Il carcere per chi, provoca una valanga con vittime.

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda benedetto » lun feb 08, 2010 12:29 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:sta casa
datti alle bocce
alla scopall'asso.
fa quel c***o che vuoi
ma almeno taci.
che a leggere certe pìrle di saggezza viene la depressione.


Che tu sia un depresso viene all'occhio.
Comunque riesci a vedere con chiarezza quello che sarà il tuo futuro di pensionato.
Ma attento alle bocce, potrebbe venirti il mal di schiena. :P
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun feb 08, 2010 12:34 pm

benedetto ha scritto:
bummi ha scritto:
Comunque viviamo in un periodo di oscurantismo culturale, tutto ciò che è "diverso" va normalizzato, gli scialpinisti sono "diversi" rispetto a chi sta in pista e vanno eliminati. Questo è il messaggio di fondo.


L'oscurantismo culturale è proprio la chiusura mentale verso le esigenze degli altri da parte di chi si sente "diverso" e di conseguenza "superiore".


c***o dici???

guarda che lammer è superato da un bel po' di tempo.
e chi vuole buttarsi sulla pàuder non gli frega 'na sega di essere superiore a te o a dio.
gli interessa solo godere della polvere.

le tue basi d'analisi sono sconcertanti in quanto non ancorate al presente.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun feb 08, 2010 12:35 pm

benedetto ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:sta casa
datti alle bocce
alla scopall'asso.
fa quel c***o che vuoi
ma almeno taci.
che a leggere certe pìrle di saggezza viene la depressione.


Che tu sia un depresso viene all'occhio.
Comunque riesci a vedere con chiarezza quello che sarà il tuo futuro di pensionato.
Ma attento alle bocce, potrebbe venirti il mal di schiena. :P


ce l'ho già.

è la pensione che non vedrò mai... :cry: :cry: :cry:


in compenso tu, occhio a centrare bene il pappagallo.
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Messaggioda benedetto » lun feb 08, 2010 12:41 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:in compenso tu, occhio a centrare bene il pappagallo.


Battuta degna di Feltri :lol:
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Messaggioda Cosacco » lun feb 08, 2010 12:43 pm

Ma sinceramente credi che un cartello vistoso faccia capire alla gente del pericolo??? rimarrei sorpreso....Ma poi per piacere non mettiamola ai miei tempi si che eravamo bravi mentre adesso i ragazzini...vedo da me tanti "adulti" che fanno una marea di cazzate...
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Messaggioda Freeraf » lun feb 08, 2010 12:44 pm

benedetto ha scritto:Soprattutto d?inverno, anzi d?inverno si andava in giro abbastanza poco, lo sci-alpinismo lo si praticava in primavera.

30 anni fa le conoscenze e gli studi sul manto nevoso non erano quelle del giorno d'oggi....è una frase fatta come dire che non esistono più le mezze stagioni....
benedetto ha scritto:E? chiaro che occorre prevedere l?incolumità dei meno esperti, ricordo che le ultime valanghe sono cadute a quote piuttosto basse e hanno coinvolto persone che camminavano senza attrezzatura.

perchè ci sono persone, come te, che legano il pericolo valanghe alla quota o perchè è il giretto dietro casa.....cosa significa dire: a beh la quota è bassa non serve l'attrezzatura...... che poi senza una conoscenza specifica della neve...non c'è attrezzo che tenga

benedetto ha scritto:Un segnale non può essere un foglietto dattiloscritto messo all?inizio di un sentiero (oltre il quale magari si arriva da qualche altra parte) ma un segnale più vistoso, valido per una certa zona, indice di un divieto che va fatto rispettare, se no è inutile metterlo, è solo uno scaricarsi la coscienza degli enti preposti.

il segnale non è nemmeno da mettere... c'è un bollettino valanghe... ci sono le carte topografiche con curve di livello??? ci sono gli strumenti per valutare il pendio??? si. basta.
benedetto ha scritto:Da ricordare poi che molto spesso sono coinvolte persone ?esperte? che hanno sottovalutato il pericolo, che mettono in pericolo altre persone che si trovano in zona..... o gli eventuali soccorritori come recentemente accaduto.


penso non sia neanche da toccare questo argomento.... ti dico solo che un esperto non è invulnerabile...è in grado di decidere quali rischi correre.

benedetto ha scritto:
Sbob ha scritto:Per non parlare dell'inutilita' di una legge del genere: la maggior parte degli incidenti avviene con rischio 3, ovvero in condizioni piu' o meno sicure ma che richiedono valutazione personale dei pendii. Cioe' quando non si puo' vietare lo scialpinismo perche' non esiste una condizione oggettiva di rischio e solo sul posto si puo' capire cosa e' sicuro e cosa no.


Questo ragionamento non vale quando il rischio 3 è a bassa quota e quindi può coinvolgere i turisti come è avvenuto ieri.

e ridaiiie.... vorrei una spiegazione su questa fissa legata alla quota.... ma secondo te se a Ventimiglia che è a picco sul mare con pendii a 50 gradi facesse 1 metro di neve, non ci sarebbe pericolo perchè la quota è bassa???? ma che vuol dire???



benedetto ha scritto:Il cai gestisce la ?montagna giocattolo?.
Di conseguenza appena vede qualcuno che gli tocca il suo giocattolo subito si mette in difensiva.


la montagna giocattolo è fortemente voluta dai cittadini che partono da milano come nel tuo caso per farsi le ferie... e chi crea il giocattolo sono i parchi e non il CAI...
Vorrei ricordarti che se trovi i sentieri, alcuni rifugi, i bivacchi, i famosi cartelli che tanto ti piacciono... devi ringraziare il CAI....

Purtroppo tra i morti che leggiamo, ci sono anche persone nate in quei luoghi che conoscono ogni sasso, sentiero e abitudine della montagna... purtroppo ogni tanto capita..

benedetto ha scritto:Vorrei aggiungere che sono felicemente pensionato, che dopo una vita mi godo e conosco la montagna in maniera completamente diversa da quei ragazzotti scriteriati che la vedono solo come un campo di gioco dove esaltarsi.


e si... e poi il nuoto è uno sport completo, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampinio, e i giovani sono tutti drogati....

se tu se veramente avessi trascorso una vita in montagna seriamente e non a mangiare e bere nelle osterie...sapresti da solo la cazzata che hai detto....ci sono giovani "scriteriati" che alla domenica pomeriggio sono chiamati gratuitamente per andare a recuperare i felici pansionati che si storgono la caviglia sul sentiero al rientro da una bevuta colossale in rifugio.......
...Maaa..se polo meter sot sgnapa???
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Messaggioda Cosacco » lun feb 08, 2010 12:47 pm

Freeraf ha scritto:
benedetto ha scritto:Soprattutto d?inverno, anzi d?inverno si andava in giro abbastanza poco, lo sci-alpinismo lo si praticava in primavera.

30 anni fa le conoscenze e gli studi sul manto nevoso non erano quelle del giorno d'oggi....è una frase fatta come dire che non esistono più le mezze stagioni....
benedetto ha scritto:E? chiaro che occorre prevedere l?incolumità dei meno esperti, ricordo che le ultime valanghe sono cadute a quote piuttosto basse e hanno coinvolto persone che camminavano senza attrezzatura.

perchè ci sono persone, come te, che legano il pericolo valanghe alla quota o perchè è il giretto dietro casa.....cosa significa dire: a beh la quota è bassa non serve l'attrezzatura...... che poi senza una conoscenza specifica della neve...non c'è attrezzo che tenga

benedetto ha scritto:Un segnale non può essere un foglietto dattiloscritto messo all?inizio di un sentiero (oltre il quale magari si arriva da qualche altra parte) ma un segnale più vistoso, valido per una certa zona, indice di un divieto che va fatto rispettare, se no è inutile metterlo, è solo uno scaricarsi la coscienza degli enti preposti.

il segnale non è nemmeno da mettere... c'è un bollettino valanghe... ci sono le carte topografiche con curve di livello??? ci sono gli strumenti per valutare il pendio??? si. basta.
benedetto ha scritto:Da ricordare poi che molto spesso sono coinvolte persone ?esperte? che hanno sottovalutato il pericolo, che mettono in pericolo altre persone che si trovano in zona..... o gli eventuali soccorritori come recentemente accaduto.


penso non sia neanche da toccare questo argomento.... ti dico solo che un esperto non è invulnerabile...è in grado di decidere quali rischi correre.

benedetto ha scritto:
Sbob ha scritto:Per non parlare dell'inutilita' di una legge del genere: la maggior parte degli incidenti avviene con rischio 3, ovvero in condizioni piu' o meno sicure ma che richiedono valutazione personale dei pendii. Cioe' quando non si puo' vietare lo scialpinismo perche' non esiste una condizione oggettiva di rischio e solo sul posto si puo' capire cosa e' sicuro e cosa no.


Questo ragionamento non vale quando il rischio 3 è a bassa quota e quindi può coinvolgere i turisti come è avvenuto ieri.

e ridaiiie.... vorrei una spiegazione su questa fissa legata alla quota.... ma secondo te se a Ventimiglia che è a picco sul mare con pendii a 50 gradi facesse 1 metro di neve, non ci sarebbe pericolo perchè la quota è bassa???? ma che vuol dire???



benedetto ha scritto:Il cai gestisce la ?montagna giocattolo?.
Di conseguenza appena vede qualcuno che gli tocca il suo giocattolo subito si mette in difensiva.


la montagna giocattolo è fortemente voluta dai cittadini che partono da milano come nel tuo caso per farsi le ferie... e chi crea il giocattolo sono i parchi e non il CAI...
Vorrei ricordarti che se trovi i sentieri, alcuni rifugi, i bivacchi, i famosi cartelli che tanto ti piacciono... devi ringraziare il CAI....

Purtroppo tra i morti che leggiamo, ci sono anche persone nate in quei luoghi che conoscono ogni sasso, sentiero e abitudine della montagna... purtroppo ogni tanto capita..

benedetto ha scritto:Vorrei aggiungere che sono felicemente pensionato, che dopo una vita mi godo e conosco la montagna in maniera completamente diversa da quei ragazzotti scriteriati che la vedono solo come un campo di gioco dove esaltarsi.


e si... e poi il nuoto è uno sport completo, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampinio, e i giovani sono tutti drogati....

se tu se veramente avessi trascorso una vita in montagna seriamente e non a mangiare e bere nelle osterie...sapresti da solo la cazzata che hai detto....ci sono giovani "scriteriati" che alla domenica pomeriggio sono chiamati gratuitamente per andare a recuperare i felici pansionati che si storgono la caviglia sul sentiero al rientro da una bevuta colossale in rifugio.......



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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun feb 08, 2010 12:50 pm

benedetto ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:in compenso tu, occhio a centrare bene il pappagallo.


Battuta degna di Feltri :lol:


colpito ed affondato :oops:

...ma se ragioni come ti esprimi, TU dai tanto l'idea d'essere un abbonato alle feltriche stronzate... :?
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Messaggioda Freeraf » lun feb 08, 2010 12:54 pm

Cosacco ha scritto:
Freeraf ha scritto:
benedetto ha scritto:Soprattutto d?inverno, anzi d?inverno si andava in giro abbastanza poco, lo sci-alpinismo lo si praticava in primavera.

30 anni fa le conoscenze e gli studi sul manto nevoso non erano quelle del giorno d'oggi....è una frase fatta come dire che non esistono più le mezze stagioni....
benedetto ha scritto:E? chiaro che occorre prevedere l?incolumità dei meno esperti, ricordo che le ultime valanghe sono cadute a quote piuttosto basse e hanno coinvolto persone che camminavano senza attrezzatura.

perchè ci sono persone, come te, che legano il pericolo valanghe alla quota o perchè è il giretto dietro casa.....cosa significa dire: a beh la quota è bassa non serve l'attrezzatura...... che poi senza una conoscenza specifica della neve...non c'è attrezzo che tenga

benedetto ha scritto:Un segnale non può essere un foglietto dattiloscritto messo all?inizio di un sentiero (oltre il quale magari si arriva da qualche altra parte) ma un segnale più vistoso, valido per una certa zona, indice di un divieto che va fatto rispettare, se no è inutile metterlo, è solo uno scaricarsi la coscienza degli enti preposti.

il segnale non è nemmeno da mettere... c'è un bollettino valanghe... ci sono le carte topografiche con curve di livello??? ci sono gli strumenti per valutare il pendio??? si. basta.
benedetto ha scritto:Da ricordare poi che molto spesso sono coinvolte persone ?esperte? che hanno sottovalutato il pericolo, che mettono in pericolo altre persone che si trovano in zona..... o gli eventuali soccorritori come recentemente accaduto.


penso non sia neanche da toccare questo argomento.... ti dico solo che un esperto non è invulnerabile...è in grado di decidere quali rischi correre.

benedetto ha scritto:
Sbob ha scritto:Per non parlare dell'inutilita' di una legge del genere: la maggior parte degli incidenti avviene con rischio 3, ovvero in condizioni piu' o meno sicure ma che richiedono valutazione personale dei pendii. Cioe' quando non si puo' vietare lo scialpinismo perche' non esiste una condizione oggettiva di rischio e solo sul posto si puo' capire cosa e' sicuro e cosa no.


Questo ragionamento non vale quando il rischio 3 è a bassa quota e quindi può coinvolgere i turisti come è avvenuto ieri.

e ridaiiie.... vorrei una spiegazione su questa fissa legata alla quota.... ma secondo te se a Ventimiglia che è a picco sul mare con pendii a 50 gradi facesse 1 metro di neve, non ci sarebbe pericolo perchè la quota è bassa???? ma che vuol dire???



benedetto ha scritto:Il cai gestisce la ?montagna giocattolo?.
Di conseguenza appena vede qualcuno che gli tocca il suo giocattolo subito si mette in difensiva.


la montagna giocattolo è fortemente voluta dai cittadini che partono da milano come nel tuo caso per farsi le ferie... e chi crea il giocattolo sono i parchi e non il CAI...
Vorrei ricordarti che se trovi i sentieri, alcuni rifugi, i bivacchi, i famosi cartelli che tanto ti piacciono... devi ringraziare il CAI....

Purtroppo tra i morti che leggiamo, ci sono anche persone nate in quei luoghi che conoscono ogni sasso, sentiero e abitudine della montagna... purtroppo ogni tanto capita..

benedetto ha scritto:Vorrei aggiungere che sono felicemente pensionato, che dopo una vita mi godo e conosco la montagna in maniera completamente diversa da quei ragazzotti scriteriati che la vedono solo come un campo di gioco dove esaltarsi.


e si... e poi il nuoto è uno sport completo, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampinio, e i giovani sono tutti drogati....

se tu se veramente avessi trascorso una vita in montagna seriamente e non a mangiare e bere nelle osterie...sapresti da solo la cazzata che hai detto....ci sono giovani "scriteriati" che alla domenica pomeriggio sono chiamati gratuitamente per andare a recuperare i felici pansionati che si storgono la caviglia sul sentiero al rientro da una bevuta colossale in rifugio.......



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Messaggioda benedetto » lun feb 08, 2010 13:00 pm

Cosacco ha scritto:


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Naturalmente non condivido niente, l'unica cosa sensata è nella prima risposta, per il resto non si è capito niente di quello che ho scritto e non ho certo voglia (ne interesse) di spiegare, anche per tema di essere investito da una nuova "logorrea".
Per esempio, rifugi, bivacchi, segnavie e il CAI li evito quando posso, la montagna mi piace dove non ci sono segni di "umani" e leggendo certe cose mi rendo conto di quanto ho ragione.
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Messaggioda cinetica » lun feb 08, 2010 13:02 pm

prima o poi tutti bisogna morire,
chi in un letto d'ospedale, chi schiantato contro un platano, qualcuno anche sotto una valanga
"Forse essere vivi è proprio questo:andare alla ricerca degli istanti che muoiono". Muriel Barbery dall'Eleganza del Riccio
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Messaggioda walker » lun feb 08, 2010 13:08 pm

Falco5x
Ultimamente il governo sforna idee degne di discorsi da pensionati in coda alla posta.


Condivido. Però, ad ogni azione corrisponde reazione eguale e contraria; ovvero, nei confronti di novelli e superficialoni pseudoalpinistidioti...leggi idiote.

Io, invece, opterei per una sanzione di pecunia certa, e coinvolgerei tutta la famiglia...poi vediamo se fanno ancora i pirla sulle pendici nevose o sui costoni.
walker
 

Messaggioda Cosacco » lun feb 08, 2010 13:17 pm

benedetto ha scritto:
Cosacco ha scritto:


condivido ogni risposta


Naturalmente non condivido niente, l'unica cosa sensata è nella prima risposta, per il resto non si è capito niente di quello che ho scritto e non ho certo voglia (ne interesse) di spiegare, anche per tema di essere investito da una nuova "logorrea".
Per esempio, rifugi, bivacchi, segnavie e il CAI li evito quando posso, la montagna mi piace dove non ci sono segni di "umani" e leggendo certe cose mi rendo conto di quanto ho ragione.


Minchia un altro purista..
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Messaggioda arteriolupin » lun feb 08, 2010 13:20 pm

Brutta cosa il lunedì...

Un sacco di gente incazzata per essere dovuta tornare al posto di lavoro...

Schermaglie verbali personali a parte (in questo post, peraltro, davvero gustose e per nulla idiote), l'argomento non è per nulla idiota e sottintende questioni ben più ampie...

Non esiste una risposta univoca... E anche arrivare a dire che occorre "educare" la gente alla montagna sembra quasi diventare un'ovvietà...

Certo, educare, ma anche lasciare spazio a chi di dovere per "far rispettare" alcune regole del vivere comune.
Non vorrei vedere leggi ad hoc e tanto meno ad personam.

Però, se qualcuno per immane idiozia provoca danni a terzi... Beh, esistono già le leggi, no?
SI può arrivare fino al disastro colposo...

A me sembra tanto che discutano così', tanto per far vedere che seguono le tragedie, che si danno da fare per studiare una legge, tanto tra 4-5 giorni non se ne parlerà più e, al prossimo carico di neve con conseguente valanga, torneranno fuori con simili sparate...

Montagna è libertà. E, comunque, altrettanto vero che spesso si incontrano persone che non sono in graod di godere o gestire la libertà che viene loro consentita senza andare ad infrangere quella altrui...

Per cui, benvenuta la continuazione di simili post... Ci saranno anche tante ovvietà, ma almeno leggo persone pensanti, anche se di segni tra lor opposti.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Messaggioda pasasò » lun feb 08, 2010 13:25 pm

cinetica ha scritto:prima o poi tutti bisogna morire,
chi in un letto d'ospedale, chi schiantato contro un platano, qualcuno anche sotto una valanga


con tutto il rispetto cinetica questa potevi risparmiartela

per rispetto della diversità di chi è veramente in ospedale per motivi che neanche immagina rispetto a chi con tanto di skypass attaccato alla giubba va a caccia di adrenalinici momenti su pendii dove manca solo la scritta "neve in attesa di cadere"

per il resto credo che in via generale le leggi dettate da casistiche di eccezione, sull'onda emotiva siano più foriere di danni che di benefici.
Le previsioni davano brutto tempo, ma noi siamo Guzzisti e per noi l'acqua non è un problema, purché non ci tocchi di berla...by G.C Mandello
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Messaggioda Sbob » lun feb 08, 2010 13:41 pm

benedetto ha scritto:
Sbob ha scritto:Che bella legge del c***o.

Questa legge rappresenta un precedente pericolosissimo per la frequentazione della montagna: la regolamentazione di cio' che possiamo o non possiamo fare in montagna. Di quali rischi e' lecito prendersi e quali no. Quindi: parete nord slegato bene, pianoro innevato ma con rischio 4 male...


Più o meno questa e l?obiezione che avrei fatto io trenta o quarant?anni fa, non perché avevo trenta o quarant?anni di me ma perché la frequentazione della montagna allora era completamente diversa.
Soprattutto d?inverno, anzi d?inverno si andava in giro abbastanza poco, lo sci-alpinismo lo si praticava in primavera.
Oggi la montagna invernale è aperta a tutti, non solo agli ?esperti? ma anche ai semplici turisti, magari portati su con qualche impianto.
Naturalmente non si può fare una legge per ?esperti? (chi sono? Quelli certificati da un patentino come in URSS?) e una per turisti ma una legge che tenga conto delle esigenze di tutti.
E? chiaro che occorre prevedere l?incolumità dei meno esperti, ricordo che le ultime valanghe sono cadute a quote piuttosto basse e hanno coinvolto persone che camminavano senza attrezzatura.
E nel caso dell?Ossola credo che il pericolo fosse stato segnalato, ma ciò non è stato sufficiente.
Un segnale non può essere un foglietto dattiloscritto messo all?inizio di un sentiero (oltre il quale magari si arriva da qualche altra parte) ma un segnale più vistoso, valido per una certa zona, indice di un divieto che va fatto rispettare, se no è inutile metterlo, è solo uno scaricarsi la coscienza degli enti preposti.
Da ricordare poi che molto spesso sono coinvolte persone ?esperte? che hanno sottovalutato il pericolo, che mettono in pericolo altre persone che si trovano in zona (ricordo la valanga della val di Tartano) o gli eventuali soccorritori come recentemente accaduto.
Per non parlare dei giovani con la tavola.

Non capisco dove vuoi arrivare. Cosa bisognerebbe imporre secondo te?

Segnalare il rischio nei luoghi ad alta frequentazione e' una cosa buona. Ma le multe sono una belinata: la montagna ci lascia liberi di scegliere, ha gia' le sue leggi e chi non le rispetta paga gia', e caro.

In quanto alle persone esperte, spesso si prendono dei rischi. Qualche volta gli va male. Se arrivano in fondo li ammiriamo, se perdono li condanniamo come pazzi... Chi va sul K2 mette in conto che mediamente ha un 2% di probabilita' di non tornare, vietiamo di salirci?


Sbob ha scritto:Per non parlare dell'inutilita' di una legge del genere: la maggior parte degli incidenti avviene con rischio 3, ovvero in condizioni piu' o meno sicure ma che richiedono valutazione personale dei pendii. Cioe' quando non si puo' vietare lo scialpinismo perche' non esiste una condizione oggettiva di rischio e solo sul posto si puo' capire cosa e' sicuro e cosa no.


Questo ragionamento non vale quando il rischio 3 è a bassa quota e quindi può coinvolgere i turisti come è avvenuto ieri.

Non ci siamo capiti.
Una legge deve porre dei limiti chiari. Definire cosa e' pericoloso e cosa no.
Ora, le valanghe non sono un fenomeno deterministico. Siamo tutti d'accordo che d'estate in pianura non c'e' rischio, e dopo una nevicata di 2m sotto un pendio ripido c'e' molto rischio. Pero' esiste una zona grigia che va dal rischio 2 al 3 che e' quella in cui si svolgono la maggior parte delle gite scialpinistiche: e' la fascia in cui avvengono piu' incidenti, quindi cosa facciamo vietiamo in toto lo scialpinismo?

Non e' possibile definire in modo certo certo e a livello globale dove sia il pericolo per cui i casi sono due, o la legge vieta tutte le attivita' fuori dalle piste, oppure non puo' riuscire a impedire la maggior parte degli incidenti.

Tutto questo non vale se si parla di regolamentare il fuori pista vicino ai comprensori, dove ci possono essere incaricati che valutano pendio per pendio la pericolosita'.

Sbob ha scritto:Spero sinceramente che il CAI faccia sentire la sua voce visto che si stanno dichiarando contrari a leggi del genere.


Il cai gestisce la ?montagna giocattolo?.
Di conseguenza appena vede qualcuno che gli tocca il suo giocattolo subito si mette in difensiva.


Vorrei aggiungere che sono felicemente pensionato, che dopo una vita mi godo e conosco la montagna in maniera completamente diversa da quei ragazzotti scriteriati che la vedono solo come un campo di gioco dove esaltarsi.
E di conseguenza smetteranno di frequentarla molto prima di raggiungere l?età che ho adesso.

All'eta' della pensione ci si arriva andando in montagna con la propria testa, non perche' qualche politico c******e ha vietato questa o quell'attivita', oppure ci impone questo o quell'aggeggio di sicurezza. Anche perche' diventa alto il rischio di trovare gente che non si pone piu' domande perche' e' in regola con la normativa vigente, quindi al sicuro...
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Messaggioda Sbob » lun feb 08, 2010 13:44 pm

benedetto ha scritto:
Cosacco ha scritto:


condivido ogni risposta


Naturalmente non condivido niente, l'unica cosa sensata è nella prima risposta, per il resto non si è capito niente di quello che ho scritto e non ho certo voglia (ne interesse) di spiegare, anche per tema di essere investito da una nuova "logorrea".
Per esempio, rifugi, bivacchi, segnavie e il CAI li evito quando posso, la montagna mi piace dove non ci sono segni di "umani" e leggendo certe cose mi rendo conto di quanto ho ragione.

Non vuoi segni di "umani" ma le bandierine rosse dei politici si'?!?
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Re: Il carcere per chi, provoca una valanga con vittime.

Messaggioda il Duca » lun feb 08, 2010 13:50 pm

ROMA - Il carcere per chi, provocando una valanga, si rende responsabile della morte di altre persone e 5mila euro di multa per chi scia fuori pista o compie escursioni in zone di montagna indicate come pericolose nei bollettini meteo: e' quanto prevede un emendamento del governo al decreto legge emergenze in discussione al Senato. (RCD)


Senza troppe parole questa proposta di legge è un'autentica cazzata! :evil:
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Messaggioda cinetica » lun feb 08, 2010 13:51 pm

pasasò ha scritto:
cinetica ha scritto:prima o poi tutti bisogna morire,
chi in un letto d'ospedale, chi schiantato contro un platano, qualcuno anche sotto una valanga


con tutto il rispetto cinetica questa potevi risparmiartela

per rispetto della diversità di chi è veramente in ospedale per motivi che neanche immagina rispetto a chi con tanto di skypass attaccato alla giubba va a caccia di adrenalinici momenti su pendii dove manca solo la scritta "neve in attesa di cadere"

per il resto credo che in via generale le leggi dettate da casistiche di eccezione, sull'onda emotiva siano più foriere di danni che di benefici.


appunto io mi riferisco ai soliti toni allarmistici con cui si cavalcano questi incidenti e questi argomenti

ogni caso poi ha una storia a se che va assolutamente approfondita in modo che si possa imparare da eventuali errori commessi
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Messaggioda il Duca » lun feb 08, 2010 13:53 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:voglio l'autodeterminazione!

Anch'io!
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