Il Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che, come recita l?articolo 1 del suo Statuto, ?ha per iscopo l?alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale?.
Oggi mi han detto che il primo articolo non era questo, era stato modificato nel trentennio.
Prima non aveva ?per iscopo? l'alpinismo.
Se così fosse ho sbagliato metodo nel criticare chi come Salsa propone di modificare lo statuto.
Ora capisco che loro vorrebbero riportarlo alle origini, mentre io vedevo la loro azione come un ?tentativo di golpe? dei burocrati.
Non ridete, ma ?affermare continuamente la priorità dell'alpinismo? è un obiettivo che avevamo già trenta anni fa e fino ad oggi non abbiamo avuto alcun successo, anzi va sempre peggio per tutti quelli che non ne sanno niente (le pareti qui da noi però sono più libere).
Ma allora mi meraviglia ancor di più l'editoriale dell'ultima ?la Rivista mensile?, al quale per altro ho risposto abbastanza pacato, ma chissà se pubblicheranno.
Magari l'editoriale è un'indagine conoscitiva per capire la forza dell'opposizione alla modifica.
Se non ci fosse l'alpinismo per me il Cai diventerebbe proprio il nulla.
Chi vivrà vedrà, ma ditemi perfavore se è vero che ?l'iscopo? era diverso.