Che ne pensate degli "accompagnatori" alpini?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Che ne pensate degli "accompagnatori" alpini?

Messaggioda tommy~ » gio ago 13, 2009 23:02 pm

Son persone che, dietro compenso, portano la gente a farsi qualche giretto in montagna...

Devono star sotto i 1800 m (tranne alcune eccezzioni)


Io non capisco perchè le guide se la prendano tanto... in fondo per far un giro mica ho bisogno della guida alpina no?


:)


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Messaggioda alemaiale » ven ago 14, 2009 0:00 am

Sono perfettamente d'accordo. Sarebbe ora che nascesse questa figura
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Messaggioda Dolmen » ven ago 14, 2009 8:35 am

tralasciando il fatto che secondo mè una figura del genere non ha senso,
mi pare che una figura come quella sopra descritta esista già! mi pare siano le guide di media montagna! o sbaglio?
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Messaggioda maurizio56 » ven ago 14, 2009 9:47 am

Dolmen ha scritto:tralasciando il fatto che secondo mè una figura del genere non ha senso,
mi pare che una figura come quella sopra descritta esista già! mi pare siano le guide di media montagna! o sbaglio?


Infatti....hanno un patentino come le guide alpine e un tariffario e mi sembra che addirittura appartengano allo stesso settore/sodalizio, ora provo a verificare. :)
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Messaggioda maurizio56 » ven ago 14, 2009 9:57 am

Fanno parte dello stesso collegio, possono accompagnare singoli o gruppi a qualsiasi altezza, ma non possono usare tecniche che riguardino la pratica dell' alpinismo, ovviamente a pagamento in base alle tabelle regionali, sono guide alpine a tutti gli effetti, mi sorprende che le guide alpine si lamentino delle attività che loro stesse svolgono. 8O 8O 8O
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 9:58 am

In trentino ci sono, sono iscritti allo stesso collegio delle guide e fanno attività di accompagnamento dove non è previsto l'uso di tecniche alpinistiche, no neve, no ghiaccio, no corde ecc...non sono autorizzati a spingersi oltre i 1800 metri di quota salvo alcuni itinerari autorizzati dal Servizio Turismo della PAT. Ci sono anche nelle altre regioni e nazioni con differenti limitazioni.

http://nuke.accompagnatoriditerritorio.it/
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 10:12 am

maurizio56 ha scritto:Fanno parte dello stesso collegio, possono accompagnare singoli o gruppi a qualsiasi altezza, ma non possono usare tecniche che riguardino la pratica dell' alpinismo, ovviamente a pagamento in base alle tabelle regionali, sono guide alpine a tutti gli effetti, mi sorprende che le guide alpine si lamentino delle attività che loro stesse svolgono. 8O 8O 8O


Non sono per nulla guide alpine. Sono accompagnatori di media montagna, appartengono allo stesso collegio ma sarebbe come paragonare un geometra a un ingegnere...in trentino hanno la limitazione di cui sopra (1800 metri salvo eccezzioni)
Ora...il discorso (parlo per il trentino) è un po' più complicato di quello che sembra.
Chi si è iscritto a fare ADT in trentino sapeva quali limitazioni aveva, salvo poi a corso iniziato chiedere autorizzazioni per fare anche altro (itinerari sopra i 1800 metri). C'è quialche guida che non l'ha presa bene.
Secondo, se le guide alpine facessero solo attività dove vengono richieste tecniche alpinistiche il problema del conflitto (dello spartirsi una torta che ultimamente è sempre più piccola) non esisterebbe, ma tante guide per portare a casa il pane fanno anche sentieri, passeggiate, gite al parco eccetera, quindi qualcuno ha paura di perdere una fetta di lavoro. Di qui tutta la polemica su quali itinerari mettere in deroga e quali no e in base a quali criteri. Nella quale non voglio entrare.
Altra paura delle guide è quella che in italia ogni persona dotata di una patacca (vedi istruttori cai e altre monate) si sente in diritto di esercitare una professione anche se non gli compete, quindi c'è chi ha paura che questi ADT facciano anche quello che non possono fare, ferrate, itinerari non in deroga...
L'abusivismo nella professione della guida alpina è un male altamente diffuso e scarsamente combattuto, sopratutto in italia.
A me non spaventa, infondo gli ADT sono l'unica categoria che se colti fuori dai propri limiti d'azione possono essere segnalati (al collegio guide alpine) e puniti di conseguenza, cosa che non si può fare con qualsiasi altra persona che eserciti abusivamente, anche dietro compenso, la professione di guida.
L'unica discriminante per denunciare uno per esercizio abusivo della professione è la spendita del titolo.
Mi spiego, se uno porta gente in montagna (qualsiasi attività) e si fa pagare non gli si può dir niente, lo si può segnalare solo se lui si spaccia esplicitamente per guida alpina pur non essendolo.
Io vedo questi ADT come più controllabili e come fonte di collaborazione più che concorrenza.
Sempre se ognuno rimane entro le proprie competenze e limiti.
Poi ognuno ha le proprie idee.
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Messaggioda n!z4th » ven ago 14, 2009 10:18 am

Senza leggere tutto, lo farò dopo, mi pare che in Valtellina già esistano. Anzi sono quasi sicuro perchè stavo sfogliando giusto 5 gg fa l'organico delle guide e compariva pure una voce *accompagnatore di media montagna*.
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Messaggioda n!z4th » ven ago 14, 2009 10:22 am

Mi spiego, se uno porta gente in montagna (qualsiasi attività) e si fa pagare non gli si può dir niente


Scusa, un chiarimento.
Per lo stato italiano qualsiasi fonte di guadagno deve essere dichiarata e bisogna versare una buona percentuale allo stato stesso. Se mi faccio pagare affinche, come dici tu, non mi si possa dire nulla, devo pagare le tasse e quindi avere una *licenza*. Come appaio quindi agli occhi dello stato? Come cosa se non Accompagnatore?
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Messaggioda Sbob » ven ago 14, 2009 10:39 am

DZs ha scritto:Mi spiego, se uno porta gente in montagna (qualsiasi attività) e si fa pagare non gli si può dir niente.

Se uno porta gente in montagna e si fa pagare sta esercitando abusivamente la professione di guida alpina e come tale viene punito.
A meno che non dica che sta accompagnando degli amici e si faccia pagare in nero...

Secondo, se le guide alpine facessero solo attività dove vengono richieste tecniche alpinistiche il problema del conflitto (dello spartirsi una torta che ultimamente è sempre più piccola) non esisterebbe

Le corporazioni finiscono per essere enti che difendono gli interessi economici della categoria. Non vedo perche' le guide alpine dovrebbero fare differenza.

Le guide si sono sempre lamentate per gli istruttori CAI che fanno gratis cio' per cui vorrebbero mangiare loro, per le palestre artificiali perche' sfuggono alla loro mangiatoia...
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 10:39 am

n!z4th ha scritto:
Mi spiego, se uno porta gente in montagna (qualsiasi attività) e si fa pagare non gli si può dir niente


Scusa, un chiarimento.
Per lo stato italiano qualsiasi fonte di guadagno deve essere dichiarata e bisogna versare una buona percentuale allo stato stesso. Se mi faccio pagare affinche, come dici tu, non mi si possa dire nulla, devo pagare le tasse e quindi avere una *licenza*. Come appaio quindi agli occhi dello stato? Come cosa se non Accompagnatore?


Dunque...se facciamo finta di vivere nel mondo delle fate si, la cosa sarebbe giusta come dici tu.
Ma.
Primo, non è questo il discorso, posso denunciarli per evasione fiscale, per aver fatturato qualcosa e venduto altro ma non per esercizio abusivo della professione.
Secondo.
Viviamo in italia, e se uno vuol farsi dare dei soldi ci sono mille modi di farlo, da chi ha licenza di accompagnatore turistico e si fa pagare per la gita al parco e porta la gente a far la ferrata, da quello che ha la patacca del cai e si fa rimborsare a vario titolo (so già che ci sarà chi dirà "impossibile" ma è già successo che qualche istruttore del cai faccia cose simili, qualche, non tutti, non generalizziamo)
Questi sono solo due esempi, ma ce ne sarebbero molti altri, compreso chi si fa pagare, non denuncia nulla (credo si chiami nero :roll: ) comunque il discorso non cambia, lo puoi denunciare per evasione fiscale ma non per esercizio abusivo della professione.
Un po', fatte le debite proporzioni, come con al capone. Finito in carcere non per gli omicidi o i traffici ma perchè non dichiarava i profitti delle sue attività al fisco.
Tengo a sottolineare che l'esercizio di attività per le quali non si è preparati è comunque pericoloso in ogni caso, specialmente quando se sbagli qualcosa rischi di ammazzare qualcuno...perchè di solito il terreno è lontano, i sassi son duri e l'impatto è di norma non ben tollerato...
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 10:47 am

Sbob ha scritto:
DZs ha scritto:Mi spiego, se uno porta gente in montagna (qualsiasi attività) e si fa pagare non gli si può dir niente.

Se uno porta gente in montagna e si fa pagare sta esercitando abusivamente la professione di guida alpina e come tale viene punito.
A meno che non dica che sta accompagnando degli amici e si faccia pagare in nero...

Secondo, se le guide alpine facessero solo attività dove vengono richieste tecniche alpinistiche il problema del conflitto (dello spartirsi una torta che ultimamente è sempre più piccola) non esisterebbe

Le corporazioni finiscono per essere enti che difendono gli interessi economici della categoria. Non vedo perche' le guide alpine dovrebbero fare differenza.

Le guide si sono sempre lamentate per gli istruttori CAI che fanno gratis cio' per cui vorrebbero mangiare loro, per le palestre artificiali perche' sfuggono alla loro mangiatoia...


Ripeto, l'unica discriminante per denunciare uno è la "spendita del titolo", informati, se tu vai in giro a dire che sei guida e non lo sei sei passibile di denuncia (sempre se lo si può dimostrare) altrimenti no. Per il resto vale quanto specificato a Nizz4th sopra.
Le guide, quelle che si lamentano a ragione, non si lamentano di chi fa qualcosa gratis ma di chi lo fa dietro compenso se frequantassi un po' le nostre zone d'estate capiresti quello che dico.
Poi.
Se uno crede di vivere nel migliore dei mondi può darsi che il tuo discorso regga, ma siccome viviamo nel nostro mondo, che può anche essere il milgiore dei mondi possibili ma che è reale, dove non tutti i farabutti vengono puniti e i modi per farla franca si moltiplicano molto più velocemente dei controlli allora...il discorso cambia.

Ovvio che le guide difendano gli interessi di categoria, chi si lamenta di come questo viene fatto dovrebbe farsi un giro in svizzera, dove la categoria viene di norma più ascoltata.
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Messaggioda asalalp » ven ago 14, 2009 10:58 am

C'è anche la figura della guida escursionistica
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 11:03 am

asalalp ha scritto:C'è anche la figura della guida escursionistica


Anche la figura di mer*a io sono un campione... :lol:
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Messaggioda Sbob » ven ago 14, 2009 11:03 am

DZs ha scritto:Ripeto, l'unica discriminante per denunciare uno è la "spendita del titolo", informati, se tu vai in giro a dire che sei guida e non lo sei sei passibile di denuncia

Legge 6/89, Art. 2
1. E? guida alpina chi svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le seguenti attività:
2.
a) accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia che su ghiaccio o in escursioni in montagna;
b) accompagnamento di persone in ascensioni sci ? alpinistiche o in escursioni sciistiche;
c) insegnamento delle tecniche alpinistiche e sci ? alpinistiche con esclusione delle tecniche sciistiche su piste di discesa e di fondo.

3. Lo svolgimento a titolo professionale delle attività di cui al comma 1, su qualsiasi terreno e senza limiti di difficoltà e, per le escursioni sciistiche, fuori delle stazioni sciistiche attrezzate o delle piste di discesa o di fondo, e comunque laddove possa essere necessario l?uso di tecniche e di attrezzature alpinistiche, è riservato alle guide alpine abilitate all?esercizio professionale e scritte nell?albo professionale delle guide alpine istituito dall?articolo 4, salvo quanto disposto dagli articoli 3 e 21.


Se accompagni persone in montagna e ti fai pagare stai violando la sudetta legge.

Le guide, quelle che si lamentano a ragione, non si lamentano di chi fa qualcosa gratis ma di chi lo fa dietro compenso se frequantassi un po' le nostre zone d'estate capiresti quello che dico.

Per esperienza ti posso dire che dalle nostre parti le guide si sono spesso lamentate del fatto che esistano i corsi del CAI.
Riguardo alle palestra artificiali, e' successo di guide che si lamentassero della concorrenza di non-guide...

Ovvio che le guide difendano gli interessi di categoria, chi si lamenta di come questo viene fatto dovrebbe farsi un giro in svizzera, dove la categoria viene di norma più ascoltata.

In generale mi stanno sulle balle tutte le corporazioni, con la scusa della difesa della qualita' della professione spesso finiscono per difendere gli interessi personali di pochi privilegiati.
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Messaggioda maurizio56 » ven ago 14, 2009 11:17 am

DZs ha scritto:[Altra paura delle guide è quella che in italia ogni persona dotata di una patacca (vedi istruttori cai e altre monate)


Se hai prove e conosci qualc'uno dovresti fare nomi e cognomi, altrimenti nel calderone non puoi metterci dentro tutti, gli istruttori C.A.I. (che non sono monate) visto che, al contrario di quanto pensi Tu, i soldi li tirano fuori di tasca loro e mai si permetterebbero di fare attività alpinistica a scopo di lucro, hanno ben presente quali siano i loro limiti e non si muovono (fuori dalle sezioni) se non in forma amicale, senza ovviamente pretendere nulla da nessuno, anche nell' ovvio caso che scatti automatico il discorso di affidamento, con ovvi motivi di responsabilità.
Poi se le guide alpine hanno paura che...........è semplicemente un problema loro.......ma questa è una storia vecchia......molto vecchia, che mai si sanerà, anche se ultimamente e formalmente il Corpo delle Guide Alpine hanno firmato un' importante accordo di collaborazione con il Club Alpino Italiano, bisognerebbe però lavorare per far diventare questa collaborazione una realtà. :) :) :)
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Messaggioda n!z4th » ven ago 14, 2009 11:22 am

se facciamo finta di vivere nel mondo delle fate si, la cosa sarebbe giusta come dici tu.


Ok :lol:

Primo, non è questo il discorso, posso denunciarli per evasione fiscale, per aver fatturato qualcosa e venduto altro ma non per esercizio abusivo della professione.


Perfetto :wink:
Chiarissimo, un po' come immaginavo...
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 11:23 am

Sbob ha scritto:
DZs ha scritto:Ripeto, l'unica discriminante per denunciare uno è la "spendita del titolo", informati, se tu vai in giro a dire che sei guida e non lo sei sei passibile di denuncia

Legge 6/89, Art. 2
1. E? guida alpina chi svolge professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le seguenti attività:
2.
a) accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia che su ghiaccio o in escursioni in montagna;
b) accompagnamento di persone in ascensioni sci ? alpinistiche o in escursioni sciistiche;
c) insegnamento delle tecniche alpinistiche e sci ? alpinistiche con esclusione delle tecniche sciistiche su piste di discesa e di fondo.

3. Lo svolgimento a titolo professionale delle attività di cui al comma 1, su qualsiasi terreno e senza limiti di difficoltà e, per le escursioni sciistiche, fuori delle stazioni sciistiche attrezzate o delle piste di discesa o di fondo, e comunque laddove possa essere necessario l?uso di tecniche e di attrezzature alpinistiche, è riservato alle guide alpine abilitate all?esercizio professionale e scritte nell?albo professionale delle guide alpine istituito dall?articolo 4, salvo quanto disposto dagli articoli 3 e 21.


Se accompagni persone in montagna e ti fai pagare stai violando la sudetta legge.

Le guide, quelle che si lamentano a ragione, non si lamentano di chi fa qualcosa gratis ma di chi lo fa dietro compenso se frequantassi un po' le nostre zone d'estate capiresti quello che dico.

Per esperienza ti posso dire che dalle nostre parti le guide si sono spesso lamentate del fatto che esistano i corsi del CAI.
Riguardo alle palestra artificiali, e' successo di guide che si lamentassero della concorrenza di non-guide...

Ovvio che le guide difendano gli interessi di categoria, chi si lamenta di come questo viene fatto dovrebbe farsi un giro in svizzera, dove la categoria viene di norma più ascoltata.

In generale mi stanno sulle balle tutte le corporazioni, con la scusa della difesa della qualita' della professione spesso finiscono per difendere gli interessi personali di pochi privilegiati.


La legge la conosco anch'io. Ma come tu ben sai le leggi vanno interpretate dai giudici.
Quindi diversa cosa sono le sentenze.
Quelle dicono che per contavvenire alla legge di cui sopra devi "operare la spendita del titolo" ovvero devi affermare, o oggettivemente dimostare (divise o patacche contraffatte) che sei Guida Alpina anche se non lo sei.
Fidati, e se non ti fidi informati meglio.
Non so quello che fanno le guide dalle tue parti, ma se si lamentano di corsi cai svolti nei limiti stabiliti dalla legge e senza istruttori prezzolati (non rimborsati quello è consentito) sbagliano.
Le corporazioni non esistono, esistono gli albi professionali, che sono tutelati dalla legge. Solo che gli ingegneri valgono qualcosa le guide no.
Come tutte le cose anche questi non sono perfetti.
A me stanno sulle balle invece quelli che con la scusa del liberismo si sentono autorizzati a fare cose che la legge non consentirebbe appellandosi a cavilli e interpretazioni.
Come mi stanno sulle balle quelli che non avendo, qualità, tempo, voglia di fare l'iter previsto per svolgere uina professione trovano scorciatoie più comode.
Poi mi stanno sulle balle anche quelli che pensano che le guide siano una specie di loggia che cura interessi personali di pochi contro la libertà che tutti pensano di potersi arrogare.
In realtà in italia le guide a livello politico non contano un c***o, la loro professione non viene tutelata e la loro figura professionale non viene di norma rispettata.
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Messaggioda il.bruno » ven ago 14, 2009 11:44 am

se non sei medico e ti metti a prescrivere cure, anche senza spacciarti come medico, stai esercitando abusivamente la professione medica lo stesso.
l'esercizio abusivo si configura in base a quel che fai, se corrisponde a una professione, non in base a quel che dici di essere, quindi se accompagni gente a pagamento in escursioni in montagna e non sei guida o accompagnatore di media montagna, stai commettendo il reato di cui sopra.
discorso a parte per il cai, che nella stessa legge che definisce la professione di g.a. viene citato in un modo particolare (ma sempre con la prescrizione che chi accompagna lo faccia a titolo gratuito), e ovviamente per le escursioni tra amici.

questo almeno è quanto mi diceva un amico avvocato qualche tempo fa parlando dell'argomento.
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Messaggioda DZs » ven ago 14, 2009 12:19 pm

il.bruno ha scritto:se non sei medico e ti metti a prescrivere cure, anche senza spacciarti come medico, stai esercitando abusivamente la professione medica lo stesso.
l'esercizio abusivo si configura in base a quel che fai, se corrisponde a una professione, non in base a quel che dici di essere, quindi se accompagni gente a pagamento in escursioni in montagna e non sei guida o accompagnatore di media montagna, stai commettendo il reato di cui sopra.
discorso a parte per il cai, che nella stessa legge che definisce la professione di g.a. viene citato in un modo particolare (ma sempre con la prescrizione che chi accompagna lo faccia a titolo gratuito), e ovviamente per le escursioni tra amici.

questo almeno è quanto mi diceva un amico avvocato qualche tempo fa parlando dell'argomento.


Allora...
Forse l'avvocato che ci ha fatto il corso di formazione durante il corso aspiranti guide raccontava palle e produceva documenti falsi. Ma non credo.
Se io che non sono medico ti dico di prenderti il thè alla menta per il cagotto ma ti specifico che non sono medico e tu mi dai (in qualche modo) p'er questo consulenza 100 euro non so se finisco in galera...
Chiaro che se metto du uno studiomedico, prescrivo medicine con ricette false, giro col camice e lo stetoscopio (manifesto oggettivamente che sono qualcosa che non sono) posso essere incriminato per esercizio abusivo.
Poi mettiamoci pure che l'ordine dei medici conta qualcosa in più di quello delle guide.
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