da Siloga66 » gio apr 06, 2006 11:15 am
L'avevo già fatto un anno fa, ma riporto la relazione per chi fosse interessato. Prossimamente salire anch'io per verificare che sia tutto "a posto".
ZOCCOLO DELLA SELVAGGIA
VIA SILOGA (aperta il19.07.1988)
DISL: 170 mt
DIFF: 4 e 5 un tratto 5+
MATERIALE: via tutta attrezzata. Portare 2 corde per le 2 doppie in discesa. PS: l'ancoraggio della prima doppia è da rinforzare, credo di farlo io prossimamente. Per ogni evenienza portare 2-3 chiodi e martello a tale scopo.
CENNO GENERALE: bella via di mezza giornata su roccia buona, ottima nel tiro chiave. Qualche lama instabile solo all'inizio del primo tiro.
ACCESSO: dal Rif. Gardeccia prendere il sentiero per il Passo delle Scalette. Seguirlo per 7-10 minuti fino ad incrociare la seconda lingua di ghiaie che scende. Risalirla fino al canalone che divide il Campanile di Gardeccia (a sin) e il Zoccolo della Selvaggia (a des). Sopra questo è visibile il caratteristico enorme spuntone a forma di becco d'acquila. Appena a destra dello spigolo risalire il facile zoccolo di 10 metri (2+). Sopra, ometto (che ricostruisco) e cordino indicativo in clessidra.
RELAZIONE TECNICA:
TIRO 1 35 mt 4/4+Salire appena a destra dello spigolo per lame (3) e placchette (4) obliquando leggermente a destra fino ad un diedrino poco accennato e corto. Salirlo (4+) per 3-4 metri. Sopra c'è un diedro ben visibile anche dall'attacco, da evitare per la friabilità. Appena a destra dell'inizio di questo diedro si notano due macchie chiare, lì c'è la sosta.
TIRO 2 30 mt 5-/5/5+Non salire il diedro sovrastante la sosta ma traversare a destra su cornice alcuni metri fino ad una fettuccia arancione in una clessidra. Da questa alzarsi diritti con bellissima arrampicata e roccia ottima. (5) fino a una piccola cornice. Ora superare un'altro muretto verticale (5+) ma ben protetto da 3 ottimi chiodi uscendone un pò a sin. Sosta attrezzata con chiodi sotto un diedrino.
TIRO 3 35 mt 5/5-/4+
Salire il diedrino aggirando un piccolo strapiombino a destra. (5) poi ancora diritti per il diedrino (5-). Quasi al suo termine, uscire sulla placca fessurata alla sua destra e poi per roccette (4+/3) fino ad una cengia erbosa. Qui cuneo di legno rosso indicativo. Da qui non andare a destra ma diritti 5 metri facili alla sosta attrezzata su cengia detritica.
TIRO 4 20 mt 4 e 3
A destra per un diedrino di roccia ottima (clessidra con fettuccia) fino alla base di un grosso pilastro. Aggirarlo a sinistra entrando nel canale/camino che esso forma. Sosta su terrazzino formato da sassi incastrati servita da un chiodo e un cuneo di legno.
TIRO 5 50 mt 4/4+/3Non seguire il canale a destra, ma diritti per paretina e seguente diedrino (chiodo+cordino) che porta ad una rampa (chiodo). Da questa verso destra per un altro diedrino uscire in vetta. Sosta su spuntone e clessidra.
DISCESA: dall'uscita della via proseguire per la crestina di vetta stando un pò sulla sinistra, oltrepassando un forcellino. Scendere arrampicando (facile) un canalino di pochi metri poi risalire di fronte per altrettanti metri cercando una grossa clessidra spezzata formata da roccia cosi liscia da permettere di passare direttamente le corde attorno (si recuperano benissimo) senza bisogno di cordino d'ancoraggio. Fare ladoppia con due mezze corde che deposita in un corto canale di 35 metri. Discenderlo camminando per 35 mt poi si interrompe sfociando nel canalone visto all'attacco (tra Camp. Gardeccia e Zoccolo dellla Selvaggia). Sulla parete di sinistra ci c'è l'ancoraggio su chiodi e cordino per la seconda doppia. In breve all'attacco.
NOTA: dopo la mia ultima ripetizione con 3 amici nel 2004, nel recuperare le corde dalla prima doppia, un metro sotto la clessidrona spezzata è franato un pilastrino, per cui è da verificare se la clessidrona sia ancora sfruttabile. Per questo motivo forse bisogna attrezzare un ancoraggio. Come detto sopra conto di farlo io a brevissimo. Ne darò comunicazione.
Salire
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.