La questione posta da AM, seppure con il consueto stile provocatorio portato all'estremo, non è affatto peregrina.
Non credo che si ponga qui la questione se sia o meno necessaria la presenza di una organizzazione di soccorso. Non in termini così radicali, almeno. Piuttosto c'è molto da discutere sui limiti che l'attività di soccorso deve avere e qui di considerazioni da fare ce ne sono molte.
Considerazione che hanno valore per ogni situazione e non soltanto per l'ambiente montano.
La prima di tutte è che il rischio connesso all'operazione di soccorso non deve eccedere lo spirito del soccorso stesso.
Detto in altre parole, non ha senso mettere a repentaglio la vita dei soccorritori allo scopo di salvarne una.
Purtroppo nel soccorritore (non soltanto quello alpino) coesistono due spinte formidabili ad agire; una è l'istinto comune e positivo di protezione verso i propri simili e l'altra è un bisogno negativo, ma non diffuso in egual misura, di gratificazione personale per aver compiuto un atto eroico.
Queste due pulsioni combinate sono anelli fondamentale nella catena degli eventi che provocano molti incidenti in operazioni di soccorso che si sarebbe potuto e dovuto evitare, come quello che è stato citato in questo thread.
La seconda è che nel soccorso non c'è da rispettare soltanto la necessità o il bisogno dei malcapitati. C'è, purtroppo dico io, una volontà dei famigliari, degli amici e di tutto il tessuto sociale al quale appartiene che vuole il soccorso anche quando non sarebbe proprio cosa.
Si arriva perciò ad estremi come questo:
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/05/23/news/piergiorgio-il-pilota-trentino-che-salva-la-gente-sull-everest-1.5144118
Questa circostanza contribuisce a rafforzare e a giustificare le pulsioni già presenti nel soccorritore.
Certo, il soccorso non si può eliminare, come forse

vorrebbe AM. Però può e dovrebbe essere limitato a situazioni oggettivamente sicure per chi lo esercita. In svizzera, mi pare, i soccorsi si fanno soltanto se il responsabile di zona del soccorso alpino permette alle squadre di salire in quota. Dovrei verificare perchè riporto cose per sentito dire, ma pare che questa figura abbia legalmente la responsabilità della sicurezza dei soccorritori. Se così fosse, evidentemente, deve disporre di poteri e di parametri oggettivi per poter esercitare la propria autorità.
Per il resto, se AM vuole essere sicuro di non essere recuperato, basta che non dica dove va e che lasci il cellulare a casa.
