Già... domenica durante la discesa in doppia dopo aver percorso la via Desiderio Sofferto, un gruppo di tre scalatori, di cui almeno uno di verona, ha ricevuto un bel masso in testa durante le operazioni di recupero delle corde ed ha rimediato, nonostante il caschetto che ha comunque attutito il colpo, un bel trauma cranico. E' stato soccorso con l'elicottero ed ora è in prognosi riservata.
In bocca al lupo!
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Leggermente off topic ma non troppo... dal sito de L'Arena
Brentino Belluno. «È il primo grande intervento che la Provincia fa in Valdadige, un?opera importante per mettere in sicurezza Preabocco». Così il sindaco, Virgilio Asileppi, commenta il lavoro che l?unità operativa dissesti idrogeologici-protezione civile della Provincia sta mettendo in cantiere. e che porterà all?installazione di potenti reti in funi metalliche, le barriere paramassi. L?intervento serve a salvare da eventuali crolli il borgo medievale, dove vivono oggi circa 150 persone.
Precisa l?assessore provinciale che ha seguito i lavori, Lucio Campedelli: «Stiamo monitorando il territorio per individuare i punti a rischio. Si deve operare sulla prevenzione dato che spesso i pericoli per l?incolumità delle persone sono causati dall?aver edificato in zone a rischio di dissesti». E prosegue: «Per garantire la sicurezza è indispensabile l?attenzione nella pianificazione urbanistica. La natura non va sfidata».
L?iter dei lavori nasce da una segnalazione fatta nel 2000 da alpinisti accortisi che alcuni massi tendevano a staccarsi. Fortunatamente nulla di grave è mai accaduto a Preabocco, dove la popolazione è abituata a vivere a contatto con la natura e il rischio di caduta massi. «Lo testimoniano i pesanti detriti accumulatisi nei secoli ai piedi della parete», dice il sindaco, «ultimamente però la situazione è più critica, bisogna dare tranquillità».
Dopo quella egnalazione, il Genio civile di Verona, braccio operativo della Regione, intervenne mettendo alcuni pannelli in fune metallica ad alta resistenza. Durante queste operazioni si svolsero ulteriori sopralluoghi, anche in elicottero, che rilevarono instabilità in più punti. Essendo la parete immensa, gli esperti hanno ritenuto impensabile riempirla di reti e si sono concentrati sull?abitato di Preabocco.
A marzo del 2005 è stato fatto un ulteriore sopralluogo in elicottero per decidere dimensioni e posizione delle barriere. «Furono fatte anche simulazioni di caduta al computer per calcolare traiettorie ed energie e si stabilirono lunghezza, altezza e posizione delle barriere», spiega il geologo Ugo Franceschetti, responsabile dell? unità operativa. «Dagli studi è emersa la necessità di posizionare due reti, la prima a 400 metri di quota più vicina alla cima e lunga 150 metri, la seconda più bassa e vicina all?abitato, lunga circa 300 metri». Il progetto definitivo risale a novembre. A dicembre è stato fatto l?affidamento dei lavori, concretizzatosi con l?assegnazione dell?incarico, il 18 maggio, alla Fraicom srl di Ripi (Frosinone).
In questo momento è in corso il tracciamento. I tecnici stanno cioè perlustrando i boschi che crescono sulla parete per decidere come e dove porre i paletti che poi sosterranno le barriere. La data prevista per il termine dei lavori è il 13 dicembre. L?operazione vale oltre un milione e 200mila euro, un milione arriva dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) del ministero delle Infrastrutture, tramite la Regione Veneto. Dopo questa prima fase verranno collocate le reti. «L?impatto ambientale sarà ridotto al minimo, anche se è da considerarsi irrilevante rispetto alla sicurezza», commenta Campedelli, «si lavora salvaguardando i sentieri, i percorsi faunistici e alpinistici del versante».