Il questionario di Gogna

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Il questionario di Gogna

Messaggioda Roberto » ven set 09, 2011 16:55 pm

INCHIESTA:IL VALORE DELLA LIBERTA' PER L'ALPINISMO.

QUESTIONARIO
Agli alpinisti e agli amanti della montagna
da parte di Alessandro Gogna

"Perché questa inchiesta ?
Sta crescendo, in tutto le società moderne, la tendenza a porre vincoli a sport e attività ricreative che comportino rischi. Questo vale in particolare per l'alpinismo. Ho cercato di spiegarlo brevemente nel testo che su Lo Scarpone accompagna questo questionario.
Tramite questo sondaggio cerco di migliorare le mie conoscenze sulle opinioni degli alpinisti e degli amanti della montagna sui problemi che questa tendenza solleva. Ti prego di farmi conoscere anche il tuo parere"

Alessandro Gogna.

Una volta compilato rispedirlo a :
info@alessandrogogna.com
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Alessandro Gogna, via Morimondo nr.26, 20143, Milano


http://www.edizionimelograno.com/high-r ... io_def.zip
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Re: Il questionario di Gogna

Messaggioda bummi » mar set 13, 2011 12:24 pm

Roberto ha scritto:INCHIESTA:IL VALORE DELLA LIBERTA' PER L'ALPINISMO.

QUESTIONARIO
Agli alpinisti e agli amanti della montagna
da parte di Alessandro Gogna

"Perché questa inchiesta ?
Sta crescendo, in tutto le società moderne, la tendenza a porre vincoli a sport e attività ricreative che comportino rischi. Questo vale in particolare per l'alpinismo. Ho cercato di spiegarlo brevemente nel testo che su Lo Scarpone accompagna questo questionario.
Tramite questo sondaggio cerco di migliorare le mie conoscenze sulle opinioni degli alpinisti e degli amanti della montagna sui problemi che questa tendenza solleva. Ti prego di farmi conoscere anche il tuo parere"

Alessandro Gogna.

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Compilato e spedito. 8)
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Messaggioda n!z4th » mar set 13, 2011 12:52 pm

Mi era già capitato sottomano, poi ho accantonato la cosa perché non capivo alcuni aspetti. E ora mi si ripresenta, chiedo lumi a voi.

Domanda 3) Come potrebbe un organo di vigilanza contrastare l'insorgenza di regolamenti o leggi, qualora egli stesso sarebbe autorizzato e legittimato ad operare conseguentemente ad un qualche emendamento locale, come minimo? Secundis, definire tale organo di vigilanza: s'intende un gendarme pronto a multarmi nel caso non abbia al seguito arva o imbrago o di un prestante vigilante pronto a intervenire se succede qualcosa, a mò di osservatore onnisciente posto su torretta frontalmente alla parete nord del monte xy?

Domanda 4)mi lascia ugualmente perplesso discendendo direttamente dalla 3.

Domanda 5)domanda che mi son sempre posto (nb. io personalmente sono totalmente e categoricamente contro a qualsivoglia legittimazione o limitazione dell'alpinismo) : perché nella subacquea da sempre c'è l'obbligo del brevetto?non è così anche nel parapendio?cosa comporta tale "brevetto" ?

Domanda 6)non mi spiego che affinità ci sia tra aver detto almeno un NO nelle domande precedenti e la domanda successiva, qualora io, rispondendo ad esempio NO alle 3, sottolinei la mia astensione dal voler leggi e regolamenti. Gogna, dopo che ti dico che non lo voglio mi chiedi quali leggi vorrei? O, ugualmente, che senso ha che se rispondo NO solo alla 5 allora debba rispondere alla 6, quando il senso associato alla sei trascende totalmente dalla risposta che chiede la 5?

Per quanto mi reputi, come già detto, contrario a qualsiasi legittimazione o regolamentazione della pratica alpinistica, avrei auspicato un questionario un po' più curato da Gogna, sia dal punto di vista del contenuto, ma anche d'impaginazione, di format, un minimo più di cura insomma. Sembra proprio gettato lì in un momento d'impeto.

Scusate,
Michele.
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Messaggioda n!z4th » mar set 13, 2011 13:00 pm

Qui vi allego altro materiale informativo che normalmente circola associato al questionario in questione; c'è l'articolo di Gogna e altre informazioni interessanti.

Ve lo uppo su megaupload. Fate i bravi, mi conoscete, non sono virus! :mrgreen:

http://www.megaupload.com/?d=0DNDW31L
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Messaggioda bummi » mar set 13, 2011 14:08 pm

n!z4th ha scritto:...
Sembra proprio gettato lì in un momento d'impeto.

Scusate,
Michele.


Concordo sostanzialmente con te. Un tema come quello della libertà di scelta (di questo si tratta alla fin fine, l'alpinismo rimane sullo sfondo) andrebbe disquisito su ben altri scenari che non sullo scarpone ed un questionario.
Però rimane il fatto che Gogna almeno ha provato a dire la sua, non è stato zitto. E questo non è poi così poco...
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Messaggioda n!z4th » mer set 14, 2011 9:19 am

bummi ha scritto:
n!z4th ha scritto:...
Sembra proprio gettato lì in un momento d'impeto.

Scusate,
Michele.


Concordo sostanzialmente con te. Un tema come quello della libertà di scelta (di questo si tratta alla fin fine, l'alpinismo rimane sullo sfondo) andrebbe disquisito su ben altri scenari che non sullo scarpone ed un questionario.
Però rimane il fatto che Gogna almeno ha provato a dire la sua, non è stato zitto. E questo non è poi così poco...


vero,
ed è ben augurabile che in molti lo seguano (molti intendo molti del suo calibro). Ma se non sbaglio, l'anno scorso, dopo le tanto chiaccherate (dai media ovviamente) valanghe assassine, il cai non aveva già preso posizione (e una posizione bella tosta e ferma!) sulla questione patentini e/o regolamentazioni? c'era un comunicato su qualche rivista...
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Messaggioda Luca A. » mer set 14, 2011 11:13 am

Il questionario è scritto in modo criptico e contorto, fuorviante. Fatto proprio male. Infinitamente peggio di quei referendum dove per dire sì devi dire no... che lì basta saperlo una volta per tutte e non sbagli.
Probabilmente Gogna vuole avere un tot di dati per poter poi sostenere più autorevolmente una sua posizione (che è molto chiara per chi ha letto i suoi libri e/o chi ci ha parlato di persona, come ho avuto la fortuna di fare io a casa sua alcuni mesi fa 8) ).
Io sono sulla sua stessa posizione ma alla fine il questionario non lo spedisco, mi è quasi impossibile essere certo di compilarlo correttamente e di non dire il contrario di ciò che vorrei...
Spero in analoghe inziative future fatte un po' meno privatamente e un po' meglio.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
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Messaggioda n!z4th » mer set 14, 2011 11:31 am

Il questionario è scritto in modo criptico e contorto, fuorviante. Fatto proprio male.


Io sono sulla sua stessa posizione ma alla fine il questionario non lo spedisco, mi è quasi impossibile essere certo di compilarlo correttamente e di non dire il contrario di ciò che vorrei...


vero, purtroppo.

Magari chi ha contatti potrebbe farglielo notare :twisted:

ohibò:

come ho avuto la fortuna di fare io a casa sua alcuni mesi fa


:twisted:
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The Big Bang Theory: Funnist show!

Messaggioda newshow » lun ott 24, 2011 5:41 am

This is The Big Bang Theory DVD one of the funniest shows of all time. It? a group of geeks who do a lot is so things. Sheldon funny. He is the funniest character I keep century. And you say, ?People are geeks to see this exhibition?. Desperate Housewives DVDI result. Humor: It?s a laugh a laugh seconds. Votes Sheldon is so much fun. Music: Another one of them shows that there is no theme music: This is history. Cold Case DVD The only problem is with these images show them Quigley Be that as it may, CBS created the show, which is 100 times better than Everybody Hates Chris, two times better than Malcolm in the Middle East, and 100 million better than Johnny Test . This show surprised me. Curb Your Enthusiasm DVD I thought it was not so funny, especially Sheldon Cooper PhD, of why things are usually taken as a cold or experirnces as theft, so funny. When Jim Parsons (Sheldon), Kaley Cuoco acts (Penny), their neighbor, they?re more fun than ever! Other character Leornardo Hofstadter, Sheldon fellow, The L Word DVD who used to be fun, now just average, Howard Wolowitz, Rajesh and Bernadette Kooth rappali, friends and girlfriend Leorands Howards, respectively.
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Messaggioda Enzolino » lun ott 24, 2011 9:15 am

Io sono un po' perplesso ...

Un tempo l'alpinismo era un'attivita' di nicchia ... ora e' diventata o sta diventando un'attivita' di massa ... per cui non mi dispiacerebbe se in alcuni ambiti si iniziasse a porre dei paletti ... come ad esempio lo scialpinismo ...
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Messaggioda gug » lun ott 24, 2011 9:56 am

n!z4th ha scritto:Domanda 5)domanda che mi son sempre posto (nb. io personalmente sono totalmente e categoricamente contro a qualsivoglia legittimazione o limitazione dell'alpinismo) : perché nella subacquea da sempre c'è l'obbligo del brevetto?non è così anche nel parapendio?cosa comporta tale "brevetto" ?


Io penso che i famosi "brevetti" ci siano in attività che per essere effettuate necessitano di un terzo, che perciò deve essere certo della competenza di chi le pratica. Ad esempio nella subacquea servono per l'affitto delle bombole e per eventuali passaggi in barca, nel volo per l'affitto dell'aereo e per l'utilizzo della pista etc...
Oppure servono quando l'effettuazione dell'attività può provocare danno a terzi se fatta male: ad esempio nel parapendio.
In alpinismo potrebbe effettivamente essere richiesto un simile brevetto nello scialpinismo per il pericolo delle valanghe e dei danni che possono provocare ad altri, ma non lo vedo assolutamente applicabile in attività alpinistiche dove i pericoli preponderanti sono soggettivi e derivano dalle difficoltà che si vanno ad affrontare: se non ho il livello per una via sono io che rischio in prima persona, non coinvolgo nessun terzo in questa responsabilità e non ci possono essere coinvolgimenti per altre persone o attrezzature.
Quindi mettere limitazioni a una simile attività vorrebbe dire limitare semplicemente la libertà personale che tra le altre cose è l'essenza dell'alpinismo .
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Sbob » lun ott 24, 2011 14:06 pm

gug ha scritto:
n!z4th ha scritto:Domanda 5)domanda che mi son sempre posto (nb. io personalmente sono totalmente e categoricamente contro a qualsivoglia legittimazione o limitazione dell'alpinismo) : perché nella subacquea da sempre c'è l'obbligo del brevetto?non è così anche nel parapendio?cosa comporta tale "brevetto" ?


Io penso che i famosi "brevetti" ci siano in attività che per essere effettuate necessitano di un terzo, che perciò deve essere certo della competenza di chi le pratica. Ad esempio nella subacquea servono per l'affitto delle bombole e per eventuali passaggi in barca, nel volo per l'affitto dell'aereo e per l'utilizzo della pista etc...

Beh, anche nello scialpinismo puoi affittare l'attrezzatura, ma non ti chiedono niente.

In generale sono contrario a qualunque forma di brevetto, salvo quando si rischia la pelle di altri.
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Messaggioda cinetica » lun ott 24, 2011 15:07 pm

Enzolino ha scritto:come ad esempio lo scialpinismo ...


lo scialpinismo non è molto diverso dall'alpinismo, l'unica differenza sostanziale sta nell'utilizzo degli assi.

e non confondiamolo con i minkiafreeriders da bordopista. :roll:
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Messaggioda gug » lun ott 24, 2011 15:37 pm

cinetica ha scritto:
Enzolino ha scritto:come ad esempio lo scialpinismo ...


lo scialpinismo non è molto diverso dall'alpinismo, l'unica differenza sostanziale sta nell'utilizzo degli assi.

e non confondiamolo con i minkiafreeriders da bordopista. :roll:


Invece io direi che lo scialpinismo è molto diverso dall'alpinismo sotto alcuni aspetti fondamentali: in alpinismo normalmente le difficoltà tecniche prevalgono sui pericoli oggettivi (perlomeno nella maggioranza dei casi), mentre nello scialpinismo è il contrario (soprattutto per l'importanza del pericolo valanghe).
La maggior parte delle volta una uscita scialpinistica si svolge con difficoltà tecniche basse, ma in ambienti con elevati pericoli potenziali, mentre in alpinismo di solito si affrontano difficoltà tecniche rilevanti in ambienti con pericoli più bassi.
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Messaggioda Enzolino » lun ott 24, 2011 16:33 pm

gug ha scritto:
cinetica ha scritto:
Enzolino ha scritto:come ad esempio lo scialpinismo ...


lo scialpinismo non è molto diverso dall'alpinismo, l'unica differenza sostanziale sta nell'utilizzo degli assi.

e non confondiamolo con i minkiafreeriders da bordopista. :roll:


Invece io direi che lo scialpinismo è molto diverso dall'alpinismo sotto alcuni aspetti fondamentali: in alpinismo normalmente le difficoltà tecniche prevalgono sui pericoli oggettivi (perlomeno nella maggioranza dei casi), mentre nello scialpinismo è il contrario (soprattutto per l'importanza del pericolo valanghe).
La maggior parte delle volta una uscita scialpinistica si svolge con difficoltà tecniche basse, ma in ambienti con elevati pericoli potenziali, mentre in alpinismo di solito si affrontano difficoltà tecniche rilevanti in ambienti con pericoli più bassi.
Quoto.

Il discorso sullo scialpinismo, pero', riguarda il fatto che l'imprudenza/incompetenza/incoscienza/temerarieta' di alcuni puo' mettere a repentaglio la vita di altri ...

Se vado in freesolo o in cordata, il massimo che puo' capitare e' che precipiti addosso agli altri o che faccia cadere sassi ...

In scialpinismo, percorrere certe pendenze pericolose a monte, puo' generare valanghe che possono uccidere decine di persone ...
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Messaggioda gug » lun ott 24, 2011 18:16 pm

Infatti, sono d'accordo.
Per questo forse l'introduzione di patenti o attestati potrebbe essere ipotizzabile in scialpinismo proprio per questo aspetto, mentre mi sembra anche più assurda in alpinismo: non che non la reputi inutile anche nello scialpinismo, ma forse qualcosa di cui si può discutere.
In alpinismo, soprattutto su roccia, mi sembra davvero impensabile che occorra una patente per affrontare una via in cui prendo rischi che coinvolgono me solamente e non avendo bisogno di attrezzature e impiantistica particolari.
Tra l'altro essendo la pratica alpinistica legata alla difficoltà, dato che io posso essere sicuro su una via classica di VI, ma assolutamente imprudente se affrontassi una via più estrema, l'eventuale patente dovrebbe essere legata al livello di vie che si possono affrontare: ve l'immaginate dover organizzare esami e corsi per i passaggi di livello e dover pattugliare gli attacchi delle vie per verificare se gli aspiranti scalatori sono abilitati per affrontare quelle difficoltà? :wink:
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Messaggioda Sbob » lun ott 24, 2011 18:35 pm

Il problema e' che nello scialpinismo e' difficile marcare un confine tra una banale escursione e una uscita rischiosa, non si puo' certo impedire alla gente di andare liberamente per prati.
E poi se uno fa fondo e si allontana un'attimo dalla pista?
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Messaggioda Enzolino » lun ott 24, 2011 19:39 pm

Sbob ha scritto:Il problema e' che nello scialpinismo e' difficile marcare un confine tra una banale escursione e una uscita rischiosa, non si puo' certo impedire alla gente di andare liberamente per prati.
E poi se uno fa fondo e si allontana un'attimo dalla pista?
Anche tu hai ragione ...
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Messaggioda mb » lun ott 24, 2011 19:44 pm

Non la vedo così facile...

Le valanghe si staccano quando le condizioni sono insicure (e sono grosse solo se c'è tanta neve da scaricare...). Tutte cose che si possono valutare anche da sotto.
Si possono quasi sempre valutare i rischi che si assumono quando c'è qualcuno sopra e non si sa se è inesperto e può fare errori causando una valanga.

E far cadere sassi alle cordate sotto, sia salendo che scendendo in doppia, è senz'altro più frequente che staccare valanghe. Ed è una cosa normale rinunciare certe vie se ci sono cordate sopra. Stessa cosa che si può fare per le scialpinistiche.
Quanto manca?
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Messaggioda gug » lun ott 24, 2011 19:53 pm

No, non è facile e non auspico neanche una limitazione o regolamentazione della pratica scialpinistica, ma mi sembra innegabile che ci siano diversi ordini di grandezza di differenza fra la probabilità di una valanga e quella di una frana o una caduta sassi.
La prima è qualcosa che avviene in continuazione e che ogni scialpinista deve conoscere e valutare, la seconda è qualcosa su cui c'è poco da valutare è molto più rara e di solito un alpinista spera solo che non accada: del resto la roccia è più solida e meno aleatoria del ghiaccio e non mi pare che ci siano i "bollettini delle frane" con analogia coi bollettini delle valanghe e con le relative scale di rischio.
In più lo scialpinismo coinvolge a volta anche masse importanti (ad esempio nelle gare), mentre ciò non è vero per l'alpinismo.
Quindi delle differenze ci sono ed è inutile negarle, il discorso mio e di Enzolino era che si poteva forse discutere nell'ambito dello scialpinismo, mentre in quello alpinistico, proprio per queste differenze, non ha senso ipotizzare soluzioni del genere.
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