Caruso

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Feo » lun gen 24, 2005 17:04 pm

Nexus6 ha scritto:
Feo ha scritto:
steazzali ha scritto:
santa_agnese ha scritto:su un 6c "arrancava"....


Caruso ha fatto la PRIMA INVERNALE AL CERRO TORRE a 25 anni...
il resto delle critiche son pugnette..

Vorrai dire la prima "estiva" :lol: :lol:


in che senso?

Ermanno Salvaterra, Maurizio Giarolli, Andrea Sarchi e Paolo Caruso. La salita e' stata effettuata nel mese di luglio del 1985 in 11 giorni di permanenza in parete.

intendi il gioco di parole con luglio/invernale ?
...

Massì, dai... questione di emisferi! :D
Feo c'è! ... o ci fa?
Uwaga! Dziś nie spałem!
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Messaggioda yinyang » lun gen 24, 2005 17:07 pm

pietrorrrago ha scritto:Quindi Caruso come ottimo divulgatore ma non creatore del famoso metodo.


importa poco secondo me, il risultato è lo stesso!
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Messaggioda Buzz » lun gen 24, 2005 17:07 pm

MatteoD ha scritto:
La razza umana ha fatto enormi progressi proprio grazie al fatto di aver sviluppato la capacità di esprimersi attraverso la pagina scritta e di conseguenza di tramandare alle generazioni successive le proprie acquisizioni.
Se si prende come riferimento l'università italiana, buona parte di ciò che si impara nel corso dei propri studi lo impara da testi scritti. Certamente poter contare su un bravo insegnante aiuta moltissimo ed è la soluzione migliore, ma possono essere sufficienti dei compagni di studio (o di arrampicata) che condividano con noi percorso e motivazione aiutandoci e correggendoci quando necessario...... cut....


Il tuo discorso è corretto in generale, ovviamente.
E chi si prende la briga di mettere in discussione uno dei cardini della trasmissione della conoscenza che è la parola scritta?

Tuttavia, quando mi troverai qualcuno che ha imparato a giocare al calcio, a tennis, a sciare... e mi limito perchè il concetto mi sembra chiaro, attraverso un manuale....

8O
Ultima modifica di Buzz il lun gen 24, 2005 17:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda pietrorrrago » lun gen 24, 2005 17:19 pm

yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:Quindi Caruso come ottimo divulgatore ma non creatore del famoso metodo.


importa poco secondo me, il risultato è lo stesso!


Beh, proprio lo stesso no :? .

Certo il metodo resta valido a prescindere da chi lo ha inventato ma non mi sembra troppo corretto attribuire paternità scorrette (che schifo di frase :? ).

Esempio:
Se io trovo il modo di spiegare in modo più semplice e capibile la teoria della relarività diventa la "Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??
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Messaggioda siria » lun gen 24, 2005 17:25 pm

pietrorrrago ha scritto:"Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??


:D :D :D
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Messaggioda yinyang » lun gen 24, 2005 17:27 pm

pietrorrrago ha scritto:Esempio:
Se io trovo il modo di spiegare in modo più semplice e capibile la teoria della relarività diventa la "Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??


l'esempio secondo me potrebbe essere diverso: se tu raccogli le idee (sparse e caotiche) che girano nel tuo periodo storico, le formalizzi, gli dai un'impornta personale e ne fai un compendio completo, un'opera fondamentalmente originale (operazione fatta centinaia di volte nel sapere umano) allora si puoi chiamare ciò che hai prodotto "Metodo Pietrorago"
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Messaggioda pietrorrrago » lun gen 24, 2005 17:44 pm

yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:Esempio:
Se io trovo il modo di spiegare in modo più semplice e capibile la teoria della relarività diventa la "Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??


l'esempio secondo me potrebbe essere diverso: se tu raccogli le idee (sparse e caotiche) che girano nel tuo periodo storico, le formalizzi, gli dai un'impornta personale e ne fai un compendio completo, un'opera fondamentalmente originale (operazione fatta centinaia di volte nel sapere umano) allora si puoi chiamare ciò che hai prodotto "Metodo Pietrorago"


Appunto quello che intendevo io. :roll:

Non basta dare una mescolatina alle cose per assumerne la paternità :wink:
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Messaggioda yinyang » lun gen 24, 2005 17:49 pm

pietrorrrago ha scritto:
yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:Esempio:
Se io trovo il modo di spiegare in modo più semplice e capibile la teoria della relarività diventa la "Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??


l'esempio secondo me potrebbe essere diverso: se tu raccogli le idee (sparse e caotiche) che girano nel tuo periodo storico, le formalizzi, gli dai un'impornta personale e ne fai un compendio completo, un'opera fondamentalmente originale (operazione fatta centinaia di volte nel sapere umano) allora si puoi chiamare ciò che hai prodotto "Metodo Pietrorago"


Appunto quello che intendevo io. :roll:

Non basta dare una mescolatina alle cose per assumerne la paternità :wink:


Appunto quello che NON intendevo io :roll:
penso che la sua non sia solo una mescolatina
anche solo per la razionalizzazione delle posizioni, merita la paternità
si fa presto a dire: si ma si sapeva già tutto, l'ha solo schematizzato
vallo dire ad Euclide, ti spacca la faccia :lol:
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Messaggioda pietrorrrago » lun gen 24, 2005 18:02 pm

yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:
yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:Esempio:
Se io trovo il modo di spiegare in modo più semplice e capibile la teoria della relarività diventa la "Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??


l'esempio secondo me potrebbe essere diverso: se tu raccogli le idee (sparse e caotiche) che girano nel tuo periodo storico, le formalizzi, gli dai un'impornta personale e ne fai un compendio completo, un'opera fondamentalmente originale (operazione fatta centinaia di volte nel sapere umano) allora si puoi chiamare ciò che hai prodotto "Metodo Pietrorago"


Appunto quello che intendevo io. :roll:

Non basta dare una mescolatina alle cose per assumerne la paternità :wink:


Appunto quello che NON intendevo io :roll:
penso che la sua non sia solo una mescolatina
anche solo per la razionalizzazione delle posizioni, merita la paternità
si fa presto a dire: si ma si sapeva già tutto, l'ha solo schematizzato
vallo dire ad Euclide, ti spacca la faccia :lol:


Quarda che non erano cose che si "sapevano" e basta, si insegnavano, con tanto di dispense e libricini a volte pubblicati perfino dal CAI (che non ha mai eccelso per innovazione); certo se intendi dire che non c'era una direttiva nazionale del CAI che codificava l'insegnamento sono d'accordo con te ma per me uno crea un metodo quando espone qualcosa di nuovo differente dal metodo (o non metodo) precedente.

I vari Edlinger, Gullich e molti altri hanno pubblicato libri su metodologie di apprendimento dell'arrampicata, alcuni completi altri limitati al solo fattore dello sviluppo della potenza altri ancora che descrivevano "viaggi" interiori per trovare la spiritualità giusta per arrampicare ma a nessuno di essi è stato riconosciuto il merito di di aver creato un "metodo" anche se magari all'atto pratico molta gente li ha applicati.

Ti sentiresti di dichiarare che Gennari con Train ha creato il "Metodo Gennari" ???? :?

Eppure ha fatto la stessa operazione di Caruso rapportata ai tempi attuali. :D
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Messaggioda yinyang » lun gen 24, 2005 18:15 pm

pietrorrrago ha scritto:Quarda che non erano cose che si "sapevano" e basta, si insegnavano, con tanto di dispense e libricini a volte pubblicati perfino dal CAI (che non ha mai eccelso per innovazione); certo se intendi dire che non c'era una direttiva nazionale del CAI che codificava l'insegnamento sono d'accordo con te ma per me uno crea un metodo quando espone qualcosa di nuovo differente dal metodo (o non metodo) precedente.

I vari Edlinger, Gullich e molti altri hanno pubblicato libri su metodologie di apprendimento dell'arrampicata, alcuni completi altri limitati al solo fattore dello sviluppo della potenza altri ancora che descrivevano "viaggi" interiori per trovare la spiritualità giusta per arrampicare ma a nessuno di essi è stato riconosciuto il merito di di aver creato un "metodo" anche se magari all'atto pratico molta gente li ha applicati.

Ti sentiresti di dichiarare che Gennari con Train ha creato il "Metodo Gennari" ???? :?

Eppure ha fatto la stessa operazione di Caruso rapportata ai tempi attuali. :D


ufff mi sta aumentando la confusione!

vuoi dire che lo schema delle varie posizioni, la catalogazione delle progressioni, era già stato fatto? che il suo non è un lavoro orginale?

non conosco bene i manuali di Edlinger, Gullich ma sfogliandoli non ho affatto avuto l'impressione di manuali completi :?

per quanto riguarda Train, io non ce l'ho, ma ho sempre pensato che fosse un libro sull'allenamento per l'arrampicata non sull'arrampicata! 8O
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Messaggioda pietrorrrago » lun gen 24, 2005 18:19 pm

yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:Quarda che non erano cose che si "sapevano" e basta, si insegnavano, con tanto di dispense e libricini a volte pubblicati perfino dal CAI (che non ha mai eccelso per innovazione); certo se intendi dire che non c'era una direttiva nazionale del CAI che codificava l'insegnamento sono d'accordo con te ma per me uno crea un metodo quando espone qualcosa di nuovo differente dal metodo (o non metodo) precedente.

I vari Edlinger, Gullich e molti altri hanno pubblicato libri su metodologie di apprendimento dell'arrampicata, alcuni completi altri limitati al solo fattore dello sviluppo della potenza altri ancora che descrivevano "viaggi" interiori per trovare la spiritualità giusta per arrampicare ma a nessuno di essi è stato riconosciuto il merito di di aver creato un "metodo" anche se magari all'atto pratico molta gente li ha applicati.

Ti sentiresti di dichiarare che Gennari con Train ha creato il "Metodo Gennari" ???? :?

Eppure ha fatto la stessa operazione di Caruso rapportata ai tempi attuali. :D


ufff mi sta aumentando la confusione!

vuoi dire che lo schema delle varie posizioni, la catalogazione delle progressioni, era già stato fatto? che il suo non è un lavoro orginale?

non conosco bene i manuali di Edlinger, Gullich ma sfogliandoli non ho affatto avuto l'impressione di manuali completi :?

per quanto riguarda Train, io non ce l'ho, ma ho sempre pensato che fosse un libro sull'allenamento per l'arrampicata non sull'arrampicata! 8O


E' quello che intendevo dire il fatto dell'originalità.

L'esempio di Train è calzante nel senso che Gennari ha fatto per l'allenamento quello che Caruso ha fatto per l'arrampicata, niente di nuovo sotto il sole ma "messo giù" bene. :wink:
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Messaggioda gug » lun gen 24, 2005 18:42 pm

yinyang ha scritto:
pietrorrrago ha scritto:Esempio:
Se io trovo il modo di spiegare in modo più semplice e capibile la teoria della relarività diventa la "Teoria di pietrorrrago vaffanculo" ??


l'esempio secondo me potrebbe essere diverso: se tu raccogli le idee (sparse e caotiche) che girano nel tuo periodo storico, le formalizzi, gli dai un'impornta personale e ne fai un compendio completo, un'opera fondamentalmente originale (operazione fatta centinaia di volte nel sapere umano) allora si puoi chiamare ciò che hai prodotto "Metodo Pietrorago"



....mah, l'idea che mi sono fatto io è che sia andata in questa maniera ed ora tutti dicano "si sapeva già", quando invece circolavano solo idee embrionali e parziali.
La cosa che più mi stupisce, invece, è che quelli che conoscono Caruso per i corsi (me compreso) lo descrivano come una persona molto affabile e gentile, mentre chi lo conosce nell'ambiente romano lo descrive in modo completamente opposto: com'è possibile?
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda santa_agnese » lun gen 24, 2005 18:53 pm

:twisted: ...... due persone di eguale potenzialità (peso. forza, mobilità articolare, ecc.) decidono di dedicarsi all'arrampicata sportiva.
il primo sceglie un "maestro" che non si schioda su un 6c, il secondo un "maestro" che fa il 7c. il periodo d'insegnamento è di un anno.
secondo voi chi ha possibilità di portare più in alto il suo livello di arrampicare?

provare per credere!

..conosco persone che seguono il "metodo caruso" da anni, e da anni fanno il "6a". :twisted:
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Messaggioda cialtrone » lun gen 24, 2005 19:53 pm

santa_agnese ha scritto:(snippp) ..conosco persone che seguono il "metodo caruso" da anni, e da anni fanno il "6a". :twisted:

Punto uno: guarda che ci sta una bella differenza tra l'allenare ed il realizzare. Da quel che dici parrebbe che l'allenatore di Ben Johnson correva i 100 metri in 4 netti...
Punto due: nel metodo Caruso non ci sta scritto che in un anno fai il grado x+3. Se così ti è parso di leggere, posso tranquillamente dirti che di quel metodo hai recepito pocopoco...anzi...menomeno.
Punto tre: hai chiesto a quel bradipo che da anni fa il seia se gli frega di meno fare il setteci?

Mio commento. SAbato ero in falesia a scalare. Alla mia sinistra un tipo provava un 7c. Alla mia destra un altro tipo un 8b+. Non ho assolutamente dubbi nel dire che il tipo alla mia sinistra sapeva scalare di brutto di brutto. Ed altrettanto tranquillamente posso dirti che il tipo alla mia destra anche se avesse avuto i Nordica ai piedi era lo stesso...Con questo devo dire che comunque, visto il grado, scalava meglio il gorilla a destra?

C'e' addirittura qui dentro gente che il setteci lo ha fatto dopo tre (3) anni di scalata. Se continua così, Legrand gli fa una pippa, visti gli anni di scalata che ha alle spalle Legrand. Prova a chiedere a costoro: magari c'è il metodo "puttenza" che garantisce il risultato in sei mesi :-D
Ciao neh!
cialtrone
 

Messaggioda MarcoS » lun gen 24, 2005 19:56 pm

...sta di fatto che per caruso quel che conta è più "come" arrampichi che "quanto" fai.
E le due cose non sempre vanno di pari passo.
Poi dipende da "cosa" uno cerca nall'arrampicata.
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
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Messaggioda cialtrone » lun gen 24, 2005 20:03 pm

MarcoS ha scritto:...sta di fatto che per caruso quel che conta è più "come" arrampichi che "quanto" fai. E le due cose non sempre vanno di pari passo.
Poi dipende da "cosa" uno cerca nall'arrampicata.
Ti quoto preciso!
:-)
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Messaggioda biemme » lun gen 24, 2005 20:09 pm

santa_agnese ha scritto:........il primo sceglie un "maestro" che non si schioda su un 6c, il secondo un "maestro" che fa il 7c. il periodo d'insegnamento è di un anno.........secondo voi chi ha possibilità di portare più in alto il suo livello di arrampicare? provare per credere!.....


per me, senza alcun dubbio, porterà + in alto il suo livello, l'allievo che ha il maestro più bravo ad insegnare, a "leggere" le capacità e la potenzialità dell'allievo e a correggergli gli errori, non certo quello che ha il "maestro" il cui livello personale è + alto (estremizzando, meglio un bravo insegnante - che comunque un certo grado deve garantirlo ! - che un cattivo insegnante di livello assoluto)

santa_agnese ha scritto:..........conosco persone che seguono il "metodo caruso" da anni, e da anni fanno il "6a". :twisted:


non c'è dubbio, ma sono sicuramente meno di quelle persone che si illudono di seguire miti irraggiungibili passando ogni sera appesi a un pannello, magari copiando pedissequamente metodi e tabelle dei big, cercando così di sopperire alle proprie carenze a forza di diete, trazioni, pangullich e..... fiale.

Il nocciolo della questione, piuttosto, è se vuoi imparare e migliorare nell'arrampicata per divertirti (magari con l'obiettivo di arrampicare bene, in montagna con + sicurezza o in falesia senza sindrome da spit distanti e altre paranoie) o piuttosto per realizzare il grado, e solo quello (magari in una grotta, per far crepare d'invidia gli astanti).
Sia chiaro, fermo restando che se uno - ma quanti ce ne sono ? - ha già dentro il livello 7c e vuole migliorare, per fare l'8ab in falesia o vie di livello 7 in montagna, allora probabilmente dovrà trovarsi un buon maestro e di livello alto, o ancora meglio, un personal trainer...ma che sappia anche aprire la bocca ed insegnare, oltre che arrampicare.

ciao biemme
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Messaggioda Roberto » lun gen 24, 2005 20:11 pm

cialtrone ha scritto:
MarcoS ha scritto:...sta di fatto che per caruso quel che conta è più "come" arrampichi che "quanto" fai. E le due cose non sempre vanno di pari passo.
Poi dipende da "cosa" uno cerca nall'arrampicata.
Ti quoto preciso!
:-)
Si, va bene, ma se resti sempre sullo stesso grado, nonostante l'impegno, mica ti diverti tanto :wink:
Daccordo che il grado non è tutto, ma è quasi tutto :lol:
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L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
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Messaggioda biemme » lun gen 24, 2005 20:17 pm

Roberto ha scritto:
cialtrone ha scritto:
MarcoS ha scritto:...sta di fatto che per caruso quel che conta è più "come" arrampichi che "quanto" fai. E le due cose non sempre vanno di pari passo.
Poi dipende da "cosa" uno cerca nall'arrampicata.
Ti quoto preciso!
:-)
Si, va bene, ma se resti sempre sullo stesso grado, nonostante l'impegno, mica ti diverti tanto :wink:
Daccordo che il grado non è tutto, ma è quasi tutto :lol:


vero anche questo, ma se lo stesso grado un anno lo fai con la "scagazza" e tremolante, mentre l'anno dopo lo fai arrampicando bene e saltando pure le protezioni (e non te ne accorgi neanche), il grado è identico, ma qualcosa è cambiato, e sicuramente ti diverti di più
ciao
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Messaggioda steazzali » lun gen 24, 2005 20:25 pm

siccome non ho grande esperienza in arrampicata non mi sento la persona più indicata per esprimere un parere "obbiettivo" in materia "metodo caruso" perchè le mie impressioni saranno senz'altro influenzate dalla stima/amicizia che provo per Caruso.

l'anno scorso ho seguito un suo corso e per quel che mi rigurda non posso che ripetere quello che altri hanno scritto... disponibile e socievole sono senz'altro due aggettivi che van bene dai... del corso però non mi va di parlare perchè ho avuto poco modo (per colpa mia) di mettere in pratica quello che ci ha insegnato e quindi sarebbe riduttivo esprimere in gradi quello che sono riuscito ad assimilare...

per i casi della vita mi è capitato di seguire una sua lezione un week end e quello immediatamente successivo sono stato a Ceredo con Bubu... ovviamente ho cercato di confrontare quello che mi dicevano per vedere se trovavo affinità in due modi così particolari di interpretare l'arrampicata... il risultato è stato un gran casino... però mi sono divertito in entrambe le situazioni.

alcuni concetti che mi hanno particolarmente colpito sono:

CARUSO: "arrampicare su placca è il modo migliore per mettere a fuoco i movimenti fondamentali"
BUBU "per allenarti sul verticale devi salire coi pattini..."

CARUSO: "fondamentale espirare durante il movimento"
BUBU: "devi soffiare come un toro"

le giornate passate con caruso sono di certo state più accademiche ma non vuol dire che non ci siamo divertiti anzi... io tutta questa devozione di cui si parla non è che l'ho avvertita..misa un po' di leggenda metropolitana.
per quanto riguarda il "da chi si può apprendere di più" davvero non saprei... sicuramente il grande merito della metodicità di Caruso sta nel riuscire a far capire che se abbiamo un bagaglio di posizioni molto vario è un peccato non usare quella giusta quando risulta essere anche la più comoda...detto così fa schifo ma meglio non mi so spiegare....

comunque visto che viviamo di gradi per quel che ne so Caruso è arrivato a fare il 7c, ha salito separate reality, ha fatto il pesce in marmolada, il torre in inverno.... e quindi dire che "arrancava sul 6c" mi sembra riduttivo.
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