Mago del gelato ha scritto:Enzolino ha scritto:Esistono in Inghilterra dei personaggi chiamati "Trainspotter".
Prendono nota delle partenze e degli arrivi di tutti i treni di una data stazione e conoscono a memoria gli orari di tutti i treni relativi ad una certa localita'.
Secondo me i climber che annotano ogni via nel loro database gli assomigliano un po' e potrebbero essere chiamati "climbspotter" (compresi i Shardrockisti o quelli di 8a.nu!).
Il confronto tra trainspotters e climbspotters e' utile per capire dove finisce la ragionevolezza e dove comincia l'ossessione nel riportare le proprie esperienze.
Credo che alla fine comunque ognuno sia diverso.
Personalmente non annoto quasi niente se non per vie lunghe in grandi pareti, le cui esperienze che mi possono essere utili (tempi di percorrenza, attrezzatura, ecc) per delle scalate future o per dare qualche dritta agli amici che le ripercorrono.
Penso inoltre che per chi lavora con l'arrampicata possa essere indispensabile prendere nota delle vie percorse.
Ciao![]()
Lorenzo
Sono però 2 cose diverse: un conto è tenere un diario su cui annotare esperienze ed emozioni legate a qualcosa che si è fatto, un conto è fare un elenco delle cose fatte solo per ricordarsele quantitativamente. Nel secondo caso secondo me è perfettamente inutile al fine di una crescita personale
Ma potrebbe essere fondamentale, ad esempio, per allenarsi.