emanuele ha scritto:forse vecchio è un periodo passeggero e come vedi sia nel cai che in parte del caai non ha più importanza l'alpinismo, la conoscenza, la natura, la montagna: la rivista sembra un depliant di vendita di prodotti montanari ed ha censurato ogni forma di alpinismo, le sezioni del cai organizzano i tour e le mangialonghe, i vertici del cai pensano solo a rimpinguare le casse del sodalizio e a scoraggiare chi voglia fare un sano alpinismo avventuroso, nel caai sembra prevalere una situazione simile a quella delle correnti politiche democristiane...
perchè vecchio non raccogliamo le firme, come si faceva una volta, e presentiamo anche pubblicamente un documento contro tale malcostume e contro le varie degenerazioni della maggior organizzazione nazionale che dovrebbe diffondere l'alpinismo(vedi art.1 statuto:"
. Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell?anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l?alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale."
quando vuoi ci lavoriamo