da Fokozzone » lun set 06, 2004 12:47 pm
da grigna » lun set 06, 2004 13:21 pm
Fokozzone ha scritto:Alcuni particolari osservati al rifugio Torino mi hanno sollevato delle perplessità e posto delle domande.
Nei bagni è posto un vistoso cartello che afferma "acqua non potabile trattata chimicamente" seguita da due pittogrammi che vietano di berla e di usarla per lavare le pentole.
Le domande che sorgono spontanee sono:
1) se quest' acqua non potabile contiene trattamenti chimici che rendono pericolosa persino la pulizia delle pentole, non sarà anche pericolosa per lavarsi la faccia (avendo magari un contatto con gli occhi) e i denti?
2) se questa è l' acqua del rifugio con cosa lavano le pentole in cucina?
3) Per fare la pastasciutta e il minestrone usano dunque acqua minerale, possiamo esserne sicuri?
Credo che girerò quanto prima queste interessanti questioni alla ASL di Aosta, perché i casi sono due: o si mette in regola il rifugio, o si mette in regola il cartello dei bagni, la situazione attuale non ammette compatibilità tra il cartello e una situazione igienica a norme.
Fokozzone
da Franz77 » lun set 06, 2004 17:26 pm
da flicker » lun set 06, 2004 17:34 pm
grigna ha scritto:Fokozzone ha scritto:Alcuni particolari osservati al rifugio Torino mi hanno sollevato delle perplessità e posto delle domande.
Nei bagni è posto un vistoso cartello che afferma "acqua non potabile trattata chimicamente" seguita da due pittogrammi che vietano di berla e di usarla per lavare le pentole.
Le domande che sorgono spontanee sono:
1) se quest' acqua non potabile contiene trattamenti chimici che rendono pericolosa persino la pulizia delle pentole, non sarà anche pericolosa per lavarsi la faccia (avendo magari un contatto con gli occhi) e i denti?
2) se questa è l' acqua del rifugio con cosa lavano le pentole in cucina?
3) Per fare la pastasciutta e il minestrone usano dunque acqua minerale, possiamo esserne sicuri?
Credo che girerò quanto prima queste interessanti questioni alla ASL di Aosta, perché i casi sono due: o si mette in regola il rifugio, o si mette in regola il cartello dei bagni, la situazione attuale non ammette compatibilità tra il cartello e una situazione igienica a norme.
Fokozzone
puo darsi che x i bagni utilizzano acqua proveniente da serbatoi mentre x fare da mangiare utlizzano acqua di fusione.
ciao
da max76 » mar set 07, 2004 13:34 pm
da Davide62 » mar set 07, 2004 16:17 pm
Fokozzone ha scritto:Alcuni particolari osservati al rifugio Torino mi hanno sollevato delle perplessità e posto delle domande.
Nei bagni è posto un vistoso cartello che afferma "acqua non potabile trattata chimicamente" seguita da due pittogrammi che vietano di berla e di usarla per lavare le pentole.
Le domande che sorgono spontanee sono:
1) se quest' acqua non potabile contiene trattamenti chimici che rendono pericolosa persino la pulizia delle pentole, non sarà anche pericolosa per lavarsi la faccia (avendo magari un contatto con gli occhi) e i denti?
2) se questa è l' acqua del rifugio con cosa lavano le pentole in cucina?
3) Per fare la pastasciutta e il minestrone usano dunque acqua minerale, possiamo esserne sicuri?
Credo che girerò quanto prima queste interessanti questioni alla ASL di Aosta, perché i casi sono due: o si mette in regola il rifugio, o si mette in regola il cartello dei bagni, la situazione attuale non ammette compatibilità tra il cartello e una situazione igienica a norme.
Fokozzone
da ftc » gio set 09, 2004 11:46 am
da julio77 » gio set 09, 2004 12:01 pm
ftc ha scritto:Quest'estate sono stato in norvegia e ho fatto conoscienza del DNT,
un po il cai locale. Sono stato in due rifugi, precisamente alle lofoten, uno servibile comodamente in macchina, l'altro che viene rifornito in elicottero. Nessuna differenza di prezzo, luoghi e struttura incantevole, indovinate quanto ho speso? circa 12 euro.
Dove sta la gabola? non sono gestiti. Sono casette perfette, con stufa a legna, cucinotto a gas, letti una scorta di candele e accendini, una legnaia all'esterno e un apprvvigionamento di acqua che può essere lago, sorgente o anche acqua corrente dove possibile. Cessetto chimico. Piumoni, tavoli, sedie, servizi di piatti, libri sulla montagna, sembra di stare in uno chalet. Sembrava di stare in paradiso.
Se i nostri rifugi fossero così? Quanto risparmieremmo, quanto sarebbe più gradevole stare in un rifugio, quante persone in meno ci troveremmo?
Peccato che qui siamo in Italia e ai sogni ho smesso di credere da un pezzo.
Dimenticavo: il pagamento è sulla fiducia. Ritiri la chiave del rifugio su cauzione, sei tu che devi registrarti, sei tu che devi lasciare il pagamento nell'appossita cassettina o pagare per posta quando torni. Quanti in questo paese farebbero i furbi? Secondo me più che non pagare il rischio è che si portino via tutto, compressa la cassetta dei pagamenti.
da Maxxo » gio set 09, 2004 12:21 pm
julio77 ha scritto:ftc ha scritto:Quest'estate sono stato in norvegia e ho fatto conoscienza del DNT,
un po il cai locale. Sono stato in due rifugi, precisamente alle lofoten, uno servibile comodamente in macchina, l'altro che viene rifornito in elicottero. Nessuna differenza di prezzo, luoghi e struttura incantevole, indovinate quanto ho speso? circa 12 euro.
Dove sta la gabola? non sono gestiti. Sono casette perfette, con stufa a legna, cucinotto a gas, letti una scorta di candele e accendini, una legnaia all'esterno e un apprvvigionamento di acqua che può essere lago, sorgente o anche acqua corrente dove possibile. Cessetto chimico. Piumoni, tavoli, sedie, servizi di piatti, libri sulla montagna, sembra di stare in uno chalet. Sembrava di stare in paradiso.
Se i nostri rifugi fossero così? Quanto risparmieremmo, quanto sarebbe più gradevole stare in un rifugio, quante persone in meno ci troveremmo?
Peccato che qui siamo in Italia e ai sogni ho smesso di credere da un pezzo.
Dimenticavo: il pagamento è sulla fiducia. Ritiri la chiave del rifugio su cauzione, sei tu che devi registrarti, sei tu che devi lasciare il pagamento nell'appossita cassettina o pagare per posta quando torni. Quanti in questo paese farebbero i furbi? Secondo me più che non pagare il rischio è che si portino via tutto, compressa la cassetta dei pagamenti.
mi piange il cuore dirlo, ma come nazione non siamo ancora (lo saremo mai?) così maturi dal punto di vista civico.
è un peccato, ma un posto così qui sarebbe come minimo svuotato o occupato permanentemente (a mo' di casetta delle vacanze).
da marinoroma » gio set 09, 2004 12:33 pm
ftc ha scritto:Quest'estate sono stato in norvegia e ho fatto conoscienza del DNT,
un po il cai locale. Sono stato in due rifugi, precisamente alle lofoten, uno servibile comodamente in macchina, l'altro che viene rifornito in elicottero. Nessuna differenza di prezzo, luoghi e struttura incantevole, indovinate quanto ho speso? circa 12 euro.
Dove sta la gabola? non sono gestiti. Sono casette perfette, con stufa a legna, cucinotto a gas, letti una scorta di candele e accendini, una legnaia all'esterno e un apprvvigionamento di acqua che può essere lago, sorgente o anche acqua corrente dove possibile. Cessetto chimico. Piumoni, tavoli, sedie, servizi di piatti, libri sulla montagna, sembra di stare in uno chalet. Sembrava di stare in paradiso.
Se i nostri rifugi fossero così? Quanto risparmieremmo, quanto sarebbe più gradevole stare in un rifugio, quante persone in meno ci troveremmo?
Peccato che qui siamo in Italia e ai sogni ho smesso di credere da un pezzo.
Dimenticavo: il pagamento è sulla fiducia. Ritiri la chiave del rifugio su cauzione, sei tu che devi registrarti, sei tu che devi lasciare il pagamento nell'appossita cassettina o pagare per posta quando torni. Quanti in questo paese farebbero i furbi? Secondo me più che non pagare il rischio è che si portino via tutto, compressa la cassetta dei pagamenti.
da Pierluigi Vesica » gio set 09, 2004 13:58 pm
Davide62 ha scritto:Fokozzone ha scritto:Alcuni particolari osservati al rifugio Torino mi hanno sollevato delle perplessità e posto delle domande.
Nei bagni è posto un vistoso cartello che afferma "acqua non potabile trattata chimicamente" seguita da due pittogrammi che vietano di berla e di usarla per lavare le pentole.
Le domande che sorgono spontanee sono:
1) se quest' acqua non potabile contiene trattamenti chimici che rendono pericolosa persino la pulizia delle pentole, non sarà anche pericolosa per lavarsi la faccia (avendo magari un contatto con gli occhi) e i denti?
2) se questa è l' acqua del rifugio con cosa lavano le pentole in cucina?
3) Per fare la pastasciutta e il minestrone usano dunque acqua minerale, possiamo esserne sicuri?
Credo che girerò quanto prima queste interessanti questioni alla ASL di Aosta, perché i casi sono due: o si mette in regola il rifugio, o si mette in regola il cartello dei bagni, la situazione attuale non ammette compatibilità tra il cartello e una situazione igienica a norme.
Fokozzone
Io ho imparato ad adottare la seguente strategia proprio per le ragioni che hai citato nei tuoi due post, ossia: sapendo che fuori stagione la funivia parte alle 8.30 parto con l'intenzione di pernottare per non avere la menata di fare tutto in fretta.
Faccio il biglietto A/R fino al Torino, salgo le famigerate scale fino al rif. nuovo e lascio uno zaino con la tenda e il materiale da bivacco all'ingresso del rif., proprio accanto alle scale.
Faccio la mia salita e torno a prendere la roba, quindi vado fin sotto il col Flambeaux e pianto la tenda, mi faccio qualche cosa di caldo e il giorno dopo mi alzo tardi e con comodo rientro.
Oppure lascio direttamente lo zaino con l'occorrente per la nottata sotto le rocce alla dx del col Flambeaux, rientro e monto la tendina.
Trovo che così facendo sia tutto meno stressante, più gratificante e meno oneroso.
Resta il fatto che tra le funivie, l'autostrada e il viaggio è una piccola batosta economica che costringe i più , me compreso, a centellinare le salite sul Bianco.
da Redpoint » gio set 09, 2004 14:12 pm
Bellissima questa definizione che mi sento di fare mia...Pierluigi Vesica ha scritto:Il pargolo rampicante, sovente squattrinato, non se lo pone il problema e infatti piazza la sua tendina.
da Pierluigi Vesica » gio set 09, 2004 14:29 pm
Redpoint ha scritto:Bellissima questa definizione che mi sento di fare mia...Pierluigi Vesica ha scritto:Il pargolo rampicante, sovente squattrinato, non se lo pone il problema e infatti piazza la sua tendina.![]()
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sempre meglio di "barabba"...![]()
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da Davide62 » gio set 09, 2004 15:47 pm
Pierluigi Vesica ha scritto:....se tutti decidessimo di privarci di qualche piccolo agio, nel tempo molti gestori sarebbero costretti a rivedere un pò i loro piani, i loro atteggiamenti, le loro aspettative.
CIAO
da Redpoint » gio set 09, 2004 16:08 pm
Aggiungo anche in camerata con gente "chiassosa", per non dire russatori scoreggioni..Davide62 ha scritto:Ma volete mettere il fascino di una notte trascorsa in questo modo, al contatto di ciò che stiamo cercando, piuttosto che una nottataccia spesa in un rifugio, magari puzzolente e costoso.
Rimango dell'opinione di Pierluigi, vogliamo star troppo comodi e così ci scomodiamo.
da Davide62 » gio set 09, 2004 16:27 pm
da sergio63 » gio set 09, 2004 16:34 pm
da Davide62 » gio set 09, 2004 16:40 pm
sergio63 ha scritto:Quand'ero giovane e squattrinato dormivo nei rifugi e alla bell'etoile...
passavo interi fine settimana in montagna
adesso che avrei qualche soldino in più corro come un disgraziato partendo da casa ad orari impossibili (l'importante è aver collaborato a mettere a letto i tre pargoli) per rientrare in tempo per rimetterli a letto nuovamente (raccontandogli le favole senza addormentarsi...) dopo 10-12 ore molto intense
da flicker » gio set 09, 2004 17:56 pm
ftc ha scritto:Quest'estate sono stato in norvegia e ho fatto conoscienza del DNT,
un po il cai locale. Sono stato in due rifugi, precisamente alle lofoten, uno servibile comodamente in macchina, l'altro che viene rifornito in elicottero. Nessuna differenza di prezzo, luoghi e struttura incantevole, indovinate quanto ho speso? circa 12 euro.
Dove sta la gabola? non sono gestiti. Sono casette perfette, con stufa a legna, cucinotto a gas, letti una scorta di candele e accendini, una legnaia all'esterno e un apprvvigionamento di acqua che può essere lago, sorgente o anche acqua corrente dove possibile. Cessetto chimico. Piumoni, tavoli, sedie, servizi di piatti, libri sulla montagna, sembra di stare in uno chalet. Sembrava di stare in paradiso.
Se i nostri rifugi fossero così? Quanto risparmieremmo, quanto sarebbe più gradevole stare in un rifugio, quante persone in meno ci troveremmo?
Peccato che qui siamo in Italia e ai sogni ho smesso di credere da un pezzo.
Dimenticavo: il pagamento è sulla fiducia. Ritiri la chiave del rifugio su cauzione, sei tu che devi registrarti, sei tu che devi lasciare il pagamento nell'appossita cassettina o pagare per posta quando torni. Quanti in questo paese farebbero i furbi? Secondo me più che non pagare il rischio è che si portino via tutto, compressa la cassetta dei pagamenti.
da piera » gio set 16, 2004 16:32 pm
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