Considerazione

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: Considerazione

Messaggioda Pierluigi Vesica » lun gen 23, 2006 13:01 pm

Earon ha scritto:
Roberto ha scritto:Superfluo!


ma c'è qualcuno favorevole a dry tooling in questo forum ? 8O

cosi, tanto per intavolare una discussione...

Faccio una considerazione veloce, veloce. Come disciplina fine a se stessa la trovo "risibile" :!: Condivido il fatto che sia pompata a dovere per "meri" scopi commerciali. Credo però che possa rappresentare il futuro su determinate salite, vie, montagne. E' uno strumento in realtà vecchio come il cucco, ma con le attuali tecniche, attrezzi potrà rappresentare la chiave di lettura per cimenti oggi impensabili.
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Re: Considerazione

Messaggioda Earon » lun gen 23, 2006 13:05 pm

Pierluigi Vesica ha scritto:E' uno strumento in realtà vecchio come il cucco, ma con le attuali tecniche, attrezzi potrà rappresentare la chiave di lettura per cimenti oggi impensabili.


forse è proprio perche impensabili che io almeno la vedo come una disciplina senza applicazioni...

tutto a questo a prescindere dal giudizio estetico dei movimenti... quello è un parere personale... c'è chi lo trova estetico... per me è orribile...
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Re: Considerazione

Messaggioda Herman » lun gen 23, 2006 13:13 pm

Earon ha scritto:
Roberto ha scritto:Superfluo!


ma c'è qualcuno favorevole a dry tooling in questo forum ? 8O



prova a contattare il nick annetta :wink:
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Messaggioda pietrodp » lun gen 23, 2006 13:14 pm

Mago del gelato ha scritto:E' una disciplina che non ha nulla di naturale e di spontaneo, e si pratica in posti che normalmente si evitano accuratamente..

:lol: Discorso estendibile ad ampia parte della pratica dell'alpinismo e dell'arrampicata...


Mago del gelato ha scritto:Ma non è questione di raginamenti e pippe mentali, proprio lo guardo e sento qualcosa stridere dentro di me, come quando si graffia una lavagna...


Effettivamente andare a grattare con la punta di una picca su una piccola tacchetta può risultare ostico e/o sgradevole (a me per primo), ma indubbiamente è una tecnica che permette di salire dove in arrampicata libera non si sale, e più rapidamente che con altre tecniche artificiali.
Non credo ovviamente che il circo del dry tooling si trasferirà paro paro sulle grandi pareti, ma basterà che un manipolo di quelli forti veramente si applichi in montagna e ne potremo anche vedere delle belle, perchè, no?
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Messaggioda Earon » lun gen 23, 2006 13:20 pm

pietrodp ha scritto:
Mago del gelato ha scritto:E' una disciplina che non ha nulla di naturale e di spontaneo, e si pratica in posti che normalmente si evitano accuratamente..

:lol: Discorso estendibile ad ampia parte della pratica dell'alpinismo e dell'arrampicata...


Mago del gelato ha scritto:Ma non è questione di raginamenti e pippe mentali, proprio lo guardo e sento qualcosa stridere dentro di me, come quando si graffia una lavagna...


Effettivamente andare a grattare con la punta di una picca su una piccola tacchetta può risultare ostico e/o sgradevole (a me per primo), ma indubbiamente è una tecnica che permette di salire dove in arrampicata libera non si sale, e più rapidamente che con altre tecniche artificiali.
Non credo ovviamente che il circo del dry tooling si trasferirà paro paro sulle grandi pareti, ma basterà che un manipolo di quelli forti veramente si applichi in montagna e ne potremo anche vedere delle belle, perchè, no?


già... basterebbe che lo facessero... ma non lo fanno...

perche in montagna lo spit alle ascelle non c'è...
perche forse fare un M6 in montagna ancora non è alla portata...
perche in ambiente dove lo trovi il fotografo che sta due ore appeso sul tiro accanto a fare tutto le pose?!?! :evil:

quando si comincierà a sentire di salite dry tool in ambiente (salite vere), cambierò la mia opinione sulla disciplina...
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Messaggioda Roberto » lun gen 23, 2006 13:24 pm

Non confondiamo l'artifiaciale, che è una cosa seria, con il drytooling, che è un bel gioco da falesia un po fredda.
Salire con i ganci, i rurp, i copporhead, significa rischiare in modo calcolato una caduta anche seria, mentre nel drytooling, le vie sono ampiamente spittate ed ora, addirittura, si usano caschi speciali per proteggere il viso dagli urti in caso di volo.
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Messaggioda Mago del gelato » lun gen 23, 2006 13:47 pm

Mago del gelato ha scritto:
E' una disciplina che non ha nulla di naturale e di spontaneo, e si pratica in posti che normalmente si evitano accuratamente..

Discorso estendibile ad ampia parte della pratica dell'alpinismo e dell'arrampicata...



Hai ragione Pietro, ma io intendo posti in cui non andrebbe nessun arrampicatore dotato di un minimo di senso estetico, non una persona qualunque, è ovvio che normalmente ci si terrebbe alla larga da qualsiasi struttura possa interessare un arrampicatore.

(non ho ancora imparato a quotare come si deve, sono un caso patologico...)
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Messaggioda Enzolino » lun gen 23, 2006 13:50 pm

Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:...

Personalmente mi aspetto che in futuro verranno aperte anche vie di roccia usando le picozze, al posto di cliff ed uncini, per delle artificiali dinamiche e veloci.

...
Tu sei folle :roll:
Rock & Ice, Dicembre 2005 :wink:
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Messaggioda Roberto » lun gen 23, 2006 14:53 pm

Enzolino ha scritto:
Roberto ha scritto:
Enzolino ha scritto:...

Personalmente mi aspetto che in futuro verranno aperte anche vie di roccia usando le picozze, al posto di cliff ed uncini, per delle artificiali dinamiche e veloci.

...
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Messaggioda pietrodp » lun gen 23, 2006 15:50 pm

Earon ha scritto:
pietrodp ha scritto:...
Non credo ovviamente che il circo del dry tooling si trasferirà paro paro sulle grandi pareti, ma basterà che un manipolo di quelli forti veramente si applichi in montagna e ne potremo anche vedere delle belle, perchè, no?


già... basterebbe che lo facessero... ma non lo fanno...

perche in montagna lo spit alle ascelle non c'è...
perche forse fare un M6 in montagna ancora non è alla portata...
perche in ambiente dove lo trovi il fotografo che sta due ore appeso sul tiro accanto a fare tutto le pose?!?! :evil:

quando si comincierà a sentire di salite dry tool in ambiente (salite vere), cambierò la mia opinione sulla disciplina...


Uhm, a me pare che salite piuttosto considerevoli, in montagna e su vie lunghe e impegnative (vedi ad esempio la via di Jasper in Jorasses, che adesso non ricordo come si chiama ma ora cerco in rete), siano già state fatte con tratti di misto moderno piuttosto impegnativi, sicuramente di M7 o M8.
Salite vere :wink: insomma, dove le nuove tecniche consentono maggiore velocità alle cordate che possono pemettersele.
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Messaggioda Earon » lun gen 23, 2006 22:59 pm

pietrodp ha scritto:
Earon ha scritto:
pietrodp ha scritto:...
Non credo ovviamente che il circo del dry tooling si trasferirà paro paro sulle grandi pareti, ma basterà che un manipolo di quelli forti veramente si applichi in montagna e ne potremo anche vedere delle belle, perchè, no?


già... basterebbe che lo facessero... ma non lo fanno...

perche in montagna lo spit alle ascelle non c'è...
perche forse fare un M6 in montagna ancora non è alla portata...
perche in ambiente dove lo trovi il fotografo che sta due ore appeso sul tiro accanto a fare tutto le pose?!?! :evil:

quando si comincierà a sentire di salite dry tool in ambiente (salite vere), cambierò la mia opinione sulla disciplina...


Uhm, a me pare che salite piuttosto considerevoli, in montagna e su vie lunghe e impegnative (vedi ad esempio la via di Jasper in Jorasses, che adesso non ricordo come si chiama ma ora cerco in rete), siano già state fatte con tratti di misto moderno piuttosto impegnativi, sicuramente di M7 o M8.
Salite vere :wink: insomma, dove le nuove tecniche consentono maggiore velocità alle cordate che possono pemettersele.


non è del singolo caso che parlo... jasper è uno con le palle, lo ha dimostrato sulle jorasses, ma anche con la su via sulla nord del cervino, non dimentichiamolo...

ma uno non è la moltitudine...

e la moltitudine è ancora ben lontana dalle salite in ambiente...
e poi ha raione roberto... dry tooling e artificiale sono due cose ben distinte...

non confondiamo il culo con l'acqua calda :lol:
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Messaggioda pf » mar gen 24, 2006 10:17 am

Forse il primo che ha dichiarato passaggi di dry tooling in montagna è stato Humar sulla Dhaulagiri, M7 per la precisione ( difatti nell'ambiente qualcuno ha storto il naso perchè in luoghi molto più comodi M7 non l'aveva fatto). Sul Murallon Jasper ha tirato in dry tooling, recentemente, e due anni fa c'è stata quella via mista in libera e dry tooling sull'Eiger.
E poi c'è Will Gadd, che ha in Canada e Alaska un'attività terribile su misto, un tipo che ha vinto gare ma anche aperto vie estreme con protezioni classiche molto, molto rarefatte.
Che la maggior parte di quelli che fanno gradi altissimi M non passerebbero vivi su una cascata di VI è risaputo e da loro anche ammesso; che tuttavia, come al solito, pochissimi fuoriclasse, assolutamente in grado di fare un VI, possano applicare il dry tooling sulle grandi pareti, beh, questo è già stato fatto e come al solito sarà sempre questione di pochissimi, poco seguiti e seguibili, e probabilmente incompresi dai contemporanei.
Personalmente ho visto una sola gara due anni fa, in val daone; onestamente fui impressionato dalla forza fisica di qualcuno e dall'agilità di altri, molto meno dall'estetica dei gesti, forse perchè a me una striscia rossa su del ghiaccio fa schifo. Ma è una cosa mia
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Messaggioda paolo75 » mar gen 24, 2006 12:02 pm

Scusate l'ignoranza, ma cosa sarebbe la striscia rossa?
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Messaggioda Roberto » mar gen 24, 2006 12:05 pm

paolo75 ha scritto:Scusate l'ignoranza, ma cosa sarebbe la striscia rossa?
I bordi della corsia da percorrere nelle gare, fatta con vernice rossa sul ghiaccio.
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Messaggioda paolo75 » mar gen 24, 2006 12:06 pm

Roberto ha scritto:
paolo75 ha scritto:Scusate l'ignoranza, ma cosa sarebbe la striscia rossa?
I bordi della corsia da percorrere nelle gare, fatta con vernice rossa sul ghiaccio.



Grazie! :D
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Messaggioda pietrodp » mar gen 24, 2006 12:32 pm

Earon ha scritto:...e la moltitudine è ancora ben lontana dalle salite in ambiente...
e poi ha raione roberto... dry tooling e artificiale sono due cose ben distinte...

non confondiamo il culo con l'acqua calda :lol:


Che il dry tooling non assomigli all'artificiale classico non v'è chi non lo veda :wink: E neanche a quello moderno, assomiglia..
..E' infatti un artificiale modernissimo, che per molti versi deve ancora trovare la sua strada definitiva e la sua applicazione.
Ma non capisco perchè questa avversione che, mi pare, nasca fino ad un certo punto da un fatto tecnico, e sia invece piuttosto influenzata da una questione estetica e d'immagine.
Nemmeno a me piace l'eccessiva mediatizzazione di un fenomeno comunque marginale rispetto alla totalità del movimento alpinistico, e francamente trovo poco interessanti le gare di dry, anche rispetto a quelle di arrampicata sportiva.
Tuttavia scorgo delle potenzialità, e non parlo solo dei migliori, che già hanno cominciato ad applicare con successo queste tecniche sulle grandi pareti, parlo proprio degli alpinisti medi, che una volta presa maggiore confidenza con picche e ramponi usati anche su roccia, possono cominciare a muoversi con maggiore velocità su terreni che prima avrebbero affrontato diversamente.
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Messaggioda Tiramisu' » mar gen 24, 2006 16:52 pm

uhm perche si va a correre se nella vita non saremo mai campioni olimpici e presumibilmente non saremo mai inseguiti da un maniaco col c__o in mano?

Perche' ogni domenica dei rincoglioniti inseguono una palla in un campo e milioni di persone li stanno a guardare?

Perche si cucina il caviale anche se si vive di pane e latte?

Perche la gente alza l incudine con le palle?

mica detto che tutta l attivita' che includa il salire qualcosa debba essere legato all alpinismo...

dico semplicemente che le cose si fanno per piacere personale, ce' chi trae soddisfazione dalla lotta coll alpe, chi dal solo tirare un po con le braccia, chi si sente appagato nel solo acquisto di materialio che poi non usa ( ci sono anche questi) e chi si diverte ad applicare strumenti per rimanere appeso allo stridore delle proprie becche sulla roccia senza voler andare nba nessuna parte se non qualche metro piu' in alto.

Prendendo in considerazione il fatto che quando ho avuto la possibilita' di provare questa cosa mi sono divertito dico solo perche no dry tooling? Anzi speriamo prenda piede cosi trovo un po di gente che magari mi presta il materiale costosissimo e mi diverto un po anche io quando non si combina ad arrampicare
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Messaggioda Titanium » mar gen 24, 2006 19:20 pm

Grazie a Tiramisù evito di scrivere più di tanto, perché esprime esattamente ciò che avevo in animo di dire.

A me il drytooling non piace affatto, come non mi piace il calcio, la pallanuoto, il basket, il curling...

Ma che non abbia applicabilità alle salite alpinistiche, che non serva a salire una parete in ambiente, che non sia una progressione del limite umano raffrontato alla montagna... ecchissenefrega! Ma cosa c'entra?

Come dice Tiramisù, i 100 mt. piani allenano il mariuolo che scippa la vecchia?
La pallavolo ci abitua a liberarci di bombe a mano senza farle esplodere?
Il nuoto ci serve per scampare agli squali?
Chi fa arrampicata sportiva lo fa per risolvere poi problemi di arrampicata su alte pareti?
Il football american ed il rugby servono come impiego secondario di ananas ed avocados??

mah...
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Messaggioda Mago del gelato » mar gen 24, 2006 20:49 pm

l'eccessiva mediatizzazione di un fenomeno comunque marginale rispetto alla totalità del movimento alpinistico


In effetti è proprio questo che mi da fastidio, il dry puo benissimo esistere, ma ne ho le palle piene di vederlo DAPPERTUTTO.
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Messaggioda Earon » mar gen 24, 2006 21:47 pm

Mago del gelato ha scritto:
l'eccessiva mediatizzazione di un fenomeno comunque marginale rispetto alla totalità del movimento alpinistico


In effetti è proprio questo che mi da fastidio, il dry puo benissimo esistere, ma ne ho le palle piene di vederlo DAPPERTUTTO.


quoto... nessuno mette in dubbio la libertà di praticarlo, di comprà picche da 250 euro per sputtanarle :roll:

è il vederlo ovunque e inneggiarlo a grande disciplina che fà girà le palle...
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