
al giorno d'oggi vedo sempre piu alpinisti ingolositi dalla cima a tutti i costi..dalla vetta..e poi la velocita' in parete..fanno a gara a chi arriva prima..in sosta manco stan li a fumarsi una bella pipa..manco avessero i piranha nel culo...
la scalata invece va gustata piano..sono i particolari della via..i gesti di chi l'ha creata che arricchiscono noi alpinisti...
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oggi ho salito per la 15esima volta una storica via del Castiglioni,via degli anni 30°..
..ogni tanto ci torno su quella via perche' si respira sapore antico..le cordate stanno piu ad ovest..dove le piastrine ormai brillano fin troppo.
mi piace assaporare queste vie delicatamente..senza fretta..
non bisogna aver fretta..ad esempio gia all'attacco oggi me ne sono stato li fermo immobile a pensare per 20 minuti..
mi sono chiesto,cosa avra' spinto il buon Ettore ad attaccare qui...perche' non 5 metri piu in la,dove la linea sarebbe stata piu snella..(la variante infatti di qualche anno dopo parte da la..)sara' forse stato rapito dal colore della roccia,o semplicemente una svista..
si..mi piace star li e pensare cosa passava nella testa di chi ha aperto la via..
e poi alcune vecchie protezioni degli apritori...si nota chiaramente un modo di proteggersi,non per rischiare meno di farsi male..ma per cercare almeno di farsi a pezzi ma non di finire in fondo alla parete..
e poi curioso dove incastravan i cunei..
ed i chiodi in fessure corte...poi fa nulla se li sopra lo potevan metter meglio..bastava quello sotto..
gia..mi piace salire..scalare nel silenzio..e col pensiero volare negli anni 30'..
credo che l'alpinismo sta andando in una direzione sbagliata..
tutto va troppo velocemente...ma le cose che contano restano la dietro..lente..
allora che aspettate anche voi a mettere la ridotta..fermatevi..ed assaporate le scalate con lo spirito giusto..
la fretta in parete serve solo a farsi del male..fisico e nell'anima..
