da gug » mer mar 22, 2006 13:14 pm
da gug » mer mar 22, 2006 13:15 pm
da .:eZy:. » mer mar 22, 2006 13:33 pm
gug ha scritto:Perchè non facciamo una peto?
da gug » mer mar 22, 2006 13:37 pm
.:eZy:. ha scritto:gug ha scritto:Perchè non facciamo una peto?
d'accordo.
a guggheee: Rabansere![]()
da gug » gio mar 23, 2006 0:34 am
da cialtrone » gio mar 23, 2006 0:59 am
No. Ma gli Accademici possono diventare guide...gug ha scritto:Pensavo che le Guide non potevano diventare Accademici,
da gug » gio mar 23, 2006 10:48 am
cialtrone ha scritto:No. Ma gli Accademici possono diventare guide...gug ha scritto:Pensavo che le Guide non potevano diventare Accademici,
da vito » gio mar 23, 2006 10:50 am
da cialtrone » gio mar 23, 2006 11:08 am
Beh, direi proprio di si. La guida alpina è un mestiere da professionisti aperto a tutti. Presenti un curriculum, e partecipi a selezioni di tutti i tipi, ma non ti chiedono la fedina penale, nè quella morale, nè se sei socio di qualche circolo anarchico.gug ha scritto:cialtrone ha scritto:No. Ma gli Accademici possono diventare guide...gug ha scritto:Pensavo che le Guide non potevano diventare Accademici,
....ah!
Vorresti dire che uno può diventare Guida dopo essere diventato Accademico, ma non può esserlo prima di entrare?
Ma se nel CAAI non sono ammessi professionisti non si dovrebbe dimettere?
da gug » gio mar 23, 2006 11:24 am
cialtrone ha scritto:Il tuo ragionamento, dal punto di vista formale, non fa una grinza. Dovrebbe rimettere l'onorificenza. DAl punto di vista pratico, non cambia un cippa di nulla. Come se io scegliessi di diventare Guida, ma mi fosse impedito perchè sono istruttore cajano...oppure fossi costretto, una volta Guida, a rimettere il mio titolo INA-INAL-INSA-INCULO conquistato per merito "morale", senza "scopo di lucro"...
Ciao!
da Kluge » gio mar 23, 2006 13:37 pm
cialtrone ha scritto:Il tuo ragionamento, dal punto di vista formale, non fa una grinza. Dovrebbe rimettere l'onorificenza. DAl punto di vista pratico, non cambia un cippa di nulla. Come se io scegliessi di diventare Guida, ma mi fosse impedito perchè sono istruttore cajano...oppure fossi costretto, una volta Guida, a rimettere il mio titolo INA-INAL-INSA-INCULO conquistato per merito "morale", senza "scopo di lucro"...
da cialtrone » gio mar 23, 2006 14:13 pm
Queste sono cose che so, caro, avendo avuto a titolo personale la sfortuna di essere in svariati e variopinti aggregati cajani, dalla regione alla nazione, e tutt'ora.Kluge ha scritto:Le guide alpine associate all'AGAI sono comunque soci CAI a tutti gli effetti (l'AGAI e' una sezione speciale del CAI).
Nello specifico non so come si regolino nel CAAI, che non ha niente a che fare con il titolo di istruttore, ma se una guida alpina vuole diventare istruttore del CAI gli basta superare l'apposito corso, e ci sono numerosi esempi di guide alpine che diventano istruttori e viceversa.
Poi ovviamente se fanno gli istruttori all'interno di corsi CAI lo dovrebbero fare senza percepire compensi, cosi' come un istruttore CAI puo' eserctare le sue funzioni solo all'interno del CAI e senza percepire compensi.
Il titolo di istruttore non viene *conquistato per merito "morale"*.
Se poi la tua era solo una provocazione, vabbe', come non detto...
da Kluge » gio mar 23, 2006 17:00 pm
cialtrone ha scritto:Ma lo scopo è *morale*! Tant'è che illo tempore, per diventare *istruttore* era sufficiente esserci, con passione, come vale, attualmente, per gli istruttori sezionali (aiuto-istruttori). Era premiata con un titolo la tua voglia. Spiegami checciguadagni, a fa il titolato de alpinismo...se non la bella soddisfazione, e sono serio, di insegnare e trasmettere cultura.
cialtrone ha scritto:Lungi da me la polemicuzza, comunque.
Ma sono curioso su nomi e cognomi di guide che diventano, DOPO, istruttori del CAI, proprio curioso...
cialtrone ha scritto:Io conosco solo guide, che insegnano in corsi del CAI, a titolo professionale, e quindi ampiamente pagati, come è giusto che sia.
cialtrone ha scritto:Nel caso specifico. Il CAAI dovrebbe premiare "nel merito spontaneo", che, permettimi, cozza un pelo con la professione. E', trasmigrando, la laurea "honoris causa". E, credo, nessuno si sognerebbe mai, e dico, mai, di attribuire l'"honoris causa" in legge ad un avvocato...
Ma magari sbaglio...
E non vorrei certo aver turbato la tua giornata con le mie cazzate.Ovvero: a me di meno mi frega, ma son contento per lui, se Ivo Rabanser ci è accademico e guida. E credo che non sia grave il fatto che abbia conseguito prima l'accademia e poi la professione. Anzi. Nè ritengo che debba mollare il titolo di accademico visto che l'ha conseguito a suo decoro, ovvero per merito: mi parrebbe una cosa superflua e barocca.
Mi stupirebbe ma di meno mi fregherebbe, se l'avesse conseguito "contra legem", ovvero prima guida eppoi accademico.
cialtrone ha scritto:Più chiaro, il mio stupido pensiero?
da LimaMike » gio mar 23, 2006 17:15 pm
Nel caso specifico. Il CAAI dovrebbe premiare "nel merito spontaneo", che, permettimi, cozza un pelo con la professione.
Ma sono curioso su nomi e cognomi di guide che diventano, DOPO, istruttori del CAI, proprio curioso...
Io conosco solo guide, che insegnano in corsi del CAI, a titolo professionale, e quindi ampiamente pagati, come è giusto che sia. Secondo me una guida che si piglia, DOPO, il titolo di istruttore per insegnare in una scuola, è stato folgorato sulla strada di Damasco...
da cialtrone » gio mar 23, 2006 17:32 pm
La differenza è che la guida E' un professionista, tu un istruttore professionale.Kluge ha scritto: io per esempio non accetterei se accadesse nella mia scuola,
se una guida vuole organizzare un corso lo faccia per conto suo, se lo fa all'interno del CAI come istruttore non vedo perche' ci debba essere differenza tra la sua prestazione e quella di un altro istruttore.
da LimaMike » gio mar 23, 2006 17:46 pm
Kluge ha scritto: io per esempio non accetterei se accadesse nella mia scuola, se una guida vuole organizzare un corso lo faccia per conto suo, se lo fa all'interno del CAI come istruttore non vedo perche' ci debba essere differenza tra la sua prestazione e quella di un altro istruttore.
E se fossi il direttore di una scuola del CAI e decidessi di far parlare la guida alpina Paolo Caruso, sulla tecnica di arrampicata, di certo gli chiederei quanto vuole, e, nel limite del possibile, lo accontenterei. A meno di sua esplicita richiesta di fare lezioni per l'amore della conoscenza.
Questa è la differenza.
da gug » gio mar 23, 2006 20:00 pm
LimaMike ha scritto:Nel caso specifico. Il CAAI dovrebbe premiare "nel merito spontaneo", che, permettimi, cozza un pelo con la professione.
Su questo concordo con te ed in effetti L'accademico che partecipa ai corsi guida e, ovviamente, li supera ottenendone il titolo deve rinunciare al titolo di CAAI (leggi Furlani). Il percorso inverso mi sembra anacronistico ma la strada sarà più o meno la medesima: ovvero dimissioni e quindi l'iter per ottenere il titolo di CAAI.
da Kluge » gio mar 23, 2006 20:47 pm
cialtrone ha scritto:La differenza è che la guida E' un professionista, tu un istruttore professionale.
E se fossi il direttore di una scuola del CAI e decidessi di far parlare la guida alpina Paolo Caruso, sulla tecnica di arrampicata, di certo gli chiederei quanto vuole, e, nel limite del possibile, lo accontenterei. A meno di sua esplicita richiesta di fare lezioni per l'amore della conoscenza.
Questa è la differenza.
Pago gli avvocati che vengono a spiegarmi che se sputo addosso ad un allievo finisco in galera. Pago un medico che viene a spiegarmi come rianimare un allievo che ha mangiato un nocciolo di pesca. Pago il geologo che venga a mostrare agli allievi la differenza tra lo gneiss e l'arenaria.
cialtrone ha scritto:Per il resto, stiamo in accordo precisopreciso, se non che a me, il desiderio di aumentare qualità professionale degli INA-INSA-INAL con spropositati corsi, in ambito di volontariato, con necessità, come dicevo sopra, di avere professionisti che insegnano a professionali, e non cialtroni che parlano per sentito dire dandosi un tono, ed impegni che rasentano i consigli di amministrazione FIAT, nel 2006, in Italia, fa morire dal ridere. Talmente morire che mi sono licenziato dal CAI.
Io, i volontari che fanno i professionisti non li sopporto più.
Ma questo è OT, anche se potrebbe essere un bell'argomento di discussione, se non c'è già stato.
Pace e bene.
da Kluge » gio mar 23, 2006 21:04 pm
gug ha scritto:Sulla questione Guide-Istruttori mi sembra veramente assurdo richiedere ad una Guida Alpina di fare l'esame di Istruttore Nazionale per entrare in organico di una Scuola, ammesso poi che ci sia qualcuno interessato a questo, vista la situazione di concorrenza che si sta creando in alcune zone. Mi sembra assurdo perchè non capisco come non possa essere "convalidato" il titolo di Guida e equiparato a INA, dato che gli esami per Guida sono senz'altro allo stesso livello (ma io credo che siano comunque più severi e più completi).
gug ha scritto:Ma siete sicuri poi che sia così? Io avevo sentito dire che c'erano delle ipotesi per le quali una Guida poteva diventare Direttore di una Scuola del CAI.
da gug » ven mar 24, 2006 10:56 am
Kluge ha scritto:La situazione di concorrenza non ci deve essere, proprio perche' le scuole devono assolutamente evitare di diventare "l'alternartiva economica" della guida, e questo lo si sta predicando da tempo: evitare le attivita' di mero accompagnamento.
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