Tutto vero o tutto "opinabile".
Lasciamo stare l'arrampicata... parliamo di patenti moto/auto e faccio la mia riflessione sperando di riuscire a spiegarmi.
Quando ho preso la patente moto la ho fatta da privatista senza esami e con costi ridicoli. Non era richiesto l'esame pratico.
Ora devi prenderla per il motorino, e pure per la moto, facendo un esame anche pratico.
Quando ho preso la patente per la macchina, la ho presa da privatista senza fare mezza lezione in autoscuola (
no gaveo un bore de un skeo si dice da me).
Ora è obbligatorio fare delle ore in scuola guida. Comprare una macchina apposita, che solo i catorci vanno bene per i neo patentati.
Per cui, non so se il discorso patenti sia dovuto alla ricerca di una maggiore sicurezza o invece la protezione di corporazioni forti.
Nel mondo dell'arrampicata, credo ora siamo X10 il numero dei praticamente che eravamo una volta prima della legge Bassanini.
Le Guide hanno speso soldi per un corso, e ci terrebbero che il loro investimento sia tutelato.
La FASI non ha investito troppi soldi. E ci sono molto altre associazioni tipo UISP, etc...
Per gestire un numero di X10 utilizzatori servono più istruttori che le guide da sole non ce la faranno nemmeno volendo, ed in Italia, l'assalto alle professioni dai non professionisti, c'è sempre stato.
Inoltre l'indoor è esploso, con le problematiche annesse. Ricordiamoci che se la gente esce NON formata e si spiattella, rischiamo tutti (ma dico proprio tutti) la chiusura di falesie intere.
Non so valutare la formazione dei vari istruttori, ma vedo cose in giro che significa che l'istruttore ha trasmesso "molto poco" a chi ha fatto il corso.
Non so se la strada corretta sia far fare la patente con minimo X ore in scuola guida in un ambiente professionale (=AGAI), o se fare un corso professionale solo da gente che ha una preparazione specifica e riconosciuta (Maestro d'arrampicata, ad esempio l'istruttore della scuola guida specializzato solo che per moto), oppure tutto sommato andare avanti con istruttori più o meno formati alle volte in due giorni (patente di una volta).
Il tutto di cui sopra al netto della difesa di presunte corporazioni.
Personalmente sono per l'istituzione del Maestro d'arrampicata come unica figura che possa tenere corsi retribuiti economicamente (in maniera diretta ed indiretta

). Il corso "deve richiedere un curriculum adeguato e essere fattibile per esseri umani dotati di lavoro e famiglia e disponibilità economica nella media".
Ciao,
E
PS: per diventare allenatore federale di basket, io mi sono sorbito (e non mi sono lamentato):
- corso di 16 sere durato circa 20 settimane.
- quaranta partite di basket arbitrate. (=uscite non retribuite con professionisti che mi insegnavano).
- esame.
Per passare al livello successivo, 1 anno come assistente di un allenatore federale, corso di 8 serate, esame.
Non era richiesto saper giocare bene, e ricordo che uno dei migliori allenatori di sempre nella storia italiana di questo sport, praticamente, non aveva mai giocato. Fare "un grado" non ti porta ad essere un buon allenatore/istruttore:
"Ha vinto 3 scudetti con la Virtus Bologna (1984, 1994 e 1995), 4 Coppe Italia (2 con la Virtus Bologna Bologna, 1984 e 1997, 1 con Verona nel 1991, prima ed unica squadra di serie A2 a vicencere la Coppa, e 1 con Scavolini Pesaro nel 1992) e 1 Supercoppa Italiana (Virtus Bologna nel 1995). Ha allenato anche la Fortitudo Bologna, Basket Rimini (dalla serie D alla serie A2), Fabriano Basket (promozione in A1 nel 1981-82) e Libertas Livorno (dalla serie A2 alla finale scudetto con Philips Milano nel 1989). Con la Scavolini Pesaro ha disputato la finale scudetto 1992 contro la Benetton Treviso.
Da responsabile tecnico del settore azzurro Master, il 2 agosto 2008 a Pesaro ha vinto tre titoli europei in un solo giorno: quello con la Nazionale femminile over-30 e quelli con le Nazionali maschili over-40 e over-45. Nel 2009 con la selezione over-45 ha vinto il Mondiale a Praga e nel 2012 l'Europeo in Lituania."