Arrampicate in Galles

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Arrampicate in Galles

Messaggioda alter-ego » lun mar 12, 2007 21:00 pm

E' uscita "North wales Rock" per i tipi di Ground Up. Ce l'ho tra le mani ed è una gran guida, la consiglio a tutti.

Sono interessato anche a scambiare esperienze su chi eventualmente ha scalato in Galles :roll:

M
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Re: Arrampicate in Galles

Messaggioda Enzolino » lun mar 12, 2007 22:36 pm

alter-ego ha scritto:E' uscita "North wales Rock" per i tipi di Ground Up. Ce l'ho tra le mani ed è una gran guida, la consiglio a tutti.

Sono interessato anche a scambiare esperienze su chi eventualmente ha scalato in Galles :roll:

M
Io ho scalato nella zona di Snowdon, ma poca roba.

Avrei voluto scalare il libro aperto che hai scalato tu.
Avrei anche voluto scalare a Gogarth ma le volte in cui sono andato ho beccato dei tempi da lupi.
Mi sa che tu hai arrampicato la' piu' di me.
Comunque, se ti interessa, ho diverse guide in Sardegna, compresa quella con le vie sportive in Galles. :wink:
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Messaggioda alter-ego » mar mar 13, 2007 8:23 am

se ce la faccio metto qualche foto. Il libro aperto alludi a Cenotaph Corner? La via mitica di Joe Brown?
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Messaggioda Enzolino » mar mar 13, 2007 11:34 am

alter-ego ha scritto:se ce la faccio metto qualche foto. Il libro aperto alludi a Cenotaph Corner? La via mitica di Joe Brown?
Si, esattamente!!! :wink:
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Messaggioda alter-ego » mer mar 14, 2007 0:32 am

beh, allora visto che nessuno è stato in Galles racconto io qualche via/esperienza del mio ultimo viaggio

Qui siamo a Llamberis, posto incredibile. Siamo sulla placca a fianco alla mitica The very big and the very small di john Dunne, 8b+/8c di placca.

La mia prima via in UK è stata Pull my daisy, valutazione inglese E2 5c. Tradotto sarebbe un 6b/6b+. Inizia con un fessurino da micronut. Arrampichi ovviamente sulle tacche laterali perchè non entrano le dita. nel mentre devi mettere i micronut. Dopo 20 m arrivi ad un ferro piantato che sporge di 20 cm. Il mio compagno mi dice di metterci una fettuccia intorno. Da lì ci sono 10 m senza niente, passaggio chiave, e non devi sbagliare! Se voli hai due possibilità: ti conficchi sul ferro oppure fai dai 20/25 m di volo, ma forse di salvi perchè il ferro è sicuro :lol: :? Infatti loro la considerano una via sicura!
Quando arrivai al ferro chiesi al mio compagno: ma si va dritti o a sinistra? Boh, mi pare a sinistra, rispose. Iniziai un traverso sempre più duro, ma mi sembrava troppo duro! Morale della favola era diritto! Mortacci! Non riuscivo più a tornare indietro e dovetti azzardare. Il porco inglese da secondo passò diritto, con un sorrisetto fetente! Sorry...era diritto..non mi ricordavo bene... :evil: :evi

Immagine

qui scendendo in doppia ho fatto una foto a questo signore anzianotto...niente meno che Nick Colton...piuttosto border line sulle tacchette svase dopo il ferro

Immagine

qui invece è una vista frontale della via. Quello che assicura è il famoso Richard Simpson salitore di Action Direct...umilissimo e dedito per l'occasione alle placche :? :?

domani un'altra via :smt039 :smt015 l:
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Messaggioda paolo s4 » mer mar 14, 2007 0:40 am

azz che placca 8O

direi che il ragazzo può definirsi *polivalente*! 8)
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Messaggioda Enzolino » mer mar 14, 2007 10:07 am

Mizziga che impressione ... il Peak District fa decisamente meno impressione ... 8O

Dovrei tornare in UK per ripassare un po' di sana etica anglosassone ... :wink:
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Messaggioda alter-ego » dom mar 25, 2007 22:37 pm

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Messaggioda paolo s4 » dom mar 25, 2007 23:52 pm

quel ferraccio mi fà venire i brividi :? ...
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Messaggioda MacOnions » lun mar 26, 2007 10:19 am

Bella placca, soprattutto bel "fero" sicuro.
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Messaggioda alter-ego » lun mar 26, 2007 10:52 am

visto che l'argomento interessa qualcuno (ehm...due :cry: :cry: :cry: ) vado avanti a raccontarvi qualcosa.

La seconda via di cui vi voglio parlare è "The strand" sulla scogliera di Gogarth. Sono andato sulla scogliera con Graham (quello della foto su UK) e devo dire che ero abbastanza curioso. da anni leggevo racconti su quella scogliera, un posto veramente mitico! A parte il bell'ambiente appena vista la roccia sono rimasto un poco perplesso. Un calcare bianco farinoso ricoperto da uno spesso strato di muschio verde! ovunque gabbiani enormi che stridevano...un posto veramente lontano anni luce dall'arrampicata come la indendiamo noi. Cercando di non dare a vedere il mio sconforto a Graham non sapevo bene che fare e così lui mi ha invitato a fare una via di riscaldamento, un E1. Ci siamo portati sotto un diedro dall'apparenza inquietante e siamo saliti. Sarà satto un VI+, ma dovevi stare veramente attento a non saltar giù. Le prese erano farinose e incrostate di salsedine, i piedi sulla roccia muschiosa non sapevi bene se tenessero. In più, ovviamente, in tutta la via (tre tiri) solo un chiodo arrugginito. Siamo usciti sui mughi, un pratone a 70 gradi senza una protezione :? Discesa rigorosamente a piedi (nemmeno le doppie) e ritorno alla base. Ero perplesso, ma mi attirava la fessura della foto, dove c'era la processione delle cordate. Doveva essere una via famosa, avevo pensato. La cosa più strana è che la roccia lungo la fessura è ripulita, come una striscia spazzolata di due o tre metri di larghezza. chiesi a Graham se fosse stato l'apritore a ripulirla con la spazzola... Mi rispose che la via era stata aperta nel 1967, in libera, e che allora non facevano queste cose! 8O 8O A parte che il tiro sarà 6b/6b+, nel 1967 8O 8O mi sono reso in fretta conto che è ripulito dalle ripetizioni, evidentemente migliaia! Incredibile pensando che si tratta di 60 m di fessurino senza neanche una protezione fissa. Da noi le vie non spittate vengono considerate abbandonate, anzi, per questo vengono spitttate!
Mi ingaggio allora su The strand. In effetti un'arrampicata bellissima, molto continua, abbastanza di forza. 40 m che non si dimenticano, alla faccia dei 6b continentali! :wink: :roll:

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Messaggioda MacOnions » lun mar 26, 2007 11:09 am

alter-ego ha scritto:visto che l'argomento interessa qualcuno (ehm...due :cry: :cry: :cry: )


Ahò, tre, no dico, paolo non lo vuoi contare? :)


Immagine


Apperò e non è spittato!!! Bravi 'sti gallesi. ... pure tu, pure tu.
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Messaggioda alter-ego » lun mar 26, 2007 11:22 am

Paolo e tu. Due. Io checc'entro? Io sono i narratore che per una volta non ha cominciato il racconto con "c'era una volta...."

Mi sembrava interessante parlare di un modo di intendere l'arrampicata diverso dal nostro. Il che non vuol dire che io auspichi che anche qui sia o diventi così. Ma conoscere aiuta, a riflettere :wink: :wink:
Mi sembra strano che nessuno abbia domande, sia almeno incuriosito. parlo di vie normali, non di 8a e 8b. Quanti siete a fare il 6a ed il 6b? In tanti, o sbaglio? In genere il messaggio che filtra dall'inghilterra sono queste arrampicate durissime sul grit. Invece la realtà è che sono pochissimi che le fanno, invece a migliaia scalano sul 5c, 6a, 6b, cioè fino all'E1/E2 mettendosi le protezioni. Ci sono vecchi e bambini che arrampicano allegramente così, quindi quella del pericolo è solo una scusa. C'è un entusiasmo nei confronti dell'arrampicata che qui è cosa (persa e) dimenticata, almeno nelle falesie (in montagna qualcosina ancora rimane). C'è passione, non solo per il tenersi e per il grado, ma per le vie, per la storia che hanno, per il timore che incutono. Si parla con chiunque delle vie che hai fatto, il grado non lo si cita quasi mai, tutti lo sanno ma non è argomento di discussione. Perchè si raccontano i passaggi, il tempo, la paura, le emozioni. E ce n'è da parlare per ore. Ma a tutto questo sono interessati solo...in due :cry: :cry:
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Messaggioda paolo s4 » lun mar 26, 2007 11:25 am

passo dopo... sono di volata.. ciau
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Messaggioda MacOnions » lun mar 26, 2007 11:48 am

alter-ego ha scritto:Paolo e tu. Due. Io checc'entro? Io sono i narratore che per una volta non ha cominciato il racconto con "c'era una volta...."


'stardo ed enzolino nostro? :) l'uomo della saponetta?

Mi sembrava interessante parlare di un modo di intendere l'arrampicata diverso dal nostro (...).


Assolutamente, neppure a me gli spit in certe "palestre" di roccia dispiacciono (vedi le cave di rezzato), danno la possibilità di osare di più, anche se per una pippa come me osare è arrampicare :) , però mi affascina l'entusiasmo all'arrampicata di questi inglesi, soprattutto gli invidio il metodo scelto: non gradi impossibili, ma salite oneste (a parte quel "fero" assurdo).

Cmq nella piccola realtà che vivo io (inteso come poca esperienza), di gradi non si parla mai, sarà che è un bel gruppo di pippe assortite (per cui il grado è forse l'ultimo dei nostri problemi), ma i discorsi vertono di solito sui movimenti, appoggi, allenamento, figli, cazzeggio assortito, "quando ci vediamo?".

E ce n'è da parlare per ore. Ma a tutto questo sono interessati solo...in due :cry: :cry:


Tre.
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Messaggioda alter-ego » lun mar 26, 2007 12:07 pm

già, Enzolino l'avevo dimenticato :oops: :oops: ma lui oltre che sardo, greco e ora anche svizzero è pure inglese avendo vissuto a Shieffield...quindi era scontato che entrasse nel topic :wink: :roll:

Per il fero...guarda che non ce l'hanno mica messo gli arrampicatori! :? Quelle pareti erano delle cave
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Messaggioda on » lun mar 26, 2007 12:11 pm

alter-ego ha scritto:Paolo e tu. Due. Io checc'entro? Io sono i narratore che per una volta non ha cominciato il racconto con "c'era una volta...."

Mi sembrava interessante parlare di un modo di intendere l'arrampicata diverso dal nostro. Il che non vuol dire che io auspichi che anche qui sia o diventi così. Ma conoscere aiuta, a riflettere :wink: :wink:
Mi sembra strano che nessuno abbia domande, sia almeno incuriosito. parlo di vie normali, non di 8a e 8b. Quanti siete a fare il 6a ed il 6b? In tanti, o sbaglio? In genere il messaggio che filtra dall'inghilterra sono queste arrampicate durissime sul grit. Invece la realtà è che sono pochissimi che le fanno, invece a migliaia scalano sul 5c, 6a, 6b, cioè fino all'E1/E2 mettendosi le protezioni. Ci sono vecchi e bambini che arrampicano allegramente così, quindi quella del pericolo è solo una scusa. C'è un entusiasmo nei confronti dell'arrampicata che qui è cosa (persa e) dimenticata, almeno nelle falesie (in montagna qualcosina ancora rimane). C'è passione, non solo per il tenersi e per il grado, ma per le vie, per la storia che hanno, per il timore che incutono. Si parla con chiunque delle vie che hai fatto, il grado non lo si cita quasi mai, tutti lo sanno ma non è argomento di discussione. Perchè si raccontano i passaggi, il tempo, la paura, le emozioni. E ce n'è da parlare per ore. Ma a tutto questo sono interessati solo...in due :cry: :cry:


Vabbè dai non fare così ... :D
Faccio il terzo.
Anzi, lancio una domanda: il grado e le gare hanno ucciso l'entusiasmo ?
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Messaggioda alter-ego » lun mar 26, 2007 12:20 pm

questa on è una domanda molto interessante che meriterebbe un topic. Bravo!

Per conto mio non l'hanno ucciso, ma l'hanno spostato, ridotto se mi passi il termine, forse ristretto è meglio.
Per me l'arrampicata è un universo invece ora è come se girassimo intorno alla terra e pensassimo come gli antichi che tutto si fermi alla luna.
Non è sbagliato fare le gare ed arrampicare per il grado, anche io negli anni 80 arrampicavo "anche" per riuscire a fare quel maledetto 6b...ma ora si vede solo la dimensione sportiva del tutto. Io la davo ormai persa...ma il viaggio in inghilterra mi ha convinto che non è così, che siamo noi che siamo così, e lo dimostrano anche i discorsi che si leggono su questo forum. Probabilmente fossi andato in australia o da altre parti lo avrei visto ugualmente. Però qui in Italia abbiamo una percezione in qualche modo ristretta...sappiamo a grandi linee cosa si fa fuori ma è come se non volessimo vederlo. Parlo soprattutto dei falesisti, gli alpinisti è ancora un altro argomento.
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Messaggioda MacOnions » lun mar 26, 2007 12:22 pm

alter-ego ha scritto:già, Enzolino l'avevo dimenticato :oops: :oops: ma lui oltre che sardo, greco e ora anche svizzero è pure inglese avendo vissuto a Shieffield...quindi era scontato che entrasse nel topic :wink: :roll:


Ahò, vabbè che sei "bravino" (gosh!) ad arrampicarti, ma sugli specchi no eh! :)

Per il fero...guarda che non ce l'hanno mica messo gli arrampicatori! :? Quelle pareti erano delle cave


Ah! adesso che rileggo mi accorgo infatti di aver fatto un'associazione tra il "fero" pestifero e il "ciodo" sulle scogliere ... chiedo venia, è lunedì.
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Messaggioda on » lun mar 26, 2007 13:41 pm

alter-ego ha scritto:questa on è una domanda molto interessante che meriterebbe un topic. Bravo!


Lo famo ? L'accendiamo ?

alter-ego ha scritto:questa on è una domanda molto interessante che meriterebbe un topic. Bravo!

Per conto mio non l'hanno ucciso, ma l'hanno spostato, ridotto se mi passi il termine, forse ristretto è meglio.
Per me l'arrampicata è un universo invece ora è come se girassimo intorno alla terra e pensassimo come gli antichi che tutto si fermi alla luna.
Non è sbagliato fare le gare ed arrampicare per il grado, anche io negli anni 80 arrampicavo "anche" per riuscire a fare quel maledetto 6b...ma ora si vede solo la dimensione sportiva del tutto. Io la davo ormai persa...ma il viaggio in inghilterra mi ha convinto che non è così, che siamo noi che siamo così, e lo dimostrano anche i discorsi che si leggono su questo forum. Probabilmente fossi andato in australia o da altre parti lo avrei visto ugualmente. Però qui in Italia abbiamo una percezione in qualche modo ristretta...sappiamo a grandi linee cosa si fa fuori ma è come se non volessimo vederlo. Parlo soprattutto dei falesisti, gli alpinisti è ancora un altro argomento.


Mah ... saremo noi italiani ?
Sarà che ormai in Italia non ci può essere altro spazio se non per l'universale APPIATTIMENTO ?
E che questa atmosfera generale ricada sugli arrampicatori ?
Chi può dirlo.

Io dico che dovrebbe essere, dovremmo essere tutti molto più ON.
Arrampicare sopra.
Anche sopra il grado.
Così come per un brevissimo lasso di tempo nella storia dell'alpinismo qualcuno ha cercato di arrampicare sopra la vetta.
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