La banalità dei grandi

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

La banalità dei grandi

Messaggioda il Duca » mar mar 15, 2016 14:43 pm

Forse sono io che sono di cattivo umore. Forse è il fatto che non mi è mai stato molto simpatico.
Ma perché Messner deve per forza dire la sua, anche quando dice banalità enormi?

http://montagna.tv/cms/86516/valanghe-m ... -himalaya/

Se ha bisogno di esprimersi a caso potrebbe sempre iscriversi al forum
http://www.respirodelvento.blogspot.com

RACCONTI DI GHIACCIO E ROCCIA

"nel muoversi in montagna guardate alle capre prima che alle scimmie" crodaiolo
Avatar utente
il Duca
 
Messaggi: 4045
Images: 12
Iscritto il: lun ago 24, 2009 17:35 pm
Località: Conca dei Giganti

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda Callaghan » mar mar 15, 2016 15:01 pm

già.
hai ragione.

ma la cosa peggiore è leggere le miserrime e bieche scorrettezze scritte da maurizio gallo a proposito dei bollettini nivologici.

per questa, ad esempio, io se fossi in aineva farei partire una querela: "Come sapete l’AINEVA è responsabile dell’emissione del bollettino valanghe che prevede 5 livelli di rischio crescente, ma, proprio per non assumersi eccessive responsabilità, già il livello 1 è un livello in cui non si esclude qualche rischio isolato."

la scala adottata da aineva sul pericolo (e non rischio) è la scala europea.
il grado 1 di pericolo accomuna italia a svizzera, a francia e a tutte le nazioni europee che hanno deciso di utilizzare questa scala di pericolo.

come riportato da un sito segnalato da Marcos, "ripetere l'ovvio in tempi di menzogna è un atto rivoluzionario".
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
Avatar utente
Callaghan
 
Messaggi: 1643
Images: 23
Iscritto il: mar lug 18, 2006 23:23 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda pablo75 » mar mar 15, 2016 16:34 pm

come spesso, concordo con l'ispettore :mrgreen:

gallo esprime concetti assolutamente sbagliati su un sito di montagna. messner esprime concetti chiari e corretti su un quotidiano a tiratura nazionale.

gallo parla di aineva, di bollettini e gradi di rischio, che poi sono di pericolo e non rischio, che non è la stessa cosa, in un modo tale che a un esame da aspirante guida o da maestro di sci, verrebbe cacciato via

quelle di messner che a un esperto sembrano ovvietà, in un articolo di un giornale rivolto al grande pubblico non sono per nulla ovvietà. e sono dette e scritte in modo comprensibile anche per i profani
e se si leggono con attenzione, le parole di messner si spingono oltre l'ovvietà, in generale, sulla frequentazione massiva della montagna invernale e su tecnica-allenamento ormai predominanti su prudenza-sicurezza, ma anche nel particolare, sulla valanga del nevoso, che altre guide alpine, kammerlander per primo, hanno subito catalogato (come al solito quando sotto ci rimangono degli esperti), come una tragica fatalità del tutto imprevedibile.
se sotto fosse finita una comitiva di boyscout o di sciatori della domenica, avremmo sentito per giorni guide alpine e responsabili del soccorso pontificare sulla sicurezza
pablo75
 
Messaggi: 497
Images: 1
Iscritto il: mer apr 24, 2013 15:49 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mar mar 15, 2016 17:16 pm

pablo75 ha scritto:come spesso, concordo con l'ispettore :mrgreen:

gallo esprime concetti assolutamente sbagliati su un sito di montagna. messner esprime concetti chiari e corretti su un quotidiano a tiratura nazionale.

gallo parla di aineva, di bollettini e gradi di rischio, che poi sono di pericolo e non rischio, che non è la stessa cosa, in un modo tale che a un esame da aspirante guida o da maestro di sci, verrebbe cacciato via

quelle di messner che a un esperto sembrano ovvietà, in un articolo di un giornale rivolto al grande pubblico non sono per nulla ovvietà. e sono dette e scritte in modo comprensibile anche per i profani
e se si leggono con attenzione, le parole di messner si spingono oltre l'ovvietà, in generale, sulla frequentazione massiva della montagna invernale e su tecnica-allenamento ormai predominanti su prudenza-sicurezza, ma anche nel particolare, sulla valanga del nevoso, che altre guide alpine, kammerlander per primo, hanno subito catalogato (come al solito quando sotto ci rimangono degli esperti), come una tragica fatalità del tutto imprevedibile.
se sotto fosse finita una comitiva di boyscout o di sciatori della domenica, avremmo sentito per giorni guide alpine e responsabili del soccorso pontificare sulla sicurezza



son d'accordo sulla prima parte ma non sulla questione finale...di solito in italia si tende a minimizzare se sono coinvolti professionisti...in questo caso non c'erano...se non fossimo stati in sud tirolo avresti sentito che tirate....lì come a nord delle alpi la mentalità è già (per fortuna) diversa...

che quando c'è un incidente da valanga ci si spesso un'imprudenza son d'accordo ma certo non da inchiesta penale e/o che non avrebbe fatto la maggioranza dei praticanti (e in questo son d'accordo, nel mio piccolo, con Kammerlander)...

io mi son stancato di questa ricerca spasmodica del "colpevole"...e anche di tutti quelli che si dicono capaci di individuare tutti gli accumuli e i lastroni pericolosi... :roll:
Avatar utente
sergio-ex63-ora36
 
Messaggi: 2598
Images: 22
Iscritto il: mar apr 25, 2006 0:58 am
Località: Giudicarie (TN)

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda il Duca » mar mar 15, 2016 18:15 pm

Quello che scrive qui Messner lo scrive tutte le volte che qualcuno muore in montagna, almeno da 10 anni. A cosa serve ripeterlo ancora?
E vogliamo parlare della frase del titolo? Che dato è che sotto le valanghe muore più gente sulle Alpi che in Himalaya? Quanta gente frequenta le Alpi in un anno e quanta invece frequenta l'Himalaya? Boh...
http://www.respirodelvento.blogspot.com

RACCONTI DI GHIACCIO E ROCCIA

"nel muoversi in montagna guardate alle capre prima che alle scimmie" crodaiolo
Avatar utente
il Duca
 
Messaggi: 4045
Images: 12
Iscritto il: lun ago 24, 2009 17:35 pm
Località: Conca dei Giganti

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda ThePuchu! » mar mar 15, 2016 18:17 pm

il Duca ha scritto:
Se ha bisogno di esprimersi a caso potrebbe sempre iscriversi al forum


Danilo con i suoi cloni lo farebbero scappare tempo 3 giorni.
:mrgreen:
Colui che non sente la musica crede che chi danza sia pazzo.
Avatar utente
ThePuchu!
 
Messaggi: 479
Iscritto il: ven mar 27, 2015 15:54 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda il Duca » mar mar 15, 2016 18:21 pm

ThePuchu! ha scritto:
il Duca ha scritto:
Se ha bisogno di esprimersi a caso potrebbe sempre iscriversi al forum


Danilo con i suoi cloni lo farebbero scappare tempo 3 giorni.
:mrgreen:


Oppure scopriremmo che anche Messner è un suo clone 8O
http://www.respirodelvento.blogspot.com

RACCONTI DI GHIACCIO E ROCCIA

"nel muoversi in montagna guardate alle capre prima che alle scimmie" crodaiolo
Avatar utente
il Duca
 
Messaggi: 4045
Images: 12
Iscritto il: lun ago 24, 2009 17:35 pm
Località: Conca dei Giganti

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda VECCHIO » mar mar 15, 2016 18:59 pm

Si impara sempre dai grandi, certe cose le hanno fatte loro per primi, si può pensare alla clava.
Molte persone che dalla gente vengono definite grandi, diventano banali prima della fine del loro tempo
Altri grandi restano tali a lungo, anche dopo la loro morte, ma è solo una questione di tempo e di ritualità
Poi ci sono quelli che vengono definiti tali e che sono banali un attimo dopo aver loro attribuito la parola grande
E' un problema di umiltà della conoscenza. :D :D :D
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
VECCHIO
 
Messaggi: 2920
Images: 0
Iscritto il: lun ott 12, 2009 22:00 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda arteriolupin » mar mar 15, 2016 19:33 pm

Rispetto il parere di tutti, in particolare Pablo75, del quale sottoscrivo incondizionatamente questo passo:

"quelle di messner che a un esperto sembrano ovvietà, in un articolo di un giornale rivolto al grande pubblico non sono per nulla ovvietà. e sono dette e scritte in modo comprensibile anche per i profani
e se si leggono con attenzione, le parole di messner si spingono oltre l'ovvietà, in generale, sulla frequentazione massiva della montagna invernale e su tecnica-allenamento ormai predominanti su prudenza-sicurezza, ma anche nel particolare, sulla valanga del nevoso, che altre guide alpine, kammerlander per primo, hanno subito catalogato (come al solito quando sotto ci rimangono degli esperti), come una tragica fatalità del tutto imprevedibile."

La differenza tra sito specializzato e sito generalista è fondamentale e Messner ( al di là della sua simpatia o meno) svolge una funzione didascalica in virtù dell'immagine, di ciò che rappresenta e della notorietà da tempo assunta.

A me non disturba una "banalità" ripetuta sulla Gazzetta... Mi disturba di più qualcosa di impreciso e/o di palesemente erroneo pubblicato su un sito gestito da "specialisti" per "conoscitori" della montagna.

Poi ad ognuno il proprio parere sulla simpatia o sull'autorevolezza o meno di un personaggio piuttosto che dell'altro...
Tenendo presente che, comunque, esistono criteri oggettivi per determinare l'autorevolezza che trascendono e di molto i semplici "pareri" soggettivi di chi non è in possesso del minimo sindacale di titoli per determinare o meno l'autorevolezza di una fonte.
Sull'autorevolezza del Nostro non vedo troppi appigli per chi volesse non riconoscergliela.
Molti id più ne vedo per chi volesse fare una disamina della simpatia/antipatia del personaggio, così come viene presentato e come si concede al pubblico.
Ovviamente, questo è solo il mio parere.

Un saluto particolare al Vecchio ed a Pablo75.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

Canto popolare veneto
Avatar utente
arteriolupin
 
Messaggi: 5420
Iscritto il: mar gen 29, 2008 12:05 pm
Località: Milano (ma 100% veneto del Basso Piave)

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda il Duca » mar mar 15, 2016 20:10 pm

L'autorevolezza di Messner non è assolutamente in dubbio. Però, facendo un po' l'antipatico, se la cautela e la sicurezza fossero stati in prima fila nelle sue priorità, forse non avrebbe fatto quello che ha fatto. Forse la sua autorevolezza deriva dal fatto che nella sua vita l'ha rischiata (un po' come gli sciatori in questione).

O colpevole é solo chi muore? E allora suo fratello...?
http://www.respirodelvento.blogspot.com

RACCONTI DI GHIACCIO E ROCCIA

"nel muoversi in montagna guardate alle capre prima che alle scimmie" crodaiolo
Avatar utente
il Duca
 
Messaggi: 4045
Images: 12
Iscritto il: lun ago 24, 2009 17:35 pm
Località: Conca dei Giganti

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda arteriolupin » mar mar 15, 2016 20:26 pm

Si sa che la gente dà buoni consigli

Sentendosi come Gesù nel tempio

Si sa che la gente dà buoni consigli

Se non può più dare il cattivo esempio


Faber


Credo che, magari dopo una sfuriata iniziale, converrebbe anche lui su questa citazione.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

Canto popolare veneto
Avatar utente
arteriolupin
 
Messaggi: 5420
Iscritto il: mar gen 29, 2008 12:05 pm
Località: Milano (ma 100% veneto del Basso Piave)

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda Danilo » mer mar 16, 2016 0:34 am

volenti o non volenti messner è e rimarrà per sempre il montagnard più celebre di tutta la storia.
sappiatelo...

quindi anche se vi è sempre stato sulle palle
rassegnatevi su tutto quel che dice.muti :smt102 c'est la vie
il forum è morto
Avatar utente
Danilo
 
Messaggi: 7429
Images: 61
Iscritto il: gio lug 26, 2007 17:44 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer mar 16, 2016 8:19 am

Danilo ha scritto:volenti o non volenti messner è e rimarrà per sempre il montagnard più celebre di tutta la storia.
sappiatelo...

quindi anche se vi è sempre stato sulle palle
rassegnatevi su tutto quel che dice.muti :smt102 c'est la vie


Il mio papà buonanima soleva dire:

"Amicus Plato, sed magis amica veritas."

Generazionali saluti
TSdG
My mind reels with sarcastic replies (Snoopy)

http://www.sollevamenti.org
Avatar utente
tacchinosfavillantdgloria
 
Messaggi: 5276
Iscritto il: gio set 18, 2008 19:08 pm
Località: oderzo

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda @Colapesce » mer mar 16, 2016 11:16 am

Arbore deiecta, quivis ligna colligit.
@Colapesce
 
Messaggi: 387
Images: 0
Iscritto il: mar apr 28, 2015 17:36 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda VECCHIO » mer mar 16, 2016 18:04 pm

Oggi ho parlottato con un ragazzo che vuole "avvicinarsi" all'alpinismo e sta frequentando un corso.
Abbiamo continuato a parlare di materiale, tecniche, allenamento, sicurezze, comunicazione e altre belle cose: mi piace sempre imparare.
Ora a casa mi sono accorto che non abbiamo mai parlato dei pericoli e dei conseguenti rischi che ognuno deve decidere di accettare e controllare se vuole andare in montagna.
Non è che ora a forza di sognare e organizzare la sicurezza ci si è dimenticati dei rischi?
I rischi non vengono più insegnati e mostrati continuamente fino allo sfinimento generale o alla noia totale?
Dopotutto l'andar per monti è parecchio pericoloso dovunque e sempre.
Ora si pensa di essere capaci di eliminare i rischi?
Forse perché come dice l'"antipatico Rinaldo" si è talmente concentrati sulla sicurezza che nemmeno ci si fa più un poco di esperienza e le cose proprio non si conoscono?

Prima di fare una salita valuto i PERICOLI e cerco di capire i RISCHI e se decido di andarci ACCETTO I RISCHI o rifiuto i rischi e sto lontano dai pericoli

Se salto uno di questi tre "MAIUSCOLI" mi faccio male.
Faccio questo ragionamento banale proprio naturalmente................ è dinamico e in continua evoluzione mentre sto scalando.
Non ho mai una certezza su ciò che mi circonda, continuo a cercarne di più o meno solide e così progredisco.........stress bestiale, ma il bello è gestire il tutto, al massimo di sé, in quel momento.

Devo ritrovare quel ragazzo e fargli una bella lavata di capo, devo fargli prendere una paura bestiale.
Devo “bananizzarlo” come una scimmia!
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
VECCHIO
 
Messaggi: 2920
Images: 0
Iscritto il: lun ott 12, 2009 22:00 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda coniglio » mer mar 16, 2016 18:15 pm

VECCHIO ha scritto:Oggi ho parlottato con un ragazzo...




chiunque tu sia

TI

SIAMO

VICINI

FRATELLO

#sallo



:lol:
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda wolf jak » mer mar 16, 2016 18:24 pm

VECCHIO ha scritto:Prima di fare una salita valuto i PERICOLI e cerco di capire i RISCHI e se decido di andarci ACCETTO I RISCHI o rifiuto i rischi e sto lontano dai pericoli


qui si andrà sicuramente off topic in maniera clamorosa, ma tutto sommato mi pare che l'argomento del primo messaggio si sia esaurito... al massimo il problema sarà ritrovare questi messaggi in futuro :mrgreen:

Sono un principiante e mi piace leggere e ascoltare.
Ma sono anche un rompiballe e faccio anche domande stupide finché non capisco.

Spero quindi mi verranno perdonate domande per molti banali, e di non venire preso per puntiglioso. Sono pignolo (che può essere un difetto), ma lo faccio perché voglio capire bene le cose che mi interessano.

Preparo la salita, e valuto i pericoli (oggettivi e soggettivi) a casa, e poi in loco. ok

cerco di capire i rischi: qui mi piacerebbe qualche spiegazione, se posso chiedere. Mi è parso di intuire che il rischio sia determinato da tutta una serie di accorgimenti che posso o non posso adottare (preparazione della salita, sia fisica che mentale, scelta del compagno di cordata, della giornata giusta, ecc...). Se è così, ci siamo. Analisi dei rischi è quindi anche e soprattutto scelta dei rischi, che si spera consapevole.
Posto che non riusciremo mai a portare il rischio a zero...

E qui mi vengono due domande, tanto per tastare il polso dell'alpinista medio (mi si perdoni la scelta del termine dibattuto di alpinista):

-quanto spesso pensate al fatto che potreste anche lasciarci le penne? a me capita ogni tanto, indipendentemente dal fatto che io stia facendo qualcosa di vicino al mio limite o un quarto grado semplice e rilassante (anche solo per un appiglio che si stacca, una frana o quantaltro...)
EDIT: non che mi piacerebbe, ma il fatto che io vada comunque in montagna lo ritengo un forte indice del fatto che tutto sommatto accetto anche questa conseguenza. Del resto, per non correre il pericolo di morire, non si dovrebbe vivere... (banalizzato ed estremizzato)

-che livello di rischio -in media- considerate accettabile?


Nella vulgata comune, rimane l'idea che gli alpinisti spesso "se la sono andata a cercare", che sono dei malati di adrenalina*, ecc... Mi piacerebbe capire invece come vi rapportate a un tema così delicato (se vi va).


*non mi trovo affatto in questa definizione, e mi piacerebbe anche capire se non possa esistere una spinta di tipo culturale nel ripercorrere i passi di gloriosi alpinisti del passato. Che sarebbe un approccio anche molto romantico e un filo malinconico per un'epoca di esploratori e uomini d'avventura. Io penso sia diffuso questo sentimento, ma ahimé per nulla (o sono io che leggo poco) considerato dai media o da chi scrive al riguardo...
Ultima modifica di wolf jak il mer mar 16, 2016 18:26 pm, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
wolf jak
 
Messaggi: 3129
Images: 0
Iscritto il: mar ott 13, 2015 12:06 pm
Località: Verona

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda ThePuchu! » mer mar 16, 2016 18:26 pm

VECCHIO ha scritto:Devo ritrovare quel ragazzo e fargli una bella lavata di capo, devo fargli prendere una paura bestiale.
Devo “bananizzarlo” come una scimmia!


:lol: :lol:
Colui che non sente la musica crede che chi danza sia pazzo.
Avatar utente
ThePuchu!
 
Messaggi: 479
Iscritto il: ven mar 27, 2015 15:54 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda VECCHIO » mer mar 16, 2016 19:14 pm

coniglio ha scritto:
VECCHIO ha scritto:Oggi ho parlottato con un ragazzo...



chiunque tu sia
TI
SIAMO
VICINI
FRATELLO
#sallo

:lol:


lo sa, mi presento avvisando del pericolo!!!!

Tu stai attento perchè ho letto più sopra qualche tua pericolosa devianza.
Parli troppo alpinisticamente di problemi mentali!!!
Attento che l'alpinismo è pericoloso assai!!!! :lol: :lol:
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
VECCHIO
 
Messaggi: 2920
Images: 0
Iscritto il: lun ott 12, 2009 22:00 pm

Re: La banalità dei grandi

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer mar 16, 2016 19:39 pm

Poni una questione interessante, esimio gran siniscalco del Pippon club :wink:

Mi sembra evidente che nella maggior parte di coloro che praticano l'alpinismo vi sia una forte componente di sensation seeking: negli individui con personalità piu "evitante il rischio" (quorum ego) prevale magari un atteggiamento controfobico, ma credo che in proporzioni diverse le le due componenti siano presenti in ognuno.

Io personalmente sono molto consapevole di rischiare le penne ogni volta che affronto una via in montagna, per quanto "facile": per i pericoli oggettivi, l'esperienza comunque limitata, la possibilità del "colpo di mona" che non è mai da escludere...da un lato desidero affrontare quella che comunque vivo come una sfida stimolante, dall'altro sento quella vocina interiore che mi dice "ma chi cazzeruola te lo fa fare, vatti a fare una bella passeggiata che è più salutare e vedi meglio il panorama". Ambivalenza che spesso si scarica in tensioni con il socio di cordata (che è quasi sempre la moglie, tanto per peggiorare le cose) su cui "proietto" la colpa di aver voluto mettersi in situazioni (troppo) pericolose.

Come si dice, sono le contraddizioni in seno al popolo (o al tacchino, che dir si voglia :P )

Incoerenti saluti
TSdG
My mind reels with sarcastic replies (Snoopy)

http://www.sollevamenti.org
Avatar utente
tacchinosfavillantdgloria
 
Messaggi: 5276
Iscritto il: gio set 18, 2008 19:08 pm
Località: oderzo

Prossimo

Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.