Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda Earon » mer nov 10, 2004 18:38 pm

andreag ha scritto:
Earon ha scritto:Dal curriculum sul sito www.salvaterra.biz

ATTIVITA' EXTRAEUROPEA

1982 PATAGONIA CERRO TORRE VIA MAESTRI TENTATIVO
1983 PATAGONIA CERRO TORRE VIA MAESTRI 3^ SALITA
1985 PATAGONIA CERRO TORRE VIA MAESTRI 1^ SALITA INVERNALE


Studiare di più Earon....
:twisted: :D

Andrea


non so, chiedo appunto.... altra documentazione non ho trovato, mi baso su quello che c'è scritto sul sito..... insomma l'ha ripetuta o no?
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Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda intruder » mer nov 10, 2004 18:42 pm

Weiss ha scritto:La domanda:

Maestri ed Egger hanno scalato il Torre nel 1959?

Weiss


Secondo me assolutamente.
Non ti inventi una palla dopo che è morto il tuo amico (Egger) e la combini insieme ad un altro grande tuo amico (Fava).
Il dubbio più grosso l'hanno messo insieme gli americani della Egger (Bragg, Donini e C.) che affermano che Maestri e Egger non sono neanche arrivati al colle, solo al nevaio pensile, dicendo che dal nevaio in su non c'erano più tracce di chiodi.
Ora, mi dico io, lì sei esattamente sotto la direttiva del fungo che ripetutamente crolla e spazza via tutto (Egger compreso) e da Maestri agli americani sono passati ben 15 anni di crolli del fungo.
Dal colle in su condizioni patagoniche particolari (neve impiastrata ben bene dallo Hielo) ha costruito una corazza di neve pressata dove Egger è andato a nozze tirando su Maestri (come si legge in tutti i racconti). Del resto la parete non ha un solo tratto verticale, tutta sugli 80°.
Il resto è storia messa in dubbio dagli ambienti anglosassoni.
Bubu voleva andare in Patagonia per la via Egger-Maestri solo per imitare Huber e farsi un po' di fama. Ma in gennaio (giugno qui da noi), condizioni come quelle che hanno trovato Maestri ed Egger non le trovi di certo. Va tentata in inverno. Ci sono un po' di chiodi a pressione in giro nella parte alta della via (per le doppie) ma trovarli è come cercare un ago nel pagliaio. Comunque quelli che sono andati più in alto su una linea più o meno simile sono gli austriaci, Toni Polzener mi pare (non ho ancora visto Alp). Nei primi anni '9o lui e l'amico Tommy Bonapace sono stati addirittura finanziati dal riccone tedesco di turno per andare su di lì e cercare di confermare (non smentire) la verità, lo stesso riccone che ha fatto costruire la chiesetta a El Chalten dedicata a Toni Egger.
Un'ultima cosa. Due Cesare Maestri non avrebbero mai salito il Torre da Nord, così come due Egger non ce l'avrebbero fatta.
Egger + Maestri era il meglio in circolazione nel periodo, come bravura su roccia (Maestri), su ghiaccio (Egger) e non in ultimo come testa dura dura, e di questo Maestri ne ha fatte a decine di dimostrazioni.
Fine della fiaba.

Saluti

I.
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Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda andreag » mer nov 10, 2004 18:42 pm

Earon ha scritto:
andreag ha scritto:
Earon ha scritto:Dal curriculum sul sito www.salvaterra.biz

ATTIVITA' EXTRAEUROPEA

1982 PATAGONIA CERRO TORRE VIA MAESTRI TENTATIVO
1983 PATAGONIA CERRO TORRE VIA MAESTRI 3^ SALITA
1985 PATAGONIA CERRO TORRE VIA MAESTRI 1^ SALITA INVERNALE


Studiare di più Earon....
:twisted: :D

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non so, chiedo appunto.... altra documentazione non ho trovato, mi baso su quello che c'è scritto sul sito..... insomma l'ha ripetuta o no?


Le ripetizioni qui sopra si riferiscono alla via del compressore, sul versante opposto. Alla Maestri-Egger ci hanno provato un paio di anni fa, arrivando abbastanza in alto sopra il colle della conquista, e poi ritirandosi per il maltempo. In quell'occasione non hanno potuto dire nulla di decisivo.

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Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda Earon » mer nov 10, 2004 18:50 pm

andreag ha scritto:Le ripetizioni qui sopra si riferiscono alla via del compressore, sul versante opposto. Alla Maestri-Egger ci hanno provato un paio di anni fa, arrivando abbastanza in alto sopra il colle della conquista, e poi ritirandosi per il maltempo. In quell'occasione non hanno potuto dire nulla di decisivo.

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giàààààààà...... il compressore... quella via, me l'ero dimenticata....anzi forse quella è una parentesi da non ricordare proprio :roll:
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Messaggioda Willy Coyote » mer nov 10, 2004 19:55 pm

Maestri la cima del Torre l'ha vista solo da lontano.

Secondo me non è arrivato in cima ne nel 1959 e neanche nel 1970 (infatti si è fermato sotto il fungo).

Anch'io l'ho sentito parlare ad una conferenza, in cui non ha parlato del Torre, e mi ha fatto un'impressione veramente negativa, per non dire di peggio.....

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Messaggioda Earon » mer nov 10, 2004 20:01 pm

Willy Coyote ha scritto:Maestri la cima del Torre l'ha vista solo da lontano.


troppo drastico secondo me....
la salita del compressore anche secondo me è una parentesi da dimenticare nella vita di maestri, ma contiamo anche l'esasperazione e la pressione addosso, che ha portato ad un gesto simile.

per quanto riguarda il '59... ma secondo te davvero maestri sarebbe capace di inventarsi 'na balla simile (perchè se fosse una balla, sarebbe proprio grossa), subito dopo aver perso un amico, ed essendo in stato confusionale? l'hanno già detto nei messaggi precedenti, solo questo dovrebbe bastare...


ma tanto sono solo chiacchiere.... ci si potrebbe stare na vita a discuterne....
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Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda xee » mer nov 10, 2004 20:28 pm

..."Nella monotonia del viaggio verso El Calafate, ammassati sul camioncino in mezzo alle nostre poche cose, i vestiti rabberciati e ripuliti alla meno peggio, sotto un cielo plumbeo sopra di noi e, ironia della sorte, splendente di sole sulle rilucenti montagne del Cerro Torre e Fitz Roy, una folla di pensieri brucianti mi tormentano l'anima. Ancora una volta mi sento perseguitato dalla morte. E non la morte in guerra o sul lavoro, ma una morte quasi cercata, quasi voluta, come dicono tutti coloro che di alpinismo non capiscono un bel niente. [...]
Ma perché ci affliggiamo? Toni è scomparso dopo aver scalato in perfetto stile alpino la montagna più difficile del mondo. Un capolavoro. -La più grande impresa alpinistica della storia - l'ha definita il grande alpinista francese Lionel Terray.
Osservo, prima che scompaia definitivamente dietro una meseta, la più bella e lucente cripta del mondo che protegge l'indimenticabile Toni Egger. Non è importante solo come si vive, ma anche come si muore. Nessuno dei presuntuosi che hanno messo in dubbio che Toni Egger e Cesare Maestri siano arrivati in vetta - semplicemente perché sono incapaci di accettare che qualcuno sia riuscito là dove loro hanno fallito - merita una tomba di imperituro splendore come quella che il destino ha riservato al fortissimo e umile Toni Egger"...



Tratto da
Patagonia - Terra di sogni infranti
di Cesarino Fava



...loro ci sono saliti lassù :evil:
Perché voglio dormire il sonno delle mele
per apprendere un pianto che mi purifichi dalla terra;
perché voglio vivere con quel bimbo oscuro
che voleva tagliarsi il cuore in alto mare.
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Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda stefano michelazzi » mer nov 10, 2004 20:59 pm

xee ha scritto:..."Nella monotonia del viaggio verso El Calafate, ammassati sul camioncino in mezzo alle nostre poche cose, i vestiti rabberciati e ripuliti alla meno peggio, sotto un cielo plumbeo sopra di noi e, ironia della sorte, splendente di sole sulle rilucenti montagne del Cerro Torre e Fitz Roy, una folla di pensieri brucianti mi tormentano l'anima. Ancora una volta mi sento perseguitato dalla morte. E non la morte in guerra o sul lavoro, ma una morte quasi cercata, quasi voluta, come dicono tutti coloro che di alpinismo non capiscono un bel niente. [...]
Ma perché ci affliggiamo? Toni è scomparso dopo aver scalato in perfetto stile alpino la montagna più difficile del mondo. Un capolavoro. -La più grande impresa alpinistica della storia - l'ha definita il grande alpinista francese Lionel Terray.
Osservo, prima che scompaia definitivamente dietro una meseta, la più bella e lucente cripta del mondo che protegge l'indimenticabile Toni Egger. Non è importante solo come si vive, ma anche come si muore. Nessuno dei presuntuosi che hanno messo in dubbio che Toni Egger e Cesare Maestri siano arrivati in vetta - semplicemente perché sono incapaci di accettare che qualcuno sia riuscito là dove loro hanno fallito - merita una tomba di imperituro splendore come quella che il destino ha riservato al fortissimo e umile Toni Egger"...



Tratto da
Patagonia - Terra di sogni infranti
di Cesarino Fava



...loro ci sono saliti lassù :evil:


come già ho scritto più sopra ed in altri topic, spesso chi getta il seme del dubbio non è in grado di allacciarsi le scarpe!
e Cesarino Fava sentenzia la stessa opinione.
che Maestri possa essere simpatico o meno come uomo, è un fatto di opinione o simpatia del tutto personali, ma che sia stato un grande dell'alpinismo è un fatto concreto!
Io, ho sognato sulle imprese di un altro grande Walter Bonatti, ne ho letto i libri ed ho condiviso sui suoi scritti le sue emozioni, conosciuto poi di persona qualche annetto fa...beh, mi è parso meno "mitico"...
Ciò non toglie che seppure come persona possa non essermi proprio congeniale, come alpinista sicuramente sì, e non dimentichiamo la sua vicenda K2 che ancora oggi dopo 60 anni cinque o sei libri, scuse del CAI (per ben due volte), e situazioni da far accaponare la pelle, rimane per molti un dubbio...!
Ma quei molti come nel caso Maestri- Egger, in certe condizioni come si comporterebbero? visto che per molto meno non ci si è pensato su due volte a giocare le vite di due persone?
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Messaggioda christian71 » mer nov 10, 2004 22:02 pm

il problema non è si o no.
proviamo ad immaginare la situazione. nessuno ti vede. non ci sono fotografi, giornalisti, impiccioni, curiosi e rompicoglioni davanti al Torre del 1959. Sali in Punta, trovando condizioni eccezionali. non può essere questa una colpa. scendendo perdi il compagno di cordata. un'esperienza da non augurare al peggior nemico; sei quasi morto tu stesso e ti salvano dalla coltre nevosa poco prima di non svegliarti più.
come se non bastasse per odiare una montagna, chi non è mai stato lassù mette in dubbio la tua parola. peccato, la macchina fotografica era nel sacco di Egger.
un vecchio proverbio indiano recita che bisogna sempre credere alla parola di un uomo, fino a prova contraria.
fino a prova contraria, appunto.
elementare.
Beethoven era talmente sordo che per tutta la vita ha creduto di essere un Pittore

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Re: Maestri ed Egger, il vostro parere: Si o No?

Messaggioda Earon » mer nov 10, 2004 22:45 pm

xee ha scritto:..."Nella monotonia del viaggio verso El Calafate, ammassati sul camioncino in mezzo alle nostre poche cose, i vestiti rabberciati e ripuliti alla meno peggio, sotto un cielo plumbeo sopra di noi e, ironia della sorte, splendente di sole sulle rilucenti montagne del Cerro Torre e Fitz Roy, una folla di pensieri brucianti mi tormentano l'anima. Ancora una volta mi sento perseguitato dalla morte. E non la morte in guerra o sul lavoro, ma una morte quasi cercata, quasi voluta, come dicono tutti coloro che di alpinismo non capiscono un bel niente. [...]
Ma perché ci affliggiamo? Toni è scomparso dopo aver scalato in perfetto stile alpino la montagna più difficile del mondo. Un capolavoro. -La più grande impresa alpinistica della storia - l'ha definita il grande alpinista francese Lionel Terray.
Osservo, prima che scompaia definitivamente dietro una meseta, la più bella e lucente cripta del mondo che protegge l'indimenticabile Toni Egger. Non è importante solo come si vive, ma anche come si muore. Nessuno dei presuntuosi che hanno messo in dubbio che Toni Egger e Cesare Maestri siano arrivati in vetta - semplicemente perché sono incapaci di accettare che qualcuno sia riuscito là dove loro hanno fallito - merita una tomba di imperituro splendore come quella che il destino ha riservato al fortissimo e umile Toni Egger"...





quoto in pieno, questa citazione è bellissima. non ho letto mai niente di cesarino, ma penso che in futuro....
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Messaggioda Willy Coyote » gio nov 11, 2004 0:07 am

Earon ha scritto:
Willy Coyote ha scritto:Maestri la cima del Torre l'ha vista solo da lontano.


troppo drastico secondo me....


In fondo gli alpinisti sono persone come gli altri, c'è qualche motivo perchè non dovrebbero raccontare balle?

Maestri motivi per raccontare di essere arrivato in cima anche se non era vero ne aveva eccome.

Figurati, il "RAGNO DELLE DOLOMITI" che fallisce, ma te l'immagini che figura, dopo tutte le arie che si dava...... pensava di essere "l'alpinista più forte al mondo" (frase detta da lui in TV poco meno di un mese fa)

E poi, mi sembra strano che siano stati trovati segni fino al nevaio triangolare e poi più niente. Mi sembra strano che uno come Maestri, abituato a fare righe di chiodi in giro per le dolomiti non lasci niente sul Torre.

La seconda volta dove è arrivato ci ha lasciato addirittura un compressore....

Dimmi te se non son manie di grandezza!!!!

Cmq è una semplice opinione di uno che di montagna non ci capisce una mazza.

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Messaggioda Earon » gio nov 11, 2004 0:51 am

Willy Coyote ha scritto:In fondo gli alpinisti sono persone come gli altri, c'è qualche motivo perchè non dovrebbero raccontare balle?

Maestri motivi per raccontare di essere arrivato in cima anche se non era vero ne aveva eccome.

Figurati, il "RAGNO DELLE DOLOMITI" che fallisce, ma te l'immagini che figura, dopo tutte le arie che si dava...... pensava di essere "l'alpinista più forte al mondo" (frase detta da lui in TV poco meno di un mese fa)

E poi, mi sembra strano che siano stati trovati segni fino al nevaio triangolare e poi più niente. Mi sembra strano che uno come Maestri, abituato a fare righe di chiodi in giro per le dolomiti non lasci niente sul Torre.

La seconda volta dove è arrivato ci ha lasciato addirittura un compressore....

Dimmi te se non son manie di grandezza!!!!

Cmq è una semplice opinione di uno che di montagna non ci capisce una mazza.

Salut


nel post di xee ci sarebbe già la risposta, cmq preferisco spenderci ancora due paroline, visto che non ho un c***o da fare :lol: :lol:

già l'ho scritto nel post precedente, ma lo ribadisco.... secondo te uno (maestri, ma anche qualsiasi altro essere umano....) è capace di mentire in stato confusionale, dopo essere stato raccolto vivo per un mezzo miracolo, dopo aver passato chissà quante ore di fila nel bel mezzo della metereologia patagonica, dopo essersela scampata non si sa ancora bene come fra le slavine che cadevano dal fungo, ma soprattutto, dopo aver perso il compagno-amico toni?

secondo me, no.... anche perchè avrebbe appunto dovuto convincere anche cesarino...

quindi evito di scrivere cosa penso (in generale, non nel tuo caso particolare) di coloro che mettono in dubbio imprese del genere... oltretutto mi sembra persino un'offessa alla memoria di Egger, ma tant'è, evitiamo moralismi, e soprattutto evitiamo che il thread degeneri sull'offensivo, se ne vedono già troppi....

per concludere... l'alpinista più forte del mondo.... beh, per nulla volere ai suoi coetanei, ma non è una dichiarazione cosi di fuori... pochi nel 59 avevano il suo livello... lo stesso bonatti negli stessi mesi fu rispedito brutalmente dal torre....
poi la storia delle tracce è sempre la solita.... voglio dire, ma come si pretende di trovare tracce di una salita del 59 in patagonia, sotto il fungo di ghiaccio.... m'avessi detto in dolomiti, era già più credibile........ :roll:

poi.... righe di chiodi.... non dimentichiamoci che è lo stesso maestri delle arrampicate libere (alla maniera di preuss) nel Brenta.... uno dei pochi, forse l'unico che per propria scelta, percorreva la via slegato, non solo in salita, ma anche in discesa... dimmi te se non è logica ferrea.

è una personalità orgogliosa, forse troppo, ma il suo curriculum alpinistico parla da solo........
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Messaggioda stefano michelazzi » gio nov 11, 2004 1:36 am

Willy Coyote ha scritto:
Earon ha scritto:
Willy Coyote ha scritto:Maestri la cima del Torre l'ha vista solo da lontano.


troppo drastico secondo me....


In fondo gli alpinisti sono persone come gli altri, c'è qualche motivo perchè non dovrebbero raccontare balle?

Maestri motivi per raccontare di essere arrivato in cima anche se non era vero ne aveva eccome.

Figurati, il "RAGNO DELLE DOLOMITI" che fallisce, ma te l'immagini che figura, dopo tutte le arie che si dava...... pensava di essere "l'alpinista più forte al mondo" (frase detta da lui in TV poco meno di un mese fa)

E poi, mi sembra strano che siano stati trovati segni fino al nevaio triangolare e poi più niente. Mi sembra strano che uno come Maestri, abituato a fare righe di chiodi in giro per le dolomiti non lasci niente sul Torre.

La seconda volta dove è arrivato ci ha lasciato addirittura un compressore....

Dimmi te se non son manie di grandezza!!!!

Cmq è una semplice opinione di uno che di montagna non ci capisce una mazza.

Salut


che gli alpinisti siano gente come gli altri è scontato...mica siamo mazinga zeta...
certo è che tra questa gente come gli altri c'è n'è alcuni fuori dal comune, e Maestri (aldilà che come già detto possa piacerti come uomo) è sicuramente uno di questi!
come ti ha risposto earon ha un curriculum che ancora oggi fa invidia a molti , anzi...moltissimi!
Ancora oggi non è raro vedere cordate che tentano e rinunciano su vie come quella alla roda di vael!
E non dimenticare che parliamo del '59, oggi con più attrezzatura e maggiori sponsor molti sono costretti a desistere davanti alla meteo della patagonia...il livello tecnico è sicuramente salito ma la natura è sempre la stessa.
A me personalmente non piace chi si atteggia a più forte del mondo...ma Maestri all'epoca in effetti non aveva "rivali", perciò seppur pecca di mania del superuomo, dal canto mio gliela concedo, visto anche le diatribe stupide che attorno a lui per gelosie varie gli hanno creato, e a tutte le riprove che ogni volta è stato costretto a dare (roda di vael, via delle guide al crozzon, ecc.ecc.)
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Messaggioda Davide62 » gio nov 11, 2004 9:38 am

Mi schiero dalla parte di coloro che hanno risposto "col cuore", sinceramente rimango un pò scettico sulla prima salita.
Gli inglesi hanno posto una seria ipoteca sulla salita di Maestri, adducendo il mancato ritrovamento di materiale (chiodi a pressione e fisse) del quale Mestri ha fatto menzione più volte.
In tutta onestà non me la sento di dire che non ci è stato, ma nemmeno sottoscrivere il contrario.
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Messaggioda Enzolino » gio nov 11, 2004 10:19 am

La montagna piu? difficile del mondo e con essa l?ambizione di essere l?alpinista piu? forte del mondo.
Cosa e? successo in quell?urlo di roccia e ghiaccio nel 1959?
Qualcuno ha trovato chiodi ad una certa altezza.
Qualcuno ha trovato impossibile percorrere la via persino 40 dopo.
Qualcuno non crede sebbene e? risaputo che le condizioni del ghiaccio, soprattutto in Patagonia, non sono mai le stesse.

E? possibile che quella stessa ambizione che spinge oltre i limiti del possibile abbia forzato la morale al punto di raccontare una delle piu? grandi falsita? della storia dell?alpinismo?

La ragione ci lascia con un punto interrogativo.
La prova non esiste e la certezza e? indimostrabile.

Alla fine e? una questione di scelta.
Credere al romanticismo dell?impossibile, allo stato di grazia come variabile nascosta nelle avventure di frontiera, come forse e? accaduto a Tomo Cesen nello Jannu o alla Sud del Lotse.
Quello stato di grazia che va oltre il tecnicismo. Come certamente e? accaduto a Bonatti in quegli strapiombi del Dru in solitaria.
Come e? accaduto a tanti alpinisti che, al di la? delle prove, ci hanno lasciato senza fiato.

Ebbene, io ci credo!
Credo che Maestri, pur con un ego piu? grande del Torre, abbia scalato nel ?59 la ?montagna piu? difficile del mondo?!

Ciao

Lorenzo
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Messaggioda pf » gio nov 11, 2004 11:17 am

Al festival di Trento del 2002 parlai con Leo Houlding e Silvo Karo della salita di Maestri. Entrambi erano assolutamente negativi, con frasi diverse. Silvo è un tipo tranquillissimo e pacifico, la sua convinzione emergeva da considerazioni tecniche. Leo ( uno dei più grandi scalatori contemporanei) zoppicava appoggiato ad una stampella come ricordo del volo che fece su quella via, dove qualche mese prima aveva voluto passare On sight su roccia ( sul 7c/8a) ed era volato per parecchio. Non aveva evidentemente trovato ghiaccio.
Devo dire la verità, come nel caso di Cesen sono più per il credere che non per il non credere. Cesen è stato messo in dubbio perchè non era possibile che lui in 48 ore avesse salito una parete su cui Kukuzka era morto dopo due mesi di assedio, e su cui anche Profit e Beghin erano tornati indietro.
Però Cesen su roccia aveva in tasca il 7b slegato ( arriverà poi all'8a free solo), su ghiaccio era come Beghin e Profit e sopportava il freddo come Kukuzka. Non è nè il primo nè l'ultimo scalatore capace di anticipare di 10 anni il mondo.
Huber, come sapete, non crede nè a Maestri nè a Cesen, e in generale non credono chi, anche ad altissimi livelli, ha raggiunto i vertici con dedizione, costanza, in linea con l'evoluzione storica. Huber è ai vertici da 12 anni, ma è stato sempre al massimo di uno o di due anni in anticipo sui tempi. Cesen lo è stato di 15 anni, Egger/Maestri di ormai 45.
Domanda: se Mike Powell e prima, nel 1968, Bob Beamon, vi avessero detto dei loro record mondiali stabiliti senza presenza di pubblico, avreste dato i record a loro o a Lewis, che saltò 5cm in meno ma che, rispetto agli altri due, saltò meglio di chiunque altro per 7 anni?
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Messaggioda Enzolino » gio nov 11, 2004 11:47 am

pf ha scritto:Domanda: se Mike Powell e prima, nel 1968, Bob Beamon, vi avessero detto dei loro record mondiali stabiliti senza presenza di pubblico, avreste dato i record a loro o a Lewis, che saltò 5cm in meno ma che, rispetto agli altri due, saltò meglio di chiunque altro per 7 anni?
Da
http://www.sport.it/articoli/2004/10/18/555201.php
Il 18 ottobre di trentasei anni fa il mondo osservò stupito lo statunitense Bob Beamon stabilire uno dei più incredibili record della storia dell?atletica, volando alla misura di 8,90 metri nel salto in lungo. Correva l?anno 1968 e lo scenario erano le Olimpiadi di Città del Messico. Un record che rimase imbattuto fino al 30 agosto 1991, quando un altro statunitense, Mike Powell, lo superò nel corso dei Campionati del Mondo di Tokyo, portandolo alla misura di 8,95 metri.
In programma il 18 ottobre 1968, i pronostici della finale del salto in lungo erano tutti per i tre atleti che avevano vinto le medaglie nelle precedenti Olimpiadi di Tokyo: il britannico Lynn Davis, lo statunitense Ralph Boston e il sovietico Igor Ter-Ovanesyan. In più, i due ultimi condividevano il record mondiale di 8,35 metri e avevano vinto medaglie pregiate anche alle Olimpiadi di Roma del 1960.
All?epoca, Bob Beamon era un saltatore sconosciuto e nessuno avrebbe potuto immaginare quel che stava per succedere. L?atleta, appena ventiduenne, era più noto per la squalifica subita nel 1966, quando pagò il rifiuto a partecipare a una manifestazione collegiale, in segno di protesta per la politica razzista adottata dalla chiesa dei Mormoni.
A Città del Messico, Beamon addirittura rischiò di non qualificarsi alla finale, perché nei preliminari i suoi primi due tentativi furono nulli. Come confessò più tardi lo stesso atleta, alla vigilia della finale egli pensò bene di passare la notte in dolce compagnia di una collega: ad un certo punto però, pensando che questo avrebbe potuto compromettere la sua prestazione, tornò sui suoi passi, si rivestì e salutò la spiazzata compagna di serata.
Passata la paura, conquistato l?ingresso in finale, Beamon si apprestò al suo tentativo, non prima di aver seguito i tre salti nulli ottenuti dai suoi avversari. Lo statunitense prese la rincorsa è fece il suo salto: una prestazione inconcepibile, tanto che nessuno, né gli altri atleti, né gli spettatori, né lui stesso, né tantomeno i giudici, potevano credere a quel che avevano visto.
Proprio i giudici cercarono di misurare il salto, ma il nastro non era abbastanza lungo e fu necessario fare ricorso al nastro usato per il salto triplo. Una volta misurata la prestazione uno dei giudici balbettò: ?È meraviglioso, incredibile!?. La misura era 8,90 metri, ben 55 centimetri in più rispetto al vecchio record mondiale. Bob Beamon, abituato a contare in yards e non in metri, non riuscì a concepire la portata del balzo, un gesto atletico che nessuno riuscì ad avvicinare per ben 23 anni.


Beamon in anticipo di 23 anni ed il record di Powell imbattuto per 13 anni?
Non ci credo! :evil: :? :wink:
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Messaggioda sergio63 » gio nov 11, 2004 12:21 pm

Si, l'hanno salito.

Personalmente Maestri non mi piace molto (salvo le sue posizioni ambientaliste che condivido) e mi vien da ridere a doverlo difendere....

alcune impressioni (mie ovviamente):

la sua vita è tutta una reazione istintiva....

la via del compressore, per com'è e come è stata fatta è la prova che era gia salito

i discorsi tecnici sui gradi non hanno senso visto le condizioni, dichiarate, della montagna

un testimone è ancora vivo...è Cesarino e chi ha la fortuna di conoscerlo ma anche solo di incontrarlo in montagna (malgrado l'età capita frequentemente in Brenta) non può dubitare di quello che dice.....
nel caso dubiterei di più di tanti top di oggi, ma lasciamo perdere.....

un ultima cosa per willy coyote, non ha fatto solo righe di chiodi, ripeti qualche via di Maestri prima di esternare tutta la tua antipatia....
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Messaggioda Roberto » gio nov 11, 2004 12:31 pm

sergio63 ha scritto:...
un ultima cosa per willy coyote, non ha fatto solo righe di chiodi, ripeti qualche via di Maestri prima di esternare tutta la tua antipatia....
E' vero, 'sta storia delle "righe di chiodi" di Maestri, mi sembra un offesa ad uno dei più grandi dell'alpinismo su roccia di sempre e solo per quella provocatoria, collerica ed incazzata riga di chiodi del Torre!
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Roberto
 
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Messaggioda Buzz » gio nov 11, 2004 12:41 pm

Oltretutto... nell'antipatia per Maestri, ci si dimentica di EGGER!

La parte sopra su ghiaccio l'ha salita EGGER!
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