per assurdo cosa penserebbero gli occidentalisti se Piolà o chissà chi aprissero una via tutta a spit sulla Nord del Cervino o sulle Jorasses?
E non si tratta di vie plasir o vie da cago-in-braga, si tratta dell'utilizzo seriale di un mezzo che tradizionalmente non è ben accetto in certi luoghi.
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Messaggioda zappa » gio ago 04, 2005 9:58 am

Paolo Marchiori ha scritto:Pero' ci sono pareti che tradizionalmente sarebbe meglio evitare per l'apertura di itinerari a spit. E su questo sono d'accordissimo con il Valbe. si tratta dell'utilizzo seriale di un mezzo che tradizionalmente non è ben accetto in certi luoghi.

Allora il Sass della Crusc è una cattedrale intoccabile, e la Cima Grande un bordello? Ma è una vocazione naturale o è stato l'assalto con il trapano a farle diventare còsì? Il problema non sono le vie di Larcher o Da Pozzo : al contrario, la presenza di queste -a volte- inibisce la metastasi di vie-giocattolo stile Valle del Sarca. Il problema vero sono cose tipo 'love my dogs', 'Akut' e altre come quella a Dx della Priolo sul Formin o quella sulla Seconda torre del Sella che non ricordo i nomi: vie che tagliano, coprono, annullano vie preesistenti. Inutile dire che 'prima non passava nessuno e adesso almeno qualcuno ci va' (anche perchè un discorso così autorizza a mettere un bel cavo di acciaio giù per la Larchervigiani e a fare impianti da sci ovunque), questa è una visione antropocentrica della montagna e della natura, come i sentieri naturalistici fatti a colpi di cemento armato.
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Messaggioda orietta » gio ago 04, 2005 10:08 am

zappa ha scritto:
Non ho capito?

Traduco il mio tentativo di ironia, evidentemente mal riuscito:
in questo topic si parla di coerenza e il nostro New age si scaglia violentemente contro escursionisti e camminatori che vanno in rifugio ad "ingozzarsi di polente" e, non riuscendo a salire con i propri mezzi, hanno bisogno di cavi e scalette.
In altro topic lo stesso personaggio pubblicizza una falesia a 2500 m, perfettamente attrezzata inox, dove, se non hai voglia di camminare un'ora e un quarto (!), puoi farti venire a prendere dai cortesi gestori.
Volevo semplicemente evidenziare che una palestra o una fila di spit in parete non sono di per sè più nobili di una ferrata e che i fruitori di queste strutture, se non ci fossero i fixe in loco, non sarebbero in grado di salire quelle stesse pareti, nè più nè meno degli escursionisti che vanno in ferrata.
Come al solito siamo indulgenti con noi stessi e intransigenti con gli altri.
Zappa, tu dici che in apertura si può far quel che si vuole, nel rispetto di chi è venuto prima. Io ci starei molto attenta con affermazioni del genere, altrimenti chiunque, compratosi un trapano e calandosi dall'alto potrebbe sfregiare per sempre una parete, in nome della sua libertà? e il rispetto di chi è venuto prima dove finisce? A un metro di distanza dalla via aperta da chi è venuto prima? a 5 metri? Incrociare una volta è lecito, due no? e arare un tiro?
Enzo, non fare proclami che chiunque si guardi intorno vede che sono aria fritta: sulla torre Brunico-Mur de Pissadù 3 anni fa c'erano due vie a spit, ora ce ne sono cinque credo. Sui lastoni di Formin e in Tofane si è perso il conto. Lo scandalo della Bertoldi in prima torre è ancora là che grida vendetta. E di esempi ce ne sono tanti. E il bello è che tutti noi accorriamo, se appena l'obbligatorio è alla nostra portata... Sono tra le vie più frequentate e ambite in Dolomiti, no?
Faccio un'altra considerazione: tutti noi a scagliarci contro Cipriani, che comunque mi risulta aprisse dal basso e non arava altre vie (magari erano pareti dove illustri sconosciuti salivano slegati e senza dir nulla a nessuno quando avevano voglia di fare una passeggiata ...). Alcune sue vie sono state smantellate. Ma a me pare che Cipriani non abbia fatto tendenza, o sbaglio? Nessuno lo ha seguito nell'apertura di vie facili e più o meno spittate su pareti anonime, mi sbaglio? Viceversa l'apertura di vie più o meno plaisir trapano alla mano e magari calandosi dall'alto o raddrizzando vie che "tanto non faceva nessuno", questo sì mi pare abbia trovato un seguito consistente...
Torno sul discorso ferrate e sentieri:
mi capita andando in giro di notare sentieri invasi dalla vegetazione o interrotti da frane e smottamenti, dove è chiaro che nessuno fa manutenzione e che la frequentazione è scarsa. Quasi tutti i sentieri delle Dolomiti, anche certi molto impervi, sono antichi percorsi di cacciatori o pastori, o usati dai valligiani per spostarsi in altre valli o per accedere a zone particolari o percorsi di guerra. Che vadano persi è perdere una parte di storia e tradizione. Ora gli unici che frequentano questi percorsi sono gli animali, gli escursionisti e qualche cacciatore.Se c'è qualche iniziativa per recuperare un percorso dimenticato non mi dispiace, anzi. Se il recupero è fatto con discrezione e criterio lo trovo una iniziativa meritevole, anche se comporta qualche cavo o qualche piolo o qualche cartello di legno. E ricordiamoci anche che siamo in democrazia, pare, e che gli escursionisti sono molti di più degli alpinisti!
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Messaggioda Paolo Marchiori » gio ago 04, 2005 10:38 am

zappa ha scritto:
Paolo Marchiori ha scritto:Pero' ci sono pareti che tradizionalmente sarebbe meglio evitare per l'apertura di itinerari a spit. E su questo sono d'accordissimo con il Valbe. si tratta dell'utilizzo seriale di un mezzo che tradizionalmente non è ben accetto in certi luoghi.

Allora il Sass della Crusc è una cattedrale intoccabile, e la Cima Grande un bordello?


io direi entrambe intoccabili....

zappa ha scritto: Ma è una vocazione naturale o è stato l'assalto con il trapano a farle diventare còsì? Il problema non sono le vie di Larcher o Da Pozzo : al contrario, la presenza di queste -a volte- inibisce la metastasi di vie-giocattolo stile Valle del Sarca.


Vie giocattolo? che c'entra? Una via a spit è una via a spit. Che sia di 8a con spit a 6 metri o Romantica, è una via a spit. Non è una "vocazione naturale", è un'evoluzione storica.

zappa ha scritto:Il problema vero sono cose tipo 'love my dogs', 'Akut' e altre come quella a Dx della Priolo sul Formin o quella sulla Seconda torre del Sella che non ricordo i nomi: vie che tagliano, coprono, annullano vie preesistenti.


forse x Akut intendi Iso 2000 e seconda torre intendi Prima torre? Comunque su questo posso darti ragione. Sono d'accordo, ma non lo considero come solo e vero problema.
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Messaggioda zappa » gio ago 04, 2005 10:42 am

Concordo in tutto con Orietta, non avevo capito. Quando dico -rispetto per chi è passato prima- intendo proprio quel che dici tu. Calarsi dall'alto e attrezzare un itinerario 'plasir' è UGUALE al fare una nuova ferrata. Che la corda non sia di acciaio e che la metta il ripetitore anzichè l'apritore poco importa. Dall'altra parte però chiunque (indipendentemente dal grado che fa) potrebbe comperarsi un Hilti, due skyhook, buttarsi su a fianco di Larchervigiani e via, con l'obbligatorio a 6b invece che 7c, con gli spit a 1 metro invece che a 10 e sarebbe tanto etico quanto Rolando. O forse è etico l'8a con gli spit a 10 metri e non è etico il 6a con gli spit a 5? allora l'etica la fa il grado? la distanza delle protezioni? Questo per l'apertura. E per i ripetitori? è etico solo farla tutta in libera e il resto non è etico, evidentemente. E' etico fare un cantiere di mesi per ripeterla, è etico salirla a vista, non è etico lavorarla rotpunkt, quanti tentativi sono etici e con i rinviii passati, con le fisse? Come ho detto questa è l'evoluzione dell'arrampicata, non dell'alpinismo. E il fatto che venga fatta sulle grandi cime è solo per un ritorno di immagine, perchè potrebbe funzionare uguale su qualsiasi parete multitiro in fondovalle. Solo che così facendo chiunque abbia un trapano può aprire una via (cosa ammissibile), e oggi come oggi nessuno gli dirà nulla se non 'bravo' anche se inchioda una via esistente con la sola scusa 'che non lo sapeva'. Forse sarebbe alpinismo con il piantaspit a mano (forse, pero'), ma con il trapano resta sempre arrampicata. Di altissimo livello, ma arrampicata.
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Messaggioda pf » gio ago 04, 2005 11:13 am

Come al solito siamo indulgenti con noi stessi e intransigenti con gli altri.

Mi piace la tua frase, Orietta. Purtroppo mi ci rivedo, anche.

Una precisazione: Manolo non ha aperto cani Morti perchè col trapano è più comodo, tutt'ora apre anche solo a chiodi e friends. Mi sembra un pò forzato affibbiare a qualcuno un'attitudine non sapendo quello che fa. Anche Larcher apre non a spit, fra parentesi le sue vie non a spit sono curiosamente irripetute quanto la maggior parte delle sue vie a spit...
A precisa domanda, settimana scorsa ad una serata, sul perchè del trapano e sul perchè di Cani Morti, dopo la gustosa premessa "mi scusi, lei scala? per conoscere il contesto in cui poterle rispondere" diventata un cult, si è lanciato in un ricchissimo discorso sull'etica in montagna. Per esempio per lui non è etico salire una via tirandosi sui chiodi per arrivare in cima a tutti i costi, non è etico aggiungere chiodi su una via, non è etico liberare una via in artificiale sostituendo i chiodi e tantomeno aggiungendone altri o addirittura provando top-rope, e così via; anzi, tutte queste cose, sperimentandosi su Cani Morti, oggi le considera meno etiche di aprire dal basso a spit nel modo che ha fatto.
Il topic è iniziato sulla contraddizione dell'etica, e l'etica ha molte facce, soprattutto ha la propria!!! La frase di Orietta è illuminante, e io, guardando a me stesso, non mi sento molto immacolato per giudicare di etica. Diciamo che mettere una paio di cavi per accedere a un rifugio mi sembra poco etico ma nel contempo non così devastante come costruire un'intera ferrata, e misurare le cose aiuta pure a capirsi, no? Così come aggiungere spit o chiodi o cordini ( è la stessa cosa, per me: assolutamente la stessa cosa. E' cambiare una linea, cambia il carico di rottura, punto. E fra l'altro non sempre a vantaggio dello spit. Si aggiunge qualcosa, quindi si impatta, e lo si aggiunge perchè si è incapaci di salire eticamente come altri sono passati) in una linea dove altri non li hanno usati mi sembra poco etico, anzi per niente. Almeno togliere i cordini dopo la propria debolezza.
Si parla di obrobrio per gli spit della Larcher Vigiani sulla Sud, per me è molto peggio che sul Pesce e Specchio di Sara oggi ci sono MOLTE più protezioni dello status originali: la Larcher-Vigiani sale su una parete dove forse nel 2200 l'ultimo discendente della stirpe di Ben Heason salirà dal basso senza spit, quindi a vista e in free solo per 600 metri, unica alternativa lì er proteggersi. Invece sul Pesce hanno aggiunto parecchia roba addomesticando ciò che c'era. E, aggiungo, Il Pesce è stato aperto meno eticamente ( e diciamolo!!) di altre vie dell'epoca, dove piuttosto che usare i cliff in apertura si tornava indietro.
L'etica, insomma, è un bel prisma, magari si può non essere d'accordo con quanto ha detto Manolo, con quanto ha fatto de Donà e Larcher, ma un bel metro di paragone è: vai a vedere le cose, provale, riprovale, fatti un'idea, e sii pronto anche a cambiarla!!!
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Messaggioda Fokozzone » gio ago 04, 2005 12:18 pm

zappa ha scritto: Premesso che in apertura ognuno fa quel c***o che vuole, nel rispetto di chi è passato prima, 1) la rigorosa etica di Larcher da te incensata è data solo dalla sua padronanza del grado: se il primo pinciagalline che invece dell'8a fa il 4c va su con il trapano su una pala di III°, si appende ai ganci ogni metro e fora, non è etico come Larcher? Manolo ha adottato lo stile perchè oggi conviene, perchè è più comodo e facile aprire in quello stile perchè l'unica altra maniera di aprire e che parlino di te sarebbe farlo su gradi alti e trad (vedi anglosassoni - hard grit portato sulle pareti). Quella è evoluzione dell'alpinismo, Larcher è evoluzione dell'arrampicata in montagna, le vie Plaisir, le attrezzature selvagge e le 'messe in sicurezza' sono malattie infettive portate da e per la massa di topi usciti da sale boulder, falesie, corsi cai e uffici guide.

E la rigorosa etica degli "alpinisti" da cosa sarebbe data se non dalla padronanza del grado? se ti proteggi con dei chiodi che sono lì per bellezza, vuol dire che in realtà pensi che non rischierai davvero di cadere. Altrimenti, statisticamente, dopo un certo numero di salite dovresti essere crepato. E se questi morti non ci sono, significa che l' adrenalina del "se cado muoio", in gran parte è un' ipocrisia, è una frase che serve per fare gli sboroni quando non si è capaci di arrampicare a un livello abbastanza alto. E che fa il paio col V+ tirato, così si può dire che il V+ alpinistico è una cosa seria, invece un normale 6a sarebbe stato paragonato a un tiro di riscaldamento in falesia.
Quanto ai topi ci hai messo dentro tutti, meno te stesso.
Tu, valbelluna e De donà siete i padroni della montagna, ho capito, gli unici che hanno il diritto di fare e disfare e pensarla nel modo giusto...
hai parlato di storia, giusto? Allora chiediti come mai l' alpinismo è nato grazie alle iniziative di uomini di cultura e di città e non dall' inerzia dei valligiani stupidotti che le montagne le hanno avute sulla testa per secoli.

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Messaggioda il.bruno » gio ago 04, 2005 12:33 pm

Io, dal basso dei miei gradi ridicoli, concordo appieno con Orietta, e non concordo in niente con pf.
Tutte queste elucubrazioni sull'etica da parte di chi apre vie a spit, siano di 8a a 10 m o di 4b a 3 m, appaiono tanto delle teorizzazioni di chi sa che sono cose che non andrebbero fatte e che cerca di autogiustificarsi, già che c'è con una buona dose di autoincensazione, perchè vuoi mettere come fa figo un discorso sull'etica dello spit fatto da Manolo o da Larcher? Poi quando Alp fa il numero sulle Pale vuoi che non vengano a farti un'intervista?
E sono tutte elucubrazioni soggettive e relative. Quando vai in montagna c'è la roccia e ci sei tu che ci devi salire sopra. La via non esiste, è una successione di conformazioni di alcune zone della roccia, della montagna, sulle quali si è soliti salire. La "sfida" quando "fa una via" è con la montagna in quella "zona" lì, mica con le protezioni che ci sono.
La scelta è: salgo sulla montagna con ciò che essa mi offre, quindi usando protezioni mobili (chiodi normali compresi, che si tolgono), oppure la modifico perchè ho voglia di salire da quella placca lì, che altrimenti è improteggibile?
Se opto per la seconda, introduco una soggettività ed un relativismo che distrugge. E' improteggibile? Non andarci. Se metto 100 spit è una scala, se ne metto 1 l'obbligatorio è difficile. Se ne metto 2? 3? ... 98? 99? E perchè il ripetitore non può integrare? Ma chi è l'apritore per decidere cos'è etico fare su quella linea? Ma chi gliel'ha chiesto?!? Io se voglio metto un nut ogni 20 cm e non mi sento meno etico di nessuno. Sono io e lo so di essermi protetto come un bambino impaurito. Mica faccio la via per sentirmi etico davanti agli altri. E se aggiungo un chiodo e magari lo tiro... ognuno fa quel che vuole, basta che non rovina le cose agli altri. Se il chiodo me lo porto via (sperando che esca) che cosa vi interessa?
Se metto spit non ho rispetto 1) per la roccia 2) per i ripetitori (per non parlare se mi sovrappongo a vecchie vie altrui...). E' un'appropriazione indebita di una serie di cm quadrati di territorio di tutti.
E poi anche questa cosa che uno deve andare a ripetere quel tipo di vie per capire se è giusto farle o no. Oltre al fatto che puzza da 1 km di spocchia che io sono figo e forte, quindi ho più diritto di parlare di te che sei una sega quindi stai zitto, ditemi perchè non è uguale a prendere come criterio il giudizio di uno che costruisce impianti di risalita per dire se è giusto o meno riempire le montagne di funivie.

Preciso: questo sarebbe l'ideale, ormai la realtà è diversa ed è necessario conviverci, però non mi pare il caso di saturare oltre la situazione.
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Messaggioda Feo » gio ago 04, 2005 12:43 pm

il.bruno ha scritto:Io, dal basso dei miei gradi ridicoli, concordo appieno con Orietta, e non concordo in niente con pf.
Tutte queste elucubrazioni sull'etica da parte di chi apre vie a spit, siano di 8a a 10 m o di 4b a 3 m, appaiono tanto delle teorizzazioni di chi sa che sono cose che non andrebbero fatte e che cerca di autogiustificarsi, già che c'è con una buona dose di autoincensazione, perchè vuoi mettere come fa figo un discorso sull'etica dello spit fatto da Manolo o da Larcher? Poi quando Alp fa il numero sulle Pale vuoi che non vengano a farti un'intervista?
E sono tutte elucubrazioni soggettive e relative. Quando vai in montagna c'è la roccia e ci sei tu che ci devi salire sopra. La via non esiste, è una successione di conformazioni di alcune zone della roccia, della montagna, sulle quali si è soliti salire. La "sfida" quando "fa una via" è con la montagna in quella "zona" lì, mica con le protezioni che ci sono.
La scelta è: salgo sulla montagna con ciò che essa mi offre, quindi usando protezioni mobili (chiodi normali compresi, che si tolgono), oppure la modifico perchè ho voglia di salire da quella placca lì, che altrimenti è improteggibile?
Se opto per la seconda, introduco una soggettività ed un relativismo che distrugge. E' improteggibile? Non andarci. Se metto 100 spit è una scala, se ne metto 1 l'obbligatorio è difficile. Se ne metto 2? 3? ... 98? 99? E perchè il ripetitore non può integrare? Ma chi è l'apritore per decidere cos'è etico fare su quella linea? Ma chi gliel'ha chiesto?!? Io se voglio metto un nut ogni 20 cm e non mi sento meno etico di nessuno. Sono io e lo so di essermi protetto come un bambino impaurito. Mica faccio la via per sentirmi etico davanti agli altri. E se aggiungo un chiodo e magari lo tiro... ognuno fa quel che vuole, basta che non rovina le cose agli altri. Se il chiodo me lo porto via (sperando che esca) che cosa vi interessa?
Se metto spit non ho rispetto 1) per la roccia 2) per i ripetitori (per non parlare se mi sovrappongo a vecchie vie altrui...). E' un'appropriazione indebita di una serie di cm quadrati di territorio di tutti.
E poi anche questa cosa che uno deve andare a ripetere quel tipo di vie per capire se è giusto farle o no. Oltre al fatto che puzza da 1 km di spocchia che io sono figo e forte, quindi ho più diritto di parlare di te che sei una sega quindi stai zitto, ditemi perchè non è uguale a prendere come criterio il giudizio di uno che costruisce impianti di risalita per dire se è giusto o meno riempire le montagne di funivie.

Preciso: questo sarebbe l'ideale, ormai la realtà è diversa ed è necessario conviverci, però non mi pare il caso di saturare oltre la situazione.

Aberrante...brrr :x
Feo c'è! ... o ci fa?
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Messaggioda Silvio » gio ago 04, 2005 12:48 pm

il.bruno ha scritto:Io, dal basso dei miei gradi ridicoli, concordo appieno con Orietta, e non concordo in niente con pf.
Tutte queste elucubrazioni sull'etica da parte di chi apre vie a spit, siano di 8a a 10 m o di 4b a 3 m, appaiono tanto delle teorizzazioni di chi sa che sono cose che non andrebbero fatte e che cerca di autogiustificarsi, già che c'è con una buona dose di autoincensazione, perchè vuoi mettere come fa figo un discorso sull'etica dello spit fatto da Manolo o da Larcher? Poi quando Alp fa il numero sulle Pale vuoi che non vengano a farti un'intervista?
E sono tutte elucubrazioni soggettive e relative. Quando vai in montagna c'è la roccia e ci sei tu che ci devi salire sopra. La via non esiste, è una successione di conformazioni di alcune zone della roccia, della montagna, sulle quali si è soliti salire. La "sfida" quando "fa una via" è con la montagna in quella "zona" lì, mica con le protezioni che ci sono.
La scelta è: salgo sulla montagna con ciò che essa mi offre, quindi usando protezioni mobili (chiodi normali compresi, che si tolgono), oppure la modifico perchè ho voglia di salire da quella placca lì, che altrimenti è improteggibile?
Se opto per la seconda, introduco una soggettività ed un relativismo che distrugge. E' improteggibile? Non andarci. Se metto 100 spit è una scala, se ne metto 1 l'obbligatorio è difficile. Se ne metto 2? 3? ... 98? 99? E perchè il ripetitore non può integrare? Ma chi è l'apritore per decidere cos'è etico fare su quella linea? Ma chi gliel'ha chiesto?!? Io se voglio metto un nut ogni 20 cm e non mi sento meno etico di nessuno. Sono io e lo so di essermi protetto come un bambino impaurito. Mica faccio la via per sentirmi etico davanti agli altri. E se aggiungo un chiodo e magari lo tiro... ognuno fa quel che vuole, basta che non rovina le cose agli altri. Se il chiodo me lo porto via (sperando che esca) che cosa vi interessa?
Se metto spit non ho rispetto 1) per la roccia 2) per i ripetitori (per non parlare se mi sovrappongo a vecchie vie altrui...). E' un'appropriazione indebita di una serie di cm quadrati di territorio di tutti.
E poi anche questa cosa che uno deve andare a ripetere quel tipo di vie per capire se è giusto farle o no. Oltre al fatto che puzza da 1 km di spocchia che io sono figo e forte, quindi ho più diritto di parlare di te che sei una sega quindi stai zitto, ditemi perchè non è uguale a prendere come criterio il giudizio di uno che costruisce impianti di risalita per dire se è giusto o meno riempire le montagne di funivie.

Preciso: questo sarebbe l'ideale, ormai la realtà è diversa ed è necessario conviverci, però non mi pare il caso di saturare oltre la situazione.



ok, questo spiega tutto.
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