Everest e telefonino...

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda granparadiso » gio nov 15, 2007 13:34 pm

E da chi?
Da una commissione del CAI?


sarebbe bello dal buon senso della gente :wink:

ma è impossibile lo so :cry:
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

Mitakuye oyasin
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Messaggioda Roberto » gio nov 15, 2007 21:50 pm

Roberto ha scritto:In tutti i casi, anche se mettono un' antenna sull' Everest, l' Himalaya è così grande che ci saranno sempre montagne senza collegamenti, inviolate, belle e difficili da salire. Occorre solo non farsi prendere dalle mode, dalle "rotte commerciali dell' alpinismo".
Dove siamo andati noi bastava puntare con un dito e andare a scalare quella montagna, di certo mai nessuno ci aveva mai messo piede (e mano).
Solo che non sono "ottomila", non sono famose, spesso sono scomode e lontane e non fanno curriculum, ma vi assicuro che l' avventura la puoi trovare e la troverai ancora per cento anni, basta non farsi intruppare dalle scelte di massa, dai nomi famosi, svincolarsi dalle suggestioni e dai miti.


Tanto per ribadire il concetto posto questo brano tratto dal testo letto da Davide62 nel film della nostra ultima gita:

"... Tutte le pareti rivolte a nord ed a noi solo l? imbarazzo di scegliere la montagna da scalare, tanto queste cime sono fuori dalle rotte commerciali dell? alpinismo, nessuno le ha mai salite.
Solo questa possibilità valeva il viaggio, abituati come siamo alle nostre montagne, sature di vie che si incrociano e sovrappongono.
Attrezziamo il campo base al riparo di un enorme masso, proprio sotto la montagna scelta: la ?nostra montagna?.
E? questo il ?nostro Himalaya?. Non è fatto di ghiacci e aria rarefatta, di interminabili avvicinamenti, di bombole di ossigeno e campi intermedi, di ?zone della morte?; il nostro è fatto di roccia, di arrampicata.
E? un Himalaya dei poveri, di chi non ha i mezzi e la voglia di confrontarsi solo con la fatica ed il rischio, di chi ci va per scalare e non per misurarsi con un mito, di chi ha la passione per l? arrampicata, quella vera, fatta a mani nude. Ma è anche un Himalaya di ricerca, fatto di intuito e sorprese, e di sicuro ne serba qualcuna anche per noi. ..."
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Messaggioda il.bruno » gio nov 15, 2007 23:36 pm

non dico che il ripetitore li stia bene... però quante menate questo Messner sulla poesia e l'avventura.
tanto già con il satellitare da anni puoi telefonare dalla vetta dell'everest, e con tutti i soldi che si spendono per andar lassù non ditemi che un satellitare non fa parte della dotazione standard.
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Messaggioda muller » ven nov 16, 2007 0:05 am

Comunque, sarà quel che sarà, ma per me è una vergogna il ripetitore come l'autostrada che vogliono costruire al campo base.

Ma che ci costruissero dei condomini!!! almeno potrei andare a lavorare li pulendoli :lol:
La montagna è lo spettacolo... www.clubaquilerampanti.it
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Messaggioda SCOTT » ven nov 16, 2007 0:08 am

il.bruno ha scritto:non dico che il ripetitore li stia bene... però quante menate questo Messner sulla poesia e l'avventura.
tanto già con il satellitare da anni puoi telefonare dalla vetta dell'everest, e con tutti i soldi che si spendono per andar lassù non ditemi che un satellitare non fa parte della dotazione standard.


Ammiro tantissimo Messner ...ma devo dire che mi trovo daccordo col bruno.

Satellitari e radio sono parte della dotazione alpinistica da quelle parti da parecchio ... non è che un cellulare cambi molto le cose, o riduca la quota...

:smt017 ...poi si può sempre lasciarlo a casa... :idea:

:lol: Scott.
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Messaggioda AlpineKid® » ven nov 16, 2007 11:46 am

A me sembrate tutti matti...

ma, cavolo, quello è l'Everest, il monte più alto della terra, un patrimonio di tutta l'umanità. Non riesco a comprendere come potete parlare con tanta superficialità di una fatto così grave come questo del ripetitore.

"Satellitari e radio sono parte della dotazione alpinistica da quelle parti da parecchio ... non è che un cellulare cambi molto le cose, o riduca la quota... "

E allora già che ci siamo, facciamo aprire un ristorante al campo base, impianti sciistici in zona, aeroporto internazionale di Rongbuk, negozi specializzati, ...

Ma vi rendete conto? Lo capite che il mondo è cambiato e non si può continuare in questa direzione? Che bisogna instaurare un rispetto per i pochi luoghi veramente selvaggi che sono rimasti sulla terra?

Le parole di Messner sono sante, non vedo come un amante della montagna possa metterle in dubbio...

Solo su una cosa non sono d'accordo con lui:

lui (forse per l'età) dice di non voler agire, ma invece, cavolo, bisognerebbe andare là e tirare giù quella merda, senza pubblicità senza niente, semplicemente andare là con un pò di dinamiite e buuum far saltare il palo...

comunque spero che saranno gli stessi ghiacci della montagna a mangiarsi l'obbrobrio ripetirore, come i ghiacci si sono a loro tempo inghiottiti lo'osservatorio posto sulla cima del monte bianco
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Messaggioda Roberto » ven nov 16, 2007 12:01 pm

Rainold Massner santo subito :roll:
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Messaggioda MacOnions » ven nov 16, 2007 12:25 pm

al ha scritto:Messner ha rotto il c***o.
Si può dire?
Se invece di sbandierare ai quattro venti che era possibile salire sull'everest senza ossigeno se lo fosse tenuto per lui le cose sarebbero state diverse.


ROTFL!
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Messaggioda SCOTT » ven nov 16, 2007 13:53 pm

AlpineKid® ha scritto:E allora già che ci siamo, facciamo aprire un ristorante al campo base, impianti sciistici in zona, aeroporto internazionale di Rongbuk, negozi specializzati, ...


8O ...non male l'idea... :P ...e un bel centro commerciale no? :wink:

8) Scott.
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Messaggioda Siloga66 » ven nov 16, 2007 14:04 pm

granparadiso ha scritto:non sono un alpinista
ma amo le montagne!
quando vado per monti, tutto quello che non è naturale mi da fastidio
e siccome sono sempre andato solo il telefonino me lo porto(spento perche non voglio essere disturbato)

lasciando perdere il ripetitore cinese, che un commento è del tutto superfluo
sono daccordissimo che la modernità ti toglie l'avventura, questo è vero,
ma quanti trà voi alpinisti sarebbero veramente disposti a rischiare
come facevano i primi pionieri negli anni 30/40 o 50?


Ah ecco. Ben detto (il discorso vale anche per me ovviamente). Personalmente la possibilità che il cellulare prenda in cima all' Everest, lo vedo solo come una sicurezza in più. Mi da molto più fastidio una via come Gancetto felice sulle Pale, o Oro e Cabone, Spittomania, Spitagoras e tante altre, che un ripetirorino che permetta di captare le onde dalla cima dell' Everest. Che il cell prenda o no, non rovina di certo l'ambiente in se stesso. Per cui...ben prenda il cellulare.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda DZs » ven nov 16, 2007 14:39 pm

Siloga66 ha scritto:
granparadiso ha scritto:non sono un alpinista
ma amo le montagne!
quando vado per monti, tutto quello che non è naturale mi da fastidio
e siccome sono sempre andato solo il telefonino me lo porto(spento perche non voglio essere disturbato)

lasciando perdere il ripetitore cinese, che un commento è del tutto superfluo
sono daccordissimo che la modernità ti toglie l'avventura, questo è vero,
ma quanti trà voi alpinisti sarebbero veramente disposti a rischiare
come facevano i primi pionieri negli anni 30/40 o 50?


Ah ecco. Ben detto (il discorso vale anche per me ovviamente). Personalmente la possibilità che il cellulare prenda in cima all' Everest, lo vedo solo come una sicurezza in più. Mi da molto più fastidio una via come Gancetto felice sulle Pale, o Oro e Cabone, Spittomania, Spitagoras e tante altre, che un ripetirorino che permetta di captare le onde dalla cima dell' Everest. Che il cell prenda o no, non rovina di certo l'ambiente in se stesso. Per cui...ben prenda il cellulare.


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Messaggioda AlbertAgort » ven nov 16, 2007 15:00 pm

eccoli problemi molto più grandi. E un problema è anche il tono con cui scrive il giornalista, sapere che cè gente favorevole a cose del genere


Pechino: «Finiremo i lavori in tempo per farci passare la fiamma olimpica»
FRANCESCO SISCI
PECHINO
È il record dei record, quello imbattibile per definizione, perché è il cumulo dei primati: l?autostrada sulla montagna più alta del mondo che congiunge i due Paesi più popolosi del mondo. La Cina ha infatti annunciato ieri che costruirà una autostrada sull?Everest, la cui cima sfiora i novemila metri, in tempo per farvi passare la torcia olimpica l?anno prossimo. Il nuovo nastro di asfalto nero, che segnerà come un tratto di inchiostro il panorama immacolato di nevi eterne, creerà una comunicazione stradale tra Cina e il subcontinente indiano, insieme patria di quasi la metà del genere umano.

L?autostrada non nascerà dal nulla. Seguirà la traccia di una pista sterrata di 108 chilometri che si inerpica dalle pendici della montagna fino a un?altezza di 5200 metri. Per questa impresa Pechino prevede di spendere soltanto 15 milioni di euro e di completare l?opera in quattro mesi. Contemporaneamente Pechino sta lavorando ad allungare la ferrovia che già parte dalla capitale cinese e arriva a Lhasa. L?obiettivo per questa estate è portare la strada ferrata nella seconda città santa del Tibet, Xigaze, sede del Panchen Lama, dopo il Dalai la seconda autorità religiosa del Tibet.

Percorso dalla strada ferrata e da quella asfaltata, il Tibet, l?altipiano più alto della Terra, finirà il suo isolamento millenario. Anzi, da barriera insormontabile tra mondo cinese e mondo indiano, diventerà quasi una piattaforma di dibattito comune, un ponte tra i due lati del continente asiatico. Secondo l?agenzia ufficiale Nuova Cina, che ha dato l?annuncio, anche la nuova strada asfaltata, come già la ferrovia, sarà destinata a diventare grande meta turistica, e porterà queste montagne proibite e proibitive all?altezza di viaggiatori di massa, o quasi.

I tibetani in esilio, oppositori del governo di Pechino, gridano alla profanazione. La sacralità del Tibet sarà persa con le torme di villeggianti, escursionisti, gitanti che a milioni, potenzialmente, potranno visitare queste lande semideserte. Per secoli da questi altipiani è passata la cultura indiana che si diffondeva in Cina. Da qui è partita la missione religiosa dei buddhisti indiani che hanno poi convertito la Cina. Qui resta oggi il centro vibrante del buddhismo del mondo, quasi scomparso in India e molto indebolito in Cina.

Viaggiatori in più significherà tanti curiosi, forse anche tanti poliziotti di Pechino, ma vorrà dire anche tanti pellegrini, gente che, con o senza fede, non potrà che ammirare la grandezza della civiltà religiosa buddhista tibetana. Del resto il flusso di visitatori e turisti non ha reso meno santi San Pietro e il Vaticano, anzi. Offerte e donazioni nel corso dei secoli ne hanno finanziato gli enormi progetti artistici e architettonici.
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Messaggioda AlpineKid® » ven nov 16, 2007 16:47 pm

AlbertAgort ha scritto:eccoli problemi molto più grandi. E un problema è anche il tono con cui scrive il giornalista, sapere che cè gente favorevole a cose del genere


Pechino: «Finiremo i lavori in tempo per farci passare la fiamma olimpica»
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È il record dei record, quello imbattibile per definizione, perché è il cumulo dei primati: l?autostrada sulla montagna più alta del mondo che congiunge i due Paesi più popolosi del mondo. La Cina ha infatti annunciato ieri che costruirà una autostrada sull?Everest, la cui cima sfiora i novemila metri, in tempo per farvi passare la torcia olimpica l?anno prossimo. Il nuovo nastro di asfalto nero, che segnerà come un tratto di inchiostro il panorama immacolato di nevi eterne, creerà una comunicazione stradale tra Cina e il subcontinente indiano, insieme patria di quasi la metà del genere umano.

L?autostrada non nascerà dal nulla. Seguirà la traccia di una pista sterrata di 108 chilometri che si inerpica dalle pendici della montagna fino a un?altezza di 5200 metri. Per questa impresa Pechino prevede di spendere soltanto 15 milioni di euro e di completare l?opera in quattro mesi. Contemporaneamente Pechino sta lavorando ad allungare la ferrovia che già parte dalla capitale cinese e arriva a Lhasa. L?obiettivo per questa estate è portare la strada ferrata nella seconda città santa del Tibet, Xigaze, sede del Panchen Lama, dopo il Dalai la seconda autorità religiosa del Tibet.

Percorso dalla strada ferrata e da quella asfaltata, il Tibet, l?altipiano più alto della Terra, finirà il suo isolamento millenario. Anzi, da barriera insormontabile tra mondo cinese e mondo indiano, diventerà quasi una piattaforma di dibattito comune, un ponte tra i due lati del continente asiatico. Secondo l?agenzia ufficiale Nuova Cina, che ha dato l?annuncio, anche la nuova strada asfaltata, come già la ferrovia, sarà destinata a diventare grande meta turistica, e porterà queste montagne proibite e proibitive all?altezza di viaggiatori di massa, o quasi.

I tibetani in esilio, oppositori del governo di Pechino, gridano alla profanazione. La sacralità del Tibet sarà persa con le torme di villeggianti, escursionisti, gitanti che a milioni, potenzialmente, potranno visitare queste lande semideserte. Per secoli da questi altipiani è passata la cultura indiana che si diffondeva in Cina. Da qui è partita la missione religiosa dei buddhisti indiani che hanno poi convertito la Cina. Qui resta oggi il centro vibrante del buddhismo del mondo, quasi scomparso in India e molto indebolito in Cina.

Viaggiatori in più significherà tanti curiosi, forse anche tanti poliziotti di Pechino, ma vorrà dire anche tanti pellegrini, gente che, con o senza fede, non potrà che ammirare la grandezza della civiltà religiosa buddhista tibetana. Del resto il flusso di visitatori e turisti non ha reso meno santi San Pietro e il Vaticano, anzi. Offerte e donazioni nel corso dei secoli ne hanno finanziato gli enormi progetti artistici e architettonici.


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Messaggioda Cervino » ven nov 16, 2007 17:25 pm

:? Chissà perchè appena Messner dice qualcosa tutti a fare i malmostosi......mah :?
leggete un pò cosa scriveva GIA' nel 1986...
e piantatela li ....

Dal libro ? Corsa alla vetta?
<<<<<In quest?ultimo capitolo mi seguiranno in pochissimi. Oso spingermi fino all?assurdo, al ?ridicolo?. Sono abituato a essere deriso. Da vent?anni. Quindi ridete pure! Dopodomani qualcuno continuerà a scalare là dove la mia strada si perde, si cancella.
Smetterò di discutere se sia meglio usare più o meno chiodi, la maschera a ossigeno oppure no. Anche di ?realizzazione di sé? ce n?è abbastanza. Soprattutto nella letteratura sull?alpinismo. Gli ultimi problemi dell?Himalaya m?interessano poco. Presto non m?interesseranno pìù. Voglio sapere che cosa c?è più in là. E che cosa c?è dietro. Non voglio moderare la mia passione. Ho bisogno di uno strumento per realizzarla.
Per decine di anni ho vissuto in alta montagna; ho sofferto di solitudine, di paura, d?incertezza fino alla disperazione.
Oggi non m?interrogo più sullo scopo delle mie esperienze. Anche se fossero vietate, esistono con me. Perché dovrei vergognarmi delle mie energie? La mia capacità ? una mescolanza di volontà, esperienza e tenacia ? non è né una virtù né una mancanza. E stata il presupposto della mia sopravvivenza sino ad oggi. Me ne rallegro.
??????????????????????????.
Nel mio tempo ho spinto l?alpinismo fin dove ho potuto. Per questo spesso mi hanno rimproverato una mancanza di senso di responsabilità. Rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto, quello che è cambiato non è tanto l?attrezzatura, quanto l?atteggiamento nei confronti di una determinata problematica. Io sono un alpinista conservatore, perché riconosco in questo cambiamento necessario la legge del progresso. A poco a poco esso scuote anche i vecchi cliché e i vecchi ideali, nascono valori nuovi. ?Eroismo?, ?cameratismo?, ?vittoria?... oggi questi concetti suonano già privi di significato o falsi. Meglio dunque lasciarli da parte, o dar loro contenuti diversi.>>
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Messaggioda Siloga66 » ven nov 16, 2007 19:49 pm

DZs ha scritto:
Siloga66 ha scritto:
granparadiso ha scritto:non sono un alpinista
ma amo le montagne!
quando vado per monti, tutto quello che non è naturale mi da fastidio
e siccome sono sempre andato solo il telefonino me lo porto(spento perche non voglio essere disturbato)

lasciando perdere il ripetitore cinese, che un commento è del tutto superfluo
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ma quanti trà voi alpinisti sarebbero veramente disposti a rischiare
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Bellissime...da fare assolutamente...

A parte gancetto felice (per la quale ho preferito andare invece sulla Messner) le altre le ho fatte, ma solo perchè mi hanno convinto altri. Belle sono belle, nulla da dire, però non le condivido. Tutto là.
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Messaggioda Siloga66 » ven nov 16, 2007 19:52 pm

AlpineKid® ha scritto:
AlbertAgort ha scritto:eccoli problemi molto più grandi. E un problema è anche il tono con cui scrive il giornalista, sapere che cè gente favorevole a cose del genere


Pechino: «Finiremo i lavori in tempo per farci passare la fiamma olimpica»
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È il record dei record, quello imbattibile per definizione, perché è il cumulo dei primati: l?autostrada sulla montagna più alta del mondo che congiunge i due Paesi più popolosi del mondo. La Cina ha infatti annunciato ieri che costruirà una autostrada sull?Everest, la cui cima sfiora i novemila metri, in tempo per farvi passare la torcia olimpica l?anno prossimo. Il nuovo nastro di asfalto nero, che segnerà come un tratto di inchiostro il panorama immacolato di nevi eterne, creerà una comunicazione stradale tra Cina e il subcontinente indiano, insieme patria di quasi la metà del genere umano.

L?autostrada non nascerà dal nulla. Seguirà la traccia di una pista sterrata di 108 chilometri che si inerpica dalle pendici della montagna fino a un?altezza di 5200 metri. Per questa impresa Pechino prevede di spendere soltanto 15 milioni di euro e di completare l?opera in quattro mesi. Contemporaneamente Pechino sta lavorando ad allungare la ferrovia che già parte dalla capitale cinese e arriva a Lhasa. L?obiettivo per questa estate è portare la strada ferrata nella seconda città santa del Tibet, Xigaze, sede del Panchen Lama, dopo il Dalai la seconda autorità religiosa del Tibet.

Percorso dalla strada ferrata e da quella asfaltata, il Tibet, l?altipiano più alto della Terra, finirà il suo isolamento millenario. Anzi, da barriera insormontabile tra mondo cinese e mondo indiano, diventerà quasi una piattaforma di dibattito comune, un ponte tra i due lati del continente asiatico. Secondo l?agenzia ufficiale Nuova Cina, che ha dato l?annuncio, anche la nuova strada asfaltata, come già la ferrovia, sarà destinata a diventare grande meta turistica, e porterà queste montagne proibite e proibitive all?altezza di viaggiatori di massa, o quasi.

I tibetani in esilio, oppositori del governo di Pechino, gridano alla profanazione. La sacralità del Tibet sarà persa con le torme di villeggianti, escursionisti, gitanti che a milioni, potenzialmente, potranno visitare queste lande semideserte. Per secoli da questi altipiani è passata la cultura indiana che si diffondeva in Cina. Da qui è partita la missione religiosa dei buddhisti indiani che hanno poi convertito la Cina. Qui resta oggi il centro vibrante del buddhismo del mondo, quasi scomparso in India e molto indebolito in Cina.

Viaggiatori in più significherà tanti curiosi, forse anche tanti poliziotti di Pechino, ma vorrà dire anche tanti pellegrini, gente che, con o senza fede, non potrà che ammirare la grandezza della civiltà religiosa buddhista tibetana. Del resto il flusso di visitatori e turisti non ha reso meno santi San Pietro e il Vaticano, anzi. Offerte e donazioni nel corso dei secoli ne hanno finanziato gli enormi progetti artistici e architettonici.


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O bell'imbusto...mi conosci? mai mangiato io a casa tua? Ma va a raccoglier fragole va.
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Messaggioda c.caio » ven nov 16, 2007 20:41 pm

... ma il gri-gri modificato funziona anche da satellitare?
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Messaggioda Siloga66 » sab nov 17, 2007 10:39 am

Che ci fa il tuo avatar in atteggiamento di grandi pulizie primaverili?
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Messaggioda scheggia » sab nov 17, 2007 11:07 am

ma che pulizie è un grammallenamento!!! :lol: :lol: :lol:
Difronte
Alla
Vita
Insegue
Delle
Emozioni

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Messaggioda il.bruno » sab nov 17, 2007 11:50 am

AlpineKid, prima di scrivere papiri sulle opinioni altrui, almeno leggile, se no va a cagare.
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