compagno, marito, papà

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

compagno, marito, papà

Messaggioda Gianbo » mar lug 25, 2006 16:30 pm

l'ho già scritto in un altro 3d
credo che l'esercizio dell'arrampicata, come di altre modi intrinsecamente pericolosi di vivere la montagna, sia di per sé un atto di egoismo

egoismo verso chi ci aspetta a casa o sul prato della falesia, verso chi amiamo e ci ama

questa sensazione è sempre stata presente in me, ma si è accresciuta passando da compagno a marito e da marito a padre

ciò non mi ferma, ma mi fa riflettere
e mi conduce alla ricerca ossessiva di minimizzare il rischio, nell'illusione di placare questo senso di colpa

non sempre ci riesco, però
voi come fate?
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Re: compagno, marito, papà

Messaggioda bummi » mar lug 25, 2006 16:40 pm

Gianbo ha scritto:l'ho già scritto in un altro 3d
credo che l'esercizio dell'arrampicata, come di altre modi intrinsecamente pericolosi di vivere la montagna, sia di per sé un atto di egoismo

egoismo verso chi ci aspetta a casa o sul prato della falesia, verso chi amiamo e ci ama

questa sensazione è sempre stata presente in me, ma si è accresciuta passando da compagno a marito e da marito a padre

ciò non mi ferma, ma mi fa riflettere
e mi conduce alla ricerca ossessiva di minimizzare il rischio, nell'illusione di placare questo senso di colpa

non sempre ci riesco, però
voi come fate?


Argomento vecchio e già sviscerato non solo sul forum ma anche su diversi libri di personaggi di primo piano del panorama alpinistico.
Da marito e padre posso solo dirti che si cerca sempre di mediare fra le tante passioni che la vita ci offre. Non siamo solo padri e mariti ma anche alpinisti, le responsabilità verso gli altri non devono mai annullare completamente la nostra personalità. ;-)
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Messaggioda ceccobeppe » mar lug 25, 2006 16:51 pm

credo che le cose vengano da sole: io di figli ormai ne ho tre e più crescono più diminuisce il tempo che hai per allenarti seriamente, per non dedicarti a loro (già è poco il tempo che abbiamo dopo il lavoro...), per cui automaticamente riduci anche la portata delle tue aspirazioni, riduci le difficoltà (perchè oltre un certo limite di difficoltà non ci si diverte più, ci si caga semplicemente sotto!!! :roll: ) e contemporaneamente aumentano le tue naturali consapevolezze, i tuoi doveri di padre...

sinceramente mi è capitato di vedermela veramente brutta (non in montagna ma su un volo aereo del c...) e nei brutti pensieri di quel momento la tristezza maggiore era di non potere vedere crescere i miei figli, di non condividere con loro le gioie e i dolori della loro vita.

la passione per la montagna non la puoi cancellare, ma la trasformi... ti accontenterai di fare quello che puoi quando puoi, sempre con un pensiero a casa!
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Messaggioda nove inseguito » mar lug 25, 2006 17:04 pm

ceccobeppe ha scritto:credo che le cose vengano da sole: io di figli ormai ne ho tre e più crescono più diminuisce il tempo che hai per allenarti seriamente, per non dedicarti a loro (già è poco il tempo che abbiamo dopo il lavoro...), per cui automaticamente riduci anche la portata delle tue aspirazioni, riduci le difficoltà (perchè oltre un certo limite di difficoltà non ci si diverte più, ci si caga semplicemente sotto!!! :roll: ) e contemporaneamente aumentano le tue naturali consapevolezze, i tuoi doveri di padre...

sinceramente mi è capitato di vedermela veramente brutta (non in montagna ma su un volo aereo del c...) e nei brutti pensieri di quel momento la tristezza maggiore era di non potere vedere crescere i miei figli, di non condividere con loro le gioie e i dolori della loro vita.

la passione per la montagna non la puoi cancellare, ma la trasformi... ti accontenterai di fare quello che puoi quando puoi, sempre con un pensiero a casa!
anch'io la vedo cosi'....
sono indignata.
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Messaggioda motosega » mar lug 25, 2006 17:51 pm

Anch'io medio cercando di limitare le attività "pericolose" (anche se da fatalista so che il destino ti piglia anche sulla tazza del water) senza però cancellare del tutto l'emozione che mi da l'andare per monti.
Soprattutto perchè senza coltivare almeno un po' le mie passioni sarei una persona triste, un papà triste e un marito triste. A chi gioverebbe ?
A sto punto è meglio che in famiglia ci sia un papà non triste, un bimbo sereno (speriamo lo sia) e una moglie.....incazzata :lol: :lol:
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Messaggioda Gianbo » mar lug 25, 2006 18:07 pm

motosega ha scritto:senza coltivare almeno un po' le mie passioni sarei una persona triste, un papà triste e un marito triste


su questo sono assolutamente d'accordo, il difficile semmai è trovare il punto di equilibrio tra passione (per l'arrampicata) e responsabilità (verso chi aspetta a casa), problema ovviamente del tutto soggettivo

anche perché magari la moglie si incazza ma capisce, mentre il bambino semplicemente non comprende perché il papà preferisca divertirsi lontano da lui
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Messaggioda Roberto » mar lug 25, 2006 18:14 pm

Secondo me bisogna fare dei distinguo: un conto è fare dell' alpinismo saltuario e "senza pretese", con tutte le emozioni che volete (correlate al proprio livello) ed un altro e essere accaniti arrampicatori, di quelli che hanno il "chiodo fisso" e, per la montagna, trascurano affetti e doveri familiari.
I primi si sentono in colpa per un "nonnulla", chiedono scusa a figli e conpagne/i per ogni uscita domenicale; gli altri se ne fottono, hanno metabolizzato il senso di colpa, lo hanno rimosso e lo accennano solo per campiacersi della disponibilità della propria famiglia, disposta a subire i capricci dell' alpinista, che poveretto non lo fa per egoismo, ma per pura passione per la montagna, desiderio di realizzarsi e amore per l' avventura.
Inutile dirvi a quale categoria appartengo io 8)
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Messaggioda motosega » mar lug 25, 2006 18:22 pm

Roberto, io appartengo alla prima categoria. Sono troppo pippa per entrare nella seconda !! :lol: :lol:
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Messaggioda Roberto » mar lug 25, 2006 18:27 pm

motosega ha scritto:Roberto, io appartengo alla prima categoria. Sono troppo pippa per entrare nella seconda !! :lol: :lol:
Non è mica obbligatorio essere top per appartenere alla prima, ci sono fior di pippe che se ne fregano della famiglia e stanno sempre appesi in parete :wink:
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Messaggioda sdz » mar lug 25, 2006 20:25 pm

Io arrampico con mia moglie e i nostri due figli.
Semplice no?
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Messaggioda n!z4th » mar lug 25, 2006 21:40 pm

sdz ha scritto:Io arrampico con mia moglie e i nostri due figli.
Semplice no?


c***o ha trovato l'America...Bè dai...io ormai ho convinto la mia ragazza a seguirmi almeno in falesia...(convinto...obbligata il primo giorno...poi il giorno dopo mi ha portato a comprarle le scarpette...FANTASTICO!)...Ed è pure brava!!!

Avercela di fianco è molto più piacevole e non ti senti in colpa più di tanto...anche perchè si diverte pure lei.


Altro discorso per le vie in quota...


















P.S.:Scusate non vorrei aver abbassato il livello del topic aggiungendo una situazione di fidanzamento a tutte le vostre situazioni di matrimoni (e con figli...) :wink:
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Messaggioda andreaesse » mer lug 26, 2006 0:31 am

sdz ha scritto:Io arrampico con mia moglie e i nostri due figli.
Semplice no?


trovare una compagna con cui stare bene non è affatto facile

trovare una compagna con cui stai bene e puoi condividere una passione forte e "vitale"..............è una botta di culo da baciarsii gomiti!!!!!!!

comincia a fare strecching!!!!!! :D :D :D :D :D :wink: :wink:
è fascile fa i frosci cor culo dell'artri!!!!!
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Messaggioda n!z4th » mer lug 26, 2006 0:49 am

andreaesse ha scritto:
sdz ha scritto:Io arrampico con mia moglie e i nostri due figli.
Semplice no?


trovare una compagna con cui stare bene non è affatto facile

trovare una compagna con cui stai bene e puoi condividere una passione forte e "vitale"..............è una botta di culo da baciarsii gomiti!!!!!!!

comincia a fare strecching!!!!!! :D :D :D :D :D :wink: :wink:


Se non la trovi te la crei come sono riuscito io :wink: 8) :lol:
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Messaggioda Herman » mer lug 26, 2006 0:50 am

Credo che si debba giocare sui compromessi cercando di massimizzare i tempi disponibili e investendo in maggiore attenzione quando si svolge l'attività. Facendo solo falesia il problema è limitato, andando 2/3 delle uscite da solo però bisogna metterci un po' di cura..
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Messaggioda Siloga66 » mer lug 26, 2006 2:12 am

ceccobeppe ha scritto:credo che le cose vengano da sole: io di figli ormai ne ho tre e più crescono più diminuisce il tempo che hai per allenarti seriamente, per non dedicarti a loro (già è poco il tempo che abbiamo dopo il lavoro...), per cui automaticamente riduci anche la portata delle tue aspirazioni, riduci le difficoltà (perchè oltre un certo limite di difficoltà non ci si diverte più, ci si caga semplicemente sotto!!! :roll: ) e contemporaneamente aumentano le tue naturali consapevolezze, i tuoi doveri di padre...

sinceramente mi è capitato di vedermela veramente brutta (non in montagna ma su un volo aereo del c...) e nei brutti pensieri di quel momento la tristezza maggiore era di non potere vedere crescere i miei figli, di non condividere con loro le gioie e i dolori della loro vita.

la passione per la montagna non la puoi cancellare, ma la trasformi... ti accontenterai di fare quello che puoi quando puoi, sempre con un pensiero a casa!

ceccobeppe, ti ammiro perchè con tre figli e una moglie è dura avere una passione come l'alpinismo. Bravo, tre volte bravo.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda motosega » mer lug 26, 2006 10:32 am

n!z4th, non è per scoraggiarti ma mi sento di doverti dire che anche la mia consorte quando era morosa veniva in palestra. Pensa siamo anche andati a fare un paio di vie facili sul Falzarego e sulle 5 dita ma poi.....con la vera al dito : NIET, NISBA, FINE, STOP, KAPUTT !!
Perciò, come diceva mio nonno, goditi queste tre dita di miele perchè nel resto del barile c'è m.... !!! :D :D :D
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Messaggioda ceccobeppe » mer lug 26, 2006 11:03 am

bhè, io la botta di culo l'ho avuto davvero grossa: ho insegnato per scherzo a mia moglie ad arrampicare e ad oggi, con me, ha fatto circa una quanrantina di vie in Dolomiti!!! :D

il problema è che con tre figli non riesce a venire, bisogna organizzare con i nonni che facciano da babysitter... :? intanto comunque abbiamo iniziato all'arte della roccia la più grande! piano piano arrivano tutti e tre!!! :wink:

per GIANBO
il problema vero credo sia un altro: tua moglie ti permette di andare a scalare perchè questa è la tua passione, mentre lei rimane a casa con tuo figlio... TU FAI LA STESSA COSA CON LE SUE PASSIONI???

è giusto mantenere i propri interessi e le proprie passioni, ma è altrettanto giusto farle mantenere alle proprie mogli/findanzate!!!

stamattina mi sento davvero saggio!!! 8O :wink:
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Messaggioda Roberto » mer lug 26, 2006 11:08 am

E' una parola dire "scala con tua moglie", io c' ho provato ma poi le nostre strade si sono separate, lei non aveva nessuna fiducia in me e tutte le nostre salite, a meno che non fossero poco più che delle escursioni impegnative, diventavano una stress per tutti e due.
Col tempo poi, io ho iniziato a fare cose sempre più impegnative e lei ha deciso che è meglio lo scialpinismo :roll:
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Messaggioda gug » mer lug 26, 2006 11:15 am

Per ciò che riguarda il rischio, io penso che la maggior parte delle persone che scrivono quì e che vanno in montagna (me compreso) non prende più rischi di quelli collegati a qualsiasi altra attività. L'unica differenza è che in certi casi la catena di sicurezza è preparata o omologata da terzi (ditte, professionisti, etc...) come nel caso dell'auto, mentre in montagna o falesia dobbiamo conoscerla e applicarla noi.
Come dice Roberto, quelli che davvero prendono rischi seri in montagna, oggettivi o soggettivi, sono davvero una esigua minoranza e io non mi sento di farne parte, quindi è difficile dire che meccanismi psicologici si innescano fra loro e le loro famiglie.

Per ciò che riguarda la sottrazione del tempo, io penso che bisogna stare attenti a stare sulla sottile linea di demarcazione di un giusto compromesso, ma se ci si riesce allora il tempo che si sottrae alla famiglia è compensato dalla serenità che vivere una grande passione può dare e che si trasmette nei rapporti con loro. Poi un altro aspetto importantissimo è che i figli non hanno solo bisogno di tempo, ma anche di modelli da seguire e hanno bisogno che gli si trasmettano passioni e idee, e allora prima di tutto occorre avere entrambe e viverle pienamente.

A un certo punto i figli infatti crescono e secondo me vedere un genitore che vive felice una grande passione e che sa trasmettergliene il senso è essenziale.
La passione può anche non essere la stessa che seguiranno i figli, ma è il modo in cui la si vive e gli influssi che essa da che sono importanti.
Naturalmente se poi, come spesso avviene, i figli seguono le orme dei genitori, questo si amplifica al cubo e allora il legame può diventare fortissimo e essere una sorta di testimone o eredità che viene trasmesso e che spesso attenua di molto i conflitti generazionali.
Io spesso porto ad esempio, mio suocero che ha sempre suonato nella banda cittadina. All'inizio era un pò un peso lasciare le figlie piccole a casa la sera per le prove, ma poi quando mia moglie è cresciuta vedere il padre vivere questa passione l'ha coinvolta. Così ha cominciato a suonare, si è iscritta al Conservatorio, ha studiato come una matta e si è addirittura diplomata, superando così il padre che era solo un appassionato autodidatta. Lei mi ha sempre detto che questa passione comune è stata un forte legame nel rapporto col padre anche negli anni dei conflitti adolescenziali.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda JaJa bimba » mer lug 26, 2006 11:19 am

ceccobeppe ha scritto: il problema vero credo sia un altro: tua moglie ti permette di andare a scalare perchè questa è la tua passione, mentre lei rimane a casa con tuo figlio... TU FAI LA STESSA COSA CON LE SUE PASSIONI???


ceccobeppe, ti ammiro anch'io, perchè pur essendo maschio hai centrato il vero, grande e misconosciuto problema. Grazie di averlo fatto notare tu :)
La vita e i sogni sono pagine di uno stesso libro: leggerle in ordine è vivere, sfogliarle a caso è sognare
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