Via le moto dal Sella?

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Via le moto dal Sella?

Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 11:57 am

Questo intervento è uan provocazione. Sono un modestissimo alpinista della domenica (ma veramente modesto) e sono anche un motociclista (sempre della domenica). In ambiente alpinistico vige l'uso di stramaledire i moticiclisti per il baccano, le corse, ecc. ma anche gli escursionisti chiassosi, i merenderi e via dicendo. Il tutto in particolare in zona Sella-Falzarego. Un paio di settimane fa ero alle 5 Dita, ed in effetti sentire il rombo in fondo alla valle un po rovinava la poesia di quel posto. La stessa cosa anche in altri massicci dolomitici e non. Disgraziatamente i passi attraggono ambedue le categorie: motociclisti ed alpinisti.
Però voglio dire una cosa. La montagna appartiene per prima cosa a chi ci abita, e solo secondariamente a noi forestieri che la "usiamo" per le nostre soddisfazioni personali. Inclusa la categoria degli alpinisti. E siamo poi così certi che questi ultimi siano gli utenti migliori per la montagna stessa? Basta frequentare un minimo le Dolomiti per rendersi conto che l'attacco delle vie principali è spesso marcato da una discarichetta. Piccola, per l'amor di dio, ma indubbiamente lasciata da qualche alpinista, e quindi ancora più "grave". Per non parlare di quelle zone ad altissima frequentazione, come il Falzarego o il Ciavazes....dove sotto ad ogni macigno si trova di tutto. Letteralmente di tutto. Dalle feci, alle scatolette, alle bottiglie, ai teli di nylon ecc.
Ed a proposito di Ciavazes perchè non segnalare la decine (centinaia?) di tende e tendine che abusivamente stazionano nei mughi accanto alla strada? Hanno un impatto nullo? Guardatevi attorno e giudicate. Non parliamo poi di luoghi come il campeggione abusivo di Finale....una cosa indegna. E così tanti altri casi di cui tutti noi siamo ben consci.
Senza contare che ai cittadini della montagna (quelli che ci vivono) la frequentazione dell'alpinista italiano medio lascia veramente poco. Qualche lira nei rifugi, 5 euro per ricomprare il chiodo perso in parete....e basta. I soldi veri, quelli vengono da altre parti.
Insomma, quello che voglio dire è questo. Ok, le moto rompono le palle. Ma alla fin fine...che esempio diamo noi alpinisti? Ci meritiamo il diritto di criticare tutti gli altri frequentatori delle montagne? Siamo migliori...o forse sarebbe il caso di scendere dal palco e cercare di convivere con tutte le realtà chde ci circondano.
Ok, adesso via al fuoco di fila.
8)
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Re: Via le moto dal Sella?

Messaggioda AlbertAgort » mer ago 16, 2006 12:00 pm

fatto sta che i motociclisti disturbano escursionisti ed alpinisti. Non viceversa.

Quante volte vorrei avere un camion "duro", e non spostarmi a destra quando vedo un pirla in moto che sale i passi a 120 km/h
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Re: Via le moto dal Sella?

Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 16, 2006 12:03 pm

AlbertAgort ha scritto:fatto sta che i motociclisti disturbano escursionisti ed alpinisti. Non viceversa.

Quante volte vorrei avere un camion "duro", e non spostarmi a destra quando vedo un pirla in moto che sale i passi a 120 km/h


con d'accordo...
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Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 12:18 pm

Permettetemi, questo non è un atteggiamento sereno. Potete dire che odiate i motociclisti, argomentate. Dire che vorreste schiacciarli tutti è una cazzata.
Son sicuro che la signora di Sottoguda che un giorno si ed un no deve levare 5 cacate di ghiacciatore dal suo orto potrebbe dire la stessa cosa di noi.
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Messaggioda x » mer ago 16, 2006 12:28 pm

Conosco bene la situazione.
Ogni anno, nel mese di maggio, appena arrivano i primi centauri, prevalentemente teutonici, a monopolizzare le strade che portano ai passi, trasformandole in piste da corsa, mi chiedo perché noi abitanti non possiamo opporci a questo sopruso.
Sono indisciplinati, spericolati e maleducati. A differenza dell´alpinista, non mettono al reppentaglio solo la loro incoluminitá, ma anche quella delle persone che sono costrette a dividere la strada con loro.

Questa estate ci sono state le prime lamentele "ufficiali". Divese associazioni turistiche (Val Badia e Val Gardena), ma anche sezioni delle Guide Alpine, hanno chiesto di fermare questi pazzi.
Di fatto, i passi sono zona franca, in una dozzina di anni che faccio i passi anche piú volte la settimana, non ho mai, dico MAI! trovato polizia, vigili o carabinieri a fare dei controlli su qualche passo dolomitico... e le riviste specializzate germaniche promuovo il giro del Sella, come "strade in cui puoi lasciarti andare, i controlli non ci sono..." :roll:
Speriamo che cambi qualcosa....

Personalmete trovo il motociclismo un´attivitá stupida e considerato il notevole impatto ambientale, la proibirei...
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Messaggioda angron » mer ago 16, 2006 12:28 pm

e della categoria dei "moto-alpinisti" (eh sì c'è pure quella) che con la complicità di amici rifugisti si procurano i permessi, aggirando così l'ostacolo dei divieti di transito, e risalgono sentieri e pascoli ???

Qui basta poco... basta avere amici o parenti in rifugio, segnalare alla pro-loco di turno i nominativi dei "piloti" ed il gioco è fatto... via libera per tutta la stagione su sentieri e boschi della zona

Inutile lamentarsi poi... sono in regola :evil: :evil: e chissenefrega se in rifugio ci vanno solo per mangiare e bere e la moto non serve una beata maxxa all'attività del rifugio

ciao a.
la vita è troppo bella per sciare male (Paolo Tassi)
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 16, 2006 12:29 pm

non sono contrario alle moto di per se. Sono contrario e mi infastidiscono i gruppi di motociclisti che sorazzano rumurosi e veloci per i passi...ovvio che non li schiaccerei ma non è paragonabile l'impatto acustico e inquinante di un gruppo di alpinisti-escursionisti con quello di un gruppo di moto.
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Messaggioda alberto60 » mer ago 16, 2006 12:42 pm

Il fatto di essere alpinisti o arrampicatori non ci rende migliori degli altri. Anche noi facciamo parte della categoria umana che per soddisfare il proprio ego personale è pronta a sfruttare al massimo l'ambiente naturale.
Scritte di vernice sulla roccia, catene, ferraglia varia , rifiuti lasciati un pò dappertutto, appigli scavati, resina sulla roccia per creare appigli. Basta vedere i rifiuti lasciati dalle spedizioni , bombole , tende, corde fisse ect.
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Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 12:49 pm

Sul fatto che i motociclisti indisciplinati (hai dimenticato di aggiungere questo aggettivo) mettano a rischio anche la vita altrui hai perfettamente ragione.
Ma che l'alpinista rischia la propria non è del tutto vero. Esistono non pochi casi di addetti del soccorso morti per recuperare qualche alpinista che aveva osato troppo. Questo va detto.
Concordo in pieno con Alberto60 che ha messo in evidenza i nostri limiti morali.....
Quello che vorrei è proprio che l'alpinista scendesse dal trono su cui pensa di avere il diritto di stare, per confrontarsi apertamente con gli altri utilizzatori della montagna. Non nascondiamoci la vena di profondo disprezzo che sta nella parola Merendero, o anche come scrivevano su ALP qualche tempo fa: il frequentatore del fondo valle. Cioè, chi ci dà il diritto di disprezzare questa gente?
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 16, 2006 13:01 pm

alberto60 ha scritto:Il fatto di essere alpinisti o arrampicatori non ci rende migliori degli altri. Anche noi facciamo parte della categoria umana che per soddisfare il proprio ego personale è pronta a sfruttare al massimo l'ambiente naturale.
Scritte di vernice sulla roccia, catene, ferraglia varia , rifiuti lasciati un pò dappertutto, appigli scavati, resina sulla roccia per creare appigli. Basta vedere i rifiuti lasciati dalle spedizioni , bombole , tende, corde fisse ect.
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Non credo sia, il mio almeno, un atteggiamento di superiorità-snobbismo. Se volessimo allargare il discorso come hai fatto allora potremmo dire che gli spit e catene di, ad es, Frea non sono uguali a strade asfaltate del Gardena. E che una falesia frequentata non è uguale ad un ingorgo su per il Sella e che un rifugio non è uguale ad un albergo+parcheggio+ristorante.
Scusatemi ma anche con tutta l'obbiettività non riesco a paragonare l'impatto traffico motociclistico con quello alpinistico...
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Messaggioda x » mer ago 16, 2006 13:15 pm

lapippa ha scritto:Sul fatto che i motociclisti indisciplinati (hai dimenticato di aggiungere questo aggettivo) mettano a rischio anche la vita altrui hai perfettamente ragione.
Ma che l'alpinista rischia la propria non è del tutto vero. Esistono non pochi casi di addetti del soccorso morti per recuperare qualche alpinista che aveva osato troppo. Questo va detto.
Concordo in pieno con Alberto60 che ha messo in evidenza i nostri limiti morali.....
Quello che vorrei è proprio che l'alpinista scendesse dal trono su cui pensa di avere il diritto di stare, per confrontarsi apertamente con gli altri utilizzatori della montagna. Non nascondiamoci la vena di profondo disprezzo che sta nella parola Merendero, o anche come scrivevano su ALP qualche tempo fa: il frequentatore del fondo valle. Cioè, chi ci dà il diritto di disprezzare questa gente?


Per quanto riguarda il rischio delle persone interessate al soccorso mi sembra un paragone di poco conto. Chi fa parte del soccorso alpino lo fa per scelta ed é consapevole che le operazioni di salvataggio sono pericolose. Se non vuoi accettare questo rischio sei liberissimo di farlo, non entri a far parte del soccorso.

Inoltre, come dice Paolo, non si puó paragonare límpatto degli alpinisti con quello dei motociclisti. Prendiamo un escursionista che va al passo Sella per godersi un po´di aria di montagna: non noterá nemmeno gli alpinisti, invece i motociclisti non hanno difficoltá a farsi notare....

E non mi sento affatto seduto su un trono a sputar sentenze: mi rendo conto che anche noi alpinisti sfruttiamo la montagna, peró chi lascia cartacce all´attacco delle vie, chi deturba le roccie con vernice ecc. sono un´eccezzione. Invece TUTTI i motociclisti inquinano: l´aria e il silenzio.
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Messaggioda alberto60 » mer ago 16, 2006 13:21 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
alberto60 ha scritto:Il fatto di essere alpinisti o arrampicatori non ci rende migliori degli altri. Anche noi facciamo parte della categoria umana che per soddisfare il proprio ego personale è pronta a sfruttare al massimo l'ambiente naturale.
Scritte di vernice sulla roccia, catene, ferraglia varia , rifiuti lasciati un pò dappertutto, appigli scavati, resina sulla roccia per creare appigli. Basta vedere i rifiuti lasciati dalle spedizioni , bombole , tende, corde fisse ect.
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Non credo sia, il mio almeno, un atteggiamento di superiorità-snobbismo. Se volessimo allargare il discorso come hai fatto allora potremmo dire che gli spit e catene di, ad es, Frea non sono uguali a strade asfaltate del Gardena. E che una falesia frequentata non è uguale ad un ingorgo su per il Sella e che un rifugio non è uguale ad un albergo+parcheggio+ristorante.
Scusatemi ma anche con tutta l'obbiettività non riesco a paragonare l'impatto traffico motociclistico con quello alpinistico...


A parte il fatto che anche noi alimentiamo il traffico stradale visto che non facciamo come i vecchi alpinisti che andavano in montagna con la bicicletta. Le macchine e le moto al rif. Auronzo alle Tre Cime non sono solo di turisti dominicali chiassosi ma anche di alpinisti che vanno a fare le Tre Cime e che non si sognano proprio di farsela a piedi e poi si incazzano anche perchè devono pagare il pedaggio.
E' chiaro che come dici tu uno Spit, una Falesia ect, ha un minore impatto .
Ma per me sono i principi che contano, quindi non si può dire che noi non contribuiamo a inquinare e/o modificare l' ambiente montano e gli esempi che ho fatto sopra possono avere un minore impatto ma di fatto esistono.
Imbrattare la roccia con vernice alla base delle vie, appicicare appigli artificiali con resina sulla roccia, lasciare rifiuti sulle vie sui sentieri, ect , ect, non mi sembra che siano dei begli esempi di rispetto dell'ambiente. Non faranno rumore come le moto, ma non ci danno il diritto di criticare gli altri visto che in fondo anche noi facciamo la nostra parte.
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Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 13:27 pm

Continuo a fare l'avvocato del diavolo.
Qualche tempo fa ho fatto un ragionamento. Ditemi se sbaglio. Io sto a Pisa. Per andare a scalare in montagna faccio almeno 100Km (in apuane) o anche 400...o 600 per andare a far ghiaccio in francia. Più il ritorno. Quanto inquino io per soddisfare la mia esigenza di compiere un'attività sostanzialmente inutile come salire su un pilastro di roccia o di ghiaccio?
Dire che l'alpinismo è a impatto zero solo per questo è già una falsità. Per non entrare nel discorso dell'alpinismo extraeuropeo...aerei ecc.
E perchè, tu che vai a scalare al passo sella non ci vai in macchina? E credi che 200 macchine di alpinisti inquinimo molto meno di 3-4 volte tanto di moto? L'unica cosa su cui hai ragione è il rumure.
I volontari del soccorso alpino primo in gran parte non sono volontari (a me risulta che un volontario sia gratis, ed io così ho fatto il volontariato, mentre i soccorso prevede contributi anche sostanziosi) e secondo è vero che hanno scelto loro di fare quel lavoro...ma questo non significa che sia giusto mettere a repentaglio la loro vita in maniera gratuita.
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 16, 2006 13:37 pm

secondo me ora stiamo andando fuori discorso. Allora io che per scalare mi muovo spessissimo in aereo sarei da legare al palo più alto.
Alberto, ok che ci sono escursionisti/alpinisti e chiodatori poco rispettosi ma la percentuale di quest'ultimi nell' insieme dei frequentatori abituali della montagna non è enorme. Se passi un giorno in Sella, anche ad andare sul Pordoi dove s'incontrano alpinisti, escursionisti e "funiviaristi" l'immondizia e il rumore puo' esser anche fastidiosa ma se passi una domenica o sabato sul Ciavazes dove ogni 2 minuti ci sono gruppi di centauri che sfrecciano a 100 all'ora scendi che bucheresti tutte le gomme delle moto in parcheggio...
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Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 13:48 pm

Aggiungo un link alla discussione parallela che ho aperto in un forum di motociclisti.

http://www.sv-italia.it/forum/viewtopic.php?t=123150

L'aereo è il mezzo di trasporto con il più alto tasso di inquinamento pro-capite. Senza contare il casino...chiedilo a quelli che stanno alla Malpensa.

Se tu usi questo mezzo frquentemente per soddisfare la tua personale esigenza di scalare.....bhè...risulta difficile fare la morale ad uno perchè fa rumore. Sempre per fare l'avvocato del diavolo...
:D
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Messaggioda alberto60 » mer ago 16, 2006 13:49 pm

Paolo Marchiori ha scritto:secondo me ora stiamo andando fuori discorso. Allora io che per scalare mi muovo spessissimo in aereo sarei da legare al palo più alto.
Alberto, ok che ci sono escursionisti/alpinisti e chiodatori poco rispettosi ma la percentuale di quest'ultimi nell' insieme dei frequentatori abituali della montagna non è enorme. Se passi un giorno in Sella, anche ad andare sul Pordoi dove s'incontrano alpinisti, escursionisti e "funiviaristi" l'immondizia e il rumore puo' esser anche fastidiosa ma se passi una domenica o sabato sul Ciavazes dove ogni 2 minuti ci sono gruppi di centauri che sfrecciano a 100 all'ora scendi che bucheresti tutte le gomme delle moto in parcheggio...


Paolo sul fatto che le moto fanno un gran casino sono d'accordo con te , non si può discutere. Un giorno ero ad arrampicare al monte Cavallo in Apuane. Su per la strada di cava che passa sotto le pareti scarozzavano un bel pò di moto che facevano un gran casino e un gran polverone, però c'erano anche due bei fuori strada di gente che andava a scalare che sono arrivati in macchina a 5 minuti dall'attacco invece di farsela a piedi..... Quindi invece di restare ognuno sulle proprie posizioni e dare sempre la colpa agli altri, bisognerebbe fare un esamino di coscenza. Allora si vedrebbe che ognuno di noi c'ha messo del suo.
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Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 13:54 pm

Bravo Alberto...tra l'altro...la strada su cui hai visto i fuoristrada porta ad una delle cave più vergognose della storia apuana. Ma questo è un altro discorso. :D
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 16, 2006 14:06 pm

alberto60 ha scritto:Paolo sul fatto che le moto fanno un gran casino sono d'accordo con te , non si può discutere. Un giorno ero ad arrampicare al monte Cavallo in Apuane. Su per la strada di cava che passa sotto le pareti scarozzavano un bel pò di moto che facevano un gran casino e un gran polverone, però c'erano anche due bei fuori strada di gente che andava a scalare che sono arrivati in macchina a 5 minuti dall'attacco invece di farsela a piedi..... Quindi invece di restare ognuno sulle proprie posizioni e dare sempre la colpa agli altri, bisognerebbe fare un esamino di coscenza. Allora si vedrebbe che ognuno di noi c'ha messo del suo.
Alberto


su questo non c'è dubbio. Come dovrebbe esser cura di tutti cercare di limitare i danni del proprio passaggio. Son d'accordo.

Lapippa...lo so...l'aereo non è il massimo...mea culpa...ammetto la mia ipocrisia...
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer ago 16, 2006 14:14 pm

ps: grazie x i "deficienti" scritti da Cuorenero nel forum Sv.
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Messaggioda lapippa » mer ago 16, 2006 14:18 pm

:D Si fa per parlare Paolo. Ciascuno ha i propri compromessi.
Mi piacerebbe solo che ne uscisse una discussione in cui ci si renda disponibili anche ad ammettere le ragioni dell'altro, senza partire da posizioni arroccate. Anche a me danno fastidio le moto attorno al Sella...ma mi danno fastidio anche i 3000 camper, la corriera che suona il clacson, i pulman di pensionati con borraccia dell'ARMIR...ed anche i 500 arrampicatori che affollano il Ciavazes.
Ultima provocazione. Se gli alpinisti anzichè scalare sulla parete a 5 min dalla macchina avessero la voglia di sbattersi un po di più potrebbero raggiungere la Torre Innerkoffler o la Grohman, dove non si sente volare una mosca. Insomma, come coloro che percorrono la via Maria al Pordoi e poi si lamentano dei turisti al rifugio. La risposta è ovvia: vai altrove!
Non si può andare al Ciavazes e lamentarsi del rumore....
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