Qualche giorno fa qualcuno mi aveva detto che Rio Pelous era tutta scalinata, ma domenica le condizioni erano totalmente cambiate: uno strato di 20 cm di neve dura da togliere, ma non tanto dura da tenere gli attrezzi ricopriva il ghiaccio seppur verticale. Alla base della cascata c'era evidente una valanga caduta nei giorni scorsi e già questo ti fa raddrizzare le antennine. Salgo io sul primo tiro e mentre salgo vedo a colpi delle spruzzate di neve cadere dall'alto. Quasi alla fine del primo tiro, mentre sto preparandomi a mettere una vite da ghiaccio, da sopra sento un tonfo, un rumore inequivocabile. Guardo in su e vedo la nuvola arrivare. Mi stringo saldamente agli attrezzi mentre un fiume di pulviscolo bianco mi investe. Intendiamoci, niente che possa strapparmi via, ma per 45 secondi il non riuscire a respirare a causa di questo fiume continuo è alquanto...strano. Siccome appunto non riuscivo a respirare, mi sono detto "speriamo che non duri ancora molto". Passato tutto ero completamente bianco di neve. Insomma, veloce consulto e...fuori dalle balle. Tanto Rio Pelous è qui sotto casa e la posso fare quando mi gira.
Che in caso di forte innevamento Rio Pelous possa scaricare lo si sa da sempre, però quest'anno...meglio star su con le antenne anche in queste cose.
Veloce panino all'imbis di Mazzin e poi ce ne andiamo in Val di San Nicolò a fare sci-alpinismo. Ovviamente solo fino a dove la cosa sia sicura, perchè il pericolo valanghe è davvero alto dappertutto. Comunque alla fine abbiamo fatto qualcosa anche oggi, in un giorno di nevicate e di questo siamo contenti.
Ecco una foto che mi ha scattato il Quilo mentre sono sul primo tiro di Rio Pelous. Si faceva più fatica a pulire via la crosta dura e spessa di neve che a salire. Comunque vabbè.