tclimb_2 ha scritto:ma l'appello a questa penosa vicenda, perche' l'articolo (*) parla chiaro ed il giudice monocratico lo ha evidentemente interpretato e non applicato, quando lo faranno?
(CUT) .
L'appello in realtà c'è già stato. Con
conferma della sentenza di primo grado. Probabilmente adesso ci sarà la Cassazione...
Per intanto il Collegio Nazionale delle Guide Alpine ha subito inviato 400 belle letterine (nominali, con tanto di nome, cognome e indirizzo... mica un comunicato di "parole al vento" come quello di altre associazioni) con
formale e sostanziale diffida al proseguimento di qualsiasi attività di insegnamento dell'arrampicata in falesie e palestre outdoor.
Destinatari: associazioni FASI e UISP, palestre affiliate, singoli istruttori FASI e UISP, singoli istruttori CAI rinomati per essere dei "mercenari" (ossia che si fanno pagare, laddove tutti i loro colleghi prestano gratuitamente la loro opera).
Le eminenti Guide Alpine
stanno dunque facendo terra bruciata, per l'insegnamento in tutte le falesie, avvalendosi della legge 6/89. Se non siete ingenui e ci ragionate un attimo, capirete da soli come andrà a chiudersi il cerchio e che cosa succederà nei prossimi mesi...
In ogni caso, grazie ai miei poteri magici

... Vi anticipo quello che accadrà in un
futuro prox venturo: (chi non volesse conoscere l'epilogo del film per godersi la sorpresa, eviti di leggere le righe che seguono)
Un domani (molto prossimo) chi vuole insegnare (o continuare a insegnare) in falesia si troverà di fronte a questo bivio
1) accettare l'anacronismo medievale dell'associazionismo CAI (che nonostante il berlusconismo imperante continua a operare sostanzialmente aggratis! grazie a cialtroni mossi da sola passione)...
2) raccogliere una bella mazzetta di euro, prendersi un anno di aspettativa e cominciare ad allenarsi duro. Scommettiamo che parte il 1° Corso nazionale per l'acquisizione del titolo professionale di "Guida specializzata-Maestro di Arrampicata"?
E il cerchio si chiude.
M