da jurimbert » ven ott 12, 2007 16:04 pm
da Roberto » ven ott 12, 2007 21:11 pm
Enzolino ha scritto:Senza dubbio ... un mito!!!
da RUDE » ven ott 12, 2007 22:31 pm
da n!z4th » ven ott 12, 2007 23:14 pm
da Cine » sab ott 13, 2007 12:11 pm
da matitrial » sab ott 13, 2007 20:25 pm
da Roberto » sab ott 13, 2007 21:11 pm
da Cine » sab ott 13, 2007 21:14 pm
Roberto ha scritto:Essendoci passato, anche se in condizioni ben diverse e con motivazioni altrettanto lontane, mi domando cosa pensasse mentre cadeva, dopo che la corda si è rotta.
Sono attimi, ma il tempo non ha lo stessa velocità di quello di tutti i gg, si ha modo di fare bei ragionamenti .... almeno a me è accaduto così.
Solo che poi mi sono fermato, ed anche se ero tutto scassato, ero vivo. Dan è filato dritto contro il duro terreno e credo abbia realizzato che la corda era rotta e che non avrebbe fermato la caduta.
Infatti, nel mio caso (caduto durante l' avvicinamento), una delle cose che ricordo nettamente è la consapevolezza che sarei morto perchè era senza corda, nessun mezzo barcaiolo mi avrebbe blocato la caduta ....
Di cero non ha sofferto, ne ha avuto paura, ha solo capito che stava per finire la sua vita.
da Roberto » sab ott 13, 2007 21:22 pm
Cine ha scritto:Roberto ha scritto:Essendoci passato, anche se in condizioni ben diverse e con motivazioni altrettanto lontane, mi domando cosa pensasse mentre cadeva, dopo che la corda si è rotta.
Sono attimi, ma il tempo non ha lo stessa velocità di quello di tutti i gg, si ha modo di fare bei ragionamenti .... almeno a me è accaduto così.
Solo che poi mi sono fermato, ed anche se ero tutto scassato, ero vivo. Dan è filato dritto contro il duro terreno e credo abbia realizzato che la corda era rotta e che non avrebbe fermato la caduta.
Infatti, nel mio caso (caduto durante l' avvicinamento), una delle cose che ricordo nettamente è la consapevolezza che sarei morto perchè era senza corda, nessun mezzo barcaiolo mi avrebbe blocato la caduta ....
Di cero non ha sofferto, ne ha avuto paura, ha solo capito che stava per finire la sua vita.
Paura chissàera consapevole sì del rischio, ma chissà se l'attimo prima di morire, quando realizzi davvero, chissà che si pensa.....cosa si prova
da Cine » sab ott 13, 2007 21:26 pm
Roberto ha scritto:Cine ha scritto:Roberto ha scritto:Essendoci passato, anche se in condizioni ben diverse e con motivazioni altrettanto lontane, mi domando cosa pensasse mentre cadeva, dopo che la corda si è rotta.
Sono attimi, ma il tempo non ha lo stessa velocità di quello di tutti i gg, si ha modo di fare bei ragionamenti .... almeno a me è accaduto così.
Solo che poi mi sono fermato, ed anche se ero tutto scassato, ero vivo. Dan è filato dritto contro il duro terreno e credo abbia realizzato che la corda era rotta e che non avrebbe fermato la caduta.
Infatti, nel mio caso (caduto durante l' avvicinamento), una delle cose che ricordo nettamente è la consapevolezza che sarei morto perchè era senza corda, nessun mezzo barcaiolo mi avrebbe blocato la caduta ....
Di cero non ha sofferto, ne ha avuto paura, ha solo capito che stava per finire la sua vita.
Paura chissàera consapevole sì del rischio, ma chissà se l'attimo prima di morire, quando realizzi davvero, chissà che si pensa.....cosa si prova
Non è come ci fanno immaginare nei film, non c' è terrore in una caduta simile.
Si ha una sorta di rassegnazione, cerchi di limitare i danni e cadi.
Nel caso di Dan, non poteva fare altro che aspettare, consapevole di quallo che accadeva. Fino allo schianto e alla fine.
da Roberto » sab ott 13, 2007 21:33 pm
Cine ha scritto:Roberto ha scritto:Cine ha scritto:Roberto ha scritto:Essendoci passato, anche se in condizioni ben diverse e con motivazioni altrettanto lontane, mi domando cosa pensasse mentre cadeva, dopo che la corda si è rotta.
Sono attimi, ma il tempo non ha lo stessa velocità di quello di tutti i gg, si ha modo di fare bei ragionamenti .... almeno a me è accaduto così.
Solo che poi mi sono fermato, ed anche se ero tutto scassato, ero vivo. Dan è filato dritto contro il duro terreno e credo abbia realizzato che la corda era rotta e che non avrebbe fermato la caduta.
Infatti, nel mio caso (caduto durante l' avvicinamento), una delle cose che ricordo nettamente è la consapevolezza che sarei morto perchè era senza corda, nessun mezzo barcaiolo mi avrebbe blocato la caduta ....
Di cero non ha sofferto, ne ha avuto paura, ha solo capito che stava per finire la sua vita.
Paura chissàera consapevole sì del rischio, ma chissà se l'attimo prima di morire, quando realizzi davvero, chissà che si pensa.....cosa si prova
Non è come ci fanno immaginare nei film, non c' è terrore in una caduta simile.
Si ha una sorta di rassegnazione, cerchi di limitare i danni e cadi.
Nel caso di Dan, non poteva fare altro che aspettare, consapevole di quallo che accadeva. Fino allo schianto e alla fine.
Beh, se è così forse è meglioma sicuramente funziona solo con una persona dal coraggio come quello di Dan.
Cavoli, ci sei passato pure tu? Per fortuna sei ancora con noi a raccontarlo....
da SCOTT » dom ott 14, 2007 2:30 am
Roberto ha scritto:Cine ha scritto:Roberto ha scritto:Cine ha scritto:Roberto ha scritto:Essendoci passato, anche se in condizioni ben diverse e con motivazioni altrettanto lontane, mi domando cosa pensasse mentre cadeva, dopo che la corda si è rotta.
Sono attimi, ma il tempo non ha lo stessa velocità di quello di tutti i gg, si ha modo di fare bei ragionamenti .... almeno a me è accaduto così.
Solo che poi mi sono fermato, ed anche se ero tutto scassato, ero vivo. Dan è filato dritto contro il duro terreno e credo abbia realizzato che la corda era rotta e che non avrebbe fermato la caduta.
Infatti, nel mio caso (caduto durante l' avvicinamento), una delle cose che ricordo nettamente è la consapevolezza che sarei morto perchè era senza corda, nessun mezzo barcaiolo mi avrebbe blocato la caduta ....
Di cero non ha sofferto, ne ha avuto paura, ha solo capito che stava per finire la sua vita.
Paura chissàera consapevole sì del rischio, ma chissà se l'attimo prima di morire, quando realizzi davvero, chissà che si pensa.....cosa si prova
Non è come ci fanno immaginare nei film, non c' è terrore in una caduta simile.
Si ha una sorta di rassegnazione, cerchi di limitare i danni e cadi.
Nel caso di Dan, non poteva fare altro che aspettare, consapevole di quallo che accadeva. Fino allo schianto e alla fine.
Beh, se è così forse è meglioma sicuramente funziona solo con una persona dal coraggio come quello di Dan.
Cavoli, ci sei passato pure tu? Per fortuna sei ancora con noi a raccontarlo....
Non posso parlare per gli altri, ma credo che certe difese innate in noi aiutino a superare certi traumi.
da n!z4th » dom ott 14, 2007 9:21 am
da fabri » dom ott 14, 2007 10:11 am
Roberto ha scritto:
Non posso parlare per gli altri, ma credo che certe difese innate in noi aiutino a superare certi traumi.
SCOTT ha scritto:E' proprio cosi, non paura, interminabili attimi in cui la percezione di ciò che avviene è decuplicata...
...c'è incredulità, delusione, freddo ragionamento su ciò che sta accadendo e accadrà...
...nessuna paura, nessun film della propria vita che scorre davanti agli occhi...
da Roberto » dom ott 14, 2007 10:19 am
da virgulto » dom ott 14, 2007 15:01 pm
da n!z4th » dom ott 14, 2007 20:06 pm
Roberto ha scritto:Se ne è parlato latre volte, ma è sempre un argomento stimolante, specie per chi ci è passato.
Cadevo e prendevo colpi terribili, ma non sentivo nessun dolore. Tutto era silenzio, a parti i sordi colpi che sembravano come ovattati.
Non avevo paura, ero sereno, consapevole di morire, anche se non rassegnato, infatti cercavo di aggrapparmi (inutilmente) alle asperità della parete.
Avendo avuto un altro incidente cinque anni prima, ma in cordata (e quindi alla fine la corda si è tesa), percepivo la mancanza di una corda come un motivo matematico dell' enevitabilità della fine.
Questa sensazione deve averla avuta anche Dan, al momento in cui, tesa la corda, questa si è rotta.
Quando mi sono fermato su una provvidenziale cengetta, sono rimasto quasi stupito e, non sentendo nessun dolore, ho provato a muovermi, realizzando subito che qualcosa mi dovevo essere fatto.
A qul punto ho cercato di chiamare il mio compagno, ma la voce non usciva dalla mia bocca e, solo dopo qualche tentativo, è uscito un flebile "Andreaaaa!", tremolante e doloroso: ho capito che ero messo davvero male!
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