speleosarah ha scritto:ho dimentcato di dire una cosa importante a rampika...forse quella fondamentale...
...la cosa che più mi ha stimolato sai cosa è stata?la compagnia!
eh beh, CERTO!
Sopra ho elencato i fattori che me la fanno passare, la motivazione.
Tra quelli che me la fanno venire, il più importante è SICURAMENTE la compagnia!
In particolare per quel che riguarda gli assicuratori, ci sono persone che mi mettono una tranquillità e un entusiasmo incredibile, con cui riesco a dare il mio meglio, e a volte anche di più!
Altre persone, invece, con cui nonostante, l'amicizia e la fiducia, manca quel "qualcosa", e mi blocco... misteri della "testa" (che spesso non c'è!

)
speleosarah ha scritto:...e mi hanno fatto capire cosa mi piace davvero di questo sport..
una volta un certo marchino mi ha detto "se mai salirai un 8a boulder non sarai più forte di uno che ha salito un quinto..ti sarai solo creato più casini per arrivare in cima ad un sasso..."
fino a poco tempo fa era la mia firma..ed ora è un po una filosofia..
Ma difatti, questo è proprio il bello dell'arrampicata!
Che io che sono un pippone da 5c/6a, posso andare a arrampicare col mio amico che fa gli 8a senza nessun problema!
Basta scegliere una falesia con vie di tutti i gradi, e ognuno sarà al suo limite allo stesso modo, si impegnerà allo stesso modo, avrà la stessa soddisfazione quando arriva in catena, e soprattutto
si divertirà allo stesso modo!
Credo sia una delle cose che rendono "magico" questo sport.
E ce n'è un'altra: nessuno mi impedisce di provare una via di quelle che hanno fatto la storia dell'arrampicata.
Voglio dire, se gioco a tennis non potrò mai giocare contro Sampras o Agassi, se corro in auto non avrò mai l'occasione di confrontarmi in pista con Schumacher, perchè questi campioni si sono già ritirati, magari sono morti, o comunque per quanto si sia bravi non è pensabile "avere il livello" per sfidarli...
...la roccia invece è sempre lì, uguale per tutti, non fa distinzioni.
Se voglio posso andare a mettere le mani su Action Directe, ma soprattutto su vie analoghe di gradi più bassi (in ogni area o falesia ci sono le vie "di riferimento" per ogni grado, anche per il 6a).
E questo per me è meraviglioso, non c'è nessun altro sport che ti permette una cosa del genere, confrontarsi direttamente con un pezzo di storia del nostro sport, sapendo che lì c'è stata l'intuizione (e gli avambracci) di un Comici, Gullich, Manolo, etc etc etc...
