S.O.S no grazie

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

S.O.S no grazie

Messaggioda Kliff 62 » lun gen 04, 2010 21:52 pm

Non fraintendetemi , stimo molto chi opera nel lavoro dei soccorsi a volte ne sono stato coinvolto anche io pur non facendone parte. Fatta questa piccola premessa entro nel vivo del mio pensiero : non trovo giusto che altre persone debbano mettere a rischio la propria vita per venirmi a tirare fuori dai guai da una situazione che mi sono procurato a causa di un mio errore. Mi sentirei più libero sapendo che nessuno dovrà rischiare per venirmi a cercare. Non sono due giorni che vado per monti , quando decido cosa fare ne valuto i rischi , VORREI CHE QUESTI SIANO SOLO MIEI. Come posso fare per essere esonerato da un eventuale soccorso nei miei confronti ????
Avatar utente
Kliff 62
 
Messaggi: 803
Iscritto il: sab apr 18, 2009 10:04 am
Località: Orobico sempre in trasferta

Messaggioda Roberto » lun gen 04, 2010 22:36 pm

Non credere che i volontari del soccorso facciano questo volontariato per puro sacrifcio, essere soccorritore da le sue soddisfazioni. Nessuno li obbliga, lo fanno per il piacere di sentirsi utili, per il gusto di essere riconosciuti ed apprezzati, per mille altre cose ed anche per altruismo.
Fa parte dell' animo umano "soccorrere", come i vigili del fuoco, il 118, la capiteneria di porto ... in tutti i campi c' è chi soccorre e chi è soccorso, non capisco perché in montagna non dovrebbe esserci.
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda Kliff 62 » lun gen 04, 2010 23:11 pm

@ Roberto : Soccorrere persone per una calamità naturale , un incidente stradale , sul lavoro, ecc.. ecc.. è un conto. Soccorrere una persona che ha deciso di fare uno sport pericoloso è un altra cosa . Io penso che non sia giusto che altre persone debbano rischiare perchè io ho deciso di farlo. Se qualcosa va male devono essere solo affari miei. Vorrei arrivare a questo per quanto riguarda la mia persona. Ci sarà un modo.....
Avatar utente
Kliff 62
 
Messaggi: 803
Iscritto il: sab apr 18, 2009 10:04 am
Località: Orobico sempre in trasferta

Messaggioda Roberto » mar gen 05, 2010 8:56 am

Il 118 soccorre degli imbecilli che non sanno guidare la macchina e corrono senza rispettare il codice della strada.... allora dovrebbero lasciarli sulla strada?
Si soccorre il bagnante che fa il bagno anche se c' è la bandiera rossa che lo vieta, si aiuta lo speologo intrappolato in grotta, chi vola in parapendio, che si butta con il paracadute, chi fa i rally o corre in pista in moto ... si aiuta chi è nei guai, indipendentemente al fatto che se li sia cercati o no.
Fare alpinismo in modo corretto non è cercare guai, lo è fare il bagno con il mare mosso o correre sull' autostrada facendo zig-zac per sorpassare, lo è fare parapendio con un vento inadatto, come lo è fare alpinismo in modo inadeguato.
Tutte le attività umane possono essere fatte in modo razionale o meno, e possono essere funestate da un contrattempo. In montagna può esserci una caduta di sassi, un cambiamento repentino del tempo, come in auto una placca di ghiaccio improvvisa o un cretino che ti viene addosso.
Il fatto che fare alpinismo sia potenzialmente pericoloso, non significa che lo sia più di attività considerate normali, a meno che non si facciano cazz.ate.
Siamo una comunità molto particolare, capaci di ucciderci per una cavolata, ma disposti ad aiutare chi è in pericolo.
Se in montagna mi capitasse (e mi è capitato più di una volta) di vedere delle persone in pericolo, evidentemente per colpa loro (attrezzatura inadatta, inesperienza), andrei a soccorrerli; lo farei perché è giusto, perchè può capitare a tutti, anche a me, anche se non me la cerco.
Poi nessuno ti vieta di non chiamare i soccorsi se sei in pericolo...
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda n!z4th » mar gen 05, 2010 9:40 am

Mi duole ammettere che condividio il pensiero di Roberto e faccio *fatica* a capire quello di kliff... :wink:
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Messaggioda Roberto » mar gen 05, 2010 9:46 am

luigi dal re ha scritto:però "l'umano soccorrere"svolto da 118,VVF e capitaneria di porto mi risulta essere un lavoro,pagato (anche se meno di quelloche meriterebbe),mentre il soccorso alpino è svolto da volontari,forse la differenza sta qui.

Significa che chi soccorre in montagna lo fa perché ha piacere di farlo, per motivi di orgoglio personale, per impegno sociale, per vanteria o per altri motivi.
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda asalalp » mar gen 05, 2010 10:03 am

Io sono d'accordo in pieno con Roberto ma mi pare che Kliff chiedeva solamente come NON RICEVERE soccorso e secondo me è IMPOSSIBILE.

Puoi non chiamare il soccorso ma se lo chiama un tuo familiare questo comunque parte. Anche se non lo chiama nessuno se qualcuno ti vede appeso in mezzo a una parete da quattro giorni, il soccorso parte. Manchi al lavoro, qualcuno si insospettisce.
Avatar utente
asalalp
 
Messaggi: 1793
Images: 4
Iscritto il: dom apr 08, 2007 17:28 pm
Località: Ascoli Piceno

Messaggioda VYGER » mar gen 05, 2010 10:05 am

Per certi versi condivido il pensiero di Kliff62.
Se uno va a cacciarsi nei guai, deve essere anche abbastanza responsabile da sapersene tirare fuori al bisogno. E chiamare i soccorsi solo se assolutamente necessario.

Io almeno finora mi sono regolato così, per i modesti incidenti che mi sono capitati.
I soccorsi sono solo per gli incidenti davvero gravi.
Altrimenti c'è chi va a cacciarsi nei guai a cuor leggero: "Tanto ci sono i soccorsi...".
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
Avatar utente
VYGER
 
Messaggi: 2184
Images: 30
Iscritto il: dom giu 25, 2006 11:16 am
Località: brescia

Messaggioda berzius » mar gen 05, 2010 10:36 am

In questo momento - complice la vicenda della val Lasties, ma anche prima, con i topic sulla legge del Piemonte per lo sci - si è "rinvigorita" questa discussione... chiamiamola sulla responsabilità di chi va e sui rischi che corre lui e che può far correre agli altri...

...allora sono andato a rileggermi alcuni passaggi del libro su Henry e Vincendon (Naufragio sul Monte Bianco) e anche da "morte sull'Eiger", sulla vicenda di Corti, Longhi, Mayer e Northduft (a cura di Giovanni Capra e Daniel Anker) - giusto per citare dei fatti in cui ci furono anche "quelli che non andarono".

Personalmente, ritengo che da un certo punto di vista non ci sia differenza tra soccorso volontario e "di professione" come può essere quello dei VVF o della Finanza, ecc.: se stai andando a fare un soccorso in una zona a rischio valanga, lei (la valanga) se ne frega altamente che tu sia professionista o meno... e non credo che si vada perchè ce lo ordina un qualche superiore (a meno che non sia un incosciente totale)... Se si può andare si va e a volte il desiderio di portare soccorso (coscienza?) ti spinge ad andare anche quando non si potrebbe (pregando che ti vada bene...).

Capisco il punto di vista di Kliff ma può esistere anche il punto di vista opposto: vado perchè so che posso contare su qualcuno che in caso di bisogno mi da una mano... che non vuol dire approffitare del fatto che se mi metto nei casini, tanto c'è l'elicottero...
Per quanto preparato uno possa essere, non potrà mai dire di aver escluso qualsiasi rischio e allora, avere la possibilità (ripeto: possibilità) di un aiuto esterno non mi sembra un limite alla mia libertà. anzi...
?per alta che sia una montagna, un sentiero vi si trova (proverbio afgano).
Avatar utente
berzius
 
Messaggi: 369
Images: 22
Iscritto il: gio mag 03, 2007 11:44 am
Località: pedemontana veneta

Messaggioda Roberto » mar gen 05, 2010 11:24 am

Mettiamo le cose in chiaro.... è ovvio che se uno è un incosciente e va senza avere le nozioni giuste, la capacità, o va nel momento inopportuno, è un incosciente e i soccorritori hanno il diritto di dirgiele quattro dopo averlo recuperato, magari fargli pagare anche i costi del soccorso. Ma chi va in montagna, alpinista o meno, sciatore o ghiacciatore, e segue tutte le buone regole della ragione e dell' esperienza, non si ficca nei guai a prescindere, l' alpinismo non è una pazzia da incosapevoli, "gli alpinisti ci tengono alla vita", dice la Meroi in un' intervista:

"...Ma finché noi per primi continueremo a descrivere l?alpinismo come una lotta fatta di lacrime e sangue, vestendoci dei panni dell?eroe che sfida la montagna e supera sé stesso, finché ometteremo e nasconderemo il lato gioioso e giocoso dell?andare in montagna: montagna come mondo privilegiato per sperimentare la vita, del camminare che fa bene al pensare e del passo lento e paziente con cui la natura educa l?uomo a se stesso e lo riconcilia con la sua essenzialità, finché non ?racconteremo? anche questo, non riusciremo a spiegare che gli alpinisti alla vita ci tengono, che non desiderano perderla e al contrario soffrono di non viverla abbastanza."
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda berzius » mar gen 05, 2010 11:50 am

Roberto ha scritto:Mettiamo le cose in chiaro.... è ovvio che se uno è un incosciente e va senza avere le nozioni giuste, la capacità, o va nel momento inopportuno, è un incosciente e i soccorritori hanno il diritto di dirgiele quattro dopo averlo recuperato, magari fargli pagare anche i costi del soccorso. Ma chi va in montagna, alpinista o meno, sciatore o ghiacciatore, e segue tutte le buone regole della ragione e dell' esperienza, non si ficca nei guai a prescindere, l' alpinismo non è una pazzia da incosapevoli, "gli alpinisti ci tengono alla vita", dice la Meroi in un' intervista:

"...Ma finché noi per primi continueremo a descrivere l?alpinismo come una lotta fatta di lacrime e sangue, vestendoci dei panni dell?eroe che sfida la montagna e supera sé stesso, finché ometteremo e nasconderemo il lato gioioso e giocoso dell?andare in montagna: montagna come mondo privilegiato per sperimentare la vita, del camminare che fa bene al pensare e del passo lento e paziente con cui la natura educa l?uomo a se stesso e lo riconcilia con la sua essenzialità, finché non ?racconteremo? anche questo, non riusciremo a spiegare che gli alpinisti alla vita ci tengono, che non desiderano perderla e al contrario soffrono di non viverla abbastanza."


Ti quoto e condivido in pieno l'affermazione di Nives, ma secondo me il modo "diffuso" di vedere la montagna (quello che fa sì che molte persone poi finiscano in situazioni "critiche") è un altro e forse, l'esasperazione del medesimo concetto: la percezione/convinzione di essere dentro un grande parco di divertimenti, dove una volta che hai pagato (lo skipass, l'impianto di risalita, il parcheggio :!: ), tutto è a posto - e se non paghi, ancora meglio!
?per alta che sia una montagna, un sentiero vi si trova (proverbio afgano).
Avatar utente
berzius
 
Messaggi: 369
Images: 22
Iscritto il: gio mag 03, 2007 11:44 am
Località: pedemontana veneta

Messaggioda grizzly » mar gen 05, 2010 12:57 pm

Kliff 62 ha scritto:... non trovo giusto che altre persone debbano mettere a rischio la propria vita per venirmi a tirare fuori dai guai da una situazione che mi sono procurato a causa di un mio errore.


Mah... che c'è di giusto? Tra le tante cose "ingiuste" direi che forse questa è la più giusta.
Anzi... forse si potrebbero dedicare più mezzi, più informazione, più soldi... sempre meglio che spenderli in armi, che non direi siano giuste, almeno per me. Eppure quelle spese incidono sul PIL, pensa un po'... per ammazzare volutamente gente...
E poi anche individualmente, senza essere del soccorso, senza magari sapere nulla di tecniche, vedessi uno nei guai che faresti? Gli chiederesti: "excuse-moi sir... vuole essere soccorso o preferisce crepare da solo?" mi sembra piuttosto assurdo...
Avatar utente
grizzly
 
Messaggi: 15694
Images: 131
Iscritto il: ven gen 16, 2004 19:57 pm
Località: Nord-Ovest

Messaggioda Roberto » mar gen 05, 2010 13:09 pm

Non sono nel soccorso, ma stando spessissimo in montagna mi è capiato di soccorrere. Ricordo il piacere personale di sapere che il mio contributo era stato di aiuto qualcuno ad uscire dai guai, la consapevolezza che se non ci fossi stato, forse quelle persone avrebbero avuto conseguenze gravi.
In un caso, in modo particolare, era evidente che la situazione di grave pericolo era dovuta all' improvvisazione (5 o 6 persone bloccate su una cengia a causa del ghiaccio, senza attrezzatura adatta, uno era caduto nel tentaivo di uscirne ed era morto). Nonostante questo, mentre rientravamo al rifugio, dopo lo scampato pericolo, mi sentivo importante, ero un "soccorritore", il fatto che il gruppetto se la fose andata a cercare non mi disturbava più di tanto.
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda berzius » mar gen 05, 2010 13:25 pm

grizzly ha scritto:...vedessi uno nei guai che faresti? Gli chiederesti: "excuse-moi sir... vuole essere soccorso o preferisce crepare da solo?" mi sembra piuttosto assurdo...


così assurdo che - purtroppo - succede ancora nei "civilissimi" States, dove se non hai l'assicurazione sanitaria (pagata) ti lasciano lì...
?per alta che sia una montagna, un sentiero vi si trova (proverbio afgano).
Avatar utente
berzius
 
Messaggi: 369
Images: 22
Iscritto il: gio mag 03, 2007 11:44 am
Località: pedemontana veneta

Messaggioda Andrea Orlini » mar gen 05, 2010 14:32 pm

berzius ha scritto:
grizzly ha scritto:...vedessi uno nei guai che faresti? Gli chiederesti: "excuse-moi sir... vuole essere soccorso o preferisce crepare da solo?" mi sembra piuttosto assurdo...


così assurdo che - purtroppo - succede ancora nei "civilissimi" States, dove se non hai l'assicurazione sanitaria (pagata) ti lasciano lì...

...mah, quando a un mio amico hanno porto il gancio baricentrico per portarlo via dal mc kinley non hanno chiesto niente prima. Certo, dopo gli hanno presentato la fattura, come fanno in tante altre parti del mondo, Italia compresa
Andrea Orlini
 
Messaggi: 981
Images: 7
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: Trieste

Messaggioda marcov » mar gen 05, 2010 15:30 pm

berzius ha scritto:
grizzly ha scritto:...vedessi uno nei guai che faresti? Gli chiederesti: "excuse-moi sir... vuole essere soccorso o preferisce crepare da solo?" mi sembra piuttosto assurdo...


così assurdo che - purtroppo - succede ancora nei "civilissimi" States, dove se non hai l'assicurazione sanitaria (pagata) ti lasciano lì...


Questa è una leggenda metropolitana!

mv :roll:
marcov
 
Messaggi: 483
Images: 1
Iscritto il: gio feb 15, 2007 10:16 am

Messaggioda berzius » mar gen 05, 2010 16:54 pm

marcov ha scritto:
berzius ha scritto:
grizzly ha scritto:...vedessi uno nei guai che faresti? Gli chiederesti: "excuse-moi sir... vuole essere soccorso o preferisce crepare da solo?" mi sembra piuttosto assurdo...


così assurdo che - purtroppo - succede ancora nei "civilissimi" States, dove se non hai l'assicurazione sanitaria (pagata) ti lasciano lì...


Questa è una leggenda metropolitana!

mv :roll:


guardate che era un'iperbole (modo di dire esagerato)... :roll:
?per alta che sia una montagna, un sentiero vi si trova (proverbio afgano).
Avatar utente
berzius
 
Messaggi: 369
Images: 22
Iscritto il: gio mag 03, 2007 11:44 am
Località: pedemontana veneta

Messaggioda selbego » mar gen 05, 2010 18:55 pm

Mah... secondo me dipende dalla situazione. Se scali da solo e slegato hai deciso che, in qualsiasi situazione tu vada a finire, dovrai uscirne da solo, e su questo posso essere d'accordo con cliff. Scalare in solitario comporta da una parte la completa libertà di uscire dalla via e dall'altra il completo rifiuto di un possibile aiuto da parte di un'altra persona, se si è nei guai, ci si è finiti da soli e da soli si deve uscire da quella situazione. E' una questione di saper usare la testa anche nelle situazioni più difficili, è anche una questione di orgoglio. In ogni caso, è la legge del solitario.
Ma se si è in cordata significa che non si è da soli, e se si finisce nei guai si coinvolge inevitabilmente anche il/i compagno/i. In questo caso è meglio mettere da parte l'orgoglio e chiamare i soccorsi, ovviamente quando non si può fare altro.
Avatar utente
selbego
 
Messaggi: 558
Iscritto il: mar ott 27, 2009 21:44 pm
Località: Monti Berici

Prossimo

Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.

cron