Dal sito di planetmountain...
"La via segue i primi 5 tiri di Bellavista, poi (sempre in comune con Bellavista) supera 12m sul grande tetto, prima di deviare a 180° per trovare una linea indipendente e continuare su quell'immensa porzione di soffitto (40m) che era già stata salita in artificiale, nel 1968, da Gerhard Baur assieme ai fratelli Walter e Erich Rudolph."
La linea di Alexander interseca a zigzag la vecchia linea diretta in artificiale, esplorando ampi spazi a destra e a sinistra per risolvere il problema in libera, per poi finire sulla via Cassin e per questa in cima.
"Si, raggiungere la cima è sempre importante" ci ha raccontato Alex.

sarebbe da sottolineare che il tiro di 8b+ è lungo 60m, mentre nel tetto ci sono 11 spit. Ma la via è tutt'altro che una riga di spit. E' abbastanza impegnativa: bisogna saper arrampicare anche abbastanza lontani dalle protezioni."


Cioè, a me piace leggere di quello che fanno i "fuoriclasse", sul serio, mi fa un po' sognare e comprendere a che livello si trova la nostra bella attività, ovvero dove si spingono i nuovi limiti...
Ma
qui mi pare che o non ho ben capito o qualcuno ci vuol prende in giro.
Cioè questo ha fatto una variante di (forse) 2 tiri, di cui uno passa a zig zag su una vecchia via, li ha spittati, poi li ha lavorati. In pratica ha fatto 2 tiri, 8b+ e 8c, sportivi (e non raccontiamo che gli spit sono distanti, la parete là strapiomba talmente tanto che un volo anche lungo non dà nessun problema a chi ne è abituato), su una difficoltà già fatta (da lui stesso!!) su chiodi normali (Bellavista). E gli dà un nome, pubblica dappertutto e la passa per una nuova VIA.
Embhè???