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Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Rampegon » mer set 03, 2008 10:12 am

EvaK ha scritto:Insomma... voi come fate a vincere la paura (se mai l'avete) di passare il passaggio al limite? Per me sta diventando un problema, vedo la mia arrampicata migliorare, ma per come la vedo io, arrampicare è da primi e non vincere questo mio ostacolo mi sta diventando frustrante....
Grazie mille e ciao!

Prima di tutto è una questione di pratica, poi ci sono molte componenti che uno deve imparare a gestire, respirazione, falsi miti, pre-concetti mentali, paura del volo (limitato alla falesia, in montagna è meglio evitare) gestione del rischio.... è un tema affiscinante che merita un topic a parte. Ad ogni buon conto il consiglio "principe" che posso darti è di scalare molto su rocce e formazioni diverse su situazioni diverse, falesia, montagna, boulder... :wink:
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Messaggioda Raven » mer set 03, 2008 13:13 pm

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Messaggioda Rampegon » mer set 03, 2008 14:47 pm

Te la pubblico quando vuoi! :wink:
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Messaggioda cristiano_bonetti » gio set 04, 2008 13:24 pm

Io ho una seconda di cordata che sui gradi che facciamo in montagna potrebbe fare tranquillamente tutti i tiri da prima ma, vedendo che soffre di testa al punto di non goder più la salita, praticamente triro sempre tutto io ...

Faccio qualche considerazione su questo tipo di cordate, molto sbilanciate ... che succede il giorno in cui il primo va in crisi, si deve scendere attrezzando delle calate ... si deve attrezzare una sosta di emergenza, una doppia si incastra ... o peggio ancora (tocco ferro) il primo si fa male, il secondo debole (soprattutto di testa) ha la capacità di agire per fare autosoccorso con lucidità o se ne sta attaccato alla sosta piangengo perchè il telefonino non prende?

Un primo di cordata maturo e consapevole questi pensieri se li porta in parete e arrampica pensando alla sicurezza della cordata e sapendo che, in caso di necessità, sarà solo e dovrà pensare per due.

Ciò mi porta, quando ho un socio debole, a stare molti gradi sotto il mio limite, in tal modo il secondo non ha ansie ed abbasso il rischio per la cordata ... in cambio io non mi godo la salita che per me è troppo facile ...

In sintesi, la forza e la sicurezza della cordata, si misurano sulla debolezza del più debole ...
Ogni volta che parli di un grado che non fai prima devi fare almeno 100 trazioni ...
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Messaggioda Gibolla » gio set 04, 2008 13:58 pm

Povero, che ti tocca arrampicare con degli ...... ...... ..... inetti :roll:
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Messaggioda cristiano_bonetti » gio set 04, 2008 14:25 pm

Aver paura di andare da primi non vuol dire essere inetti ... ritengo tuttavia che in montagna sia un limite pericoloso per l'intera cordata ...

Poi ciascuno sulla propria pelle può rischiare fin che vuole ... questa è solo la mia modesta opinione ...
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Messaggioda Gibolla » gio set 04, 2008 14:29 pm

Allora forse a volte arrampichi con i compagni sbagliati?
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Messaggioda cristiano_bonetti » gio set 04, 2008 14:45 pm

Tra i compagni di arrampicata ne ho anche una, con cui condivido la passione per la montagna e, proprio il vivere questa esperienza mi fa dire che è una cordata meno sicura ...

Ah, tra l'altro in montagna esistono anche i traversi ... e lì il secondo 'psicologico' come la mette? Non si fa la via se sullo schizzo c'è più di mezzo centimetro orizzontale? E se lo schizzo era sbagliato e ci si ritrova a dover traversare che si fa, si scende?
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Messaggioda rocciaforever » gio set 04, 2008 15:05 pm

cristiano_bonetti ha scritto:Tra i compagni di arrampicata ne ho anche una, con cui condivido la passione per la montagna e, proprio il vivere questa esperienza mi fa dire che è una cordata meno sicura ...

Ah, tra l'altro in montagna esistono anche i traversi ... e lì il secondo 'psicologico' come la mette? Non si fa la via se sullo schizzo c'è più di mezzo centimetro orizzontale? E se lo schizzo era sbagliato e ci si ritrova a dover traversare che si fa, si scende?


:roll: in ragionamento non fa una piega...concordo pienamente.
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Messaggioda nglblu » gio set 04, 2008 17:37 pm

L'arrampicata da secondo non esiste...
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Messaggioda cristiano_bonetti » gio set 04, 2008 18:05 pm

Una volta, parecchio tempo fa, sono andato a fare la mia prima via in quota con un mio amico; fatto l'avvicinamento mi accorgo di non star bene, soffro la quota allora gli dico 'o scendiamo o la tiri tu perchè non sto tanto bene' ... parte lui, al primo tiro, non difficile, trova un po' di ghiaccio in un diedro, lo sento ravanare, fa un bel volo, almeno 6 metri, ed atterra col fondoschiena su uno spuntone ... niente di grave ma un bello spavento ...
Arriva in sosta agitato e, invece di attrezzarla, mi fa sicura su un cordino in loco, marcio e su un solo chiodo ... arrivo e mi si gela il sangue ... Scendiamo.
Poi dopo mesi, riparlandone lui mi dice: 'però io davo per scontato che l'avresti tirata tu ...' io, da parte mia, davo per scontato che non avrei sofferto la quota ... e alla fine dei conti l'unica cosa scontata è che siamo stati due minchioni o, in termini alpinistici, non eravamo tecnicamente preparati per la salita ...
Ecco perchè ritengo che, in montagna, se uno dei due vuole andare con l'idea di fare l'anima danzante ... la cordata parte già male ... andare in due ed usare la testa di uno solo, in montagna è un lusso che non ci si può permettere ...
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Messaggioda Gibolla » gio set 04, 2008 22:16 pm

..anima danzante...


Penso allora che tu abbia frainteso... ma non mi interessa.

Buone scalate :wink:
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Messaggioda Raven » gio set 04, 2008 22:19 pm

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Messaggioda cinetica » gio set 04, 2008 22:59 pm

Raven ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto: ...
Ecco perchè ritengo che, in montagna, se uno dei due vuole andare con l'idea di fare l'anima danzante ... la cordata parte già male ... andare in due ed usare la testa di uno solo, in montagna è un lusso che non ci si può permettere ...


non credo di aver capito o meglio spero di non aver capito!

è vero che non è poi tanto tempo che scalo ma mi sembra di poter dire con certezza che la cordata è sempre formata da due o più persone, mai da una sola, ognuna con un suo posto ed un suo ruolo. il secondo di cordata può essere un'anima danzante esattamente quanto può esserlo un primo. a nessuno dei due è permesso di non usare la testa. il secondo ha in mano la vita del primo e questo già da sè indica il motivo principale per il quale la testa deve stare sul collo anche se l'anima va a spasso. per giunta un secondo di cordata non è uno che si fa parancare per il gusto di andare in ascensore lungo le pareti. il secondo di cordata è uno che ama scalare e che sta bene lì, in quel posto ben sapendo che non si deve fare male nessuno e che se serve deve prendere in mano la situazione. ciò non toglie che possa preferire, non essendocene la necessità di rimanere a fare da secondo........... non è uno che gioca, esattamente come non gioca il primo. se ci sono i traversi se li fa e se deve prendere il comando lo fa.........

ma forse certiuni di voi sono abituati a considerare i secondi fantocci........ sono contenta di non averli incontrati questi certiuni ma di aver avuto sempre l'onore di legarmi con chi mi lascia la libertà di danzare senza per questo perdere la fiducia nella mia testa.


quoto, a me è capitato spesso di fare il secondo di cordata anzi quasi sempre e sempre mi sono sforzato di dare il massimo, la sera prima ripassando le manove, studiando la relazione a memoria, concentandomi il piu possibile nel prevedere problemi e fare sentire il mio compagno a suo agio...

recentemente ho visto il mio compagno al limite, non mi è piaciuto, ho avuto paura per lui, sebbene non sarei riuscito a salire da primo su quelle difficoltà comunque la probabilità di farsi male volando era troppo grande quindi non sarebbe servito

se uno decide di andare su da primo in montagna deve sentirsela, se non se la sente meglio che rinunci, mi sembra na cazzata dire: "beh provo andare su da primo tanto se non ce la faccio c'e il secondo".
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Messaggioda cinetica » gio set 04, 2008 23:06 pm

EvaK ha scritto:Insomma... voi come fate a vincere la paura (se mai l'avete) di passare il passaggio al limite? Per me sta diventando un problema, vedo la mia arrampicata migliorare, ma per come la vedo io, arrampicare è da primi e non vincere questo mio ostacolo mi sta diventando frustrante....

Grazie mille e ciao!


se ne parlava anche qui

http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=33652&postdays=0&postorder=asc&start=20
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Messaggioda SCOTT » ven set 05, 2008 4:05 am

cristiano_bonetti ha scritto:Io ho una seconda di cordata che sui gradi che facciamo in montagna potrebbe fare tranquillamente tutti i tiri da prima ma, vedendo che soffre di testa al punto di non goder più la salita, praticamente triro sempre tutto io ...

Faccio qualche considerazione su questo tipo di cordate, molto sbilanciate ... che succede il giorno in cui il primo va in crisi, si deve scendere attrezzando delle calate ... si deve attrezzare una sosta di emergenza, una doppia si incastra ... o peggio ancora (tocco ferro) il primo si fa male, il secondo debole (soprattutto di testa) ha la capacità di agire per fare autosoccorso con lucidità o se ne sta attaccato alla sosta piangengo perchè il telefonino non prende?

Un primo di cordata maturo e consapevole questi pensieri se li porta in parete e arrampica pensando alla sicurezza della cordata e sapendo che, in caso di necessità, sarà solo e dovrà pensare per due.

Ciò mi porta, quando ho un socio debole, a stare molti gradi sotto il mio limite, in tal modo il secondo non ha ansie ed abbasso il rischio per la cordata ... in cambio io non mi godo la salita che per me è troppo facile ...

In sintesi, la forza e la sicurezza della cordata, si misurano sulla debolezza del più debole ...



...che è sta storia dei "secondi" :?: 8O

Ma non si chiamano compagni :!:

Cristiano, se abbassi il livello di testosterone provi a pensare vedrai che giungi alle stesse conclusioni di Raven e Cinetica ... un buon "secondo" (tanto per capirci) ha spesso quasi le stesse capacità del primo con la differenza della capacità di proteggersi (ad esempio) o della "tenuta psicologica...
...ciò non toglie che sia in grado di seguire recuperando il materiale, fare i traversi (sperando che il primo abbia protetto a dovere) ... spesso portandosi in schiena il fottuto zaino con acqua pile e quant'altro, partecipare attivamente allo svolgimento della scalata e perchè no, se serve togliere pure il "primo" dalle pesche se capita il guaio... :? (...a me personalmente è capitato di aver salva la vita da una donna che scala quasi esclusivamente da seconda...)

...come sai meglio di me le reazioni delle persone di fronte a una situazione di forte stress sono diverse da una persona all'altra in base al tipo di situazione...
...ti ci devi trovare per sapere come reagisci, primo o secondo non ha importanza.

Se poi, per "la grande impresa" ( :lol: ) preferisci munirti di uno alla tua "altezza" o più "forte" ancora...allora vabbè... :wink: :lol:

Salut' :D

:smt039 Scott.
a nin pos piò!!!
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Messaggioda Gibolla » ven set 05, 2008 7:44 am

SCOTT ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto:Io ho una seconda di cordata che sui gradi che facciamo in montagna potrebbe fare tranquillamente tutti i tiri da prima ma, vedendo che soffre di testa al punto di non goder più la salita, praticamente triro sempre tutto io ...

Faccio qualche considerazione su questo tipo di cordate, molto sbilanciate ... che succede il giorno in cui il primo va in crisi, si deve scendere attrezzando delle calate ... si deve attrezzare una sosta di emergenza, una doppia si incastra ... o peggio ancora (tocco ferro) il primo si fa male, il secondo debole (soprattutto di testa) ha la capacità di agire per fare autosoccorso con lucidità o se ne sta attaccato alla sosta piangengo perchè il telefonino non prende?

Un primo di cordata maturo e consapevole questi pensieri se li porta in parete e arrampica pensando alla sicurezza della cordata e sapendo che, in caso di necessità, sarà solo e dovrà pensare per due.

Ciò mi porta, quando ho un socio debole, a stare molti gradi sotto il mio limite, in tal modo il secondo non ha ansie ed abbasso il rischio per la cordata ... in cambio io non mi godo la salita che per me è troppo facile ...

In sintesi, la forza e la sicurezza della cordata, si misurano sulla debolezza del più debole ...



...che è sta storia dei "secondi" :?: 8O

Ma non si chiamano compagni :!:

Cristiano, se abbassi il livello di testosterone provi a pensare vedrai che giungi alle stesse conclusioni di Raven e Cinetica ... un buon "secondo" (tanto per capirci) ha spesso quasi le stesse capacità del primo con la differenza della capacità di proteggersi (ad esempio) o della "tenuta psicologica...
...ciò non toglie che sia in grado di seguire recuperando il materiale, fare i traversi (sperando che il primo abbia protetto a dovere) ... spesso portandosi in schiena il fottuto zaino con acqua pile e quant'altro, partecipare attivamente allo svolgimento della scalata e perchè no, se serve togliere pure il "primo" dalle pesche se capita il guaio... :? (...a me personalmente è capitato di aver salva la vita da una donna che scala quasi esclusivamente da seconda...)

...come sai meglio di me le reazioni delle persone di fronte a una situazione di forte stress sono diverse da una persona all'altra in base al tipo di situazione...
...ti ci devi trovare per sapere come reagisci, primo o secondo non ha importanza.

Se poi, per "la grande impresa" ( :lol: ) preferisci munirti di uno alla tua "altezza" o più "forte" ancora...allora vabbè... :wink: :lol:

Salut' :D

:smt039 Scott.


Impossibile, così potrebbe diventare un "secondo" :roll:
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Messaggioda Raven » ven set 05, 2008 8:31 am

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Ultima modifica di Raven il gio set 10, 2009 22:30 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda alberto60 » ven set 05, 2008 8:40 am

Raven ha scritto:
cristiano_bonetti ha scritto: ...
Ecco perchè ritengo che, in montagna, se uno dei due vuole andare con l'idea di fare l'anima danzante ... la cordata parte già male ... andare in due ed usare la testa di uno solo, in montagna è un lusso che non ci si può permettere ...


non credo di aver capito o meglio spero di non aver capito!

è vero che non è poi tanto tempo che scalo ma mi sembra di poter dire con certezza che la cordata è sempre formata da due o più persone, mai da una sola, ognuna con un suo posto ed un suo ruolo. il secondo di cordata può essere un'anima danzante esattamente quanto può esserlo un primo. a nessuno dei due è permesso di non usare la testa. il secondo ha in mano la vita del primo e questo già da sè indica il motivo principale per il quale la testa deve stare sul collo anche se l'anima va a spasso. per giunta un secondo di cordata non è uno che si fa parancare per il gusto di andare in ascensore lungo le pareti. il secondo di cordata è uno che ama scalare e che sta bene lì, in quel posto ben sapendo che non si deve fare male nessuno e che se serve deve prendere in mano la situazione. ciò non toglie che possa preferire, non essendocene la necessità di rimanere a fare da secondo........... non è uno che gioca, esattamente come non gioca il primo. se ci sono i traversi se li fa e se deve prendere il comando lo fa.........

ma forse certiuni di voi sono abituati a considerare i secondi fantocci........ sono contenta di non averli incontrati questi certiuni ma di aver avuto sempre l'onore di legarmi con chi mi lascia la libertà di danzare senza per questo perdere la fiducia nella mia testa.



".....Il secondo ha nelle mani la vita del primo...." senza dubbio il secondo deve badare al primo . Il secondo deve saper andare veloce magari recuperando il tempo perso sul tiro dal primo. Ma prova a volare da prima su certe vie e poi a voglia il secondo di farti sicura ottimamente ma prima di riuscire a fermarti ti viene fame con tutte le conseguenze del caso.
Prova a volare da prima su qualche via del Pizzo d'Uccello ad esempio sulla Oppio , magari sul facile dove le protezioni sono lontanissime e la roccia è appoggiata. Prova ad immaginarti le conseguenze .Con questo voglio dire che il primo la vita l'ha nelle sue mani, nella sua testa e nelle sue scelte. e di norma ha anche nelle sue mani la sicurezza di tutta la cordata. Non si tratta di snobbare il secondo o di considerarlo un fantoccio o semplicemente un mulo da carico anche perchè spesso la cordata è composta da persone che vanno a comando alternato però non ci nascondiamo dietro un dito...vai da primo se sei in grado e se te la senti di rischiare, vai da primo perchè pur sapendo che quel tiro è pericoloso riesci a dominare la paura confidando nelle tue capacità.

Poi vai da primo perchè hai carattere per andare sempre da primo. Nella storia dell'alpinismo ci sono state grandissime cordate composte SEMPRE da un primo e da un secondo anche se il secondo non era mica scarso:

Aste - Solina
Bonatti - Oggioni (e Oggioni con Ajazzi andava da primo)
Piussi - Redaelli

ect.
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Messaggioda Rampegon » ven set 05, 2008 9:23 am

Quoto Raven, Cinetica e Scott, Cristiano se non ti fidi dei tuoi secondi o il tirare tutta da primo una via di stressa troppo psicologicamente o non ti fa divertire allora cambia compagni, ma non cercare di teorizzare falsi miti riducendo chi vuole arrampicare da secondo a un turista che si fa scorazzare in giro per le Alpi. Può succedere e l'ho fatto molte volte, di portare in giro persone a cui chiedo solo di concentrarsi sull'arrampicata e al resto ci penso io; ma queste sono puri occasionali o principianti assoluti e vado su itinerari in cui so di avere il controllo di tutto ( o quasi, la certezza non c'è mai) ho anche compagni che arrampicano quasi sempre da secondi, ma di cui mi fido ciecamente nel caso succeda un casino. :wink:
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