da quilodicoequilonego » mar ago 08, 2006 14:31 pm
da yinyang » mar ago 08, 2006 16:07 pm
quilodicoequilonego ha scritto:se vi si rompe una corda voi chiamate l'elicottero, io non ci penso neanche
da giangi4 » mar ago 08, 2006 16:44 pm
da Vroni » mar ago 08, 2006 18:48 pm
da Trespass » mar ago 08, 2006 21:00 pm
yinyang ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:se vi si rompe una corda voi chiamate l'elicottero, io non ci penso neanche
ah ecco, non avevo capito l'ironia
da xee » mer ago 09, 2006 0:18 am
Trespass ha scritto:yinyang ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:se vi si rompe una corda voi chiamate l'elicottero, io non ci penso neanche
ah ecco, non avevo capito l'ironia
Occhio che quilodice e quilonega....
da Supergnàs » mer ago 09, 2006 9:42 am
quilodicoequilonego ha scritto:se vi si rompe una corda voi chiamate l'elicottero, io non ci penso neanche
da quilodicoequilonego » mer ago 09, 2006 10:09 am
da Paolo Marchiori » mer ago 09, 2006 11:10 am
quilodicoequilonego ha scritto:se vi si rompe una corda voi chiamate l'elicottero, io non ci penso neanche
da Z » mer ago 09, 2006 11:24 am
virgy ha scritto: ma penso a come ci vogliono o a come ci vogliamo (senza dar la colpa agli altri).....tutti uguali, tutti con le stesse macchine che hanno gli stessi colori, tutti con gli stessi bisogni, con gli stessi desideri, con lo stesso cibo e gli stessi divertimenti, tutto deciso, inculcato e regolamentato....tutto, tutto....
non sarebbe bello che almeno la montagna potesse essere "vissuta" veramente da noi, in libertà, con buon senso, spontaneità e allegria?
da baston_contrario » mer ago 09, 2006 12:45 pm
Z ha scritto:Faccio un altro tentativo virgy, anche se mi pare che, contrariamente a quanto dici, tu abbia già una tua bella idea preconcetta che difficilmente potrà essere scalfita...![]()
Perchè regole e libertà non possono essere coniugate?
Sembra un paradosso, ma ti sei mai chiesta se anche la libertà ha bisogno di regole?
Ti rispondo io: ce l'ha.
Provo con un esempio, in un ambito ristretto, senza andare nei massimi sitemi...
Gli scacchi. Ci sono alcune regole precise, inderogabili. All'interno di queste regole la libertà di ciascuno dei giocatori è assoluta. Hanno infinite possibilità. E nello stesso tempo la mossa di uno condiziona quella dell'altro.
Togliamo le regole dal gioco degli scacchi e il gioco stesso non esisterà più.
Nelle attività umane, semplicemente, la libertà (se intesa come totale arbitrio del singolo e assenza di regole) non esiste. E non può esistere. Da qui l'esigenza di individuare regole scritte condivise. E, dove questo non è stato ancora possibile, da qui il detto "la mia libertà finisce dove inizia la tua", cui però sfido chiunque a dare un senso compiuto, reale.
Pausa caffè
da x » mer ago 09, 2006 13:12 pm
baston_contrario ha scritto:Scusa scusa... ma non mi trovi d'accordo.
Andar per rocce non avrebbe di per sè bisogno di regole codificate se non fosse per garantire la convivenza fra le persone, cioè per salvaguardare proprio quel principio per cui "la mia libertà finisce dove inizia la tua".
L'andar per rocce non è un'attività artificialmente costruita come può essere il gioco degli scacchi... è un istinto che l'uomo ha dentro di sè, e come tale non è soggetto a schemi precostituiti.
Vedo una parete di roccia... mi viene voglia di salirla. Il gioco è arrampicare... punto. Il *come* sta su un altro piano: che io la salga in ciabatte oppure con attrezzatura da spedizione patagonica, addentando tutti i chiodi con un vigliacco da 3 metri oppure slegato... per me *vale* comunque. Se mi dà soddisfazione.
L'unica limitante riguarda il rapporto con gli altri: se arrivo all'attacco in trattore, se apro fessure col flessibile, se disegno con la bomboletta sulle rocce, se... insomma, se altero in qualche modo il contesto manomettendo il tavolo da gioco, allora sì che non posso più considerarmi *libero* ma devo rendere conto anche agli altri del mio operato.
L'esigenza di avere regole deriva solo dal fatto che "la mia libertà finisce dove inizia la tua". Oppure nel caso io mi voglia confrontare con altri, ma questo è un altro discorso; fintanto che ciò che faccio lo faccio per me stesso, non ho bisogno di inscatolarlo dentro uno schema condiviso per attribuirgli valore.
Poi concordo con te che contestualizzare "la mia libertà finisce dove inizia la tua" sia in molti casi difficile ed opinabile, ma è la base della convivenza civile, e non solo nel mondo alpinistico. Ce dobbiamo da rassegnà.![]()
Ciao !
da quilodicoequilonego » mer ago 09, 2006 13:38 pm
Paolo Marchiori ha scritto:quilodicoequilonego ha scritto:se vi si rompe una corda voi chiamate l'elicottero, io non ci penso neanche
beh, dipende dalle situazioni, da dove sei, da quanti metri di corda resta utilizzabile. Se sei in mezzo a un paretone, sopra degli strapiombi, con ancora n metri da scalare e rimani con una corda inutilizzabile...io piuttosto che buttarmi di sotto, o scalare senza corda chiamo aiuto...
da giangi4 » mer ago 09, 2006 15:38 pm
da virgy » mer ago 09, 2006 16:27 pm
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