Soccorso alpino ?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda pippopotamo » mer mag 15, 2013 16:25 pm

la mia batte dove il clito ride :D

...scherzi a parte, e senza volermi riferire a nessun intervento in particolare, da frequentatore di alcuni forum di appassionati (e la passione è un motore alle volte difficile da domare) constato che alcuni interventi sono ispirati da pregiudizi o da tesi precostituite delle quali si cerca una conferma.

A volte, prima di esprimere delle congetture, basterebbe fare una rapida ricerca su internet, ad esempio su wikipedia, per togliersi alcun i dubbi e fare, magari, domande più pertinenti e precise senza che queste contengano già ombre di sospetti.

Purtroppo viviamo in una perenne cultura del sospetto che ci induce a pensare che qualcuno ha fatto una ca..ta e che questo qualcuno deve pagare il fio.

Errori, per carità, se ne possono fare, ma supporre, come alcuni interventi inducono a fare, che nell'attività di soccorso si cimentino degli sprovveduti con mezzi inadeguati è irrispettoso e ingiusto nei confronti di chi si dedica con passione e competenza a questa attività e, se me lo passate, anche irriverente e offensivo nei confronti di coloro che ci hanno perso la vita.

Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Le indagini, se è il caso, le fanno le autorità di polizia e le sentenze spettano ai tribunali, soprattutto a quello della storia.
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Messaggioda Sbob » mer mag 15, 2013 16:26 pm

pippopotamo ha scritto:la mia batte dove il clito ride :D

Sbarua?
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Messaggioda Callaghan » mer mag 15, 2013 16:48 pm

Sbob ha scritto:
pippopotamo ha scritto:la mia batte dove il clito ride :D

Sbarua?


sbarua, seià.
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Messaggioda muntagnin » gio mag 16, 2013 5:27 am

Mi spiace molto per il tuo amico. E' stato vittima di una serie di circostanze veramente sfortunate, difficili da mettere tutte insieme.
Tutto il post è incentrato sull'azione dell'elisoccorso piemontese che non è riuscito ad intervenire mentre l'elicottero rega si è mosso un paio d'ore dopo ed è riuscito a posare.Sugli elicotteri posso dirti questo.Gli svizzeri hanno normative molto diverse dalle nostre,i loro elicotteri che operano in montagna hanno a bordo solo 3 persone di equipaggio e la barella è alloggiata su un carrello estraibile che la fa ruotare all'esterno dell'abitacolo.A bordo c'è un pilota,un paramedico che svolge anche funzione di tecnico e un medico. Sono mezzi più leggeri dei nostri e quindi hanno qualche vantaggio in caso di vento forte.Sui nostri elicotteri il pilota è affiancato da un tecnico, poi c'è un medico-anestesista rianimatore e due guide alpine(in valle d'aosta)o tecnici del soccorso alpino in piemonte. Gli elicotteri più diffusi sono gli agusta 139 e 412.Mezzi di grande dimensione,affidabili e veloci;chiaramente mezzi più difficili con forti raffiche di vento.La ragione è semplice:il nostro elisoccorso è fornito dal servizio sanitario nazionale e non è ad esclusiva disposizione del soccorso alpino.Può essere utilizzato per trasporti urgenti da un ospedale all'altro,per trasportare organi da trapianto,per interventi su incidenti stradali gravi.Rega ed Air Zermatt operano invece in totale regime privatistico: si reggono sulle quote dei molti che ogni anno stipulano la polizza e se devono soccorrere un non assicurato gli fanno pagare il costo pieno dell'intervento,diverse migliaia di euro. Se cadi sano in un crepo la prima cosa che ti calano è un pos per strisciare la carta di credito...Quel giorno qui in Valle d'Aosta c'erano fortissimi venti di caduta per la perturba che spingeva da nord e suppongo ci fossero anche nella zona dell'alpe devero,quindi è molto plausibile che non ci fosse alcuna possibilità nè di posare nè di verricellare sul posto qualcuno.C'è un limite di sicurezza oltre al quale non si può chiedere ad un pilota e ad un equipaggio di andare per raggiungere un target.Purtroppo l'elisoccorso ha grandissima potenzialità operativa ma anche limiti intrinseci non addebitabili a nessuno se non al tipo di mezzo rispetto alle condizioni ambientali.
Il tuo amico ha avuto la tremenda sfortuna di associare fratture importanti alla sopravvenuta ipotermia.Una frattura al femore può versare sino ad un litro e mezzo di sangue,ogni singola frattura di bacino può gettare 500cc. Il corpo reagisce con le ghiandole surrenali che liberano adrenalina, l'adrenalina produce una vasocostrizione che ha la funzione di portare il sangue verso gli organi nobili,riducendo la circolazione negli arti e nelle zone periferiche.La complicazione più grave capita quando le surrenali cessano la capacità di produrre adrenalina e quindi i vasi periferici si dilatano simultaneamente,facendo defluire il sangue dagli organi nobili alle periferie;in questo caso si ha un quadro di shock che può condurre al decesso.Nel triste caso in oggetto la vasocostrizione si è accompagnata ad un ambiente freddo e ventoso accellerando il processo di ipotermia.
Durante un seminario di medicina di montagna per noi poveri tecnici del soccorso sulle piste da sci ricordo che il medico usò le seguenti parole:"Le persone in ipotermia vanno trattate con la delicatezza che useremmo per toccare un cristallo di ghiaccio senza romperlo".Infatti le pagine di wikipedia alla voce ipotermia dicono:"Le misure di primo soccorso da adottare nel trattamento di una vittima in ipotermia dipendono dalle manifestazioni cliniche.

Cose da NON FARE:

Strofinare o massaggiare il paziente
Somministrare alcolici
usare borse di acqua calda o fare al paziente un bagno caldo
trattare geloni o parti in stato di congelamento

Cose da FARE:

Se lo stato neurologico è alterato movimentare la vittima con cautela per limitare l'afflusso di sangue freddo dagli arti verso il cuore
Coprire il paziente con indumenti asciutti, coprire il capo con un berretto
Chiamare il servizio di emergenza territoriale
Portare la vittima in un rifugio riparato
Dividere il calore corporeo con la vittima ponendosi insieme in un letto, o un sacco a pelo
Fornirle cibo e bevande calde non alcoliche
Tenere la vittima sotto osservazione ed essere pronti a praticare la rianimazione cardiopolmonare

Durante l'ipotermia, il cuore diventa suscettibile di aritmie: un improvviso flusso di sangue freddo proveniente dalla periferia, un riscaldamento corporeo rapido o altri cassici stimoli aritmogeni potrebbero facilmente provocare improvvise aritmie cardiache, anche fatali."
A questo punto propongo le domande che mi posi all'epoca del fatto:
I soccorritori intervenuti da terra hanno riconosciuto e trattato adeguatamente l'ipotermia?
Erano adeguatamente formati per riconoscere e trattare il problema oppure si limitano a steccare ed imbarellare per un trasporto a valle?
Hanno eseguito manovre errate come ad esempio massaggiare gli arti raffreddati?
Hanno riconosciuto tempestivamente l'arresto cardiaco ed hanno correttamente eseguito la rianimazione cardio polmonare?
Avevano disponibilità di un defibrillatore automatico o di adrenalina?
Se si, li hanno usati?
Se no,perchè?
Senza voler per forza dare la colpa ai singoli,che ci mettono impegno,volontà e tempo libero credo sia importante rispondere a queste domande perchè probabilmente con un protocollo operativo più idoneo il tuo amico sarebbe ancora vivo,in convalescenza per le fratture e nulla più.
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Messaggioda undertaker777 » gio mag 16, 2013 8:07 am

bellissimo intervento, tanto da imparare, grazie muntagnin, una lezione da stampare e distribuire ai corsi cai

(e chi si iscrive al forum, può anche sorbirsi un rompiballe come me, pur di non perdersi interventi come questo sopra...)

vorrei aggiungere un'ultima cosa, in base a quanto sopra descritto: FORSE, stabilire che gli elicotteri intervngono solo e sempre con una corriera volante e una decina di addetti, in condizioni climatiche estreme e/o con vento forte non è un'idea geniale, perchè in questo caso (come in altri simili), magari, se fosse partito un vecchio Lama con un paio di soccorritori a bordo, il ferito in pochi minuti sarebbe stato all'ospedale, e le cose sarebbero andate diversamente.

se non puoi farlo come ente pubblico, incarica privati specializzati, ma che i soccorritori siano obbligati a rinunciare per colpa del mezzo faraonico ma inadatto a fare queste operazioni, è il colmo

ma magari chi sta in alto, ragiona in base ad altri parametri, e se una ditta deve vendere xx elicotteri da 25 milioni, in un modo o nell'altro bisogna farglieli vendere... anche eliminando quelli vecchi ma buoni (non sia mai, che si macchi l'immagine di golia per colpa di un davide a caso)

gli elicotterini, in certe situazioni non sono funzionali...


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=P9glPgbix8A
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Messaggioda MarcoS » gio mag 16, 2013 8:44 am

undertaker777 ha scritto:bellissimo intervento, tanto da imparare, grazie muntagnin, una lezione da stampare e distribuire ai corsi cai


Dalle tue parti non lo so ma qua ai corsi solitamente vengono tenute lezioni di primo soccorso + istruzioni sulle modalità di richiesta di aiuto al 118.

undertaker777 ha scritto:(e chi si iscrive al forum, può anche sorbirsi un rompiballe come me, pur di non perdersi interventi come questo sopra...)


Il processo logico che porta a questa, peraltro inconsistente, conclusione è da ritenersi assolutamente inesplicabile.



Quanto al resoconto di muntagnin è sicuramente interessante in relazione al caso in oggetto.
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Messaggioda undertaker777 » gio mag 16, 2013 9:02 am

per dirlo 'n bòn taliàn: rosso, fàte ciàvar
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Messaggioda agh » gio mag 16, 2013 9:14 am

undertaker777 ha scritto:
gli elicotterini, in certe situazioni non sono funzionali...


bello l'intervento di Muntagnin. Riguardo gli elicotteri non sono ovviamente un esperto ma ricordo che qui in trentino, quando furono presi gli "elicotteroni" (AW 139), ci furono molte polemiche, per il modo in cui si svolse la gara d'acquisto, il costo enorme ma anche, si disse, per le perplessità di qualche pilota riguardo l'operatività... Però non saprei dire quanto fondate...
Forum escursionismo in Trentino: https://girovagandoinmontagna.com
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Messaggioda PIEDENERO » gio mag 16, 2013 16:20 pm

muntagnin ha scritto:....

Ciao muntagnin, ti ringrazio veramente tanto per ciò che hai scritto. Era proprio il thread che speravo si materializzasse quando ha aperto questo post.
Oltre alla competenza in materia e alla conoscenza del caso in questione, tu hai perfettamente capito il motivo per cui ho aperto questo topic che non è sicuramente quello di trovare colpevoli . Anzi, penso che il dispiacere e la frustrazione che ha provato chi è intervenuto sia molto forte e che nelle opportune sedi abbia modo di confrontarsi per migliorare, dove possibile il servizio.
Hai fatto un? analisi interessante e distaccata dagli eventi che sicuramente è andata a cogliere le dinamiche sfavorevoli che sono intervenute.
Grazie al tuo thread mi sono fatto un? idea di quanto accaduto e questo mi basta.
Ho solo un?ultima domanda che non trova risposta, scusa se ne approfitto, poi chiudo il discorso.
Se quello che mi è stato riferito è corretto, del primo tentativo con l?elicottero al secondo è passato parecchio tempo e cioè il tempo necessario che è stato impiegato dai soccorritori provenienti dal basso e con gli sci per raggiungere l?infortunato e farsi un? idea della situazione. ma nel frattempo è sopraggiunto l'arresto cardiaco. Perché il soccorso svizzero non è stato chiamato subito dopo il primo non riuscito intervento? È forse una delle procedure che andrebbe perfezionata quando parli di ?protocollo operativo più idoneo?
grazie.
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Messaggioda muntagnin » gio mag 16, 2013 17:16 pm

In Piemonte e Valle d'Aosta le macchine non sono di proprietà pubblica ma appartengono al privato che ha il servizio in appalto.Fare dietrologia su eventuali stecche di agusta westland non ha senso perchè non è il pubblico che acquista.A questo link potete vedere i mezzi utilizzati nel soccorso, la loro capienza e la loro dotazione interna, vere e proprie unità mobili medicalizzate sulle quali il medico può eseguire manovre ed operazioni salvavita importantissime. http://www.airgreen.it/it/servizi.html
Qui invece potete vedere la descrizione delle macchine.
Il 412 può trasportare 1800 chili al baricentrico,il 139 ben 2100 chili mentre il lama,invocato da qualcuno, al baricentrico ne porta solo 750. Chiaramente nell'uso del verricello,che sbilancia la macchina,i chili sono ancora meno. Il 139 ed il 412 sono bimotori ed offrono margini di sicurezza ben superiori al lama che è un monomotore.Appendete al verricello un soccorritore che deve recuperare due alpinisti ad una sosta...immaginatelo mentre si vincola alla sosta,vincola i due alpinisti al baricentrico e poi taglia le autoassicurazioni degli alpinisti,si svincola dalla sosta e il grappolo di tre persone viene issato a bordo...fate un calcolo dei chili,immaginando anche una situazione di vento moderato che investe cento metri di cavo del verricello...col lama si sarebbe veramente oltre ogni limite di sicurezza,con le altre macchine no.
Se qui in Valle d'Aosta vengono utilizzati 412 e 139,nella zona delle alpi che concentra le vette oltre i 4000, e con in venti di fhoen più forti in assoluto,vista l'altezza maggiore a cui svalicano prima di cadere,la ragione è tecnica e di sicurezza ed affidabilità delle macchine.Macchine peraltro sottoposte a moltissime ore di volo.
http://www.airgreen.it/it/flotta.html
L'ultimo punto su cui si deve ragionare è la natura dell'intervento. Questo può presentare natura sanitaria in caso di feriti o di malori oppure può presentare il semplice problema tecnico di recuperare qualcuno sano da qualche parte ma in situazione di pericolo.I protocolli si differenziano ed in questo caso può essere valutato il ricorso a mezzi più leggeri,senza presenza del medico,cosa che non si può fare in caso di problema sanitario conclamato.
I tagli di bilancio purtroppo ci sono e impongono scelte pur di mantenere il servizio.L'ideale sarebbe avere una flotta più ampia con elicotteri più piccoli,tipo ecureil, in aggiunta a quelli presenti e pronti all'operatività.Purtroppo il costo già molto alto lieviterebbe ulteriormente e non sarebbe sostenibile.
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Messaggioda undertaker777 » gio mag 16, 2013 17:31 pm

in questo caso il problema non era tirar su 2000kg, e neanche fare un recupero in cengia

Sono mezzi più leggeri dei nostri e quindi hanno qualche vantaggio in caso di vento forte

riuscire a salvare il 100% degli infortunati, imho, è più importante che farne l'80% con tutte le comodità possibili immaginabili


ma la mia è opinione da inetto, quindi lascia il tempo che trova, pour parler
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Messaggioda Sbob » gio mag 16, 2013 18:06 pm

undertaker777 ha scritto:in questo caso il problema non era tirar su 2000kg, e neanche fare un recupero in cengia

Sono mezzi più leggeri dei nostri e quindi hanno qualche vantaggio in caso di vento forte

riuscire a salvare il 100% degli infortunati, imho, è più importante che farne l'80% con tutte le comodità possibili immaginabili

Dal discorso del muntagnin mi sembra di capire che con elicotteri piu' leggeri ti perdi buona parte degli interventi, dunque o ti fai una bella flotta ampia con un elicottero per ogni stagione, oppure scegli quello che copre la gamma di casistiche maggiore.
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Messaggioda pippopotamo » gio mag 16, 2013 18:17 pm

In Italia, a parte la Provincia di Trento, che è proprietaria degli elicotteri in uso al proprio 118, alle altre regioni tutti gli elicotteri sono forniti da compagnie aeree dotate delle necessarie certificazioni e autorizzazioni, come da normativa tecnica comunitaria e nazionale.

Se la proprietà dei mezzi è privata, la gestione degli stessi, quando impiegati in servizio HEMS/HSR (Helicopter Emergency Medical Service - Helicopter Search and Rescue), è di pertinenza esclusiva delle centrali operative del 118; quindi è al 100% pubblica.
E' il 118 che stabilisce quale mezzo inviare.
Gli equipaggi ricevono la missione dal 118 e, se questa è fattibile nel rispetto delle norme di sicurezza e dei limiti di certificazione, la eseguono. Non si dovrebbe dire, ma a volte si eseguono anche valicando i limiti e questo, purtroppo, è stato anche motivo di incidenti e di vittime.
Se la missione non può essere eseguita con il proprio elicottero, la CO 118 provvede ad allertare altri mezzi, fra i quali possono essere compresi anche gli elicotteri delle basi vicine, in Italia o all'estero.

Non posso ovviamente dire nulla, perchè non li conosco, sui motivi che hanno indotto l'elicottero di Borgosesia a rinunciare per due volte; conoscendo la professionalità degli equipaggi che vi lavorano sono sicuro che sono stati motivi non eliminabili e fonte di frustrazione per chi avrebbe voluto concludere la missione con successo

Credo però di poter escludere che tra questi vi fosse una presunta inferiorità del mezzo quanto a prestazioni.
L'AW 139 è al momento l'elicottero più performante della sua classe sul mercato mondiale e non ho motivo di credere che abbia difficoltà insormontabili a operare in ambiente montano, a quelle quote, con venti anche di 40 nodi (75 Km/h).

Ho apprezzato moltissimo l'intervento di Montagnin che ha messo a disposizione un contributo culturale di grande praticità.
Grazie
pippopotamo
 
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Messaggioda muntagnin » gio mag 16, 2013 18:57 pm

@piedenero....ci sono una serie di cose che non sappiamo. Non sappiamo se l'elisoccorso piemontese avesse altri interventi in coda più o meno gravi,non sappiamo se in hangar ha dovuto effettuare rifornimento.Non sappiamo se la scelta è stata quella di attendere l'arrivo della squadra da terra prima di effettuare la seconda rotazione.Una delle cose più complicate per un pilota è atterrare sulla neve,perchè le pale alzano grandi quantitativi e senza riferimento a terra il pilota non sa se è a 10,a 20 o a 2 metri dal suolo.In molti casi il luogo dell'incidente non è direttamente raggiungibile,per vegetazione o altro,e quindi la squadra a terra può spostarsi in luogo più accessibile per consentire l'atterraggio della macchina. Tieni presente che in condizioni di vento limite l'elicottero può riuscire a posare e decollare tra una raffica e l'altra ma è praticamente impossibile lavorare in hovering.
Queste sono chiaramente ipotesi perchè non conosco con precisione il pendio ed il luogo dell'incidente.Il soccorritore a terra serve proprio a dare un riferimento ed una misura precisa al pilota.Non sappiamo neppure se invece hanno posticipato il secondo intervento in attesa di un calo di vento.
Quello che invece si sa,almeno dagli articoli,è che l'elicottero svizzero è intervenuto in seguito all'arresto cardiaco e che questo evento ha avuto luogo durante la discesa in barella.Quindi 3 dati: l'elicottero svizzero non è intervenuto nel luogo dell'incidente ma nel luogo più a valle in cui si è verificato l'arresto, l'elicottero svizzero ha avuto il supporto degli uomini a terra per posare e caricare,l'elicottero svizzero non è intervenuto su sospetta frattura di femore ma su conclamato arresto cardiaco.E' l'evento "arresto cardiaco" che ha fatto ricorrere all'eccezione di richiedere ausilio agli svizzeri, in quanto l'evento"frattura di femore" in persona sana ed allenata,oltre che cosciente, poteva benissimo essere gestito con la sola squadra a terra,eventualmente aiutata dall'elisoccorso piemontese.
Anche qui tuttavia non sappiamo se l'intervento svizzero fosse stato richiesto in una fase precedente,anche se è altamente probabile che sia stato richiesto solo nell'emergenza dell'arresto,complicazione che in pochi istanti ha fatto precipitare la situazione in quello che altrimenti sarebbe stato un normalissimo intervento.Per quanto riguarda gli elicotteri in sincerità non vedo nulla di censurabile se ripecorriamo i fatti noti per come si sono succeduti, senza farci condizionare dalla lettura a posteriori.
Il mio riferimento al protocollo di intervento riguarda soprattutto le valutazioni di chi era in contatto telefonico con il ferito e le eventuali azioni della squadra a terra. Quello che infatti potrebbe essere stato sottovalutato è lo stato di ipotermia e le cose cambiano radicalmente se chi è intervenuto pensava solo alle fratture e non all'ipotermia. Una frattura agli arti inferiori viene trasportata in toboga,di norma, con la testa del ferito verso valle e la gamba infortunata a monte.Questo per ridurre l'afflusso di sangue verso la frattura,riducendo l'emoraggia, ed anche per evitare che il peso vada a gravare sulla frattura,scaricandola quindi il più possibile. Ma se il trasportato è in condizione di ipotermia agli arti inferiori,trasportarlo a testa in basso significa fare affluire il sangue ipotermico verso gli organi nobili e provocare l'arresto cardiaco.
In questo caso i soccorritori a terra hanno caricato e trasportato in toboga a testa in su oppure a testa in giù? Nel caso in cui avessero sbagliato ciò è dovuto a una errata valutazione del capo squadra oppure ad un difetto formativo e di addestramento?
Poichè il rischio più grave connesso all'ipotermia è l'arresto cardiaco il protocollo dovrebbe stabilire l'obbligo per la squadra a terra di avere con se un defibrillatore automatico(ormai diffusi e presenti nei supermercati,nelle stazioni di sci,nei campi di calcetto),la valigetta dell'ossigeno ed eventualmente dell'adrenalina in tutti quei casi in cui ci sia possibilità di ipotermia.
Ripercorrendo questo triste caso dal suo inizio mi sembra che nulla sia contestabile od errato nella gestione iniziale: la centrale ha tentato con l'elicottero e nel dubbio di non riuscire oppure per avere supporto ha allertato subito le squadre a terra.Chiamare da subito gli svizzeri comporta costi elevati ma ancora di più comporta l'ospedalizzazione dell'infortunato in svizzera,basata su sistema privatistico assicurativo,con costi elevatissimi per l'infortunato stesso.Non so voi...ma se mi ritrovassi a Berna per una tibia rotta con migliaia di euri da sborsare mi incazzerei non poco...Secondo me non aveva alcun senso chiamare da subito gli svizzeri perchè la situazione non suggeriva esiti fatali come quelli che purtroppo ci sono stati. Dove invece potrebbe, e sottolineo POTREBBE,essere andata diversamente e con un esito diverso è proprio nella gestione dell'eventuale ipotermia ed è qui che mi chiedo se chi era in contatto telefonico e chi era sul terreno ha valutato correttamente ed ha effettuato le migliori scelte possibili oppure invece ha sottovalutato concentrandosi solo sul trauma e adottando modalità che hanno provocato l'arresto cardiaco ed,in seguito il decesso.Ed ancora mi chiedo se in seguito all'arresto l'rcp è stata celermente e continuativamente eseguita sino all'arrivo in ospedale.
La questione è cioè capire dove e se potevano essere adottate scelte diverse che modificassero il triste esito di questa vicenda,non per accusare qualcuno rispetto a fatti ormai accaduti ma per evitare che in futuro possano ripetersi.
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Messaggioda muntagnin » gio mag 16, 2013 20:20 pm

....
Ultima modifica di muntagnin il gio mag 16, 2013 20:26 pm, modificato 3 volte in totale.
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Messaggioda muntagnin » gio mag 16, 2013 20:22 pm

se fosse partito un vecchio Lama con un paio di soccorritori a bordo, il ferito in pochi minuti sarebbe stato all'ospedale, e le cose sarebbero andate diversamente.

....eh si.....se fosse partito un vecchio lama.....a questo proposito ho appena caricato un video,di pessima qualità e non montato,che girai nel 2006 scendendo dalla capanna carrel a Cervinia, proprio sul caro e vecchio lama.

Potete ammirare l'ampio spazio interno,la sua luminosità,e le splendide finestre bombate.Noi qui siamo in 4,pilota compreso. Effettivamente ci si potrebbe stare sopra in 3, un pilota e due soccorritori, per raccattare un femore ed un bacino rotti. Ah?Ma uno con fratture di femore e bacino dev'essere sdraiato ed imbarellato???Allora facciamo un pilota ed un soccorritore,togliamo i seggiolini dietro e vediamo di farci stare la barella....magari col portellone un po'aperto,per i piedi...tanto freddo più,freddo meno....Oh...ma se va in arresto durante il volo come faccio a praticare massaggio e respirazione???....no, un soccorritore non basta....mmmmmmmmmm. Facciamo allora due soccorritori ed un pilota automatico!Naaaaa....scherzavo ;0)). Facciamo due soccorritori e i feriti li mettiamo seduti....Mi raccomando.....toccarsi i coglioni dall'inizio alla fine che se il femore rotto trancia l'arteria son cazzi....toccare il cornetto rosso portafortuna che se va in arresto ti voglio vedere a massaggiarlo in verticale.....
Ogni ulteriore commento è superfluo...https://www.youtube.com/watch?v=3_Q9Llj5NKs&list=HL1368725836&feature=mh_lolz
Ultima modifica di muntagnin il gio mag 16, 2013 20:28 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda undertaker777 » gio mag 16, 2013 20:26 pm

se lavorassi nell'ambito dei soccorsi, sicuramente non potrei esprimermi così, ma se per gli addetti ai lavori è necessario evitare di esporsi, forse può esser utile che qualcuno da fuori, dica anche cose che danno fastidio ai massimi esponenti del settore (come ho sentito normalmente fare per le castronerie fatte/dette da Bertolaso)

imho non usi una moto da trial in autostrada.... ma neanche un TIR sui sentieri alpini...

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ZkLwtCogci0

https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=pdprMRMjs1c




Ars, il lama di soccorso in montagna credo possa insegnare a tutti, l'ha fatto per tanit di quegli anni.......poi sono cambiate le normative ed i mezzi,ma questo non cambia ad oggi le sue caratteristiche peculiari in ambito alpino.Caratteristiche che, chi ha avuto modo di operarlo,in alcune situazioni rimpiange per dimensioni ed agilità, a dispetto magari, di due propulsori,di strumentazione mirabolante,ed impianti e dotazioni fantascientifiche,oltre comunque ad ottime prestazioni che macchine come il 139 hanno!!!!!!Comunque in certe parti del mondo il lama è ancora la macchina per il soccorso alpino estremo,ed arriva in posti e risolve situazioni dove specialmente per dimensioni e flusso rotorico macchine moderne e importanti non servirebbero quasi a nulla.Un esempio....in Himalaya!!!!!


http://heliweb.forumcommunity.net/?t=50214862&st=75

ma forse anche loro sono inesperti come me
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Messaggioda pippopotamo » ven mag 17, 2013 0:10 am

air Zermatt ha nella sua flotta tre tipi di elicottero:
AS 315 B Lama
AS 350 B3 Ecureuil
EC 135 T2

qualcuno ha idea di quale tipo di elicottero sia intervenuto?
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Messaggioda undertaker777 » ven mag 17, 2013 9:08 am

...
Ultima modifica di undertaker777 il ven mag 17, 2013 10:14 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Andrea Orlini » ven mag 17, 2013 9:51 am

pippopotamo ha scritto:air Zermatt ha nella sua flotta tre tipi di elicottero:
AS 315 B Lama
AS 350 B3 Ecureuil
EC 135 T2

qualcuno ha idea di quale tipo di elicottero sia intervenuto?

A naso direi EC 135 T2, da un punto di vista sanitario il migliore dei 3, ma non ne ho la certezza, ovviamente...
Andrea Orlini
 
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