La cordata a tre

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

La cordata a tre

Messaggioda gug » mer ott 07, 2015 11:01 am

Personalmente ho sempre amato moltissimo la cordata a tre: prima di tutto mi ha sempre dato maggiore sicurezza, soprattutto su vie lunghe e complesse, e poi dà il grande vantaggio di poter dividere meglio i carichi e di consentire al primo di arrampicare senza zaino.
Ma oltre a questi aspetti pratici, credo che il motivo principale sia che mi è sempre piaciuto il maggior senso di condivisione e di gruppo che si crea e questo, oltre a essere molto gratificante in se, da anche il vantaggio di avere sempre compagni con cui condividere idee e progetti. Ovviamente un po questa cordata rallenta la progressione, ma secondo me questo non è mai una discriminante così importante, soprattutto per l’aumento di sicurezza dovuto agli altri fattori.

Ho sempre notato invece che negli ambienti alpinistici, soprattutto quelli più tradizionalisti, questa progressione è vista come il fumo negli occhi. E’ un male, a volte necessario, ma da evitare con tutte le forze: a volte anche lasciando a casa possibili compagni, o apostrofandoli con il famigerato “trovati un quarto”.
Credo che ciò sia frutto in gran parte di quell’ansia di velocità che in alpinismo da sempre regna sovrana, e che, anche se ha delle motivazioni, la maggior parte delle volte diventa una vera e propria psicosi, anteponendosi a qualsiasi altra valutazione.
Ma credo che sotto ci sia anche dell’altro e cioè che la maggior parte delle persone che praticano alpinismo sono meno portate alla socializzazione in gruppi e al massimo creano un forte rapporto con un compagno di cordata, e questo li porta ancora di più a escludere altri possibili compagni. Penso che sia una caratteristica peculiare in alpinismo e questo in contrasto con altre attività, anche simili che ora stanno avendo sempre maggior successo, credo molto a causa proprio di questo aspetto: Boulder e Slackline ad esempio.

Voi che ne pensate?
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Re: La cordata a tre

Messaggioda Pié » mer ott 07, 2015 11:14 am

gug ha scritto:Personalmente ho sempre amato moltissimo la cordata a tre: prima di tutto mi ha sempre dato maggiore sicurezza, soprattutto su vie lunghe e complesse, e poi dà il grande vantaggio di poter dividere meglio i carichi e di consentire al primo di arrampicare senza zaino.
Ma oltre a questi aspetti pratici, credo che il motivo principale sia che mi è sempre piaciuto il maggior senso di condivisione e di gruppo che si crea e questo, oltre a essere molto gratificante in se, da anche il vantaggio di avere sempre compagni con cui condividere idee e progetti. Ovviamente un po questa cordata rallenta la progressione, ma secondo me questo non è mai una discriminante così importante, soprattutto per l’aumento di sicurezza dovuto agli altri fattori.

Ho sempre notato invece che negli ambienti alpinistici, soprattutto quelli più tradizionalisti, questa progressione è vista come il fumo negli occhi. E’ un male, a volte necessario, ma da evitare con tutte le forze: a volte anche lasciando a casa possibili compagni, o apostrofandoli con il famigerato “trovati un quarto”.
Credo che ciò sia frutto in gran parte di quell’ansia di velocità che in alpinismo da sempre regna sovrana, e che, anche se ha delle motivazioni, la maggior parte delle volte diventa una vera e propria psicosi, anteponendosi a qualsiasi altra valutazione.
Ma credo che sotto ci sia anche dell’altro e cioè che la maggior parte delle persone che praticano alpinismo sono meno portate alla socializzazione in gruppi e al massimo creano un forte rapporto con un compagno di cordata, e questo li porta ancora di più a escludere altri possibili compagni. Penso che sia una caratteristica peculiare in alpinismo e questo in contrasto con altre attività, anche simili che ora stanno avendo sempre maggior successo, credo molto a causa proprio di questo aspetto: Boulder e Slackline ad esempio.

Voi che ne pensate?


a due... a tre... a me va sempre bene, basta che siano femmine :mrgreen:

a parte gli scherzi vado via volentieri in tutte e due i modi, non ho preferenze. Tanto l'essere "veloci" o "lenti" non dipende da quello.. se no non si spiegherebbe come riesca ad esser lento in entrambi i casi. :mrgreen:

conosco comunque chi piuttosto che non arrampicare in tre ha preferito rimanere a casa.. :roll:
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Re: La cordata a tre

Messaggioda gug » mer ott 07, 2015 11:22 am

Pié ha scritto:conosco comunque chi piuttosto che non arrampicare in tre ha preferito rimanere a casa.. :roll:


Ecco, infatti, proprio a quell'atteggiamento mi riferivo: secondo me non è solo dovuto a considerazioni pratiche.
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Re: La cordata a tre

Messaggioda pablo75 » mer ott 07, 2015 11:22 am

per me il discrimine non è nel numero dei componenti, ma nel rapporto tra loro.

se si va in tre per dividere meglio i carichi si è opportunisti tanto quanto chi va in due per essere più veloce
in due si può andare anche piano e condividere emozioni. ma se devi andare veloce per tirarti fuori dalle peste puoi farlo
in tre possono esserci maggiori distrazioni e meno concentrazione in chi fa sicura. e si è più lenti a salire e a scendere

quanto alla socializzazione e altri risvolti psicologici, l'alpinista è egoista. la sua cordata ideale è di uno, lui :mrgreen:
quindi se va in due è perchè gli serve sicura e se va in tre è per dividere i carichi, per salire da primo senza zaino o per avere più sicurezza in caso di incidente :mrgreen:
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Re: La cordata a tre

Messaggioda il Duca » mer ott 07, 2015 11:24 am

Io sono tra quelli a cui la cordata da tre non piace. Oltre al fattore velocità (che comunque implica per me anche sicurezza), andare in due rende tutto un po' più dinamico e semplice in termini di manovre. Oltre al fatto che consente, eventualmente, di alternarsi a fare da primo.

Non abbiamo mai lasciato a casa nessun terzo, al massimo abbiamo fatto scene patetiche alla ricerca del quarto. Altrimenti si va in tre e amen.
Però, nel mio caso, non è per non far gruppo. Anzi, a me piace un sacco andare in giro in due cordate da due.

Certo, per fare certe cose in ambiente delicato, essere una cordata da due è più sicuro.
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Re: La cordata a tre

Messaggioda gug » mer ott 07, 2015 11:35 am

il Duca ha scritto:Però, nel mio caso, non è per non far gruppo. Anzi, a me piace un sacco andare in giro in due cordate da due.


Infatti anche a me piacciono le cordate appaiate, ma naturalmente senza il discorso che spesso ho sentito "cordate indipendenti", anche quando magari si è partiti insieme e insieme si dovrà tornare: che senso ha questo discorso, se poi comunque ci si dovrà aspettare? E' un ulteriore segno della "solitudine dell'alpinista secondo me.
A me invece piace proprio che le cordate siano dipendenti, che siano quasi come un'unica cordata divisa in due: un gruppo in pratica.
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Re: La cordata a tre

Messaggioda il Duca » mer ott 07, 2015 11:38 am

gug ha scritto:
il Duca ha scritto:Però, nel mio caso, non è per non far gruppo. Anzi, a me piace un sacco andare in giro in due cordate da due.


Infatti anche a me piacciono le cordate appaiate, ma naturalmente senza il discorso che spesso ho sentito "cordate indipendenti", anche quando magari si è partiti insieme e insieme si dovrà tornare: che senso ha questo discorso, se poi comunque ci si dovrà aspettare? E' un ulteriore segno della "solitudine dell'alpinista secondo me.
A me invece piace proprio che le cordate siano dipendenti, che siano quasi come un'unica cordata divisa in due: un gruppo in pratica.


Beh, le due cordate devono essere indipendenti. Un conto è aspettarsi in cima o alla macchina, un conto in parete con magari le pietre che volano come lavatrici. E anche le soste non sempre sono condivisibili.
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Re: La cordata a tre

Messaggioda Pié » mer ott 07, 2015 11:41 am

il Duca ha scritto:Io sono tra quelli a cui la cordata da tre non piace. Oltre al fattore velocità (che comunque implica per me anche sicurezza), andare in due rende tutto un po' più dinamico e semplice in termini di manovre. Oltre al fatto che consente, eventualmente, di alternarsi a fare da primo.

Non abbiamo mai lasciato a casa nessun terzo, al massimo abbiamo fatto scene patetiche alla ricerca del quarto. Altrimenti si va in tre e amen.
Però, nel mio caso, non è per non far gruppo. Anzi, a me piace un sacco andare in giro in due cordate da due.

Certo, per fare certe cose in ambiente delicato, essere una cordata da due è più sicuro.


dipende.
c'è ambiente ed ambiente. (cit.)

Se sei organizzato di tempo in una cordata a tre ne perdi poco, certo devi esser lì per arrampicare e mica ti puoi alternare ad ogni tiro. Però se la via abbastanza lunga si va via abbastanza puliti.

pablo75 ha scritto:quanto alla socializzazione e altri risvolti psicologici, l'alpinista è egoista. la sua cordata ideale è di uno, lui :mrgreen:
quindi se va in due è perchè gli serve sicura e se va in tre è per dividere i carichi, per salire da primo senza zaino o per avere più sicurezza in caso di incidente :mrgreen:


ecco la sintesi :lol:

gug ha scritto:
Pié ha scritto:conosco comunque chi piuttosto che non arrampicare in tre ha preferito rimanere a casa.. :roll:


Ecco, infatti, proprio a quell'atteggiamento mi riferivo: secondo me non è solo dovuto a considerazioni pratiche.


si.. comunque il tipo è bel particolare eh.. anche perché non erano vie dove la velocità potesse fare da discriminante..
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Re: La cordata a tre

Messaggioda scairanner » mer ott 07, 2015 12:17 pm

A tre, senza dubbi, molto più divertente oltre che pratico, e in caso di vie particolarmente stressanti, avere un "cambio" in più è da tenere in seria considerazione, lo dico per averlo sperimentato, "con viva e vibrante soddisfazione" [cit.]
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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Re: La cordata a tre

Messaggioda PIEDENERO » mer ott 07, 2015 13:24 pm

Non mi dispiace, a volte la prediligo per i motivi già detti, in particolare sulle vie lunghe che non faccio quasi più.

Però ci sono i però.

Su vie difficili, corte, con soste appesi, con doppie scomode, con traversi che quando guardo il mezzo cordino che mi lega mi viene il patema, con soci che usano le 510.... In questi casi se mi tocca pronunciare la triste frase “cercati un socio così siamo in quattro” la pronuncio a meno che il potenziale terzo non sia stato abbandonato da tutti e rischia di perdersi l’unico giorno di libertà disponibile in un mese.

Tendenzialmente preferisco scalare da primo, quindi in certi casi è piacevole tirarsi tutta la via con i due al seguito che se la ridono (o se la piangono).

Sentirmi dire “trovati un quarto” a volte mi da fastidio se la via in questione, secondo i miei canoni è fattibile senza problemi in tre, ma rispetto le esigenze degli altri, li capisco. Non approvo ma capisco.

La cosa divertente di quando si va in tre e che due si alleano sempre contro il terzo e lo perculano sistematicamente. Di solito quel terzo lì sono io.
Come.mai.
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Re: La cordata a tre

Messaggioda gug » mer ott 07, 2015 14:40 pm

Qualche settimana fa sono stato al Frasassi Climbing Festival e ho avuto modo di assistere ad alcune prestazioni di highline cosa che non mi era mai capitata.
Lì ho visto la forte carica socializzante di un'attività come questa, che secondo me tecnicamente è molto più ripetitiva dell'arrampicata: di fatto si formava un gruppo che assisteva da due passi alla prestazione del liner di turno, commentando, scherzando e incitandolo.
Di fatto è quello che accade anche con attività simili , e cioè attività di per se solitarie, ma che si svolgono in luoghi circoscritti: boulder, snowboard e tutte le varie specialità della tavola.
In alpinismo ovviamente questa cosa è impossibile, dato che una degli ingredienti fondamentali è l'isolamento. Inoltre al contrario della speleologia, per praticarlo bastano appunto due persone (a volte anche una sola). Per questo per me è un'attività che attira poco i giovanissimi e di solito le si avvicina oltre una certa età, quando è meno forte il richiamo del gruppo. Oltre a questo probabilmente attira mediamente di più persone che hanno una indole maggiormente solitaria e individualista e questo crea l'atteggiamento che ho descritto verso la cordata a tre: il vantaggio della velocità è percepito come maggiore rispetto ai vantaggi contrari della cordata a tre e mediamente gli alpinisti non apprezzano più di tanto la minima carica socializzante di questo tipo di progressione (minima rispetto alle attività che ho descritto prima).
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Re: La cordata a tre

Messaggioda Rampegon » mer ott 07, 2015 16:15 pm

I pro e i contro mi pare siano stati già ben esposti dai precedenti.. per cui senza ripetere cose già dette..
Gug!! ma che minchia c'entra la slackline o il boulder con l'alpinismo? è come parlare dei risotti e dei dessert...
sulla mancanza di socialità non ci credo molto.. io ho tantissimi amici alpinisti con cui mi diverto moltissimo, però bene o male quando si forma una cordata che decide di affrontare itinerari di un certo impegno, difficilmente ci si mette "in mezzo" per far inutili comitive in luoghi dove meno si è meglio è.. le gite sociali poi le facciamo in falesia o posti simil...
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Re: La cordata a tre

Messaggioda funkazzista » mer ott 07, 2015 16:24 pm

Rampegon ha scritto:... le gite sociali poi le facciamo in falesia...

[-X
In falesia si va in due.
Tre sarà anche il numero perfetto, ma non certo per arrampicare in falesia.
Qualsiasi gruppo composto da più di 4 climber è classificato come molesto e va disperso con l'uso della forza.
:mrgreen:
Ultima modifica di funkazzista il mer ott 07, 2015 16:25 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: La cordata a tre

Messaggioda gug » mer ott 07, 2015 16:25 pm

Rampegon ha scritto:Gug!! ma che minchia c'entra la slackline o il boulder con l'alpinismo? è come parlare dei risotti e dei dessert...


Una certa attinenza invece io ce la vedo: sono tutte attività cosiddette "outdoor", dove però ho notato questa differenza nella modalità di praticarle (al di là degli aspetti tecnici peculiari).
Queste riflessioni mi sono venute in mente appunto a un raduno a Frasassi dove c'erano insieme la slackline e l'arrampicata: mentre osservavo le prove di slackline, subito sopra di me c'era una cordata su una via lunga ed è stato naturale il confronto...
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Re: La cordata a tre

Messaggioda gug » mer ott 07, 2015 16:41 pm

funkazzista ha scritto:
Rampegon ha scritto:... le gite sociali poi le facciamo in falesia...

[-X
In falesia si va in due.
Tre sarà anche il numero perfetto, ma non certo per arrampicare in falesia.
Qualsiasi gruppo composto da più di 4 climber è classificato come molesto e va disperso con l'uso della forza.
:mrgreen:


Adunanza sediziosa..... :D :D
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Re: La cordata a tre

Messaggioda il Duca » mer ott 07, 2015 16:47 pm

L'alpinismo è una cosa seria, mica un'adunanza di cazzari 8)
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Re: La cordata a tre

Messaggioda Danilo » mer ott 07, 2015 17:09 pm

adesso non scalo più ma ricordo che le migliori rebattute le abbiamo sempre fatte in tre :D
aah,quelli sì che erano gran bei tempi...
il forum è morto
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Re: La cordata a tre

Messaggioda VYGER » mer ott 07, 2015 17:40 pm

Quando si fa un viaggio, in due o in tre non conta...
L'importante è il viaggio.
E l'importante è chi è della partita.

Certo, in 4, l'é 'n poc en casì...

:smt102
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Re: La cordata a tre

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer ott 07, 2015 18:50 pm

Comunque, per esperienza, posso affermare con assoluta certezza che in tre si sganassa molto di più.

Socializzanti saluti
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Re: La cordata a tre

Messaggioda Danilo » mer ott 07, 2015 20:08 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Comunque, per esperienza, posso affermare con assoluta certezza che in tre si sganassa molto di più.

Socializzanti saluti
TSdG


io invece,per esperienza e a meno che si tratti di un'allegra scampagnata o di meeting fra premi nobel della pace o ensemble di neo seminaristi,ci si sganassa :lol:
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