Però voglio dire una cosa. La montagna appartiene per prima cosa a chi ci abita, e solo secondariamente a noi forestieri che la "usiamo" per le nostre soddisfazioni personali. Inclusa la categoria degli alpinisti. E siamo poi così certi che questi ultimi siano gli utenti migliori per la montagna stessa? Basta frequentare un minimo le Dolomiti per rendersi conto che l'attacco delle vie principali è spesso marcato da una discarichetta. Piccola, per l'amor di dio, ma indubbiamente lasciata da qualche alpinista, e quindi ancora più "grave". Per non parlare di quelle zone ad altissima frequentazione, come il Falzarego o il Ciavazes....dove sotto ad ogni macigno si trova di tutto. Letteralmente di tutto. Dalle feci, alle scatolette, alle bottiglie, ai teli di nylon ecc.
Ed a proposito di Ciavazes perchè non segnalare la decine (centinaia?) di tende e tendine che abusivamente stazionano nei mughi accanto alla strada? Hanno un impatto nullo? Guardatevi attorno e giudicate. Non parliamo poi di luoghi come il campeggione abusivo di Finale....una cosa indegna. E così tanti altri casi di cui tutti noi siamo ben consci.
Senza contare che ai cittadini della montagna (quelli che ci vivono) la frequentazione dell'alpinista italiano medio lascia veramente poco. Qualche lira nei rifugi, 5 euro per ricomprare il chiodo perso in parete....e basta. I soldi veri, quelli vengono da altre parti.
Insomma, quello che voglio dire è questo. Ok, le moto rompono le palle. Ma alla fin fine...che esempio diamo noi alpinisti? Ci meritiamo il diritto di criticare tutti gli altri frequentatori delle montagne? Siamo migliori...o forse sarebbe il caso di scendere dal palco e cercare di convivere con tutte le realtà chde ci circondano.
Ok, adesso via al fuoco di fila.
