Enzolino ha scritto:Io penso esattamente il contrario.Roberto ha scritto:Fare una solitaria slegato è una calla, se si ha il grdo (ovvio), rispetto a fare una lunga solitaria autroassicurato, dove anche nei tiri slegato ti devi portare tutto in spalla.
Bonatti a Petit Dru o sul Cervino e Casarotto (ne dico una per tutte ma immenza come importanza) sull' immensa e pericolossissima Nord del Huascaran, sono al di la di ogni paragone, stratosferici!
I veri solitari sono quelli che vanno slegati, condizione pero' necessaria ma non sufficiente.
Sono veramente soli loro e la roccia.
Al contrario, la corda, il soloist ed anche lo zaino rappresentano delle "ancore di sicurezza", dei compagni di cordata per chi va senza partners.
Aggiungerei una cosa.
Avere qualcuno al campo base o al di la' della ricetrasmittente da un supporto morale che riduce il carattere solitario dell'esperienza.
Ciao
Lorenzo
Bonatti sul cervino aveva la compagnia di trentacinque kg di zaino da sgarrupare su per quella parete da incubo e le luci di zermatt(solo di notte con il sereno) con le quali comunicava a sua volta con una lampada o simili...se queste sono ancore...

Per quanto riguarda le imprese himalayane..beh si è detto grande solitario, non pazzo suicida..visto che la radio l'hanno inventata..
che ti leghi o no se sei solo sei solo!
Sono giochi diversi con regole diverse ma secondo me il rischio aumenta il valore della prestazione ma non l'intensità del'esperienza che vivi.