capotesta trad. vogliono spittare!?!

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda giorgiolx » lun feb 10, 2014 11:45 am

il.bruno ha scritto:
giorgiolx ha scritto:non sono un esperto ma credo che piantare su una roccia dei pezzettini di acciaio (materiale che credo inerte) non sia un gran danno per l'equilibrio ecologico di una regione; altra cosa sono i rifiuti, tracce di passaggio, il rumore dei frequentatori di una falesia che disturba la fauna locale

IMHO attrezzare una falesia non sembra essere un intervento invasivo per la natura :)

Se quella roccia è un monumento naturale proprio in virtù del fatto di essere una roccia con quella forma a causa dell'erosione del vento e robe simili, una riflessione la farei.


non ho detto che spittare è bene o è male, bello o brutto..solo che piantare spit non crea danni ambientali :P
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda Kinobi » lun feb 10, 2014 12:48 pm

Credo che questo discorso su questo posto debba essere reso "generale".
L'arrampicata porta soldi? Se si, quanti? Ebbene, circa poco meno di 1 milione di presenze a Kalymnos. Ad Arco solo che di IVA i negozi lasciano qualche milione. Da altre parte gli arrampicatori lasciano nulla se non sporco.

Quali sono i danni che dei pezzi di metallo ritorto posso fare? Pochi.
Quanti sono i danni che fanno macchine, magnesio, immondizia, bivacchi? Tanti.
Li vogliono gli arrampicatori in un posto? Ignoro.
Come poi si reclamizza il lavoro? Perchè abbiamo già migliaia di belle falesie deserte in Italia. Inutile farsi pagare dalla collettività se poi il lavoro rimane "privato".
Ha senso spendere soldi pubblici? Non so, ignoro.

Una cosa è certa, anzi due.
1 la frequentazione di un posto dipende in maniera proporzionale alla vicinanza degli spit ed al grado mollo.
2 con pochi spit, o spit lontani, e grado duro, non ci va nessuno.
Amen.
E
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Messaggioda flow » lun feb 10, 2014 15:05 pm

c.caio ha scritto:
flow ha scritto:Ritengo sia giusto consentire a chi abbia voglia di scalare con protezioni mobili, oltretutto con un approccio meno invasivo e più rispettoso dell'ambiente e della roccia, di poterlo fare.


...senti un po'... se vuoi sostenere l'arrampicata trad va benissimo e posso anche essere daccordo con te, pero' lascia stare la questione del meno invasivo e piu' rispettoso perche' sembra che chi scala (o attrezza) vie a spit sia invece invasivo e poco rispettoso.
E' un paragone assai infelice.

Dispiace se il messaggio è stato inteso in questo modo. Scalo soprattutto su vie sportive e, quando è possibile, su itinerari trad. E sono riconoscente nei confronti di chi attrezza falesie a spit. Mi è capitato più di una volta di dare un contributo economico, anche simbolico, quando ho incontrato un chiodatore che sapevo aver attrezzato la falesia dove ero stato ad arrampicare.
Ciò che voglio dire è che possono essere individuati spazi per entrambi i tipi di scalata. Certe aree specifiche, dove c'è stato un tentativo di sviluppare l'arrampicata clean con proposte concrete (es. Capo testa, vedi intervento di Maurizio O. sul blog di AG), varrebbe la pena preservarle e valorizzarle in quell'ottica evitando di aprire altre vie a spit che potrebbero, ragionevolmente, essere chiodate in settori limitrofi. Sono d'accordo che il magnesio può avere un impatto negativo sulla roccia e sull'ambiente. Ma se al magnesio (a cui in certi luoghi si potrebbe rinunciare, e questo sarebbe un gesto che riterrei responsabile) aggiungiamo anche gli spit, il risultato è che l'impatto ambientale è, a mio parere, maggiore. Il mio ragionamento era riferito alla situazione specifica di quell'area.
L'arte di salire in alto è dono degli dei, e molto spesso non è elargita al pari delle fibre bianche dei muscoli (Manolo)
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Messaggioda rf » lun feb 10, 2014 23:18 pm

Kinobi ha scritto:
Una cosa è certa, anzi due.
1 la frequentazione di un posto dipende in maniera proporzionale alla vicinanza degli spit ed al grado mollo.
2 con pochi spit, o spit lontani, e grado duro, non ci va nessuno.
Amen.
E


quello che dici è innegabile!
Ma la mia domanda è: dobbiamo sempre e per forza assecondare questa tendenza in nome di una omologazione totale del mondo verticale o è anche giusto che ci siano "cose diverse"?
E soprattutto: dobbiamo fare i modo che ogni posto scalatoria frutti pil?
Dagli alcuni interventi mi pare di risentire le parole di luttazzi "il telegiornale va in onda in forma ridotta per andare incontro alle esigenze degli ascoltatori", mi sono spiegato?

(che poi tutti rimarranno in maggioranza dei marcioni e cagatori a tradimento, questa è una terza cosa che aggiungerei alle tue due! A prescindere da quanto è lontano lo spit...)
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