das ha scritto:vi pongo quest quesito trovato su un forum della montagna...
Premessa:
Si tratta di una manovra 'disperata', ovvero da utilizzare qualora ce ne fosse la reale necessità.
Me l'hanno insegnata, l'ho provata e penso che sia utile conoscerla.
Io ne ho apprezzato l'utilizzo in forra, ma non escludo che possa essere utile anche in parete.
Prima vi pongo il quesito, poi mi darete la vostra soluzione, io vi daro' la risposta e a quel punto se ne discute.
Che ne dite?
Mi trovo in questa brutta situazione:
- Ho danneggiato la/le corda/e.
- Mi sono rimasti 3 pezzi da 20m.
- (In arrampicata) non posso andare avanti, ho un ferito lieve
- (In torrentismo) non posso tornare indietro, impossibile risalire l'ultimo salto sceso
- Devo fare una calata di circa 30 m nel vuoto.
- Devo recuperare tutte le corde perchè devo affrontare altre calate.
Quesito:
che caspita faccio? O meglio qual'è il(?) metodo per risolvere la situazione?
PS: Vi dico che escludo il fatto di legare gli spezzoni e scendere superando i nodi.
Non avrei la garanzia di recuperare la corda, anche lasciando in catena un moschettone
che potrebbe facilitare il passaggio del nodo. E poi quanto moschettoni potrei abbandonare?
Premetto che non ho ancora letto gli alti post,
Comunque io
1) farei una giunzione per ogni corda in maniera da ottenerne una da 60 metri
2) a metà corda ci farei un mezzo margherita attaccato all'ancoraggio (meglio se è uno spezzone di corda paragonabile a quella che sto usando)
3) scendiamo tutti sul tratto di corda bloccata
4) tiro il tratto di corda di sgancio e così posso provvedere alle discese successive
