Senza i libri e le guide, senza i "Cento nuovi mattini" forse non avrei arrampicato in tanti posti come ho fatto, con piacere. Ma oggi mi coglie un terribile dubbio... è un bene chiodare tante falesie per poi pubblicare siti e guide e fare arrivare centinaia di persone in luoghi talvolta delicati (persone a dire il vero neppure troppo educate visto che cagano come dei muli ovunque e usano l'equivalente di qualche foresta per pulirsi)? sono stato in val Pennavaire il primo novembre ed era un vero disastro! Guide "Oltrefinale" ovunque, gente ammassata al Terminal, il parcheggio dietro la Chiesa di Veravo ridotto a un "bivacco di manipoli". No, così non va, non può andare avanti molto, i locals, giustamente reagiranno e scatteranno i divieti. Anche da me, dove le falesie sono poche e fra le poche quelle belle sono ancor meno, la disponibilità di una guida e di qualche info internet fa arrivare le orde! E lo stesso si può dire della montagna: ha senso incentivare la gente ad andarci con corsi e quant'altro? Non sarebbe meglio una sana "wilderness" accessibile a meno gente.
Non ho una soluzione, ma pongo il problema.


Anzi, forse la soluzione c'è: cercare meno il biz...
Ciao a tutti!