kluge ha scritto:gug ha scritto:Mi baso sull'esperienza diretta di ciò che vedo, perlomeno nel Centro-Sud, dove la stragrande maggioranza degli IA e degli IS, per curriculum e capacità tecniche non è lontanamente paragonabile ad una Guida (e sarebbe strano il contrario). Io sono addirittura IS e quindi non dico ciò per svalutare queste figure, ma semplicemente guardo in faccia la realtà. Qualche INA può essere grossomodo paragonabile, ma non tutti.
Cioe', non ho capito, ma voi ai corsi cosa insegnate?
Preparate gli allievi a salire il Walker in invernale? La nord del Changa-Bang? La discesa della est del Cervino?8O
Intendi che il livello tecnico medio dei componenti di una scuola del CAI
non consente di organizzare un corso di alpinismo come (o magari meglio) di una scuola composta da guide?
gug ha scritto:Ora, la maggior parte degli organici è composto da IA e IS e quindi il livello del corpo istruttori di una Scuola CAi è lontano da una Scuola Guide.
E' vero che un conto è il livello tecnico e un altro quello didattico, ma in una attività così pratica comunque i due sono entrambi necessari ed è difficile che una grande mancanza su uno dei due (quello tecnico) possa essere compensata da quell'altro (quello didattico).
Sai bene che per far parte di una scuola CAI e' richiesto un livello medio minimo, e che la responsabilita' dell'insegnamento viene distribuita in base
a titoli ed esperienza, quando ti tocchera' partecipare ad un corso per istruttore vedrai il titolo non viene certo regalato, ed i corsi sono sempre piu' impegnativi, e l'aspetto curricolare (che pure e' importante per ACCEDERE al corso) non e' determinante ai fini dell'acquisizione del titolo.
Allora.
Io l'esame per IA lo ho già provato ed è stata un'esperienza talmente negativa che ho chiuso completamente con qualsiasi esame IA.
Detto ciò, che è tutto un altro argomento, di cui in parte ho già parlato quì sul forum e che ho voluto dire per chiarire che parlo con una certa cognizione di causa, voglio solo sostenere che una Scuola Guide ha un organico paragonabile ad una Scuola CAI che avesse
tutti INA.
Poi noi, come altre Scuole nelle Marche i corsi li facciamo e siamo anche riusciti a fare delle belle cose, però tutta questa discussione è nata dal fatto che tu sostenevi che le Scuole CAI non devono essere l'alternativa economica alle Scuole Guide (dove esse esistono) e io invece sostengo che non può che essere così, per ciò che ho detto sopra.
Allora a me sembra che finchè si fanno dei corsi base, come dici giustamente tu, allora le Scuole CAI vanno benissimo e sono sicuramente più economiche, ma altrettanto valide delle Scuole Guide, avendo inoltre dalla loro una cultura ed una storia che invoglia all'autonomia gli allievi.
Però se e quando le Scuole Guide cominceranno a fare corsi avanzati, per portare allievi su vie di media-alta difficoltà, allora questa differenza si sentirà molto di più e, come dice Cialtrone, è inutile che il CAI cerchi di colmare questa differenza alzando a dismisura il livello degli istruttori.
Oltre un certo limite ciò è possibile solo mediante il professionismo e quindi il gioco si rompe.
Un aneddoto che dimostra come ciò stia avvenendo.
La mia Scuola soffre da molti anni (come anche altre) della mancanza di ricambio di INA, per consentire il passaggio di consegne nella direzione.
Quest'anno era stato proposto agli unici due istruttori, un IA e un IAL, che avevano il curriculum e il livello di presentarsi agli esami di partecipare e loro si erano quasi convinti. Tuttavia hanno entrambi rinunciato quando hanno visto che erano richiesti due periodi di esami di 8 giorni l'uno, che nessuno dei due poteva conciliare con il lavoro e la famiglia.
Risultato: forse questi esami INA saranno qualificanti, ma è orami quasi sicuro che se rimarranno così una Scuola come la mia (ma sicuramente molte altre) chiuderà entro qualche anno.