Soccorso alpino ?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda undertaker777 » dom mag 12, 2013 1:55 am

io non ho parlato di sporgere querela contro qualcuno, ma di chiedere il risarcimento di un danno ingiusto

il che non significa automaticamente essere indennizzati, ma che verrà verificato se esistono gli estremi per pervenire ad un risarcimento

soprattutto se il danno subìto è "importante", prima di trarre conclusioni ci saranno approfondite analisi, da parte di esperti (perizie), mediante un regolare confronto fra tutte le parti in causa (danneggiati, persone/ditte/enti coinvolti), per stabilire se ci siano responsabilità più o meno gravi (responsabilità professionale), o se è stato fatto tutto nella massima diligenza possibile, come richiesto dalla sua professione, imho.

I cittadini pagano (il Servizio Sanitario) e l'Ente pubblico presta il servizio, con i suoi mezzi e le ditte/persone incaricate (responsabilità contrattuale dell'ente), imho

è il modo più semplice (e più sicuro) di avere un'analisi minuziosa, curata da tutte le parti coinvolte (risultato imparziale), di quanto accaduto

se verrà rilevata una responsabilità, ed un danno da pagare, non è detto che si finisca per forza in tribunale, prima le parti cercheranno di concordare una transazione; se invece viene verificato che non ci sono stati errori o mancanze, il/i danneggiato/i si metterà/anno l'anima in pace, perchè sarà stato appurato che i professionisti coinvolti, nei loro compiti hanno fatto tutto il possibile, nel migliore dei modi, per evitare ciò che purtroppo è comunque accaduto


non capisco perchè le "richieste danni" in sinistri stradali vengano ritenute sempre "sacrosante", anche per danni lievi (es. un graffio su un paraurti pieno di ammaccature, giusto, per carità, ma certamente banale se confrontato a casi come questo), mentre in casi del genere la regolare richiesta di risarcimento venga percepita come "minaccia", per me non ha senso

come riportato in post precedente, il punto principale è accertare se ci sia o meno un danno ingiusto da risarcire, non chi sarà a doverlo pagare
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Messaggioda Babbuccio » dom mag 12, 2013 15:11 pm

Sicuramente il mio pensiero é sbagliato , mi capita spesso di non condividere i vostri .
Quello che penso io é che se mi capitasse un incidente in montagna mentre stó facendo scialpinismo o arrampicata , sport abbastanza rischiosi .
Non mi permetterei mai di considerare un eventuale soccorso in mio aiuto come un atto " dovuto " .
Quello che gli altri riusciranno a fare per me sarà tutto in piú, poco o tanto che sia.
Ieri in Preda Rossa il soccorso ha funzionato alla perfezione
http://www.laprovinciadisondrio.it/stor ... _miracolo/
ma purtroppo per mille ragioni non sempre è cosí , per me fa parte dei rischi che uno deve accettare quando va in montagna.
So che vado a rischiare , se va male é solo colpa mia .
Non vi capisco ..
Siete sicuri di essere dei praticanti o siete solo alpinisti virtuali ????
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Messaggioda #giacco# » dom mag 12, 2013 17:25 pm

Babbuccio ha scritto:Sicuramente il mio pensiero é sbagliato , mi capita spesso di non condividere i vostri .
Quello che penso io é che se mi capitasse un incidente in montagna mentre stó facendo scialpinismo o arrampicata , sport abbastanza rischiosi .
Non mi permetterei mai di considerare un eventuale soccorso in mio aiuto come un atto " dovuto " .
Quello che gli altri riusciranno a fare per me sarà tutto in piú, poco o tanto che sia.
Ieri in Preda Rossa il soccorso ha funzionato alla perfezione
http://www.laprovinciadisondrio.it/stor ... _miracolo/
ma purtroppo per mille ragioni non sempre è cosí , per me fa parte dei rischi che uno deve accettare quando va in montagna.
So che vado a rischiare , se va male é solo colpa mia .
Non vi capisco ..
Siete sicuri di essere dei praticanti o siete solo alpinisti virtuali ????


oggi mentre scalavo a 30 cm da terra pensavo quasi lo stesso.
ma concludevo che se crediamo al sistema di sanita pubblica (e il nostro e' tra i migliori al mondo) dobbiamo "accettare" che non si distingua tra chi il rischio "se lo cerca" e chi no.
perche' altrimenti si apre un meccanismo applicabile anche a chi fa un incidente andando a 150 all'ora, a chi ha un infarto dopo 30 anni di fumo, a chi va a correre e si sloga una caviglia.

poi anch'io vedo l'alpinismo come una attivita che comprende l'accettazione del rischio. sarebbe interessante sapere pero' quanti di noi accetterebbero lo stesso rischio sapendo che non c'e' sotto la rete di salvataggio.
diciamo che abbiamo la possibilita dell'emozione "rischio" a basso rischio.
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Messaggioda PARETI » dom mag 12, 2013 18:00 pm

Comunque, rileggendo il post, mi salta all'occhio che piedenero scrive che l'elicottero è decollato..per ben due volte...più che cercare l'incuria di chi ha assegnato il "verde", cercherei i motivi per i quali l'eli non è arrivato a destinazione perchè comunque, di fatto, l'elicottero è partito....di nuovo dico...MAH!
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Messaggioda tatone » dom mag 12, 2013 18:41 pm

è normale che un elicottero svizzero presti servizio su territorio italiano?

perchè mi viene il dubbio che l'incidente sia capitato in zona di confine e l'elicottero italiano non sia intervenuto credendo il ferito in territorio elvetico :roll:
* * * *
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Messaggioda PARETI » dom mag 12, 2013 20:04 pm

tatone ha scritto:è normale che un elicottero svizzero presti servizio su territorio italiano?

perchè mi viene il dubbio che l'incidente sia capitato in zona di confine e l'elicottero italiano non sia intervenuto credendo il ferito in territorio elvetico :roll:


Eh no, osti...diventa omissione di soccorso così!
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Messaggioda undertaker777 » dom mag 12, 2013 20:05 pm

i primi arrivati a prestare soccorso, immagino che avranno chiesto disperatamente agli svizzeri di intervenire, e quando gli hanno detto che è rimasto un'ora immobile con neve/freddo/vento, avranno capito immediatamente la gravità della situazione

non credo che debbano risponderti 'se non sei in territorio svizzero, anche se sei moribondo, non possiamo soccorrerti'
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Messaggioda agh » dom mag 12, 2013 20:51 pm

PARETI ha scritto:
tatone ha scritto:è normale che un elicottero svizzero presti servizio su territorio italiano?

perchè mi viene il dubbio che l'incidente sia capitato in zona di confine e l'elicottero italiano non sia intervenuto credendo il ferito in territorio elvetico :roll:


mi pare poco verosimile che un elicottero, svizzero o italiano che sia, non faccia il soccorso perché il ferito potrebbe trovarsi fuori dai propri confini nazionali. Dovrebbe allora distinguere anche sulla nazionalità del ferito, il che mi pare francamente assurdo. Se c'è un ferito, di norma interviene il soccorso di pertinenza, se impossibilitato per varie ragioni può intervenire altro soccorso limitrofo, ovviamente tutto viene concordato, gli elicotteri mica volano "a panza" :D
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Messaggioda Valerio79 » dom mag 12, 2013 22:30 pm

Ciao Piedenero, mi spiace per quanto accaduto.

Come già ben spiegato da altri, almeno per il piemonte, il servizio di elisoccorso è legato, quindi gestito dalla centrale 118, e comprende anche gli interventi in montagna.
Ogni base sul territorio regionale (cinque basi in totale) hanno la possibilità di trasportare personale medico, personale cnsas, cinofili, a seconda dell'intervento richiesto, non solo in montagna.
Per ogni richiesta, dispongono dei giusti mezzi e del giusto personale, e sinceramente non credo che possiamo considerarci da meno dei colleghi oltreconfine.

Leggendo il tuo racconto, mi fa pensare il fatto che l'elicottero non sia riuscito, per ben due volte a raggiungere il luogo dell'incidente, mentre quello svizzero lo abbia potuto fare senza grossi problemi...ecco ho la sensazione che il meteo abbia influito su questo, e credo che un pilota di elisoccorso, sia più propenso a rinunciare a volare a causa di condizioni meteo avverse, piuttosto che considerare l'accaduto sul luogo dell'incidente, con relativi codici, tipo di paziente coninvolto ecc.
Non credo esista il discorso "è un verde, un rosso, un bambino o un anziano" o si può volare o non si vola.

Detto questo, spero che si riesca a far maggiore chiarezza sull'accaduto, nei confronti della famiglia, perchè immagino che, il non essere a conoscenza di come siano andate veramente le cose, e il perchè sia successo tutto questo, non faccia altro che aumentare la sofferenza e il dolore della famiglia e degli amici coinvolti in questa disgrazia.
Senza escludere il personale di soccorso coinvolto, anche loro non saranno tanto felici per il triste epilogo, non sono dei robot.

Parlo da frequentatore della montagna e soccorritore al tempo stesso.
Un abbraccio
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Messaggioda Siloga66 » dom mag 12, 2013 22:35 pm

Ho letto un pò tutte le vostre risposte al problema e alla fine le uniche affermazioni degne di una certa pertinenza sono quelle di Andrea Orlini...perchè opera nel soccorso alpino e sa come le cose funzionano. Allora: non vorrei parlare per far vedere chi o cosa sono ma un pò devo dirlo. Lavoro come infermiere al 118 e sono anche nel soccorso alpino. Parto dalla prima imprecisione letta e che è stata fatta dall'autore del post: la chiamata al soccorso alpino è stata fatta e gli viene assegnato un codice verde... :roll: :roll: :roll:
Come dice Andrea NON ESISTONO CODICI DI CHIAMATA PER IL SOCCORSO ALPINO! C'è un incidente, un problema, un qualcosa...parte la chiamta al soccorso alpino e questo interviene. Non esistono codici. I codici colore vengono dati in due maniere differenti e in due ambiti differenti: uno alle ambulanze e alle automediche. L'altro è un codice colore all'ingresso in pronto soccorso.
Questo solo per dire che già il dire che il soccorso alpino sia intervenuto in "codice verde" è un inesattezza. E se già si parte così forse forse bisogna valutare meglio tutto il resto per giudicare gli eventi no?
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda undertaker777 » lun mag 13, 2013 8:38 am

Siloga66 ha scritto:Ho letto un pò tutte le vostre risposte al problema e alla fine le uniche affermazioni degne di una certa pertinenza sono quelle di Andrea Orlini...perchè opera nel soccorso alpino e sa come le cose funzionano. Allora: non vorrei parlare per far vedere chi o cosa sono ma un pò devo dirlo. Lavoro come infermiere al 118 e sono anche nel soccorso alpino. Parto dalla prima imprecisione letta e che è stata fatta dall'autore del post: la chiamata al soccorso alpino è stata fatta e gli viene assegnato un codice verde... :roll: :roll: :roll:
Come dice Andrea NON ESISTONO CODICI DI CHIAMATA PER IL SOCCORSO ALPINO! C'è un incidente, un problema, un qualcosa...parte la chiamta al soccorso alpino e questo interviene. Non esistono codici. I codici colore vengono dati in due maniere differenti e in due ambiti differenti: uno alle ambulanze e alle automediche. L'altro è un codice colore all'ingresso in pronto soccorso.
Questo solo per dire che già il dire che il soccorso alpino sia intervenuto in "codice verde" è un inesattezza. E se già si parte così forse forse bisogna valutare meglio tutto il resto per giudicare gli eventi no?



ok, ma non è che si può ascoltare solo una campana no? la vostra è quella dei soccorritori, che è normale hanno il loro punto di vista, che non sempre sarà identico a quello di chi può aver bisogno di essere soccorso, bisogna anche mettersi nei panni di chi è deceduto, prima di tirare le somme

per quanto mi riguarda dovrei solo parlarne benissimo, ma se c'è un caso risoltosi all'opposto del mio, non credo si possa dire va' tutto bene

va' bene l'interpretazione sbagliata di chi ha raccontato le cose a piede, ma rimane il fatto di 1 intervento in 10 minuti vs. 0 interventi in oltre 1 ora, con un'organizzazione che ci costa fior di quattrini in uomini e mezzi che devono essere pronti a partire per salvare qualcuno, è di questo che si discute, e si tratta di una caso serio, imho


c'è da augurarsi che sia un caso isolato, ma è ovvio che se non viene esaminato in tutti i particolari, e viene visto come "normale" o "sfiga", la situazione è destinata a ripetersi, i problemi non si risolvono in questo modo
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Messaggioda KIKKA-MO » lun mag 13, 2013 8:57 am

tatone ha scritto:è normale che un elicottero svizzero presti servizio su territorio italiano?

si, è capitato anche in altri casi. io ne conosco almeno uno, dove è stato allertato il soccorso svizzero perchè era calata la notte e l'elicattero italiano di notte non può volare.
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Messaggioda tntbonatti » lun mag 13, 2013 11:56 am

Ciao a tutti.
Premesso che sono da poco entrato nel CNSAS, anche se erano 4 anni che mi era stato chiesto da un mio amico.
Dico questo per mettere subito in chiaro con undertaker questo aspetto; sembra che per lui sia qualcosa di fondamentale per capire l?obiettività di una persona.

Senza sapere come sono andati i fatti, le mie, come quelle di tutti, sono solo supposizioni o pareri che lasciano il tempo che trovano.
Stiamo parlando tanto, ma l?amico di piedenero non tornerà di certo (scusa la freddezza); questo è l?unico dato certo ed inconfutabile.

Analizzo quanto riportato riguardo l?accaduto e correggetemi se ho capito male qualcosa, grazie.

Fase 1: chiamata al 118.
La vittima chiama personalmente i soccorsi.
In questo caso dovrebbe rispondere una centrale operativa di emergenza ed urgenza nella quale lavorano operatori sanitari altamente specializzati e formati a questo tipo di attività.
Sulla base di quanto viene riferito, il centro si crea uno scenario dell?incidente, stando ?dalla parte della ragione?, cioè valutando eventualmente il fatto in maniera più grave di quella che potrebbe essere realmente.

Fase 2: attivazione dei soccorsi.
La centrale operativa attiva i soccorsi, in particolare, in questo caso, l?elicottero.
Sul mezzo lavorano, se non erro, 2 piloti, il personale sanitario, un tecnico CNSAS (T.E. = tecnico elisoccorso) ed un verricellista.
Il team riceve la missione dalla centrale operativa, la quale ?descrive? lo scenario per far comprendere ai vari componenti quali problematiche dovranno affrontare.
Ogni figura tecnica può valutare solo ed esclusivamente per il ruolo che copre: vela a dire che per esempio un medico non può decidere che manovre fare con l?elicottero, così come il tecnico CNSAS non può prendersi ?libertà? in ambito sanitario o di comando del verricello ecc.
Questa suddivisione dei compiti serve per avere la maggior efficienza ed efficacia di tutta la squadra.

Fase 3: il soccorso.
Arrivati in posto, il pilota ed il co-pilota valutano la sicurezza dello scenario per poter operare con l?apparecchio.
Non è detto che le condizioni permettano sempre lo sbarco dell?equipaggio.


Sulla base di quanto sopra, è possibile che ci sia stata una sottovalutazione della situazione nella fase 1.
Questo potrebbe avere 2 cause NON esclusive l?una dell?altra; errore da parte del operatore 118 ed errore della vittima nel riferire la sua reale situazione.

Nella fase 2 non mi sembra di capire ci possano essere state mancanze, mentre nella fase 3 c?è in discussione il fatto che l?elicottero non sia atterrato e non abbia prelevato l?amico di piedenero.
I piloti siano incompetenti, tutt?altro; potrebbe essere che in quel preciso momento la meteo non abbia realmente consentito uno sbarco sicuro del T.E. e dell?equipe medica.
Non so dire se sia andata realmente così e se ciò possa essere stato anche a causa dell?apparecchio di volo non adeguato.
Dico soltanto che le persone che guidano quegli elicotteri li conoscono come le loro tasche e sanno bene quali limiti hanno loro come persone e quali, invece, hanno gli apparecchi.
Non in tutti i casi, regioni, zone, ecc. d?Italia gli elicotteri sono uguali; alcuni sono migliori per alcune situazioni, altri per altre (più stabili, ma meno agili o viceversa, ecc.); si opera che quello che si ha ? e non è poco!!!

Non per smentire, ma per far capire come incide la meteo sul volo, porto un esempio.
Poco tempo fa nelle ?mie? zone è stato effettuato un soccorso per il quale era stato mobilitato l?elicottero di una provincia.
Questo è intervenuto, si è portato nel luogo, ma a causa della visibilità scarsa e del vento, dopo due tentativi di sbarco ha dovuto rinunciare.
Nel frattempo sono intervenute le squadre di terra (più lente ovviamente).
Lo stesso apparecchio è stato poi impegnato su altri incidenti, pertanto il terzo tentativo è stato effettuato dall?elicottero di un?altra provincia (stessa regione).
Non per differenze di merito dei piloti o di altri, ma semplicemente per una breve tregua che per fortuna la meteo ha concesso in quelle decine di minuti, solo dopo tre volte si è riusciti ad effettuare il recupero.

Dopo tutte queste parole, la maggior parte delle quali potrebbero tranquillamente finire nel cesso come sopra detto, la conclusione è che le ipotesi potrebbero essere mille; purtroppo l?unico fatto è che chi ci ha preceduto, non tornerà.

Questa discussione spero possa far capire meglio l?impegno e le competenze di chi opera in certi ambiti, gli errori degli stessi, ma anche di chi va in montagna ed infine, soprattutto, renderci consci che, scuse o meno, se ?ci si rimane? una parte (piccola o grande) della responsabilità è anche nostra.

P.S. per undertaker:
mi piacerebbe sapere se tu non sbagli mai ?
è grazie e quelli come te che puntano sempre il dito verso gli altri e che cercano di portare a casa il ?rimborsino? che il mondo va a vacca.
Così facendo si creerà una bella generazione di parac**i !!!
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Messaggioda tntbonatti » lun mag 13, 2013 12:02 pm

[b]SCUSATE, MA DEVO CORREGGERE UNA FRASE ...

NON è:[/b]
[i]I piloti siano incompetenti, tutt?altro; potrebbe essere che in quel preciso momento la meteo non abbia realmente consentito uno sbarco sicuro del T.E. e dell?equipe medica. [/i]
:oops:

[b]MA è:[/b]
[i]I piloti SONO competenti, ma potrebbe essere ...
[/i]
[b]QUEL 'ZZO DI COPIA-INCOLLA.

SCUSATE ANCORA[/b]
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Messaggioda undertaker777 » lun mag 13, 2013 12:21 pm

1 io non ho scelto un lavoro che può influire sulla sopravvivenza di qualcuno

2 se sbaglio, per quello che è il mio lavoro, pago

3 in attività delicate e onerose, come quelle dei soccorsi, non si può prendere nulla sottogamba, chi lo fa' non è adatto a quella professione, imho

4 se qualcuno non è all'altezza di svolgere una mansione difficile, deve dedicarsi ad altro, anche per non inficiare il lavoro svolto diligentemente dai suoi colleghi
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Messaggioda giorgiolx » lun mag 13, 2013 12:48 pm

il soccorso alpino (elicotterista a parte) è fatto da volontari...
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda undertaker777 » lun mag 13, 2013 12:56 pm

giorgiolx ha scritto:il soccorso alpino (elicotterista a parte) è fatto da volontari...



qualcuno ha parlato di volontari?

mi pare si sia parlato solo di dipendenti dell'ente pubblico, o di professionisti dall'ente incaricati

tirarli in ballo quando non c'entrano neanche minimamente, mi sembra poco rispettoso
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Messaggioda agh » lun mag 13, 2013 13:27 pm

tntbonatti ha scritto:SCUSATE, MA DEVO CORREGGERE UNA FRASE ...

NON è:

I piloti siano incompetenti, tutt?altro; potrebbe essere che in quel preciso momento la meteo non abbia realmente consentito uno sbarco sicuro del T.E. e dell?equipe medica.


ho partecipato, come operatore di ripresa, ad esercitazioni del Soccorso Alpino e posso testimoniare della grande professionalità del Soccorso trentino (nella fattispecie)
Come dice chi mi ha preceduto, il meteo può incidere parecchio sulle fasi del soccorso. Le macchine (elicotteri) che si usano ora credo siano il non plus ultra (a differenza di quelle utilizzate anni fa che avevano problemi di tecnici di potenza in quota), però se la visibilità manca, chiaramente il pilota deve tutelare la sicurezza del mezzo e dei componenti del soccorso.
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Messaggioda tntbonatti » lun mag 13, 2013 13:31 pm

l'equipaggio dell'elicottero (T.E. compreso) è formato da figure altamente specializzate, ognuno nel proprio campo.
Come tali, ed è giusto che sia, per quest'attività in Lombardia sono pagati (T.E. compreso, se non erro).
Fatta questa premessa, che si tratti di volontari o di stipendiati, chiunque si dedica ad una qualsiasi attività di questo tipo, ha l'obbligo morale di dare il massimo in base alle sue capacità ed alla competenza/formazione che gli è stata data.

Detto ciò, torno a bomba su undertaker ... per fortuna che ci sei tu a dire o insinuare che quelle persone potevano non avere le necessarie competenze, in quanto, come tutti, FORSE hanno sbagliato.
Ma per curiosità ... lavori in proprio, o sei in ferie/cassa?
Il mio lavoro, se perdo tempo o sbaglio comporta che paghi direttamente io stesso, pertanto non perdo con te ulteriori parole.
Speso solo che anche tu abbia un lavoro in proprio o che tu sia VERAMENTE in ferie (cassa mi auguro di no), altrimenti, scrivendo durante le ore lavorative, sbagli come quegli stessi che contesti anche solo nascondendoti dietro la maschera che rappresenta Guy Fawkes (non tanto anonymous, con il dovuto rispetto a loro).
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mag 13, 2013 13:36 pm

giorgiolx ha scritto:il soccorso alpino (elicotterista a parte) è fatto da volontari...

Scusa neh... ma che c'entra?
Sono volontari che volontariamente si fanno un culo per essere abilitati, a norma di legge, a poter fare un lavoro da volontari.

Anche i medici senza frontiere sono volontari, e allora? valgono di meno dei coleghi del Niguarda?
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