Non so come scalasse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quali scarpe poi scalava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi rinvii,
ma nella fantasia ho l?immagine sua
gli eroi sono tutti giovani e belli
gli eroi son tutti giovani e belli
Conoscevo invece l?epoca dei fatti, qual?era il suo grado
i primi anni del secolo, scalatore, quinto grado
i tempi in cui si cominciava la scalata senza guide
sembrava lo scalare stesso un mito di progresso
lanciato sopra le montagne
lanciato sopra le montagne?
E lo scalatore sembrava fosse un mostro strano
che il gesto dominava con il pensiero e con la mano
ruggendo si lasciava dietro distanze che sembravano infinite
sembrava avesse dentro una ghisa tremenda
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite
la sessa forza della dinamite?
Ma un?altra grande forza spiegava allora le sue ali
parole che dicevano ?i chiodi son tutti uguali?
e contro i tiri dei chiodi e alle staffe scoppiava sulla via
il martello proletario che illuminava l?aria
la scalata libera dell?anarchia
la scalata libera dell?anarchia
la scalata libera dell?anarchia...
