"Galateo" dei rifugi

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

"Galateo" dei rifugi

Messaggioda fedcas » lun lug 20, 2009 17:08 pm

per ora non ho avuto grandi rapporti coi rifugi, dunque non so di preciso che tipo di ambiente vi si possa trovare. Qualche giorno fa è successa una cosa che mi ha spiazzato e vorrei chiedere a voi se il comportamento strano è stato il mio o quello del gestore del rifugio, anche per capire l'andazzo, al di là di questo caso particolare, e capire come comportarmi in futuro.

In sostanza dopo aver fatto alcuni giri la mattina arrivo al rifugio nel primo pomeriggio, mi siedo su un muretto lì fuori per riposarmi, poggio lo zaino, mi sgranchisco un po' le gambe ecc... tralaltro durante tutto questo fuori non c'era nessuno perchè il tempo non era proprio il massimo, c'era una nebbia assurda e rischio pioggia. Poi non avendo ancora mangiato mi siedo su delle panche di legno con dei tavoli che c'erano in uno spiazzo del rifugio e inizio a mangiare un panino che mi ero portato. Dopo poco si apre una finestra e si affaccia un tipo che prendendola alla lontana mi dice in pratica che lì non ci posso stare perchè è riservato ai clienti.


Come dicevo la cosa mi ha spiazzato, mi sarei aspettato un comportamento del genere se magari fossi andato a sedermi per mangiare ai tavolini di un bar (e ovviamente in quel caso avrei evitato di sedermici), ma vale lo stesso anche per un rifugio? Voglio dire, non conosco bene come funzioni la rete dei rifugi, in che rapporti siano col cai, cosa si debba fare per aprirne uno ecc... ma mi ero fatto l'idea che la loro funzione fosse di essere dei punti di supporto ed eventualmente anche di assistenza per chi frequenta la montagna, non degli esercizi commerciali... sbaglio?
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Messaggioda nuvolarossa » lun lug 20, 2009 17:16 pm

Basterebbe usare un pò di buon senso.

Il rifugista è lì per lavorare, paga un canone di affitto o di gestione all'ente proprietario del rifugio e ovviamente lavora con gli alpinisti/escursionisti/merenderos di passaggio.

Se proprio non vuoi consumare niente mettersi a mangiare roba tua usando le strutture del rifugio mi pare quanto meno...fuori luogo. Per mangiare il tuo panino siediti su una pietra o su un prato nei dintorni.

Personalmente quando passo da un rifugio che mi da accoglienza/calore/ospitalità consumo sempre qualcosa anche se non ne avrei bisogno.
E' un modo di ringraziare chi fa un mestiere difficile.
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Messaggioda albertinho » lun lug 20, 2009 17:18 pm

forse se prima di sederti fossi entrato, salutavi e chiedevi se potevi accomodarti fuori, probabilmente non ti avrebbero fatto storie ;-)

per l'utilizzo del posto tavola è prevista una piccola cifra, ma spesso se prendi anche solo un caffè non te la fanno pagare

ps... anche al dehor del ristorante + bello della mia città ci sono sempre un sacco di posti liberi, ma non ho mai visto nessuno sedercisi per mangiare un panino proprio ;-)
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Messaggioda Freeraf » lun lug 20, 2009 17:30 pm

nuvolarossa ha scritto:Basterebbe usare un pò di buon senso.

Il rifugista è lì per lavorare, paga un canone di affitto o di gestione all'ente proprietario del rifugio e ovviamente lavora con gli alpinisti/escursionisti/merenderos di passaggio.

Se proprio non vuoi consumare niente mettersi a mangiare roba tua usando le strutture del rifugio mi pare quanto meno...fuori luogo. Per mangiare il tuo panino siediti su una pietra o su un prato nei dintorni.

Personalmente quando passo da un rifugio che mi da accoglienza/calore/ospitalità consumo sempre qualcosa anche se non ne avrei bisogno.
E' un modo di ringraziare chi fa un mestiere difficile.


sono daccordissimo
anchio quando passo per un rifugio, entro, anche solo per un caffe, anche se non ne ho bisogno, intanto fai 2 chiacchere col gestore... mi pare buona educazione e cordialità.
...Maaa..se polo meter sot sgnapa???
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Messaggioda giorgiolx » lun lug 20, 2009 17:45 pm

però se il rifugio è deserto e il gestore esce e mi manda via dai tavoli, beh non mi vedrà mai più e se avevo intenzione di bermi il caffè dopo il panino...mi tengo la voglia fino al prossimo rifugio.
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda golmud » lun lug 20, 2009 17:55 pm

Se il rifugio è del Cai ,se non mi sbaglio ,ai soci Cai e permesso il consumo al sacco ,,i rifugi che sono di proprietà del Cai sono anche di " proprietà dei soci" visto l'andazzo è meglio portarsi nello zaino il regolamento dei rifugi e il listino prezzi cosi' si evitano discussioni
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 17:58 pm

... cerco di spiegarti come possono funzionare le cose, almeno qui nel nord ovest dove la maggioranza dei rifugi sono strutture piccole e non certo alberghi raggiungibili con funivie o strade bianche, e te lo spiego in virtu' del fatto che mio fratello gestisce un piccolo rifugio.

Tanto per cominciare i gestori pagano un affitto al Cai (se il rifugio e' del CAI) e molte volte l'affitto richiesto e' una cifra importante. Il rifugio "incassa" in periodi molto brevi, generalmente il fine settimana, e delle volte l'incasso maggiore e' relegato alla sola giornata di domenica, facendo pure i conti con la clemenza della meteo. Questo per dire che un gestore fa in fretta a "perdere" una stagione... bastano due o tre fine settimana di mal tempo e sei fregato alla grande. Quindi non c'e' da pensare che gli incassi siano regolari, automatici e sicuri.

Chi fa il gestore non fa il missionario..... sicuramente e' un lavoro che nasce dalla passione per la montagna, ma, soprattutto negli ultimi anni, i gestori devono anche fare i conti con ASL, norme igeniche di tutti i tipi (delle volte veramente assurde), HACCP, registratori di cassa, ricevute, scontrini fiscali, commercialisti, denunce dei redditi ecc.ecc.ecc.ecc....
Insomma, e' un lavoro vero e proprio con tutti i pregi e difetti di una simile attivita' e si vive degli incassi di chi "consuma", non dello stipendio passato dal Cai o da chissa' chi altri.

Chi gestisce un rifugio fa anche la manutenzione del rifugio stesso, della struttura (vedi muretti, tavoli, coperture, tettoie ecc.ecc.) del sentiero, dei prati intorno (se ci sono) approvvigionamento dell'acqua, della legna e via discorrendo (dipende ovviamente da rifugio a rifugio).

Molte volte il rifugio viene vissuto come un luogo dove ognuno puo' liberamente fare i comodi suoi, senza ricordarsi che ogni cosa che utilizza e' il frutto del lavoro di qualcun'altro. Se piove fa piacere ripararsi o scaldarsi presso un rifugio... e sembra normale che tutto sia dovuto.
Ovviamente (senza fare esempi di maleducazione da parti di avventori o di qualche gestore) tutto si puo' sempre risolvere con le parole..... e se invece di prendere i tavoli del rifugio come se fossero cosa tua ti fossi degnato di entrare al rifugio e dire, per esempio... "buongiorno, posso avere un bicchiere di vino ( o quel che altro volevi) e vi da fastidio se mi mangio un mio panino al tavolo?".... avresti ricevuto un trattamento diverso e ben piu' collaborativo.

Invece il piu' delle volte il rifugio e' considerato un servizio gratuito e chi ci lavora un figurante, un lacche' o uno stipendiato del Cai pagato dalla tessera che si paga annualmente (qualcuno pensa veramente che sia cosi').
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 17:59 pm

... cerco di spiegarti come possono funzionare le cose, almeno qui nel nord ovest dove la maggioranza dei rifugi sono strutture piccole e non certo alberghi raggiungibili con funivie o strade bianche, e te lo spiego in virtu' del fatto che mio fratello gestisce un piccolo rifugio.

Tanto per cominciare i gestori pagano un affitto al Cai (se il rifugio e' del CAI) e molte volte l'affitto richiesto e' una cifra importante. Il rifugio "incassa" in periodi molto brevi, generalmente il fine settimana, e delle volte l'incasso maggiore e' relegato alla sola giornata di domenica, facendo pure i conti con la clemenza della meteo. Questo per dire che un gestore fa in fretta a "perdere" una stagione... bastano due o tre fine settimana di mal tempo e sei fregato alla grande. Quindi non c'e' da pensare che gli incassi siano regolari, automatici e sicuri.

Chi fa il gestore non fa il missionario..... sicuramente e' un lavoro che nasce dalla passione per la montagna, ma, soprattutto negli ultimi anni, i gestori devono anche fare i conti con ASL, norme igeniche di tutti i tipi (delle volte veramente assurde), HACCP, registratori di cassa, ricevute, scontrini fiscali, commercialisti, denunce dei redditi ecc.ecc.ecc.ecc....
Insomma, e' un lavoro vero e proprio con tutti i pregi e difetti di una simile attivita' e si vive degli incassi di chi "consuma", non dello stipendio passato dal Cai o da chissa' chi altri.

Chi gestisce un rifugio fa anche la manutenzione del rifugio stesso, della struttura (vedi muretti, tavoli, coperture, tettoie ecc.ecc.) del sentiero, dei prati intorno (se ci sono) approvvigionamento dell'acqua, della legna e via discorrendo (dipende ovviamente da rifugio a rifugio).

Molte volte il rifugio viene vissuto come un luogo dove ognuno puo' liberamente fare i comodi suoi, senza ricordarsi che ogni cosa che utilizza e' il frutto del lavoro di qualcun'altro. Se piove fa piacere ripararsi o scaldarsi presso un rifugio... e sembra normale che tutto sia dovuto.
Ovviamente (senza fare esempi di maleducazione da parti di avventori o di qualche gestore) tutto si puo' sempre risolvere con le parole..... e se invece di prendere i tavoli del rifugio come se fossero cosa tua ti fossi degnato di entrare al rifugio e dire, per esempio... "buongiorno, posso avere un bicchiere di vino ( o quel che altro volevi) e vi da fastidio se mi mangio un mio panino al tavolo?".... avresti ricevuto un trattamento diverso e ben piu' collaborativo.

Invece il piu' delle volte il rifugio e' considerato un servizio gratuito e chi ci lavora un figurante, un lacche' o uno stipendiato del Cai pagato dalla tessera che si paga annualmente (qualcuno pensa veramente che sia cosi').
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 18:01 pm

golmud ha scritto:Se il rifugio è del Cai ,se non mi sbaglio ,ai soci Cai e permesso il consumo al sacco ,,i rifugi che sono di proprietà del Cai sono anche di " proprietà dei soci" visto l'andazzo è meglio portarsi nello zaino il regolamento dei rifugi e il listino prezzi cosi' si evitano discussioni


...e il gestore e' li per pulirti il culo?
E visto che la sai lunga dovresti allora sapere che dovresti eventualmente pagare il posto tavola per il tuo pranzo al sacco.
In ogni caso la tua concezione di "rifugio" di "CAI" di "proprietà" di "regolamento" è quella classica di un certo tipo di avventori e di soci del Cai che e' meglio non incontrare mai.
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Messaggioda golmud » lun lug 20, 2009 18:04 pm

poveretti ,si lamentano cosi' tanto che tutti vorrebbero cambiar lavoro,infatti è facilissmio trovare un rifugio da gestire......
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 18:05 pm

golmud ha scritto:poveretti ,si lamentano cosi' tanto che tutti vorrebbero cambiar lavoro,infatti è facilissmio trovare un rifugio da gestire......


...quanto sei cretino.
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Messaggioda golmud » lun lug 20, 2009 18:13 pm

vai a leggerti il regolamento del cai prima di parlare a vanvera,maleducatohttp://www.cai.it/uploads/media/Tabella_Tariffe_Rifugi_2009_01.pdf
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 18:16 pm

golmud ha scritto:vai a leggerti il regolamento del cai prima di parlare a vanvera,maleducatohttp://www.cai.it/uploads/media/Tabella_Tariffe_Rifugi_2009_01.pdf


... io volevo rispondere al post iniziale.
Non ad un invasato del Cai come te.
Vatti a prendere un caffe' e poi mostra il tuo tesserino che ti fanno lo sconto, cosi' poi torni a casa bello tronfio.
.... "maleducato"....
ah ah ah ah..........
Sei triste.
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Messaggioda grizzly » lun lug 20, 2009 18:19 pm

Dal regolamento CAI: «I non Soci che intendono usufruire dei servizi mensa del rifugio, consumando solamente cibi propri sono tenuti al pagamento di una quota (sino a max. di Euro 3,00), a discrezione della Sezione proprietaria o affidataria del rifugio, quale contributo per il servizio di riassetto e smaltimento rifiuti. Per questo servizio non deve essere richiesto ai soci alcun contributo».
A me è capitato sovente di arrivare e magnare quello che avevo nel sacco... spaparazzandomi sulle panche e i tavoli... però ho sempre ordinato da bere... :lol:
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Re: "Galateo" dei rifugi

Messaggioda M@zzo » lun lug 20, 2009 18:22 pm

fedcas ha scritto: ma mi ero fatto l'idea che la loro funzione fosse di essere dei punti di supporto ed eventualmente anche di assistenza per chi frequenta la montagna, non degli esercizi commerciali... sbaglio?


Nei rifugi puoi trovare di tutto.
Pagare 28 euro per la mezza pensione ed essere trattato strabene o pagarne 40 ed essere preso a pesci in faccia.
Entrare per far due chiacchiere e trovarti con un caffè offerto e informazioni utili, o essere scacciato in malo modo perchè dormi in tenda troppo vicino al rifugio.
I rifugisti son persone che lavorano e fuori dalle mete ultracommerciali son gente che lavora per passione e con scarso guadagno.
Come "galateo" segui il suggerimento che ti è stato dato: due chiacchiere e un caffè, un'acqua, una birra o cos'altro, soprattutto se non sei nei giorni di pienone e il rifugista impazzisce dietro alle tavolate, sono la cosa migliore.
Ultima modifica di M@zzo il lun lug 20, 2009 18:23 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 18:23 pm

grizzly ha scritto:Dal regolamento CAI: «I non Soci che intendono usufruire dei servizi mensa del rifugio, consumando solamente cibi propri sono tenuti al pagamento di una quota (sino a max. di Euro 3,00), a discrezione della Sezione proprietaria o affidataria del rifugio, quale contributo per il servizio di riassetto e smaltimento rifiuti. Per questo servizio non deve essere richiesto ai soci alcun contributo».
A me è capitato sovente di arrivare e magnare quello che avevo nel sacco... spaparazzandomi sulle panche e i tavoli... però ho sempre ordinato da bere... :lol:


...perche' non sei un vero CAIANO!
Il vero Caiano mette la tovaglietta sul tavolo, si mangia la sua roba e beve il suo vino. Poi canta a squarciagola e piscia all'aperto. Dopo di che' fa una bel sacchetto dei propri rifiuti che lascia diligentemente al rifugio affinche' altri lo portino a valle....
:wink: :wink: :wink: :wink:
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Re: "Galateo" dei rifugi

Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 18:25 pm

M@zzo ha scritto:
fedcas ha scritto: ma mi ero fatto l'idea che la loro funzione fosse di essere dei punti di supporto ed eventualmente anche di assistenza per chi frequenta la montagna, non degli esercizi commerciali... sbaglio?


Nei rifugi puoi trovare di tutto.
Pagare 28 euro per la mezza pensione ed essere trattato strabene o pagarne 40 ed essere preso a pesci in faccia.
Entrare per far due chiacchiere e trovarti con un caffè offerto e informazioni utili, o essere scacciato in malo modo perchè dormi in tenda troppo vicino al rifugio.
I rifugisti son persone che lavorano e fuori dalle mete ultracommerciali son gente che lavora per passione e con scarso guadagno.
Come "galateo" segui il suggerimento che ti è stato dato: due chiacchiere e un caffè, un'acqua, una birra o cos'altro, soprattutto se non sei nei giorni di pienone e il rifugista impazzisce dietro alle tavolate, sono la cosa migliore.


... come in tutte le cose bisogna essere in grado di sapersi regolare in base al posto dove ci si trova. Ci sono rifugisti farabutti e rifugisti che lavorano con passione, ci sono avventori maleducati e arroganti e ci sono avventori educati e puliti.
Poi ci sono quelli del Cai....
:wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink: :wink:
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Messaggioda golmud » lun lug 20, 2009 18:28 pm

caro C.Caio,io il caffe lo bevo al bar,in montagna vado a far ben altro,
penso che il rispetto delle regole ,l'educazione e il buon senso siano le migliori cose per vivere bene con tutti.
comunque io non sono triste ,caro Caio faccio la cosa che mi piace di più, scalo tutti i giorni compreso sabato e domenica con degli amici fantastici.
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Messaggioda c.caio » lun lug 20, 2009 18:30 pm

golmud ha scritto:caro C.Caio,io il caffe lo bevo al bar,in montagna vado a far ben altro,
penso che il rispetto delle regole ,l'educazione e il buon senso siano le migliori cose per vivere bene con tutti.
comunque io non sono triste ,caro Caio faccio la cosa che mi piace di più, scalo tutti i giorni compreso sabato e domenica con degli amici fantastici.


...bravo.
Continua cosi' e ricordati di leggere il regolamento del Cai prima di andare a nanna.
Buone scalate.
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Messaggioda grizzly » lun lug 20, 2009 18:34 pm

c.caio ha scritto:
grizzly ha scritto:Dal regolamento CAI: «I non Soci che intendono usufruire dei servizi mensa del rifugio, consumando solamente cibi propri sono tenuti al pagamento di una quota (sino a max. di Euro 3,00), a discrezione della Sezione proprietaria o affidataria del rifugio, quale contributo per il servizio di riassetto e smaltimento rifiuti. Per questo servizio non deve essere richiesto ai soci alcun contributo».
A me è capitato sovente di arrivare e magnare quello che avevo nel sacco... spaparazzandomi sulle panche e i tavoli... però ho sempre ordinato da bere... :lol:


...perche' non sei un vero CAIANO!
Il vero Caiano mette la tovaglietta sul tavolo, si mangia la sua roba e beve il suo vino. Poi canta a squarciagola e piscia all'aperto. Dopo di che' fa una bel sacchetto dei propri rifiuti che lascia diligentemente al rifugio affinche' altri lo portino a valle....
:wink: :wink: :wink: :wink:


:lol: ...
Comunque al di là del Regolamento, che a volte ho preso come sacro per carenza di pecunia... :oops: credo sia giusto contribuire nel proprio piccolo alla possibilità che i rifugi ci siano e quindi dare da che campà ai rifugisti... e i proventi da quel che ne so sono piuttosto magri... cioè ci vuole molta più passione per un "lavoro" così che non il guadagno che se ne ricava...
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