da santa_agnese » mer gen 26, 2005 17:04 pm
da bradipo » mer gen 26, 2005 17:25 pm
santa_agnese ha scritto:....riguardo agli istruttori....devo dedurre che in base alla mia frequentazione delle falesie, la scuola di jolly è quella che ha dato i frutti maggiori (arrampicatori e gradi) a seguire gli atri (strano,ciclope, nescatelli) tra gli arrampicatori più forti (quelli che fanno l'8a) non mi pare ci siano allievi "carusiani".....questo non vi fa pensare?
....dimenticavo!... e della scuola aquilana....chiedete a luca parisse se ha usato mai il metodo caruso (per chi non lo conosce è quello che mette in riga tutti nelle gare di bulder)
da Maurizio » mer gen 26, 2005 18:29 pm
bradipo ha scritto:Ma nell'istintività c'è sempre un elaborato mentale velocissimo, un ripescaggio di sensazioni già provate. Io credo che chiunque arrampichi soprattutto in montagna si affidi a delle regole base e la propria istintività se la tenga per situazioni più sicure. E infatti Maurizio sicuramente è arrivato in alto, ma sicuramente ci è arrivato soprattutto perchè dei fondamentali se li è dati, con il tempo e l'esperienza. E non credo che si discostino così molto da quelli del metodo caruso. Purtroppo si pensa a tale metodo come a posizioni coercitive da assumere; io sono del parere che bisogna provare per capire e anche uno forte potrebbe risolvere in maniera più umana passaggi complicati.
da biemme » mer gen 26, 2005 18:56 pm
MarcoS ha scritto:..........il "metodo" con relativi fondamentali è effettivamente molto utile per dare un'impostazione corretta ai PRINCIPIANTI (e talvolta può far pensare anche ad alcuni un po' più esperti) e in qualche modo abbrevia parte dei tempi di apprendimento INIZIALE dell'arrampicata.
Ovvio comunque, come già detto, che non basta da solo a far si che uno impari ad arrampicare fluido e sciolto e ovunque, per questo ci vuole, come dicevi, tempo, dedizione, fatica...e per rendersene conto basta anche vedere, sempre come dicevi, su cosa e come arrampicano molti fanatici del "tutto e subito" che si trovano in giro.
Maurizio ha scritto:............Ho notato in genere che a parità di difficoltà i bambini (i principianti) riescono dove c'è una morfologia della roccia che permette di individuare subito le prese. Questo vuol dire che in generale temono le placche più lisce, anche se inclinate, e le sezioni strapiombanti (questo per ovvi motivi). Da queste considerazioni deduco che dovrebbe essere più didattico fare i primi passi su placche inclinate senza appoggi netti, ed aumentare progressivamente l'inclinazione e le variabili, forse proprio quello che dice Caruso...
da pietrodp » mer gen 26, 2005 19:09 pm
Maurizio ha scritto:.Manolo ha scritto:.. Credo che la passione e
l'allenamento possano portare lontanissimo ma il talento è qualcosa di
assolutamente diverso.
da Fokozzone » mer gen 26, 2005 19:19 pm
da Maurizio » mer gen 26, 2005 19:23 pm
pietrodp ha scritto:Maurizio ha scritto:.Manolo ha scritto:.. Credo che la passione e
l'allenamento possano portare lontanissimo ma il talento è qualcosa di
assolutamente diverso.
Ecco, appunto, ma parla Zanolla, Manolo, il MAGO!
Per i mortali, l'allenamento, lo studio, l'apprendimento del gesto sono imprescindibili, soprattutto nelle prime fasi (oddiono, basta con la fasi!).
Se mi avessero lasciato al mio istinto, adesso sarei appeso con la lingua e con la parte interna dei gomiti ad un 3c di strapiombo, e di li' non mi schioderei.
Perche' invece..
da Maurizio » mer gen 26, 2005 19:28 pm
Fokozzone ha scritto:Citare manolo, cioè un fuoriclasse, per dire che l' istintività è fonte di buona arrampicata è un po' parziale.
Chiediamo a Fokozzone cosa ha attinto dalla sua istintività e quanto tempo ha perso ripetendo errori marchiani. Accidenti, con un corso avrebbe abbreviato parecchio il suo tirocinio. Sotto questo aspetto vedo l' indubbia utilità di un metodo.
E' altrettanto vero che i principii, lo spirito, del metodo devono diventare istintivi per poter arrampicare con disinvoltura. Non l' applicazione pedissequa del movimento codificato, ma l' esecuzione istintiva del movimento personalizzato. Mi pare che le due cose convivano perfettamente e rappresentino due stadi dell' evoluzione arrampicatoria.
Fok
da pietrodp » mer gen 26, 2005 19:41 pm
Maurizio ha scritto:pietrodp ha scritto:Maurizio ha scritto:.Manolo ha scritto:.. Credo che la passione e
l'allenamento possano portare lontanissimo ma il talento è qualcosa di
assolutamente diverso.
Ecco, appunto, ma parla Zanolla, Manolo, il MAGO!
Per i mortali, l'allenamento, lo studio, l'apprendimento del gesto sono imprescindibili, soprattutto nelle prime fasi (oddiono, basta con la fasi!).
Se mi avessero lasciato al mio istinto, adesso sarei appeso con la lingua e con la parte interna dei gomiti ad un 3c di strapiombo, e di li' non mi schioderei.
Perche' invece..
ma va che non è così Pietro! Su questa cosa del talento si potrebbe aprire un altro topic e discorrere per mesi. Io credo, sparo lì, che nessuno sappia cosa è il talento esattamente. Chi ti dice che una persona che riesce bene, finanche un campione, abbia talento?![]()
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Maurizio
da drstein » gio gen 27, 2005 2:57 am
Maurizio ha scritto:Questo per dire che per quanto si alleni il corpo attraverso la
"ripetitività" riusciremo al massimo a ricreare un "orticello " ordinato
dove senza pensare troppo sapremo sempre l'ordine delle cose ma mai e poi mai riusciremo a riempire quell immenso luogo dove può pescare
l'istintività che nasce in alcuni di noi.. Credo che la passione e
l'allenamento possano portare lontanissimo ma il talento è qualcosa di
assolutamente diverso.
E.... sì, è sempre molto pericoloso non usare il cervello per scalare ma
quando tutto il resto è molto più intelligente bisogna arrendersi......"
da bradipo » gio gen 27, 2005 10:32 am
Maurizio ha scritto:bradipo ha scritto:Ma nell'istintività c'è sempre un elaborato mentale velocissimo, un ripescaggio di sensazioni già provate. Io credo che chiunque arrampichi soprattutto in montagna si affidi a delle regole base e la propria istintività se la tenga per situazioni più sicure. E infatti Maurizio sicuramente è arrivato in alto, ma sicuramente ci è arrivato soprattutto perchè dei fondamentali se li è dati, con il tempo e l'esperienza. E non credo che si discostino così molto da quelli del metodo caruso. Purtroppo si pensa a tale metodo come a posizioni coercitive da assumere; io sono del parere che bisogna provare per capire e anche uno forte potrebbe risolvere in maniera più umana passaggi complicati.
Ciò che dici offre spunti di discussione assai interessanti e generalmente trascurati. L'istintività...sono andato a ripescare una conversazione privata con Manolo, spero non se ne abbia a male se la riporto:
"Non ricordo esattamente ma diceva più o meno che l'istintività sopratutto
nella creazione della gestualità è qualcosa che nasce con noi o in nessuna
altra parte. E' qualcosa di inaccessibile per molti poichè viene dal profondo
"caos"dell'irrazionale ma per altri ( ammesso che ci sia il coraggio di
farlo) è il luogo di nascita della ricerca istintiva dove si nascondono
miliardi di informazioni prepotentemente creative che quando emergono
sconvolgono con la loro semplicità tutto il razionale immaginabile.
Questo per dire che per quanto si alleni il corpo attraverso la
"ripetitività" riusciremo al massimo a ricreare un "orticello " ordinato
dove senza pensare troppo sapremo sempre l'ordine delle cose ma mai e poi mai riusciremo a riempire quell immenso luogo dove può pescare
l'istintività che nasce in alcuni di noi.. Credo che la passione e
l'allenamento possano portare lontanissimo ma il talento è qualcosa di
assolutamente diverso.
E.... sì, è sempre molto pericoloso non usare il cervello per scalare ma
quando tutto il resto è molto più intelligente bisogna arrendersi......"
Maurizio
da Buzz » gio gen 27, 2005 11:51 am
da cuorpiccino » gio gen 27, 2005 12:11 pm
da gug » lun gen 31, 2005 19:17 pm
da gug » lun gen 31, 2005 19:17 pm
pietrodp ha scritto:Cosi', su due piedi, non ti so dire quindi cos'e' il talento, ma so indicarti a spanne che Baggio ne era piu' provvisto di Maldini (che pure ha giocato piu' di tutti in nazionale e credo anche che abbia vinto piu' trofei), Mc Enroe ne aveva piu' di Lendl (che pure ha vinto piu' di lui e lo batteva quasi regolarmente)....
da Feo » lun gen 31, 2005 19:36 pm
gug ha scritto:pietrodp ha scritto:Cosi', su due piedi, non ti so dire quindi cos'e' il talento, ma so indicarti a spanne che Baggio ne era piu' provvisto di Maldini (che pure ha giocato piu' di tutti in nazionale e credo anche che abbia vinto piu' trofei), Mc Enroe ne aveva piu' di Lendl (che pure ha vinto piu' di lui e lo batteva quasi regolarmente)....
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...un grande tifoso di Mc Enroe come sono stato io non può non puntualizzare che Mc ha vinto sicuramente di più di Lendl (7 titoli del Grande Slam, più Master vari) è stato al numero 1 per più tempo e non veniva battuto quasi regolarmente, anzi...
semmai a fine carriera....
LENDL: No. 1 player in world 4 times (1985-87,89); has won both French and U.S. Opens 3 times and Australian twice; owns 94 career tournament wins.
da gug » mar feb 01, 2005 10:00 am
Feo ha scritto:gug ha scritto:pietrodp ha scritto:Cosi', su due piedi, non ti so dire quindi cos'e' il talento, ma so indicarti a spanne che Baggio ne era piu' provvisto di Maldini (che pure ha giocato piu' di tutti in nazionale e credo anche che abbia vinto piu' trofei), Mc Enroe ne aveva piu' di Lendl (che pure ha vinto piu' di lui e lo batteva quasi regolarmente)....
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...un grande tifoso di Mc Enroe come sono stato io non può non puntualizzare che Mc ha vinto sicuramente di più di Lendl (7 titoli del Grande Slam, più Master vari) è stato al numero 1 per più tempo e non veniva battuto quasi regolarmente, anzi...
semmai a fine carriera....
On pò OT:LENDL: No. 1 player in world 4 times (1985-87,89); has won both French and U.S. Opens 3 times and Australian twice; owns 94 career tournament wins.
8 prove dello slam e 94 tornei contro 7 e 77 rispettivamente...![]()
(ammetto che non sono tanto "contemporanei")
da Buzz » mar feb 01, 2005 12:07 pm
gug ha scritto:Feo ha scritto:gug ha scritto:pietrodp ha scritto:Cosi', su due piedi, non ti so dire quindi cos'e' il talento, ma so indicarti a spanne che Baggio ne era piu' provvisto di Maldini (che pure ha giocato piu' di tutti in nazionale e credo anche che abbia vinto piu' trofei), Mc Enroe ne aveva piu' di Lendl (che pure ha vinto piu' di lui e lo batteva quasi regolarmente)....
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...un grande tifoso di Mc Enroe come sono stato io non può non puntualizzare che Mc ha vinto sicuramente di più di Lendl (7 titoli del Grande Slam, più Master vari) è stato al numero 1 per più tempo e non veniva battuto quasi regolarmente, anzi...
semmai a fine carriera....
On pò OT:LENDL: No. 1 player in world 4 times (1985-87,89); has won both French and U.S. Opens 3 times and Australian twice; owns 94 career tournament wins.
8 prove dello slam e 94 tornei contro 7 e 77 rispettivamente...![]()
(ammetto che non sono tanto "contemporanei")
...si, ma 2 titoli agli Australian Open non valgono i 3 Wimbledon che ha vinto Mc (lui non ci andava neanche in Australia perchè quella volta non valeva molto), ne il modo in cui ha vinto (e perso) quelle finali e quelle dei Master, e cioè con quelle fantastiche finali contro Borg e Connors. Poi non ho citato le coppe Davis....va be' andiamo troppo OT....![]()
....e poi io in questo caso sono troppo tifoso di parte....
da cuorpiccino » mar feb 01, 2005 12:37 pm
Nexus6 ha scritto:gug ha scritto:Feo ha scritto:gug ha scritto:pietrodp ha scritto:Cosi', su due piedi, non ti so dire quindi cos'e' il talento, ma so indicarti a spanne che Baggio ne era piu' provvisto di Maldini (che pure ha giocato piu' di tutti in nazionale e credo anche che abbia vinto piu' trofei), Mc Enroe ne aveva piu' di Lendl (che pure ha vinto piu' di lui e lo batteva quasi regolarmente)....
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...un grande tifoso di Mc Enroe come sono stato io non può non puntualizzare che Mc ha vinto sicuramente di più di Lendl (7 titoli del Grande Slam, più Master vari) è stato al numero 1 per più tempo e non veniva battuto quasi regolarmente, anzi...
semmai a fine carriera....
On pò OT:LENDL: No. 1 player in world 4 times (1985-87,89); has won both French and U.S. Opens 3 times and Australian twice; owns 94 career tournament wins.
8 prove dello slam e 94 tornei contro 7 e 77 rispettivamente...![]()
(ammetto che non sono tanto "contemporanei")
...si, ma 2 titoli agli Australian Open non valgono i 3 Wimbledon che ha vinto Mc (lui non ci andava neanche in Australia perchè quella volta non valeva molto), ne il modo in cui ha vinto (e perso) quelle finali e quelle dei Master, e cioè con quelle fantastiche finali contro Borg e Connors. Poi non ho citato le coppe Davis....va be' andiamo troppo OT....![]()
....e poi io in questo caso sono troppo tifoso di parte....
Io amavo Ivan Lendl perchè fu un campione che seppe costruirsi. Non aveva il puro talento di un McEnroe ma una enorme capacità di lavorare.
Quando riuscì anche a rinforzare la testa, che tanti incontri gli aveva fatto perdere, divenne il numero uno mondiale e lo restò a lungo.
La sua determinazione e la capacità di lottare punto per punto, anche fosse stato sullo 0-2 0-5 ne ha fatto un grande assoluto.
Anche se per questo fu "odiato" da molti... "la classica macchina dell'est costruita in laboratorio" ... ma non era così. Lendl si costruì da solo e quando ormai viveva in occidente.
da marinoroma » mar feb 01, 2005 13:08 pm
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