Ma non sò dove abiti, cos'è la valle del Manubrio
Dimenticavo di dire che al rif. Piazza ho fatto il pieno, in tutti i sensi, la "merenda" (così l'ha chiamata la ragazza del rifugio) era composta da affettati, formaggi, verdure e riso saltato condito in un modo eccezzionale, il tutto innaffiato da un litro emmezzo di rosso buonissimo.
Mi sono alzato da tavola provato, leggermente "commosso" (Caio voleva portarmi al tetto Berlone......ribattezzato per l'occasione Beone) e con Dante ho incespicato fino alla macchina
A Traversella sono stato colto da una sete micidiale che ho dovuto spegnere con una birra media

che avrei volentieri doppiato se avessi conosciuto dov'era la valle del Manubrio
