Segni sulla pelle

[Roberto]

Sempre più gente si tatua, forse nella speranza di riconoscere il proprio corpo tra tanti, renderlo personale come fosse un oggetto, oppure nella vana ricerca di fermare un attimo, ricordarlo finché la pelle resterà leggibile. Gli scarabocchi invadono la pelle alla ricerca di un? individualità che si perde nell? omologazione generalizzata di tatuarsi.
Eppure c? è chi di segni sul corpo ne porta tanti, senza per questo esserseli disegnati. Segni del tempo, naturali, personali, unici e indimenticabili. Cicatrici come ghirigori, che al tatto o alla vista ridestano un fatto, che a volte lasciano un? anestesia parziale alla pelle, ma non certo al ricordo, che torna veloce a quel giorno.
Questo mese ne ho aggiunti altri al mio campionario, la mia ?segnoteca? si accresce, malgrado non sia orgoglioso di questa collezione di brutti ricordi. Alcuni avranno bisogno di tempo ancora per passare da ferita e segno sulla pelle, ma è ineluttabile che accadrà, mancherà la data e la causa, che implicite verranno alla mente tutte le volte che li specchierò con il resto di me.
Il corpo si invecchia, la pelle si accartoccia e loro restano quasi impassibili, solo un po stropicciati, come sgualciti dall? uso. Con gli anni che passano e le passioni che diverranno impossibili, questi segni saranno il mio rosario, li scorrerò con i polpastrelli, senza timore di consumarli, i miei segni particolari.
Segni di una vita di montagna fatta di cose reali, come le pietre che graffiano, che tagliano, che spezzano le ossa, che ti ricordano che sei vivo ma estremamente vulnerabile; segni che ti rammentano il valore della vita, con la quale giocavo da incosciente.
La mia agenda di appuntamenti per fortuna mancati, di botte da orbi prese da me stesso, complice la montagna picchiatrice silenziosa e innocente.

[Remu]

...cavolo...ma tu nella vita fai lo scrittore??


Non so perchè ma leggendo mi è tornato in mente il libro "il vecchio e il mare"....direi che se puoi cambiare il titolo del post in "il vecchio e la montagna" ci starebbe benissimo...ovviamente questo non per darti del vecchio..ma per paragonare il tuo pensiero ad un bellissimo racconto!!

[squob]

Io sono abbastanza orgoglioso delle mie quattro cicatrici. Alla fine possono essere paragonate alle fotografie che teniamo nel cassetto, quelle che ti sei dimenticato di avere ma che, appena tornano sotto mano, rievocano storie e stati d'animo. Non tutte racchiudono eventi felici ma non vuol dire che in qualche modo non si abbia piacere nel ricordarle.

[Roberto]

...cavolo...ma tu nella vita fai lo scrittore??


Non so perchè ma leggendo mi è tornato in mente il libro "il vecchio e il mare"....direi che se puoi cambiare il titolo del post in "il vecchio e la montagna" ci starebbe benissimo...ovviamente questo non per darti del vecchio..ma per paragonare il tuo pensiero ad un bellissimo racconto!!

Accidenti, tu mi lusinghi

Senza fare paragoni impossibili, la storia del "vecchio e la montagna" potrebbe avere un senso, non solo perché ci vogliono anni di montgna per collezionare segni a sufficenza, ma anche perché la mia condizione di "scampato", oltre che reduce, mi fa sentiire tutto insieme più vecchio della mia età, direi vecchio e stanco, e poi, come ne "Il vecchio ed il mare", torno a casa senza il "pescato" ....

[Raven]

[...]
la mia condizione di "scampato", oltre che reduce, mi fa sentiire tutto insieme più vecchio della mia età, direi vecchio e stanco, e poi, come ne "Il vecchio ed il mare", torno a casa senza il "pescato" ....

senza il "pescato" ma "ripescato"

[Mr.Orange]

scrivi veramente molto bene..
complimenti davvero!
come va la convalescenza?