cristi ha scritto:ncianca ha scritto:Sono caduto... Al terzo e all'ottavo... Non è fatta. Non a vista. Devo tornare.
ormai a vista non la farai più, quindi a meno che tu non voglia tornare perchè è bella e la rifai volentieri, non si può dire che l'hai fatta cadendo due volte?
Si può dire che l'ho fatta cadendo due volte. Che è esattamente quello che è successo

Bella via. Non è di quelle che non voglio rifare, non è neanche di quelle che voglio assolutamente rifare per liberarle, ma se mi capita ci torno volentieri per saldare il conto, e ci tornerei ancora più volentieri con Roccia che va da uno su tutti gli altri tiri. Perché, come dice il VECCHIO, alla fine si arrampica per conoscere l'uomo, in questo caso la donna, e con Roccia in questo senso sono ancora alle presentazioni.
Torniamo a noi. Non ero mai stato ad Arco. Pazzesco. Nonostante fossi malaticcio, senza voce, con qualche vertigine, etc. non potevo mancare all'appuntamento arcense visto che era in programma da fine agosto. Segantini. Conoscere il chiodatore la sera prima e poi andare a scalarla... che lusso. Quasi 300 m di gran classe a due passi dal paese. Tempo inglese, mi sento a casa. Pensavo di alternare, ma la Roccia esce da un infortunio e la via parte subito dura e finirò per tirarla tutta.
L1: la cosa più dura di questo tiro è che è il primo. 6c+ severo a freddo può punire, ma il chiave è un traverso su buchi dolorosi e tacche svase, la mia apertura alare mi salva e va tutto liscio.
L2: bello con un'uscita in strapiombo su buone zanchette. Tiro di resistenza e senza singoli estremi. 6c giusto, forse addirittura soft, dipende dallo stile al quale si è abituati. Le zanchette perdonano sbavature con i piedi.
L3: percorso un po' arzigogolato muro tecnico all'inizio, poi traverso atletico tutto a destra e poi di nuovo atletico tutto a sinistra. Ma qui il muro strapiomba e qualche marrano deve avere strappato qualche zanca (Roccia confermerà). Spendo tanto convinto della mia teoria che una zanca prima o poi arriva. E invece arrivo all'ultimo spit e devo solo andare in catena, ma la zanca non c'è. Provo a destra mi allungo e per due centimetri non arrivo alla cengia... m'incazzo, disarrampico, mi calmo, riprovo, devo lanciare e rilanciare, ma mi stiro troppo e il secondo rilancio finisce male. Viaggio per 5-6 metri e anche Roccia inizia a conoscermi. Brutta storia, da destra non passo, mi lavoro il passaggio, perché sulla Segantini non si azzera, è tutto obbligatorio. Trovo una mia sequenza a sinistra. Peccato. Il 6c è stretto. Per me 6c+. Leggeremo sulla guida nuova che oggi è dato 7a. Forse troppo.
L4: partenza subito dura e ingiusta. Se sei alto zero ingaggio, se non sei alto... arrampichi. Io ho arrampicato, ma se fossi caduto avrei fatto un macello. Il tiro va liscio fino al tetto. Lì qualche zanca è caduta. È tutto molto friabile, ci sono altre zanche, le acchiappo ed esco. 6b+, dato non dal tetto, ma dai primi 3-4 metri imho.
L5: tiro infinito ed infinitamente bello. Ad un certo punto inizia una fessura dove si può fare di tutto. Incastro e dulfer. Faccio entrambe le cose. Se il granito ha fessure come l'Orecchio e la Perucca, il calcare ha cose come questa. Continuità a due engram sempre su buone prese in lieve strapiombo. Quasi 40 m di tiro per un 6c forse generoso.
L6: qui devono avere finito gli spit oppure giustamente pensano che se uno si mette su una via del genere il 6a+ se lo sbatte. Peccato che io l'abbia sentito forse più come 6b, questo poco importa. Il fatto è che qui di nuovo la roccia non è solidissima e se volo... Mi muovo in modalità trad, non devo cadere e non cado.
L7: placca delicata, data 5c, secondo me 6a, poi facile con uno strapiombino ammanigliato. Defaticante sta cippa...
L8: lo Specchio. Per me questo doveva essere il chiave. Ma sono già precipitato 4 tiri fa, che me ne futt'. Partenza in placca facile, singolo morfo su tacca rovescia unta, ristabilimento aleatorio su buone gocce e poi... runout mortale. Mi convinco che il Trota avrà avuto i suoi buoni motivi... ah ma questo è il tiro di Mariacher e socio... che me ne futt', ormai sono qui, vado, è facile. Molto facile. Bene. Ora inizia il bello. Traverso su appigli microscopici, zanca, poi buchi svasi e unti. Li stringo a morte, ma sono sfuggenti lo stesso. Sto stringendo come su un 8a e infatti mi ghiso come su un 8a e cado come su un 8a. Volo molto meno drammatico del primo. Mi accorgo che qui la linea si biforca. Io puntavo un vecchio spit sulla sinistra, ma ce n'è uno nuovo (come tutti gli altri sulla via) sulla destra. Decido di andare a destra, traverso duro e poi strapiombo facile fino in catena. 6c duro, di dita, molto tecnico, il duro non è la placca. Oserei quasi dire che non è una placca per un cazz...
L9: Roccia mi farà notare che qui mi sono perso. La mia interpretazione di L9 è un solido 5c/6a. Solido come grado. Non come roccia. Spittatura di nuovo allegra, qui giustificata anche dal fatto che di solido c'è poco. Quando finalmente esco e Roccia mi raggiunge cado a terra sfinito... e lei non tarda a scattare una foto molto poco eroica...
E questo è solo un amuse-bouche del calcare arcense... Non vedo l'ora di farmi una abbuffata come si deve

Grazie Roccia
